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Fiamme alla Mecoris Lavoro no stop dei vigili
Trenta unità, sette mezzi, di cui due per movimento terra. Hanno lavorato incessantemente, da quando è arrivata la prima richiesta di intervento. E le operazioni sono proseguite anche per tutta la giornata di ieri. Senza sosta i vigili del fuoco del comando di Frosinone. Notte e giorno impegnati a domare prima, e a tenere sotto controllo poi, l’incendio allo stabilimento Mecoris in via delle Centurie, a poca distanza dalla località il Casale. Incendio che dalle 17.30 di domenica scorsa ha tenuto e continua a tenere alta la guardia (anche se l’allarme sembrerebbe essere rientrato, in attesa dei risultati dell’Arpa) tanto che nel capoluogo, in particolare nella parte bassa, sembrava ci fosse il coprifuoco. Abitazioni, in prossimità dell’azienda che si occupa di trattamento e smaltimento di rifiuti, con porte e finestre chiuse. Molte saracinesche dei negozi abbassati, uffici, banche, uffici postali, aziende, scuole chiuse. Soprattutto nell’area vicina e circostante il luogo dove l’altro ieri si è scatenato l’inferno. La città si è addormentata avvolta da una spessa coltre di fumo e si è svegliata ieri mattina con la stessa “nuvola”, con l’aria irrespirabile soprattutto durante le prime ore. Tanti i commenti sui social, come accade spesso in simili circostanze. Molti hanno riportato la loro preoccupazione, aumentata nelle prime ore di ieri anche alla vista dei dati delle centraline di Frosinone che evidenziavano lo sforamento delle polveri sottili, persino nel centro storico di Frosinone. Dati che, fortunatamente, già dall’ora di pranzo sono stati meno preoccupanti, facendo rientrare l’allarme che al mattino aveva scatenato il panico nella popolazione. I pompieri fino a ieri erano ancora sul posto. Ingenti i danni alla struttura, collassata la copertura. Le fiamme hanno avuto la meglio fino alle 20 di domenica scorsa, successivamente, e fino a ieri, tenuto sotto controllo. I pompieri hanno svolto azioni di contenimento dell’incendio e raffreddamento delle strutture. Ieri le azioni di smassamento. I vigili del fuoco con un escavatore hanno portato fuori il materiale bruciato, anche per evitare così il riaccendersi di potenziali focolai. Sul posto sono intervenuti subito dopo l’allarme lanciato da un residente che ha notato il fumo e le fiamme, anche gli agenti della polizia, i carabinieri forestali, la polizia locale, i tecnici dell’Arpa e gli operatori del 118. Il personale medico è intervenuto per soccorrere l’a m m i n istratore della società Mecoris, Domenico Spaziani Testa che è stato colto da malore. L’attes a Ora, per conoscere le conseguenze sull’aria si attendono i risultati dei rilevatori Arpa recuperati dopo le prime ore di incendio ieri mattina e inviati nei laboratori specializzati. Aquanto risulta e sostenuto anche dall’amministratore Domenico Spaziani Testa, ad andare in fumo carta riciclata e imballaggi in plastica, ma l’esatta tipologia dei materiali bruciati si potrà avere solamente ad operazioni di messa in sicurezza completate. E al termine dello spegnimento dell’i ncendio saranno avviate anche tutte le procedure e gli accertamenti specifici per chiarire cosa abbia provocato il rogo e se si sia trattato o meno di un incendio doloso. Proprio su questo stanno indagando gli inquirenti che hanno aperto un’i n c h i esta. Intanto da associazioni, autorità politiche e cittadini, l’a ppello a fare luce su quanto accaduto e soprattutto a chiarire l’esatta tipologia dei rifiuti bruciati
La procura indaga Non si esclude il dolo
