Patrica rilancia e si appella a Unindustria sull’ambiente
Sin dall’inizio ha mostrato scetticismo sul progetto di una città metropolitana formata dal capoluogo e da sette centri dell’hinterland (Ferentino, Alatri, Ceccano, Veroli, Patrica, Supino e Torrice). È il piano per un’unione intercomunale lanciato da Unindustria. Un’alleanza per la gestione integrata dei servizi e proiettata al rilancio dell’economia nonché al rafforzamento del peso politico del Frusinate. Lui, il sindaco di Patrica, Lucio Fiordalisio, non ha mai nascosto che preferirebbe rivedere la Provincia con le funzioni e le competenze di un tempo, quelle poi ridimensionate con la legge Delrio. Ora che il dibattito sull’Unione del Frusinate è nel vivo, con ultimatum ai Comuni indecisi e appelli all’adesione, apre al dialogo, ma chiede il sostegno di Unindustria su una battaglia: la tutela dell’ambiente. Fiordalisio, nel suo intervento, spiega di aver «manifestato perplessità attorno al progetto Grande Capoluogo, dubbi rivolti al mantenimento delle autonomie di ogni singolo Comune, alla futura struttura politica-organizzativa che verrebbe istituita, al superamento dei servizi già in atto, al futuro ruolo della Provincia considerata da tutti ente strategico per il rilancio dello sviluppo». Ricorda che oltre 80 sindaci della Ciociaria hanno sottoscritto la richiesta, destinata al governo, di potenziare le Province: «La volontà politica dei primi cittadini è chiara». Poi, sul piano di un’area vasta di valenza metropolitana, vista l’attenzione mostrata dalla politica, ha sottolineato: «Prendo spunto per formulare la mia proposta: demandare a Unindustria la difesa del territorio rispetto all’invasione di impianti che trattano rifiuti e che dovrebbero essere realizzati proprio su parte della zona interessata dal progetto. Da settimane sto chiedendo sostegno per difendere non solo il mio paese, ma anche la Valle del Sacco. Le tante note inviate, però, non sono mai state prese in considerazione; sembra quasi che i sindaci assumano valore solo durante le campagne elettorali. Ecco perché – ha aggiunto Fiordalisio – ho pensato di chiedere al presidente Turriziani di farsi portavoce di una problematica enorme che creerebbe danni anche al modello di area vasta. Questo impegno verrebbe apprezzato da tutta la comunità patricana». Poi il segnale: «La salute pubblica e la vivibilità sono la nostra esigenza, senza la quale non può esserci nessun altro impegno o visione politica».
Cassino – Cattivi odori, ispezioni a tappeto e lettera alle imprese
Come risolvere l’emergenza degli odori nauseabondi che da anni imperversa nella zona industriale tra via Cerro e via Solfegna e strade laterali per colpa degli scarichi industriali ed anche per il probabilemal funzionamento delle fognature e dei depuratori? Se me è discusso per l’ennesima volta ierimattina al comune di Cassino presenti i sindaci dei Comuni di Cassino, Villa Santa Lucia e Pignataro Interamna, il Presidente del Cosilam, il Presidente della società AeA (quale ente gestore degli impianti di depurazione), il vicesindaco del Comune di Cassino, l’assessore all’Ambiente del Comune di Cassino e i comitati “Allerta Cerro” e “Solfegna Cantoni”. Al termine del dibattito si è deciso di individuare i difetti. E quindi verrà fatta una ispezione immediata delle reti fognarie nell’area industriale e una lettera di sensibilizzazione sarà inviata a tutti gli imprenditori che hanno aziende in quella zona. Il Cosilam ha comunicato di aver incaricato il gestore delle strutture depurative per avere un prospetto al fine di conoscere gli scarichi fuori norma. In discussione anche le reti fognarie che risultano ancora in carico al Comune di Cassino che si è impegnato ad autorizzare il Cosilam ad avviare una ispezione dell’intera rete industriale. Inoltre i sindaci invieranno una lettera a firma congiunta a tutti gli imprenditori dell’area industriale per ricordare la necessità di rispettare i parametri di scarico. Altrimenti le utenze saranno distaccate.
