Frosinone – Grandi manovre e ribaltoni sicuri Cambierà tutto
CORRADO TRENTO
Il fuoco cova sotto la cenere. Ma cova. Ed è pronto a divampare prima o poi, quando cioè si arriverà alle elezioni comunali. Due gli scenari possibili. Il primo è la scadenza naturale, cioè nel 2022. Il secondo invece potrebbe concretizzarsi nella primavera del 2020 se Nicola Ottaviani dovesse procedere con il piano della “sfiducia pilotata”, unico modo per concorrere per la terza volta. A patto che la situazione si formalizzi prima di due anni, sei mesi e un giorno del secondo mandato. Vale a dire a dicembre. Nel campo del centrosinistra è ormai chiaro che il candidato di punta sarà Mauro Vicano, già manager della Asl ed ex presidente della Saf. Su di lui scommette soprattutto Francesco De Angeli, leader dei Democrat. Indipendentemente dal fatto che si possano celebrare o meno le primarie. A proposito di primarie: il segretario regionale, senatore Bruno Astorre, ha avuto modo di dire che non sono obbligatorie e che Cassino ha rappresentato un’eccezione. L’idea di Mauro Vicano è quella di costruire una larga coalizione civica, provando a “pescare” anche nell’ambito del centrodestra. Vale a dire che il Pd sarebbe uno dei partiti dell’alleanza, non il baricentro. Inoltre Vicano confida nel fatto di poter essere l’unico a poter avere il sostegno, contemporaneamente, di due ex sindaci come Domenico Marzi e Michele Marini e di Fabrizio Cristofari, presidente dell’ordine dei medici. Ma se poi questo tipo di opzione dovesse avverarsi, come reagirebbe Angelo Pizzutelli? Il capogruppo del Pd sottolinea in ogni occasione di essere da anni ormai il più votato come consigliere comunale, sia quando era nei Socialisti sia quando è passato con i Dem. Un consenso che ha sempre messo sul tavolo, anche quando si è trattato di accelerare sul tesseramento in vista delle primarie. Naturalmente Angelo Pizzutelli non si sbilancia in questa fase, ma è evidente che si guarderebbe intorno. E secondo i ben informati è già stato contattato da esponenti del centrodestra. Pure lui insomma si sta attrezzando per partecipare ad una coalizione civica. Eventualmente anche da candidato a sindaco. Sul versante del centrodestra ad un’operazione “speculare” sta pensando da tempo l’assessore tecnico al bilancio Riccardo Mastrangeli. Il quale, non a caso, è quello che più di tutti sta consigliando al sindaco Nicola Ottaviani di mettere in pratica il blitz della “sfiducia pilotata”. Per poi ripresentarsi a sindaco alla guida di una coalizione civica formata da due o al massimo tre liste. Nella coalizione di centrodestra, però, in diversi potrebbero candidarsi a sindaco. A cominciare da Carlo Gagliardi (Lega), da mesi in rotta di collisione con Nicola Ottaviani. Per la verità Gagliardi starebbe pensando pure ad una candidatura alla Camera con il Carroccio. DiAngelo P i z z u te l l i si guarda i nto r n o P re p o n d e ra nte il “fatto re” liste civiche versa invece la posizione di Carmine Tucci, sempre più sull’Aventino dopo aver preso le distanze dalla Lega. Mentre gli assessori Riccardo Mastrangeli e Massimiliano Tagliaferri potrebbero fare blocco con il presidente del consiglio comunale Adriano Piacentini, ad un passo dal rientro ufficiale in Forza Italia. Uno dei tre sarebbe candidato a sindaco, nell’ambito però delle primarie. Condizione fondamentale posta da Nicola Ottaviani. Poi c’è Fabio Tagliaferri: pure lui assessore, pure lui sintonizzato sulle medesime frequenze del sindaco. Da quanto trapela, però, Fabio Tagliaferri sta lavorando altresì all’opzione di una candida versa invece la posizione di Carmine Tucci, sempre più sull’Aventino dopo aver preso le distanze dalla Lega. Mentre gli assessori Riccardo Mastrangeli e Massimiliano Tagliaferri potrebbero fare blocco con il presidente del consiglio comunale Adriano Piacentini, ad un passo dal rientro ufficiale in Forza Italia. Uno dei tre sarebbe candidato a sindaco, nell’ambito però delle primarie. Condizione fondamentale posta da Nicola Ottaviani. Poi c’è Fabio Tagliaferri: pure lui assessore, pure lui sintonizzato sulle medesime frequenze del sindaco. Da quanto trapela, però, Fabio Tagliaferri sta lavorando altresì all’opzione di una candidato al consiglio regionale. Naturalmente nelle file di un partito del centrodestra. Quindi Danilo Magliocchetti, fino a pochi giorni fa capogruppo di Forza Italia e ora esponente di Cambiamo di Giovanni Toti. Ad una candidatura a sindaco pensa. E si sta muovendo. Nelle scorse settimane ha avviato dei contatti con Angelo Pizzutelli (Pd) e Stefano Pizzutelli (Frosinone in Comune) per organizzare una seduta congiunta del consiglio comunale e provinciale. C’è però chi è pronto a scommettere che il confronto possa essere allargato anche ad una prospettiva politica futura. Sempre nell’ambito di una coalizione civica. Elemento che rappresenta il minimo comun denominatore di tutte le iniziative sulle quali si sta ragionando. La dimensione civica è in sostanza l’elemento che può fare la differenza. Ecco perché il peso specifico del Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli, della Lista per Frosinone di Antonio Scaccia, della Lista Ottaviani e della civica di Fabrizio Cristofari tende ad aumentare. Queste formazioni potranno essere decisive alle prossime comunali. Ergo, sarà fondamentale la collocazione in uno scacchiere dove i partiti difficilmente reciteranno da protagonisti.
