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Viadotto Biondi Arriva la riapertura
L’inter vento Terminati i lavori di competenza regionale L’inaugurazione è in programma domani alle 15.30
ALESSIO BROCCO
Era il 13 marzo del 2013 quando l’ultimo tratto del collegamento stradale, nei pressi di piazza san Tommaso d’Aquino, ebbe un cedimento. Ne seguirono degli altri con conseguente chiusura della strada, considerato che quasi l’intera carreggiata a salire era crollata. Era franato parzialmente il viadotto Ernesto Biondi. I disagi furono ingenti. A partire da quello della chiusura di un’importante strada di collegamento tra la parte alta e quella bassa del capoluogo. Domani, esattamente 2.284 giorni dopo, sei anni e tre mesi circa, l’arteria tornerà fruibile (nel mezzo c’è stata la parentesi del ponte Bailey, installato dal Comune il 18 dicembre 2016 e smontato per permettere i lavori di bonifica a partire dal 17 ottobre 2018). Adesso, infatti, gli interventi di ripristino di competenza della Regione Lazio, sono terminati. Ed è tutto pronto per l’inaugurazione. Così come annuncia Mauro Buschini, presidente del Consiglio regionale del Lazio. «Si terrà venerdì 14 giugno, alle 15, alla presenza dell’assessore regionale ai lavori pubblici Mauro Alessandri, l’inaugurazione del viadotto Biondi per la riapertura al traffico veicolare dopo i lavori effettuati dalla Regione Lazio. Parteciperanno il prefetto Ignazio Portelli, il sindaco Nicola Ottaviani e il presidente della Provincia Antonio Pompeo». «La Regione Lazio mantiene l’impegno – sottolinea Sara Battisti, consigliere regionale Pd – I lavori sono stati effettuati con finanziamenti della Regione Lazio e hanno previsto il ripristino definitivo della frana. Si è proceduto, in via definitiva, alla bonifica del viadotto, alla stabilizzazione e messa in sicurezza del pendio, dell’alveo del fiume e al ripristino del piano stradale di via Ernesto Biondi». Esprime soddisfazione, attraverso il segretario Andrea Palladino, anche il circolo cittadino del Partito Democratico, mentre nel suo intervento Danilo Magliocchetti, consigliere comunale di Forza Italia, sottolinea che «quando una struttura come il viadotto viene restituita alla città è senz’altro una notizia positiva e va accolta con entusiasmo, ma è opportuno ricordare che dall’evento franoso sono trascorsi oltre sei anni, lasso di tempo lungo per qualsiasi amministrazione». E prosegue evidenziando che «se non fosse stato per l’amministrazione Ottaviani, che ha avuto il buonsenso e la capacità di installare il ponte Bailey, i cittadini non avrebbero mai potuto fruirne prima»
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Centro oro nella cura dell’i ctus
Salute Riconoscimento internazionale per l’Unità di terapia neurovascolare dell’ospedale “Fabrizio Spaziani” Premiato l’impegno e l’attività di una struttura nata 18 mesi fa. Plocco, direttore dell’Utn, elogia il lavoro di squadra
Importante riconoscimento per l’ospedale Fabrizio Spaziani. Nella cura dell’ictus, infatti, è un Centro Oro. Eso Angels Award è un programma europeo che ha come mission quella di aumentare il numero di pazienti trattati negli ospedali attrezzati per la cura dell’ictus e ottimizzare la qualità del trattamento. Pochi giorni fa, nell’ambito dei recenti congressi chesi sonosvolti aMilano, èstata ufficializzata la notizia del riconoscimento internazionale assegnato all’Unità di terapia neurovascolare (Utn) dell’ospedale di Frosinone diretta da Maurizio Plocco. L’impegno e l’attività della struttura, nata poco più di diciotto mesi fa, finanziata e autorizzata dalla Regione Lazio con il contributo della Fondazione Roma, sono stati riconosciuti eccellenti nel miglioramento qualitativo della cura dell’ictus e hanno ricevuto la qualificazione di Centro Oro nel programma Angels Eso, ovvero European stroke organisation. Dalla Asl sottolineano che «questa certificazione,attribuita sulla base dei dati inseriti periodicamente sul registro internazionale Sits, rappresenta un successo perché ottenuta in soli diciotto mesi di attività e anche per il fatto che colloca l’Utn in una classifica di eccellenza tra ospedali e centri universitari». «Siamo lieti per il prestigioso riconoscimento – ha sottolineato il commissario straordinario Asl Frosinone Luigi Macchitella – Il riconoscimento internazionale assegnato ci conforta sulla strada intrapresa, sui programmi e le scelte adottate e ci spinge ancor più ad aumentare il nostro impegno». Ieri, all’interno della sala riunioni del primo piano dell’ospedale, si è svolta la cerimonia ufficiale di consegna del premio. Presente il medico Maurizio Plocco, direttore dell’Utn. Ha spiegato che «la ricetta è stata la dedizione al lavoro e un’equipe che ha creduto fortemente in questa scommessa». Ha parlato dell’importanza, in questa provincia e per il raggiungimento dei risultati, di «fare rete». La mission, ha evidenziato «è quella di migliorare ulteriormente. Questo premio è dell’intera struttura». Parlando di numeri, inoltre, ha evidenziato che prima «il 70% dei pazienti colpiti da ictus che giungevano negli ospedali romani arrivavano fuori finestra terapeutica». Presente il direttore sanitario dell’azienda Eleuterio D’Ambrosio che ha portato i saluti del commissario straordinario Luigi Macchitella. A coordinare i lavori il capo ufficio stampa Asl Marco Ferrara. La consegna del riconoscimento al team dell’Uosd Utn ha visto la presenza della dottoressa Spagnolo di Angels. Mentre Marina Diomedi, direttore dell’Utn Tor Vergata Roma, relativamente all’attivazione della struttura nel capoluogo ha parlato di «svolta». A .B.
