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Enzo spazza via Mario Rivincita su Petrarcone
ALBERTO SIMONE
Enzo Salera è il nuovo sindaco della città di Cassino. Ha stravinto le elezioni contro Mario Abbruzzese. La vittoria del candidato del centrosinistra è apparsa subito chiara, non appena è iniziato lo spoglio delle schede alle 23. Poco dopo la mezzanotte il suo trionfo era già certo, tant’è che il candidato del centrodestra Mario Abbruzzese non ha avuto problemi ad ammettere la sconfitta. «Da questi dati si evince un distacco notevole, difficile da recuperare. Io sono stato molto corretto nell’accettare sia la vittoria che la sconfitta. Sapevamo le difficoltà che c’erano ma l’abbiamo affrontata a testa alta, ringrazio tutti i candidati e tutti quelli che si sono spesi». Per il candidato del centrosinistra ben 9.933 voti contro i 6.947 dell’avversario, Mario Abbruzzese. Una vittoria con oltre duemila voti differenza: circa il 60% degli oltre 17.000 voti espressi sono andati a Salera, mentre Abbruzzese si è fermato al 40%. Cassino è libera Sulla pagina del sindaco in pectore un semplice messaggio: «Cassino è libera». Poi Enzo Salera ha spiegato: «Riprendiamo il cammino che si era bruscamente interrotto il 19 giugno 2016». Sulle note di “Bella Ciao”, con al suo fianco Luigi Maccaro della lista Demos, Barbara Di Rollo del Pd, Rosario Iemma della lista “S alera sindaco” e tutto il popolo del centrosinistra, che ha goduto per la rivincita che aspettava da tre lungi anni, Enzo Salera è quindi salito in Comune. E, affacciato dalla finestra mentre salutava una folla festante, ai cronisti ha detto: «Ha vinto la città, ha vinto la speranza, ha vinto questa bellissima squadra. Siamo consapevoli che saranno anni molto difficili per governare ma noi abbiamo la determinazione e la voglia di voltare pagina». E, immediatamente, sono arrivati i complimenti al neo sindaco. Il primo, già nella notte, è stato il presidente dell’Asi Francesco De Angelis: «Grandissima e straordinaria vittoria. Ha vinto il cambiamento. Complimenti e buon lavoro a Enzo Salera». Vincitori e vinti Lo spoglio è andato avanti per tutta la notte. Solo oggi ci sarà l’ufficialità dei risultati e domani con molta probabilità dovrebbe esserci l’insediamento ufficiale attraverso il passaggio di consegne con il commissario prefettizio Benedetto Basile: dopo quattro mesi si pone, dunque, fine al commissariamento e la città torna a svoltare a sinistra dopo tre anni di amministrazione di centrodestra. Enzo Salera ha vinto contro tutto e tutti: prima ha dovuto sottoporsi alle primarie, poi ha dovuto sudarsi il ballottaggio a dispetto del “suo” ex sindaco Petrarcone e – siccome non c’è due senza tre – ieri sera la vittoria più bella, quella più importante, quella decisiva. Tre sconfitte di seguito le ha invece inanellate Peppino Pe trarcone: la prima, quando ha deciso di non sottoporsi alle primarie del centrosinistra, la seconda quando ha messo su una coalizione civica con la compagine più numerosa restando però fuori dal ballottaggio, la terza quando ha rinnegato la sua storia “strappando” la tessera del Pd e avvicinandosi al centrodestra. È rientrato invece nei giochi Marino Fardelli: l’ex segretario del Pd, in silenzio, al ballottaggio ha lavorato per Enzo Salera. Lo sconfitto per eccellenza è però Mario Abbruzzese: l’ex presidente del Consiglio regionale del Lazio quando ha deciso di scendere in campo era consapevole di “giocarsi” una partita importante, dopo la bruciante sconfitta del 4 marzo scorso. Ha avuto certamente il merito di riunire il centrodestra ma questo non è bastato a fargli guadagnare la vittoria: e la sua sconfitta, c’è da scommettersi, avrà un eco che arriverà ben fuori le mura della città martire provocando un terremoto in tutto il centrodestra provinciale. E intanto Cassino, volta pagina. Svolta a sinistra.