La procura ha aperto un’i nchiesta sull’incendio divampato domenica pomeriggio alla Mecoris, azienda che si occupa di trattamento e smaltimento dei rifiuti speciali. Le indagini sono state affidate alla Squadra mobile e al Nipaaf dei carabinieri forestali. In attesa di conoscere la relazione dei vigili del fuoco per stabilire cause e natura dell’incendio, ieri nuovo sopralluogo della polizia giudiziaria. Non si esclude il dolo. Sono in corso tutti gli accertamenti e le verifiche per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto. D’ausilio agli inquirenti anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza dello stabilimento che si trova nella parte bassa del capoluogo, in via delle Centurie, a poca distanza dalla località il Casale. Video messi a disposizione proprio dall’a mministratore della società, Domenico Spaziani Testa, tra l’a ltro presente nel sito quando si è sprigionato il rogo domenica pomeriggio. Era in ufficio quando ha sentito dall’esterno voci che urlavano: «aprite». Non si era accorto di nulla, fino a quando, anche con l’arrivo dei vigili del fuoco contattati da un residente che ha notato il fumo e le fiamme, ha capito la gravità della situazione. È stato colto anche da malore, ha avuto un mancamento. Subito soccorso dagli operatori dell 118 arrivati con un’ambulanza e un’a utomedica. La sera dell’incendio si è recato in questura e ha consegnato i filmati di videosorveglianza e ieri pomeriggio è stato ascoltato in procura dai magistrati Adolfo Coletta, Vittorio Misiti e da Rossella Ricca. Si è messo subito a disposizione. Essendoci una indagine in corso, Spaziani Testa, raggiunto telefonicamente, non ha potuto dire molto, ma ha subito sottolineato di essersi messo a disposizione degli inquirenti e di aver consegnato i filmati delle telecamere che si trovano in azienda. Davanti alla parola “dolo” ha detto di non aver mai ricevuto minacce. «Dal 1988, anno in cui è stata avviata l’azienda, mai nessuna minaccia». E riguardo alla tipologia di rifiuti ha sostenuto che non si tratta di materiale pericoloso, escludendo a gran voce anche la presenza di amianto. Come detto sono in corso indagini, anche sullo stoccaggio e sul quantitativo dei rifiuti presenti. Intanto, molto probabilmente nella giornata di oggi, al termine delle operazioni di spegnimento e messa in sicurezza, i vigili del fuoco inizieranno a leggere i cosiddetti segni di fuoco e continueranno con tutti gli accertamenti per chiarire le cause del rogo e da dove si sia sprigionato. Fino alla serata di ieri sono proseguite le operazioni di smassamento. I vigili del fuoco con un escavatore hanno portato fuori dall’azienda il materiale bruciato, anche per evitare così il riaccendersi di potenziali focolai. Lavoro senza sosta per vigili del fuoco e forze dell’ordine, per il rogo che, nella prima domenica d’estate, ha scatenato un vero e proprio inferno nel capoluogo e non solo. N . F.
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Analisi del voto nel Pd, meglio tardi che mai
La direzione provinciale del Partito Democratico si riunirà lunedì 1 primo luglio presso l’hotel ristorante Memmina. All’ordine del giorno l’analisi del voto del 26 maggio scorso: europee ed amministrative in 39 Comuni. Quindi, analisi del voto… ad oltre un mese di distanza. Anche se il senatore e segretario regionale Bruno Astorre, in sede di conferenza stampa, ha dato la “lettura” dell’appuntamento elettorale: netto successo alle amministrative in Ciociaria, specialmente con le vittorie di Veroli (primo turno) e Cassino (ballottaggio). Mentre alle europee c’è stata un’avanzata rispetto alle politiche del 2018, ma la percentuale in Ciociaria è rimasta al di sotto di quella nazionale. Sullo sfondo resta il tema della stagione congressuale provinciale, che lo stesso Domenico Alfieri ha sollecitato. Considerando che da gennaio 2018 è aperta una fase che doveva essere transitoria. In ogni caso l’analisi del voto di lunedì prossimo rappresenterà anche l’occasione di analizzare in particolar modo il risultato di Cassino. Perché, al di là della grande vittoria del sindaco Enzo Salera, nel Partito Democratico sono riemerse vecchie ruggini e divisioni. Un punto da approfondire. Per il resto, attenzione rivolta altresì allo scenario nazionale. Riflettori sull’opzione di elezioni politiche anticipate