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“Nuova” maturità, ormai ci siamo
NICOLETTA FINI
In provincia di Frosinone saranno 4.765, rispetto ai 4.920 dello scorso anno, gli studenti che la mattina di mercoledì prossimo saranno alle prese con la prima prova della Maturità. Saranno 251 le classi della scuola statale. I maturandi sono così suddivisi: 4646 interni, esterni 117, abbreviatori per merito saranno 2. Ben 126 i presidenti di commissioni, mentre i commissari esterni sono 418. Come previsto del piano operativo regionale predisposto dall’ufficio scolastico regionale per il Lazio, il 17 e il 18 giugno nell’istituto “B r u n e l l eschi-Da Vinci” di Frosinone avrà luogo la riunione territoriale di coordinamento con i presidenti di commissione degli esami di Stato conclusivi del II ciclo della provincia di Frosinone. Di generazione in generazione l’esame di Stato resta una delle tappe di vita più importanti. Un ricordo che si custodisce nel cuore, come restano impressi i giorni e le ore prima di affrontare la maturità. Si cambia L’esame di maturità di quest’anno subirà diversi cambiamenti: la terza prova, il quizzone, è stata abolita, la prima e la seconda prova, che si svolgeranno il 19 e il 20 giugno, avranno nuove tipologie di tracce. per quanto riguarda la prima prova: le tipologie saranno 3: tipologia A, analisi del testo (2 tracce); tipologia B, testo argomentativo (3 tracce); tipolo gia C, tema di attualità (2 tracce). Aboliti, quindi, il tema storico e il saggio breve. Il voto massimo sarà 20 punti Seconda prova: le tracce di molti indirizzi saranno multidisciplinari e, quindi, presenteranno “tracce miste” con una struttura ad hoc. Come la prima, varrà 20 punti. La terza prova, dunque, è stata archiviata. Per quanto riguarda il colloquio orale: abolita la tesina. Durante l’esame orale si dovrà presentare una relazione sull’alternanza scuola-lavoro e parlare delle attività svolte nell’ambito dei progetti su Cittadinanza e Costituzione. Ogni candidato, dovrà scegliere all’inizio del colloquio l’a r g omento da cui partire sorteggiando una tra tre buste proposte dalla commissione. La prova potrà valere massimo 20 punti. Crediti scolastici: il loro peso sarà maggiore, in tre anni si potranno avere 40 punti. Per la maturità 2019 le ore di alternanza scuola-lavoro non costituiranno un requisito obbligatorio per essere ammessi alla maturità. Tuttavia, in sede di colloquio, ogni studente dovrà presentare una relazione in merito al progetto svolto. I maturandi, dunque, sono alle prese con l’ultimo ripasso. La maturità è un appuntamento importante nella vita scolastica dei ragazzi. Molti non nascondono che l’ansia è tanta, il timore dei “commissari esterni” ancor di più, altri cercano di stemperare l’adrenalina. Ma c’è voglia di“togliersi il pensiero” quanto prima, per chiudere i libri, fare le valigie e godersi la vacanza, molto probabilmente, la più bella e lunga della vita.