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I Cinque Stelle provano a rialzarsi
Per la provincia di Frosinone c’era Fabrizio Pintori, consigliere comunale di Sora. Ci riferiamo all’incontro che Luigi Di Maio, capo politico del Movimento Cinque Stelle (oltre che vicepremier e ministro del lavoro e dello sviluppo economico), ha avuto sabato scorso con cento consiglieri comunali, municipali e di circoscrizione, uno per ogni provincia, in rappresentanza di tutti gli altri amministratori locali del Movimento. Nel corso del summit, come ha scritto lo stesso Di Maio su Facebook, si è discusso della proposta di superare la regola dei due mandati soltanto per i consiglieri comunali. Non per i parlamentari nazionali ed europei e per i consiglieri regionali. In ogni caso la proposta dovrà poi essere votata sulla piattaforma Rousseau. E ieri Fabrizio Pintori ha relazionato gli attivisti provinciali dei Cinque Stelle nel corso del summit a Casalattico. Spiega Fabrizio Pintori: «Si è parlato di molto altro e Luigi Di Maio ha trasmesso la sensazione netta di avere perfettamente il polso della situazione. Come si rilancia il Movimento? Con il lavoro. Anche e soprattutto sui territori. Naturalmente si è affrontato altresì il tema di sostenere i consiglieri comunali, specialmente in realtà complicate». Luca Frusone è al secondo mandato come deputato del Movimento Cinque Stelle. La domanda è: a livello locale il Movimento continua a faticare moltissimo alle amministrative, anche e soprattutto in provincia di Frosinone. Come si fa ad invertire la tendenza? Per esempio at traverso alleanze con le liste civiche? Rileva Luca Frusone: «Certamente non si escludono accordi con le liste civiche, ma per vincere sui territori non abbiamo altra strada che quella di farci conoscere. Nelle città nelle quali abbiamo vinto è stato per la capacità di far arrivare il nostro messaggio all’elettorato, illustrando progetti e programmi». In provincia di Frosinone i Cinque Stelle esprimono sette consiglieri comunali e nessun sindaco. Troppo poco. O no? Rileva Frusone: «Noi non potremo mai fare campagne elettorali parametrate sulle promesse impossibili, non è nel nostro dna. Ripeto: l’unica strada è lavorare duramente sui territori». Per quello che riguarda il profilo nazionale, argomenta Luca Frusone: «Sinceramente non vedo possibilità di aperture nei confronti del Partito Democratico. Per quanto concerne l’alleanza con la Lega, il discorso è semplice: se ci sono le condizioni per portare avanti quanto scritto nel contratto di governo, allora si va avanti. Altrimenti no perché non ha alcun senso portare avanti logiche di sopravvivenza politica».
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Micromobilità elettrica Adesso parte la sperimentazione
Al via la sperimentazione nelle città italiane della cosiddetta micromobilità elettrica, ovvero di hoverboard, segway, monopattini elettrici e monowheel. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha infatti firmato il decreto ministeriale che attua la norma della legge di Bilancio 2019 e specifica nel dettaglio sia le caratteristiche dei mezzi che delle aree e strade oggetto della sperimentazione. La sperimentazione potrà prendere avvio da quest’estate e permetterà la circolazione in città di questi mezzi non previsti dal Codice e dunque fino ad oggi vietati. Si stabilisce che monopattini elettrici, hoverboard, segway e monowheel potranno circolare in ambito urbano, previa delibera comunale, su aree pedonali, percorsi pedonali e ciclabili, piste ciclabili in sede propria e su corsia riservata, zone a 30 Km/h e strade con limite di velocità di 30 km/h. La sperimentazione, che dovrà essere chiesta dalle singole città entro un anno dall’entrata in vigore del regolamento del Mit, potrà durare minimo un anno e massimo due anni. Il decreto stabilisce che i monowheel e gli hoverboard sono ammessi solo nelle aree pedonali e a velocità inferiori a 6 km/h. Nelle aree pedonali potranno circolare anche i segway ed i monopattini ma sempre entro i 6 km/h. Segway e monopattini saranno ammessi anche su percorsi pedonali e ciclabili, piste ciclabili in sede propria e zone 30 e strade con limite di velocità di 30 km/h, a velocità non superiore a 20 km/h. Tutti i mezzi devono essere dotati di regolatore di velocità configurabile in funzione dei limiti di velocità previsti. Il dm specifica inoltre le caratteristiche tecniche che i veicoli devono possedere per essere ammessi alla sperimentazione. I comuni che intendano avviare la sperimentazione devono prevedere una “campagna di informazione della sperimentazione in atto nel proprio territorio in corrispondenza di infrastrutture di trasporto, ricadenti nel proprio centro abitato, destinate allo scambio modale quali porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, autostazioni”.