FI, ora fermi tutti Da Toti e Carfagna altolà ai livelli locali
Tutto fermo, nessuno assuma iniziative. Lo hanno detto, anzi scritto, Giovanni Toti e Mara Carfagna, nominati coordinatori nazionali di Forza Italia con il compito di rilanciare il partito attraverso la celebrazione del congresso nazionale. Ad entrambi Silvio Berlusconi ha attribuito le deleghe organizzative del partito. Giovanni Toti e Mara Carfagna incontreranno i coordinatori regionali “azzurri”, tra i quali naturalmente il senatore Claudio Fazzone, responsabile del Lazio. A stretto giro di posta Carfagna e Toti riuniranno la commissione per le regole. In una nota hanno scritto: «Nelle more di un proficuo confronto e della definizione dell’assetto provvisorio che dovrà portare il nostro movimento alla stagione dei congressi,
i coordinatori regionali, provinciali e comunali sono pregati di astenersi dall’assumere decisioni che comportino cambiamenti negli assetti politici e amministrativi di loro competenza, così come nell’evitare lo svolgimento di congressi locali che necessariamente si celebrerebbero con regole ormai in via di superamento». È l’ulteriore segnale che si fa sul serio, che stavolta Forza Italia cambierà tutto. O quasi. Anche se ci sono alcune variabili che andranno definite. A cominciare dal ruolo di Antonio Tajani, intenzionato a giocarsi la chance di una riconferma come presidente del Parlamento europeo. Il 2 luglio si saprà se questa opzione c’è oppure no. In caso contrario è complicato pensare che Tajani possa restaAnalisi del voto nel Pd, meglio tardi che mai IL SUMMIT La direzione provinciale del Partito Democratico si riunirà lunedì 1 primo luglio presso l’hotel ristorante Memmina. All’ordine del giorno l’analisi del voto del 26 maggio scorso: europee ed amministrative in 39 Comuni. Quindi, analisi del voto… ad oltre un mese di distanza. Anche se il senatore e segretario regionale Bruno Astorre, in sede di conferenza stampa, ha dato la “lettura” dell’appuntamento elettorale: netto successo alle amministrative in Ciociaria, specialmente con le vittorie di Veroli (primo turno) e Cassino (ballottaggio). Mentre alle europee c’è stata un’avanzata rispetto alle politiche del 2018, ma la percentuale in Ciociaria è rimasta al di sotto di quella nazionale. Sullo sfondo resta il tema della stagione congressuale provinciale, che lo stesso Domenico Alfieri ha sollecitato. Considerando che da gennaio 2018 è aperta una fase che doveva essere transitoria. In ogni caso l’analisi del voto di lunedì prossimo rappresenterà anche l’occasione di analizzare in particolar modo il risultato di Cassino. Perché, al di là della grande vittoria del sindaco Enzo Salera, nel Partito Democratico sono riemerse vecchie ruggini e divisioni. Un punto da approfondire. Per il resto, attenzione rivolta altresì allo scenario nazionale. Riflettori sull’opzione di elezioni politiche anticipate.l C or.Tre. Domenico Alfieri, sindaco di Cassino e segretario p rov i n c i a l e del Partito D e m o c ra t i c o : ha convocato la direzione per l’analisi del voto del 26 maggio s c o rs o La direzione provinciale è stata convocata per lunedì primo luglio FI, ora fermi tutti Da Toti e Carfagna altolà ai livelli locali L’i n i z i at i va I due responsabili nazionali ai coordinatori provinciali: «No a decisioni che comportano cambiamenti negli assetti politici» re