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Bilancio e cimitero le priorità di Salera Ieri il giuramento
«La priorità? Il cimitero. La giunta? Valuteremo con le liste. L’opposizione? La campagna elettorale è finita, non farò come il mio predecessore che ha mantenuto un clima da campagna elettorale perenne, farò in modo di collaborare con loro». Enzo Salera si mette la fascia e parla ufficialmente da sindaco. Il passaggio di consegne con il commissario prefettizio Benedetto Basile è avvenuto ieri mattina: il prefetto ha consegnato la fascia tricolore al sindaco mentre restano a lui i poteri della giunta e del Consiglio fin quando non verrà varato il nuovo esecutivo e si celebrerà la prima assise con l’insediamento dei consiglieri. Abbruzzese lascia E partiamo, appunto, dai consiglieri. Il candidato sindaco del centrodestra ha fatto saper di voler lasciare l’incarico per permettere l’ingresso di Carmine Di Mambro. Anche l’altro candidato sindaco, Giuseppe Golini Petrarcone, potrebbe ritagliarsi un ruolo politico extraconsiliare.C’è addirittura chi vedrebbe l’ex sindaco in marcia di avvicinamento alla Lega. Al suo posto entrerebbe in Consiglio comunale Armando Russo. Ma Peppino smentisce ogni voce e, anzi, sarebbe intenzionato a dare battaglia ad Enzo Salera. Altri avvicendamenti in assise ci saranno anche in maggioranza: da quel che trapela almeno tre consiglieri potrebbero difatti entrare in giunta e quindi lasciare spazioai priminoneletti delletre rispettive liste. 5 milioni e 15 assunzioni Ieri mattina durante il passaggio delle consegne il commissario prefettizio ha comunicato che lascia al sindaco una cassa con 5 milioni di euro e la possibilità di fare 15 assunzioni. Ma poi Salera in conferenza stampa ha spiegato: «La cassa cambia giorno per giorno, si tratta dunque di un valore molto relativo. Tra un po’ arriverà l’Imu e ci saranno 16 milioni di euro, ma questo – spiega il neo primo cittadino – non vuol dire che tu puoi spenderli come ti pare, perchè la cassa è legata ai capitoli di bilancio. Per dire: non posso prendere quei 5 milioni di euro solo per asfaltare le strade di Cassino anche perchè c’è una parte che va all’organismo di liquidazione per quel che riguarda il dissesto». La nuova giunta Per quel che riguarda invece la giunta, Salera è stato altrettanto esplicito: «Dobbiamo fare una riunione di coalizione con tutte le liste, avevamo già fissato dei criteri. Certamente le liste valuteranno anche in base ai risultati elettorali, speriamo di vederci già nei prossimi giorni e costruire presto la squadra. Il momento è difficile e servono persone estremamente competenti». L’esecutivo dovrà essere composto da settepersone, dicuisette donnee uno con la delega di vice sindaco. Cimitero priorità assoluta In merito alle priorità della sua amministrazione Salera quindi spiega: «Senza dubbio dobbiamo affrontare subito la questione del cimitero, me lo hanno confermato anche i commissari. Dobbiamo chiamare subito il dirigente del Genio Civile:non abbiamo disponibilità per tumulare le persone, quindi bisogna intervenire. Altra priorità è quella di far approvare subito il bilancio redatto dai commissari – che noi volendo potremmo cambiare – perchè senza ilbilancio approvatonon si può provvedere neanche al piano delle assunzioni». Il rapporto con le opposizioni In merito al rapporto con le opposizioni Salera dice che non vuole fare l’errore del suo predecessore: «Voglio avere un rapporto di collaborazione con loro nel rispetto dei ruoli, l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è fare la guerra all’opposizione». Intanto Forza Italia interviene sulla conferenza del sindaco e dice: «D’alessandro è stato l’unico sindaco che negli ultimi 25 anni ha lasciato in un comune in dissesto ben 6.180.761,62 euro (trovando all’inizio del suo mandato soltanto 54 euro) lasciando inoltre in cantiere 12 progetti. A lui va il nostro grazie per aver contribuito fino a quando è stato per lui possibile ad ottenere finanziamenti per la città».
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Preoccupazione per la Henkel
NICOLETTA FINI Preoccupazione della Filctem Cgil per il futuro dei lavoratori della Henkel. I sindacati scendono in campo per i 140 lavoratori chiedendo rassicurazioni da parte del gruppo che in Italia opera su diversi settori e soprattutto nei detersivi, con due stabilimenti, quello ciociaro a Ferentino e quello a Lomazzo (CO). Nelle prossime settimane chiederanno un incontro al Ministero dello sviluppo economico per attivare un tavolo nazionale «a cui la Henkel dovrà necessariamente partecipare e dare evidenza di un piano industriale che metta al sicuro gli stabilimenti in Italia. Senza queste rassicurazioni il territorio manterrà una forte attenzione a quello che succederà a Ferentino, partendo già da subito nell’informare le istituzioni locali delle nostre preoccupazioni». Con una not, a firma del segretario generale della Filctem Cgil, Sandro Chiarlitti, viene portata all’attenzione la preoccupazione dei sindacati. «Il gruppo Henkel è in una evidente crisi non dichiarata – si legge nella nota – Purtroppo la compressione dei volumi insieme a scelte commerciali sbagliate stanno indebolendo principalmente lo stabilimento di Ferentino. Quello che si vive dentro lo stabilimento è una forte preoccupazione da parte della Filctem Cgil, infatti la storia ha sempre collocato il sito tra i migliori, non dimenticando il territorio, che ha mostrato tutto l’interesse alla crescita consentendo sempre tutte le concessioni agli ampliamenti nella logistica. Tuttavia difendere questo pezzo di industria sarà un obbligo di tutti noi e le notizie poco chiare che agitano tutti i lavoratori sono il segnale di una crescente preoccupazione. Circa 140 lavoratori più un indotto consistente, stanno subendo un graduale sgretolamento industriale, dove gli investimenti sono solo legati alla sostituzione dell’uomo, perchè l’istallazione dei robotavrà soloquesta finalità.L’organizzazione aziendale è basata sul governo delle emergenze e non su una logica di sviluppo per attirare nuove produzioni, che oggi in parte arrivano a Ferentino dalla Spagna»