Cassino – Fca, 3.800 in ferie e cig con l’incubo del futuro
Ultimi due giorni di lavoro, oggi e domani, e poi cassa integrazione e ferie per i 3800 dipendenti dello stabilimento di Cassino di Fiat Chrysler. Infatti giovedi e venerdi produzione ferma per cig e poi da lunedi 29 luglio iniziano le ferie fino al 21 agosto ma non si rientra subito perché ieri Fca ha comunicato altri sette giorni di fermo produttivo per cassa integrazione, ossia il 22, 23 e 26 agosto. Si riprenderà a lavorare il 27 agosto. E il mese di settembre riparte con quattro giorni di blocco, il 2, 6, 9 e 16. Tutte queste fermate per smaltire le auto invendute che riempiono l’area parcheggio dello stabilimento. I sindacati fanno sapere che da gennaio al 31 luglio sono stati ben 68 i giorni di cassa integrazione che sommati ai permessi collettivi di cui l’azienda ha usufruito si arriva a 74 giorni di fermo pari a circa il 60%. Lo stabilimento sta lavorando al 40% delle sue capacità produttive, quindi ben lontani dalla piena occupazione. Per la crisi l’organico è sceso in due anni da 4.400 a 3.800 lavoratori. La Fiom Cgil di fronte a questa situazione di allarme dice che: «Serve un piano nazionale di investimenti reali delle imprese e del governo per accelerare la trasformazione dell’automotive in una direzione precisa che favorisca l’occupazione, la sicurezza e l’ambientalizzazione». Ed elenca i numeri: per FCA si registra un calo delle vendite a giugno del 13,5% in Europa, con la quota di mercato che scende al 6,1%. Nel primo semestre del 2019 il saldo negativo è del 9,5%. «A questi numeri di mercato – spiega la segreteria di Fiom – vanno aggiunti quelli delle ore cassa integrazione che oggi non risparmiano nessuno stabilimento di assemblaggio con effetti negativi sull’occupazione e sul salario». E né si hanno notizie dal Mise circa l’appello lanciato un mese fa dalla regione Lazio ce chiedeva un incontro urgente con il ministro e con l’azienda. Ora si va in ferie e del problema Fca se ne riparlerà a settembre.
Atina jazz al via, il clou sarà Enrico Rava
Pronta al debutto la trentaquattresima edizione di Atina Jazz. L’edizione 2019 è organizzata dalla Pro Loco di Atina con il Comune e il sostegno del main sponsor Banca Popolare del Cassinate. Il sipario si aprirà domani sera nello splendido cortile di Palazzo Cantelmi con il concerto di Giorgio Ferrera Trio. Giorgio Ferrera al pianoforte, Alessandro Del Signore, contrabbasso e Pierluigi Tomassetti, batteria, faranno un’anteprima del loro nuovo disco in uscita il prossimo ottobre. Giovedì sera, alle 20,30, sempre nel cortile di Palazzo Cantelmi, è la volta dei Cosmic Sextet, mentre alle 22,00, in Piazza Marconi va in scena Kinga Glyk Trio. Kinga Glyk, a soli 20 anni è considerata la nuova stella del panorama internazionale della musica jazz, blues e funk. Il programma del Festival prevede per venerdì 26 luglio doppio appuntamento in Piazza Marconi, in apertura, Gemma Sugrue & the Julien Colarossi Quartet. Seguirà Franco D’Andrea “New Things” composto dallo stesso D’Andrea, pianista, con Enrico Terragnoli alla chitarra ed elettronica e Mirko Cisilino alla tromba. Franco D’Andrea, con oltre 160 dischi incisi in Italia e all’estero e 20 premi Top Jazz vinti nella sua carriera, di cui 11 nella categoria “Musicista italiano dell’anno”, è considerato uno dei migliori pianisti contemporanei e rappresenta l’eccellenza che il jazz italiano ha saputo partorire negli ultimi 50 anni. Sabato 27 luglio, alle 20,30 nel cortile di Palazzo Cantelmi si esibirà al piano Virgilio Volante. Alle 22,00, in piazza Marconi, approda Bowland; un progetto musicale nato a Firenze da tre amici incontratisi a Teheran. La serata finale di Atina Jazz, domenica 28 luglio, è affidata a Enrico Rava “80th Anniversary”. In occasione dei suoi 80 anni, che compirà il prossimo 20 agosto, Enrico Rava ha voluto pensare a una formazione “Special Edition” live, raggruppando i musicisti che più gli sono stati vicino negli ultimi anni, per rivisitare i brani più significativi della sua carriera. Ma la serata non finirà così. Alla mezzanotte nel cortile di Palazzo Cantelmi, Giovanni Guidi, esponente della generazione dei trentenni del jazz italiano, suonerà al piano. Da giovedì 25 a sabato 27 luglio a partire dalle ore 24 nel Cortile di Palazzo Cantelmi, ci sarà DJ Set con dj Piergiorgio D’Arpino. Una serie di iniziative culturali infine si svolgeranno a cornice dei concerti. La più importante: la tavola rotonda di giovedì prossimo alle 17,30 nel Salone di rappresentanza di Palazzo Cantelmi su “Turismo culturale, impresa e territorio”.