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Ferentino – Riapre il parco di Villa Gasbarra
Sabato un altro taglio del nastro di un’opera pubblica a Ferentino. Dopo il parcheggio della Casa della Salute a disposizione di tutti gli automobilisti in via Porta Maggiore, adesso è stata la volta di Villa Gasbarra. L’inaugurazione in questo caso ha riguardato il vecchio casale restaurato e valorizzato e finalmente è stato riaperto alla cittadinanza il giardino della Villa, un’oasi con tanto di orto botanico. L’edificio ristrutturato, in viale Guglielmo Marconi, dopo anni di abbandono, sarà destinato dal Comune a servizi sociosanitari, con la speranza che siano attivi nell’arco delle 24 ore e non a mezzo servizio. Il programma dell’inaugurazione ha avuto inizio sabato alle 17,30. Musica, danza e mostra di pittura. Aperitivo musicale con l’orchestra Giardino InCantato, la danza di Isadora e la personale dell’artista Domenico Cialone. Ovviamente soddisfatto il sindaco Antonio Pompeo. «Torniamo a vivere il parco di Villa Gasbarra che da oggi (sabato ndr) si arricchisce con lo stabile restaurato, grazie alle risorse della Regione Lazio. Villa Gasbarra ora sarà un gioiello a disposizione della cittadinanza. Non è facile realizzare – ha concluso – ma ancor piu difficile è il mantenimento, quindi rispettiamo tutti questi luoghi».
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Tour a Gniezno in Polonia «Un gemellaggio proficuo»
Il resoconto L’assessore Marino sottolinea i risultati del viaggio Via ai rapporti per scambi in ambito scolastico, culturale e turistico
Un gemellaggio, per festeggiare il venticinquesimo anno di amicizia con la città di Gniezno (Polonia), che non ha mancato di scatenare polemiche nella città dei papi. Soprattutto sul costo, 1400 euro ritenuti eccessivi dalla minoranza. L’assessore Carlo Marino però non risponde alle critiche e guarda all’esito della tre giorni. Il commento di Marino «È stato un viaggio istituzionale molto interessante e farò tutto il possibile per renderlo proficuo». «In questi tre giorni abbiamo incontrato molte figure istituzionali e ci tengo a rendere tutti partecipi delle opportunità che si s scolastici abbiamo preso accordi per scambi culturali per i ragazzi delle scuole medie e la possibilità di inserire Anagni nel circuito delle gite scolastiche fuori dall’Italia». Non solo scambi tra scuole. «Abbiamo infatti incontrato – prosegue l’assessore alla cultura e turismo – il direttore delle attività produttive e con il suo gruppo di lavoro abbiamo concordato la giornata italiana per il giugno prossimo: una manifestazione in cui i nostri prodotti potranno essere presenti in tutte le maggiori piazze di Gniezno. Inoltre – ci tiene a puntualizzare – abbiamo anche incontrato il direttore del dipartimento cultura e turismo e con lui fissato i termini di un’offerta turistica per famiglie e ragazzi. Ci sarà una risorsa sul posto che si occuperà di creare valore sul brand Anagni». «Non sono mancati poi incontri con il direttore del coro per un concerto nella cattedrale di Gniezno, che ospita le reliquie di San Adalberto, primo Re della Polonia. E poi ancora il direttore del dipartimento sport e quello delle infrastrutture. Siamo stanchi – conclude – ma soddisfatti e speriamo che lo sia anche la città del nostro lavoro. Ringrazio i consiglieri Ambrosetti, Giovannelli Protani e Savone per la collaborazione e il presidente della Pro loco Scandorcia per aver voluto fortemente questo scambio».