fuori dalla stagione congressuale del partito. In Ciociaria il congresso provinciale si è svolto pochi mesi fa e come coordinatore è stato eletto Tommaso Ciccone. Il quale nei giorni scorsi, durante la riunione all’Astor hotel, ha confermato due concetti. Il primo che lui preferisce il tesseramento “vecchio stile”. Non on line insomma. Il secondo che le porte del partito debbono essere sicuramente aperte, ma non senza esercitare un controllo. Concetti che hanno mandato su tutte le furie il vicecoordinatore regionale Gianluca Quadrini, uomo di fiducia di Claudio Fazzone. A questo punto bisognerà vedere cosa succederà sul piano nazionale. Il 13 luglio la riunione del Consiglio nazionale, fondamentale per capire come si snoderanno le dinamiche. Mentre il 6 luglio, al Teatro Brancaccio di Roma, l’a p p u ntamento di Giovanni Toti, che in ogni caso conterà le “t r u ppe”. Per quanto riguarda la provincia di Frosinone, al di là degli schieramenti nazionali, c’è una contrapposizione molto netta. Da una parte Gianluca Quadrini, braccio destro di Claudio Fazzone. Quadrini sta incontrando a raffica diversi amministratori locali, non soltanto di Forza Italia. Con l’obiettivo di farli aderire al partito. Senza perdere di vista l’i p otesi “rientro” per chi è andato via dagli “azzurri”. È il caso, per esempio, di Thaira Mangiapelo, consigliere comunale di Forza Italia. A questo punto, considerando la nota congiunta di Giovanni Toti e Mara Carfagna, Gianluca Quadrini andrà avanti o si fermerà? Sull’altro versante c’è l’area di Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli, quella che esprime il coordinatore provinciale Tommaso Ciccone. L’intera componente appare molto vicina a Giovanni Toti. Comunque vada a finire, in ogni caso, le manovre di oggi saranno importanti per il prossimo futuro. C’è poi il capogruppo comunale di Frosinone Danilo Magliocchetti, schierato con l’e u r o p a rlamentare Antonio Tajani, il quale sicuramente seguirà le indicazioni di Silvio Berlusconi. Destinata a slittare pure la convocazione degli Stati generali di Forza Italia sul territorio, iniziativa che Tommaso Ciccone aveva annunciato nei giorni scorsi. Insomma, negli “azzurri” si blocca qualunque tipo di iniziativa. Aspettando che la situazione si chiarisca in vista del congresso nazionale. Insomma, situazione congelata. Tanto per cambiare.
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«L’economia recuperi l’etica»
Imprenditori, dirigenti e professionisti uniti dal riferimento alla dottrina sociale della Chiesa e dall’impegno per il bene comune. L’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) nasce nel 1947 dopo la guerra. Si compone di una struttura federale, articolata da 17 gruppi regionali, divisi in sezioni territoriali che coprono le 107 province italiane. Negli anni si sono avvicendati alla presidenza uomini come Francesco Merloni, Giuseppe De Rita, Angelo Ferro e Giancarlo Abete. Presieduta nel Lazio da Riccardo Pedrizzi, l’Ucid vanta un importante Movimento Giovani regionale, guidato da Benedetto Delle Site, 29 anni, imprenditore nel campo della consulenza strategica e finanziaria. Lo abbiamo intervistato. Essere giovani imprenditori è una sfida? «Mio padre era dirigente in Banca d’Italia, mia madre insegnante. Un’altra Italia. L’insostenibilità del debito accumulato dallo Stato ha provocato la drastica riduzione di pubblico impiego per i giovani che escono dalle università. Da qui l’impegno di noi imprenditori a promuovere una sana cultura di impresa e a lottare contro un Paese che ci paralizza». Cosa significa appartenere all’Ucid? «Significa raccogliere l’appello del Papa all’umanizzazione dell’economia. Ci caratterizzano l’appartenenza al mondo dell’impresa e delle professioni e il