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Viadotto Biondi franato, ultimi collaudi Apertura più vicina a sei anni dal crollo
Tempo di collaudi e di ultimi ritocchi. Poi piazza San Tommaso D’Aquino da parcheggio tornerà a rivitalizzarsi dopo mesi di chiusura. Sul viadotto Biondi, ultimati i lavori, si è entrati nella fase dei collaudi, mentre il palazzo dell’ex consultorio che si affaccia sulla piazza, divenuto nel frattempo sede dell’Asi, è prossimo all’apertura. Così la piazza tornerà ad essere animata dal traffico di passaggio e da persone che lavorano o si recano negli uffici del consorzio industriale. LA STRUTTURA A distanza di oltre sei anni dalla frana che ne causò il crollo, il viadotto Biondi, superate le varie fasi di collaudo, è pronto a riaprire al traffico. Non prima di aver risolto un problema di scolo delle acque sottostanti segnalato da alcuni residenti di un condominio sovrastante in via Valle Cupa. Hanno infatti segnalato la presenza di un cattivo deflusso delle acque meteoriche. Considerata la delicatezza e la fragilità della zona, la segnalazione è arrivata ai tecnici che l’hanno esaminata facendo intervenire l’impresa Cipriani. Entro la fine di giugno, se i collaudi non avranno rilevato anomalie, è prevista l’inaugurazione e così piazza San Tommaso D’Aquino e viale Roma torneranno ad essere unite nella viabilità. Anche se con mesi di ritardo, la riapertura della viabilità consentirà al rientro dalle ferie e all’apertura del nuovo anno scolastico previsto per metà settembre di avere in città un’arteria alternativa a viale Mazzini, via Fosse Ardeati ne o corso della Repubblica che in questi mesi di chiusura hanno subito un aumento consistente dei flussi di traffico in sostituzione del viadotto. Oltre alla strada ci sarà anche un percorso pedonale, sfruttando la strada di cantiere che era stata aperta dai mezzi per bonificare il versante collinare e creare gli appositi parapetti. Attraverso l’installazione di una staccionata e della messa in sicurezza sarà possibile da piazza San Tommaso D’Aquino arrivare alla stazione di valle dell’ascensore inclinato. NUOVA SEDE ASI L’ex palazzo del consultorio, all’angolo tra viale Mazzini e piazza San Tommaso D’Aquino, è stato completamente ristrutturato e ben presto ospiterà i nuovi uffici dell’Asi, il consorzio industriale di Frosinone attualmente ubicato presso il grattacielo Edera. «In questi giorni – conferma il presidente dell’Asi, Francesco De Angelis – è in atto il trasloco. I lavori sono oramai ultimati e nei primi giorni del prossimo mese stabiliremo la data di inaugurazione. Con la riapertura di questo storico edificio contribuiremo alla riqualificazione urbana e sociale di un angolo del centro storico». Gianpaolo Russo
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Ballottaggio, firmato l’accordo tra Salera e De Sanctis
La corsa al ballottaggio di domenica prossima si fa sempre più vivace. Ieri Enzo Salera, candidato di centrosinistra, ha sottoscritto un accordo di programma con il neo consigliere comunale e già candidato sindaco Renato De Sanctis e la sua lista. Un’intesa basata su acqua e ambiente, l’approvazione del piano urbano generale comunale, il piano urbano del traffico (Put), il regolamento dei comitati di quartiere e l’internalizzazione dei servizi comunali. E in più De Sanctis sarà il delegato del sindaco nell’assemblea dell’Ato 5 di Frosinone. De Sanctis ha riportato al primo turno 2.097 voti pari al 10% e la sua lista 1560 preferenze pari al 7,58%. Salera è stato chiaro: «È un accordo programmatico, non ci sono state richieste per spartizioni di poltrone. Porteremo avanti battaglie nell’interesse dei cittadini. Noi a differenza del nostro avversario non offriamo poltrone». Salera ha precisato: «Non abbiamo fatto apparentamenti con nessuno e lo abbiamo motivato. No a poltrone ma accordi sui rispettivi programmi. Con il gruppo Petrarcone il dialogo è aperto a forme di collaborazione». Ed anche Renato De Sanctis ha spiegato di non aver chiesto alcuna poltrona: «Noi saremo all’opposizione ma non per dire no a tutto. Noi voteremo a favore quegli argomenti che interessano la città e i cittadini. Abbiamo fatto questo accordo con Salera perché ha accolto seriamente il nostro programma che non riguarda solo l’acqua pubblica ma anche e soprattutto l’ambiente per intervenire sui siti inquinati». De Sanctis ha anche spiegato di non aver ritenuta valida la proposta di Abbruzzese di fare il presidente della commissione speciale sull’acqua. «È una commissione – ha detto – che dovrà essere istituita e non si sa se sarà possibile. La proposta di Abbruzzese è solo demagogia. Inoltre ho scelto Salera perché lo ritengo più affidabile rispetto aMario Abbruzzese».
POLO CIVICO, LA LEGA SI SMARCA
Ieri Abbruzzese ha aperto alle minoranze offrendo la presidenza del Consiglio al gruppo di Petrarcone. L’ex sindaco nel commentare l’iniziativa ha detto di aver preso atto del gesto e di rimanere per ora “neutrale insieme al gruppo” ed ha aggiunto di essere rimasto “deluso” dal mancato apparentamento con Salera. Secondo Petrarcone la maggioranza, in caso di vittoria di Salera, sarebbe stata più solida e ampia. «Comunque – ha detto – aspetto una chiamata per riprendere il dialogo e chiuderlo subito positivamente». Un aiuto ad Abbruzzese arriva da Gianfranco Pizzutelli presidente del Polo Civico nato a Frosinone. In un comunicato invita i candidati della lista a votare per Abbruzzese. La lista, schierata con Petrarcone, ha preso 455 voti pari al 2,21%. Nessuno è stato eletto in consiglio comunale, nemmeno il capolista Robertino Marsella, ex capogruppo della Lega. Nella lista figuravano sei aderenti al Carroccio. L’invito non è stato gradito tanto che Marsella ha detto di non saperne nulla di questa posizione «perché non concordata». Ed ha aggiunto: «Noi siamo della Lega e tali rimarremo. Alle Europee abbiamo votato Lega ed ora voteremo liberamente». Marsella e gli altri fanno parte del gruppo dissidente che non avevano accettato la candidatura di Abbruzzese e perciò si erano schierati con Petrarcone. Ma la lista non è stata di molto aiuto all’ex sindaco. Domenico Tortolano