Inquinamento, confronto e pressing sul ministero
Un tavolo provinciale per la vertenza ambientale di Frosinone e la valle del Sacco e un dibattito permanente in consiglio comunale. E’ questo quanto propone il capogruppo di Forza Italia al comune di Frosinone, Danilo Magliocchetti, per fare in modo che la tematica arrivi con più forza sui tavoli nazionali del governo e che, a seconda delle emergenze e i temi ambientali che affliggono il territorio, possono essere discussi con cadenza puntuale in aula. «Dal dibattito di ieri (lunedì sera, ndr) – scrive in una nota il capogruppo di Forza Italia, Danilo Magliocchetti – nel consiglio co munale straordinario sulla vicenda Mecoris, è emersa una importante ed attenta coscienza ambientale, da parte di tutti i consiglieri. E’ necessario istituzionalizzare il dibattito d’aula, almeno una volta ogni 2/3mesi, proprio sulle tematiche ambientali, per informare i cittadini e individuare percorsi di intervento. Chiederò, insieme ad altri consiglieri la convocazione di un consiglio comunale straordinario, congiunto con quello provinciale, proprio per parlare di ambiente ed aprire una vera e propria vertenza ambientale con il Ministero competente». L’INIZIATIVA DI MAGLIOCCHETTI L’intenzione è quello di far di ventare il capoluogo il comune capofila, coinvolgendo i parlamentari e consiglieri regionali del territorio, insieme al presidente della Provincia ma anche agli otto sindaci del perimetro dell’Unione dei Comuni per portare, ufficialmente, all’attenzione del Ministero dell’Ambiente il caso, perché di questo stiamo parlando, della provincia di Frosinone. «A tal fine – continua Magliocchetti – ricordo la vicenda della Valle del Sacco per la quale nel 2006 è stato dichiarato lo “stato di emergenza socio-economico-ambientale” . Ebbene, a distanza di 15 anni, e nonostante sia stato dichiarato SIN (sito interesse nazionale), siamo ancora al processo di caratterizzazione dei terreni, quindi distanti anni luce dalla necessaria bonifica e restituzione alla ripresa socio economica della zona. Il Ministero deve farci capire come vuole ulteriormente procedere ed in quanto tempo. La discarica di via Le Lame contiene 650 mila metri cubi di materiale, in gran parte mineralizzata, corrispondente a circa 700.000 tonnellate. Secondo l’opinione di tutti gli operatori occorre operare la completa rimozione del deposito di rifiuti, al fine di perseguire la bonifica della discarica inquinante che costa circa 70-80 milioni di euro, somma questa che non è nella disponibilità della amministrazione comunale. Solo il ministero può intervenire».