riconoscimento di una nobile vocazione nel nostro lavoro, da cui il ruolo centrale – sia in azienda o nello studio professionale che nel rapporto con la società – dell’etica cristiana». Che tipo di attività svolgete? «L’Ucid lavora su tre livelli: la formazione, con un cammino rivolto a imprenditori, dirigenti e professionisti assistito da un sacerdote, la diffusione della dottrina sociale della Chiesa tramite convegni, tavole rotonde e seminari e la sua declinazione in progetti rivolti ai bisogni dei territori». Perché (e quanto) è importante e attuale la dottrina sociale della Chiesa? «Nella dottrina sociale della chiesa rintracciamo un pensiero organico estremamente attuale, che ci permette di osservare, giudicare e agire sulla realtà. Tanto la crisi finanziaria che l’impatto dell’industria 4.0 chiedono di recuperare quei principi etico-morali che in economia sono stati purtroppo messi da parte». Il Movimento Giovani Uciddel Lazio, del quale lei è presidente, è molto attivo, fra i più importanti in Italia. «Assunta la presidenza regionale dei giovani, avevo due traguardi: la presenza dei giovani in ogni sezione e il partenariato con altre organizzazioni dell’industria e del management. Oggi abbiamo realtà affermate su Roma, Latina, Frosinone, Sora e Cassino e altre stanno nascendo su Tivoli, Viterbo e Rieti. Abbiamo siglato un protocollo d’intesa con i giovani di Unindustria e con l’Università Europea di Roma, e c’è collaborazione con Federmanager. Insomma, strategie chiare ed obiettivi concreti e precisi». Quali obiettivi e che tipo di presenza dei giovani Ucid su Frosinone? «Frosinone è stata una terra di umanesimo industriale, che vogliamo rilanciare. Siamo presenti con due gruppi giovani, uno su Frosinone presieduto da Giovanni Ritirossi, imprenditore nel campo dell’ingegneria civile, e uno per Sora e Cassino presieduto da Mauro Cristini, imprenditore nel settore degli impianti tecnologici. Il 25 giugno (ndr: oggi per chi legge) su Sora presso la Diocesi avremo alle ore 18 un focus sull’educazione finanziaria, mentre il 27 alle 16.30 a Frosinone, presso il Palazzo della Provincia, ci sarà un incontro su appalti e concorrenza promosso insieme ai giovani di Unindustria, dove interverrà fra gli altri il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone».
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Giovedì incontro con Raffaele Cantone alla Provincia
“Appalti e concorrenza nella Pubblica Amministrazione tra etica ed efficienza”. È questo il tema del convegno in programma a Frosinone giovedì 27 giugno alle ore 16.30 presso il salone di rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale. Parteciperà il presidente dell’Anac Raffaele Cantone. L’iniziativa è promossa dal Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria e dall’Ucid Giovani di Frosinone, in collaborazione con Ance Frosinone e con il patrocinio della Provincia. Ci saranno il presidente della Provincia Antonio Pompeo, il numero uno di Unindustria Frosinone Giovanni Turriziani, il presidente di Ance Frosinone Angelo Libero Massaro. Ma anche Fabio Tagliaferri (presidente Ucid Frosinone), Christian De Vellis (presidente Giovani Unindustria area territoriale di Frosinone). Alle 17.15 è in programma il dibattito al quale interverranno il presidente dell’Anac Raffaele Cantone, Edoardo Bianchi (vicepresidente alle opere pubbliche dell’Associazione nazionale costruttori edili), Alberto Maria Gambino, Pro-rettore dell’Università europea di Roma, presidente nazionale Scienza e Vita. A coordinare i lavori Angelo Lucio Lacerenza. In una nota si legge: «L’iniziativa è finalizzata aduna maggiore conoscenza in materia di appalti pubblici di lavori, forniture, servizi e concessioni, e dei relativi contratti pubblici».