Qualcosa si muove a sinistra
CORRADO TRENTO
Adesso ne parlano tutti, ma nel 2013 era complicato discutere di un’alleanza con i Cinque Stelle da sinistra. Eppure Luigi Vacana, il 3 marzo di quell’anno, in un “post” argomentava: «Gli italiani stavano impugnando i forconi, Grillo li ha persuasi e “armati” di matita elettorale, quello che il Pd non è stato capace di fare. Riflettere Pd o scomparire». Anche un anno e mezzo fa, esattamente il 7 marzo 2018, Vacana esternava così su facebook: «La cosa più intelligente che i partiti dovrebbero fare è appoggiare un Governo Cinque Stelle. Cosa che con molta probabilità non faranno». E pochi giorni dopo aggiungeva: «Continuando a rosicare per la sconfitta e criticando in maniera infantile i 5 Stelle, la sinistra in questo Paese non recupererà un solo voto. Anzi…». Luigi Vacana adesso è vicepresidente della Provincia, dopo essere stato eletto consigliere nell’ambito di una lista sostenuta dai Socialisti, dall’ala Democrat che fa riferimento all’europarlamentare Massimiliano Smeriglio e anche da Biagio Cacciola. Spiega Luigi Vacana: «Non è questione di dire in tempi non sospetti che un’alleanza con i Cinque Stelle rappresenta l’unico scenario possibile nel centrosinistra. Il punto vero è che francamente sono meravigliato del fatto che questo passaggio non sia stato effettuato prima. Ritengo che il Movimento Cinque Stelle porta ancora con sé la forza di rigenera re i partiti tradizionali. A tutti i livelli vanno favoriti accordi ed alleanze. Se sono stato un precursore? Beh, basta vedere le posizioni. Faccio notare una cosa: insieme a Biagio Cacciola, siamo stati gli unici ad avere il sostegno di alcuni esponenti dei Cinque Stelle alle scorse provinciali, perfino attraverso il voto ponderato. Oggi naturalmente la possibilità di un Governo nazionale tra Pd e Cinque Stelle rappresenta veramente un’occasione unica. Aggiungo che della coalizione potrebbero far parte anche Leu, i Socialisti e, chissà, perfino Emma Bonino. Ci sono le condizioni per mettere insieme una coalizione che si opponga all’asse sovranista. È in questi termini che ormai la politica deve ragionare, anche a livello locale. In Ciociaria la classe dirigente del Partito Democratico potrebbe dare input precisi affinché si facciano dei veri e propri laboratori con i Cinque Stelle. Perché non iniziare, per esempio, dal Comune di Frosinone? A mio giudizio i consiglieri pentastellati Christian Bellincampi e Marco Mastronardi sono amministratori importanti. Si potrebbe iniziare dal capoluogo. Inoltre è evidente che un’alleanza con i Cinque Stelle diventa un imperativo categorico per vincere sul piano elettorale. Non sottovalutiamo l’esito delle regionali in Umbria, Toscana, Calabria ed Emilia Romagna. È fondamentale dimostrare che il governo giallorosso ha un consenso vero nel Paese. Altrimenti la Lega romperà le linee». Sul versante del Partito Democratico, non si parla più del congresso provinciale, che pure dovrà essere celebrato. Francesco De Angelis, leader di Pensare Democratico, dice: «È chiaro chei n questo momento la dimensione nazionale è prevalente e tutte le energie sono concentrate lì. Ma ad ottobre il congresso provinciale rappresenterà l’argomento principale a livello locale». Ancora presto però per dire quali potranno essere le opzioni sulla segreteria. Anche se in realtà all’orizzonte si profila un’opera – zione politica sul “modello Buschini” di molti anni fa. Vale a dire un forte e netto ricambio generazionale. Il nome in cima alla lista è quello di Luca Fantini, peraltro fedelissimo di Zingaretti.