Magliocchetti: «Polo integrato per Accademia e Conservatorio»
«La Città di Frosinone può ambire a diventare un vero e proprio polo integrato della Cultura e punto di riferimento, non solo nel Lazio, ma dell’Italia centrale, grazie alla presenza, tra le altre, di due vere e proprie eccellenze, ognuna nel proprio settore, come l’Accademia delle Belle Arti ed il Conservatorio di Musica». A dirlo è il consigliere comunale di maggioranza Danilo Magliocchetti che poi aggiunge: «Parlando di numeri importanti, il Conservatorio di Frosinone con i suoi 130 docenti e 1200 studenti è uno dei principali e prestigiosi Conservatori italiani. L’Accademia con i 12 corsi universitari, i circa 700 studenti e 80, tra insegnanti di ruolo e contrattisti, costituisce autentico valore aggiunto, per ogni progetto nel quale sono protagonisti i propri studenti. Ma è chiaro che la presenza di questi due importanti punti di riferimento, andrebbe ulteriormente “sfruttata” nel senso nobile del termine». Magliocchetti, quindi lancia una proposta: «Penso, a mero titolo di esempio, ad un protocollo d’intesa, per progetti di “altissima formazione” che abbiano come obiettivo finale l’ulteriore innalzamento della qualità della formazione offerta agli studenti con il conseguente arricchimento del territorio. Una sorta di brand culturale, assolutamente distintivo e qualificante, che avrebbe la città di Frosinone protagonista, e costituirebbe un importante biglietto da visita, per entrare nel mondo del lavoro, in questi particolari settori».
Nuovo sindaco, centrodestra diviso e il senatore Ruspandini prende tempo
A dieci giorni dall’insediamento del commissario, dottor Giuseppe Ranieri, al comune di Ceccano il dibattito politico sta facendo registrare picchi di massima confusione. La rottura degli equilibri in maggioranza e tutta l’amministrazione uscente sembrano quasi dettagli di un lontano passato. La chiusura anticipata del primo mandato Caligiore (per effetto delle dimissioni da parte di nove consiglieri comunali) ha avuto solo sterili reazioni politiche (più giusto, forse, parlare di sfoghi personali) e come conseguenza l’immediata apertura della campagna elettorale, tra autocandidature ufficiose che al momento non trovano alcuna concretezza. Indubbiamente l’attenzione è tutta sul centrodestra, perché è lì che l’aspetto politico di tutta la faccenda ceccanese pesa di più per la scelta delle candidature. Anzi, di una candidatura unitaria che, a questo punto, non sembra essere così scontata. IL NODO IRRISOLTO Il nodo da sciogliere a destra è proprio questo. Perché dopo lo stop imposto al ‘fratello d’Italia’ Caligiore sulla poltrona del prossimo sindaco di Ceccano girano questioni politiche che proiettano la città fabraterna nel panorama nazionale, visto il ruolo fondamentale del senatore di Fratelli d’Italia, Massimo Ruspandini. Per il momento il parlamentare, dirigente nazionale del partito di Giorgia Meloni, si limita ad annunciare un prossima settimana: «Questa non è l’ora di fare dichiarazioni, o di ipotizzare scelte di qualsiasi natura» spiega il senatore lasciando intendere analisi e valutazioni che sono in mano a pochi, in questo momento. E non è certo nello stile Ruspandini l’idea di mettersi da subito a fare i conti con quanti hanno agito a favore dello scioglimento anticipato del consiglio comunale: «Non voglio fare ad altri quanto è stato fatto a me», si lascia andare il senatore, facendo intendere, però, che un’eventuale resa dei conti arriverà a tempo debito. INVITO ALLA CALMA Accanto al senatore, firmatario delle scelte che si faranno a stretto giro, ci sarà sicuramente Riccardo Del Brocco che conferma la linea della ‘calma’: «A mio avviso sarebbe il caso di fermarsi tutti un momento. Solo così potremo evitare di compiere errori futuri». L’invito di Del Brocco non arriva per caso e fa riferimento a quanto accaduto l’anno scorso in un’altra città importante, Cassino, dove in analoghe condizioni politiche l’esperienza elettorale per un pezzo di centrodestra si è conclusa in modo fallimentare. Un invito che, però, soprattutto sulle piazze social continua ad essere ignorato e che da giorni sta facendo navigare i ceccanesi in un mare di ‘detto e non detto’, di accuse politiche neanche tanto velate e, quel che è peggio, di insulti personali che confermano come dopo quattro anni di governo sia arrivata l’implosione del gruppo al governo della città. Maria Laura Lauretti