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Cassino – La giunta c’è. Si parte per davvero
ALBERTO SIMONE
Dopo due settimane esatte dal trionfo elettorale, il neo sindaco Enzo Salera ufficializza la sua giunta. Quattro uomini e tre donne, così come previsto dalla legge per garantire almeno il 50% di quote rosa. Due assessori sono consiglieri eletti e dunque lasciano il posto ai primi dei non eletti delle rispettive liste, per altri due assessori si tratta di un ritorno: avevano fatte parte anche dell’ese – cutivo di centrosinistra guidato da Petrarcone. Tutti gli assessori sono laureati. Ecco, nel dettaglio, da chi è composto il nuovo esecutivo. Nomi e deleghe Francesco Carlino, indicato dal Pd, vice sindaco con delega ai lavori pubblici, patrimonio, protezionecivile einformatizzazione;Barbara Alifuoco- sempre inquota Pd – è la delegata agli affari generali (anagrafe, stato civile, elettorale), affari legali, polizia locale e personale; Chiara Delli Colli, candidata ma non eletta nella lista del Pd, è assessore alle attività produttive e al commercio; Danilo Grossi – già assessore con Petrarcone ed ideatore di tanti eventi culturali in città- oltreche allaculturaha ladelega anche alla comunicazione e all’ innovazione digitale; Luigi Maccaro di Demos, che da trent’anni è impegnato nel sociale con la comunità Exodus, è ora delegato del sindaco per le politiche sociali, politiche giovanili, periferie e integrazione; Mariaconcetta Tamburrini della lista “Salera Sindaco”ha la delega alla pubblica istruzione, turismo, sport e pari opportunità; Emiliano Venturi, anche lui già assessore della giunta Petrarcone, ha la delega all’ambien – te, manutenzione eurbanistica; le deleghe al bilancio e tributi (e per ora anche la sanità) restano invece gestite direttamente dal sindaco, già assessore alle finanze nel quinquennio 2011-2016 nella giunta Petrarcone. Dietro le quinte della giunta Il varo del nuovo esecutivo non è stato facile. Basti pensare che il nome di Piera De Magistris, terzo assessore donna da indicare dopo la rinuncia di Demos ad esprimere una quota rosa, è durato appena 48 ore: da venerdì a domenica. Ieri si è perfezionata invece la nomina a Barbara Alifuoco. Il Pd ha ottenuto in totale tre assessori (gli altri due sono Carlino e Delli Colli) e farà la parte del leone nella nuova amministrazione esprimendo ancheilvice sindaco(FrancescoCarlino) e il presidente del Consiglio comunale (scontata l’elezione di Barbara Di Rollo come prima degli eletti). Il sindaco e la lista a lui collegata esprimono gli altri tre assessori: Tamburrini, Grossi e Venturi. Quanto a quest’ultimo non è mancata qualche polemica perchè è stato candidato nella lista di De Sanctis. Ma il sindaco in conferenza ha chiarito: «Con Emiliano mi lega un forte rapporto di amicizia e abbiamo collabo rato in maniera positiva durante la passata amministrazione di centrosinistra. Parleremo con Renato De Sanctis ma al momento il suo ingresso in maggioranza non è previsto, con lui abbiamo sottoscritto dei punti programmatici. La nomina di Venturi non è legata alui:ha fattocampagnaelettorale con noi tra il primo e il secondo turno mettendoci la faccia sui palchi». Inevitabilmente qualcuno è stato sacrificato: «Ringrazio pubblicamente l’amico Gino Ranaldi e Edilio Terranova che per il loro impegno e le loro competenze meritavano l’ingresso in giunta, ma proprio per il supporto che hanno dato, Ranaldi sarà il nostro candidato per le prossime elezioni provinciali e Terranova il delegato al Consorzio dei servizi sociali». Le novità e le priorità Alcune deleghe per ora restano al sindaco ma presto potrebbero essere assegnate ai consiglieri. «Per ora l’urgenza riguarda il dissesto, le strisce blu, la manutenzione e il cimitero», ha spiegato Salera. Il sindaco non ha nascosto le difficoltà per la composizione della sua giunta, a partire dalla sua lista: ha ringraziato anche Riccardo Consales che ha lasciato spazio a Danilo Grossi. Domani gli assessori faranno il loro debutto ufficiale nel primo Consiglio comunale e ci sarà anche la convalida degli eletti: entrano in assise anche Bruno Galasso (che subentra a Maccaro) e Emiliano Evangelista (al posto della Tamburrini).
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Fca, la politica accende i motori
ALBERTO SIMONE La questione Fca e dell’i ndotto ad esso collegato continua a tener banco e, inevitabilmente, restano accesi più che mai riflettori del mondo politico. Oltre ai sindaci, scende in campo anche il Consiglio regionale del Lazio. Il giorno fissato è il 2 luglio. Al centro dell’incontro lo stabilimento Fca di Piedimonte San Germano, a due passi da Cassino, uno dei poli strategici per il gruppo automobilistico, ormai con base in Olanda. Richiesto dal presidente del Consiglio regionale del Lazio Mauro Buschini, all’incontro, che fa compiere un salto istituzionale agli allarmi venuti da più parti e anche dai sindaci della Ciociaria, hanno risposto le segreterie di Cgil Frosinone e Latina, Fim Cisl, la Fiom di Frosinone e Latina, la segreteria generale Cisl Lazio, la Cisl e la Uilm di Frosinone. La contrazione delle vendite con il calo del mercato italiano delle auto da 8 mesi in negativo, la mancanza di nuove linee di produzione e i contraccolpi sull’occupazione e il grande indotto che vive con Piedimonte San Germano saranno i temi al centro della riunione promossa dal presidente Buschini preoccupato da possibili crisi che sarebbero devastanti per l’area di Frosinone e tutta la regione Lazio. Oggi, intanto, torna a riunirsi la Consulta dei sindaci: l’a ppuntamento è alle 16 nella sala Di Biasio del Comune di Cassino. Sono stati invitati anche i consiglieri regionali e i parla mentari eletti sul territorio per condividere all’unisono un documento politico nel quale evidenziare le criticità prospettate anche dai sindacati e quindi chiedere udienza sia al ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico sia alla dirigenza aziendale di Fca. Fusione con Renault Questa settimana è inoltre cruciale anche per riaprire il negoziato con Renault. Ufficialmente la vicenda della fusione tra la Fiat Chrysler e la Renault è chiusa ma la stampa internazionale continua a lanciare indiscrezioni su un possibile rilancio delle trattative. Secondo il Wall Street Journal l’esito di due eventi in calendario in Giappone potrebbe contribuire a determinare il possibile riavvio dei negoziati. Il primo, l’assemblea degli azionisti della Nissan, è in programma oggi. Il secondo, invece, è l’incontro tra il presidente francese Emmanuel Macron e il premier giapponese Shinzo Abe previsto a margine del G20 di Osaka di venerdì e sabato.
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Oasi di verde per la città Villa Gasbarra piace
ALDO AFFINATI Villa Gasbarra un’oasi paradisiaca situata nel centro di Ferentino che andrebbe maggiormente utilizzata dai cittadini. Difficile a crederci, ma ci sono anche cittadini che non vi hanno mai messo piede in quel parco lungo il centrale viale Guglielmo Marconi. Nei giorni scorsi è stato inaugurato il casale dopo adeguata ristrutturazioneedipari passoèstatoriaperto il parco alla popolazione. Vi regna il silenzio e il cinguettio degli uccelli, c’è tanto verde tutto intorno ed anche l’orto botanico e i giochi per i più piccoli (possibilmente da arricchire). Il luogoè l’ideale per ibambini e gli anziani, dunque per le famiglie e la lettura. Icittadini di Ferentino farebbero bene a riscoprire Villa Gasbarra durante l’estate soprattutto, peraltro la frescura del luogo alberato è risaputa, essa e l’Orto del Vescovo rappresentano ameni polmoni verdi situati in pieno centro città. Dal 10 al 14 agosto il Comune ha predisposto le manifestazioni estive all’interno del parco “Aspettando Ferragosto a Villa Gasbarra”. Saranno cinque giorni di spettacolimusicali eteatrali capaci di richiamare sempre tanti partecipanti. Come accennato, nei giorni scorsi dopo il completa mento dei lavori che hanno consentito la ristrutturazione del vecchio casolare a Villa Gasbarra, c’è stato il taglio del nastro al cospetto delle autorità e di tanti cittadini. La struttura accoglierà servizi sociali o sociosanitari e sembra particolarmente interessata l’asso – ciazione Capodarco che pensa al “Dopo di noi”. Infatti all’inaugu – razione ha partecipato anche il fondatore di Capodarcodon Franco Monterubbianesi, che ha scritto una lettera alle famiglie dei disabili ferentinati: «Care famiglie dei disabili di Ferentino e di altri paesi unite a noi di Capodarco. Finalmente è stata inaugurata la struttura di Villa Gasbarra, messa a punto per la realizzazione della Casa famiglia per il “Dopo di noi”, per i giovani disabili quando rimarranno soli. Finalmente possiamo operare e per voi famiglie che avete il problema del “Dopo” c’è ora la speranza concreta che il nostro operare si possa realizzare».l