Ambiente, Frosinone guadagna sette posti ma resta tra le ultime
Ecosistema urbano: Frosinone migliora, ma resta una delle ultime città d’Italia. Nonostante un balzo di sette posizioni, il capoluogo resta una delle città meno ambientaliste conseguendo su 104 capoluoghi il 92esimo posto. Questo certifica lo studio 2019 condotto Legambiente e pubblicato da Il Sole 24 Ore in riferimento ad alcuni parametri presi in considerazione nel 2018. A trascinare verso il basso Frosinone sono alcune voci. Sulle isole pedonali, ad esempio, dove da quest’anno l’amministrazione Ottaviani ha imposto sia su corso della Repubblica che su via Aldo Moro il sabato e la domenica la limitazione al traffico delle auto, siamo ultimi con altre nove città. Da qui l’insistenza della giunta Ottaviani di procedere su questa strada. Altra grande criticità è rappresentata dalla dispersione idrica. In questo caso, rispetto all’immissione di acqua alla fonte e all’erogazione (la quantità che arriva ai rubinetti), siamo al 100esimo posto. Ma se la costituzione di isole pedonali o la dispersione di acqua dipendono da enti o società private, a trascinare giù Frosinone sono anche alcuni comportamenti dei cittadini, a iniziare dal tasso di motorizzazione. Ebbene il rapporto tra numero di auto possedute e numero di abitanti ci vede ai primi posti (in questo caso non è un merito) con ben 76 auto su 100 abitanti. Non bene anche i dati sulla raccolta differenziata, anche se va precisato che la classifica è aggiornata ai dati della fine 2018 e attualmente con il 72% di differenziata prodotta a Frosinone i dati sono destinati a migliorare sensibilmente. INQUINAMENTO Sul fattore inquinamento i dati, seppur negativi, confermano un trend positivo sia sulla presenza di biossido di azoto che sul Pm 10. Per quanto riguarda le concentrazioni di azoto ci collochiamo all’80esimo posto, mentre per le polveri sottili grazie ad una media annua di 32 microgrammi al metro cubo siamo risaliti all’87 esimo. Per quanto riguarda l’ozono i numeri di superamento medi collocano Frosinone al 53esimo posto. Pure sull’offerta del trasporto pubblico locale (percorrenza chilometri mezzi pubblici su abitanti) stentiamo (87esimo posto), mentre con 595 chili pro capite prodotti, i frusinati creano ancora troppi rifiuti rispetto agli altri e siamo 80esimi. Non mancano aspetti incoraggianti. Con 9 alberi ogni 100 abitanti Frosinone si colloca al 63esimo posto, meglio i metri quadrati di verde urbano per abitanti (siamo 33 esimi). Siamo a metà classifica per il numero di chilovattori per abitanti per quanto concerne il solare termico e il fotovoltaico, 47esimi, per l’uso efficiente del suolo (consumo in base ai residenti). Molto bene per quanto riguarda i consumi idrici domestici: con 124 litri pro capite in media i cittadini dimostrano di essere parsimoniosi con l’uso dell’acqua, Frosinone ha conseguito un ottimo 15esimo posto. Nel rapporto dimorti e feriti per numero di incidenti stradali siamo 25esimi. Buono il dato anche sulle piste ciclabili a metro quadro su numero di abitanti dove Frosinone si colloca al 37esimo posto. Anche in questo caso la nuova pista ciclabile al parco Matusa ha inciso e se va in porto il progetto del collegamento stazione-De Matthaeis e stazione-Casaleno il capoluogo ciociaro potrebbe ambire ad entrare nella top ten delle città più ciclabili. Su altri dati siamo in linea con la tradizione locale e con la media nazionale: per capacità di depurazione (61), offerta trasporto pubblico (77). Gianpaolo Russo
Zingaretti inaugura l’Asi e invia messaggio a Di Maio
Per il presidente Francesco De Angelis ora ci sono tutti i presupposti per iniziare un nuovo percorso in nome del rilancio del tessuto produttivo e occupazionale della Ciociaria. «Voglio che questo palazzo diventi la casa delle imprese». Lo ha sottolineato ieri sera in occasione dell’inaugurazione della nuova sede dell’Asi di Frosinone, il consorzio per lo sviluppo industriale, in piazza San Tommaso d’Aquino. Al suo fianco, sulle scale d’ingresso, c’erano il sindaco Ottaviani e il presidente della Provincia, Pompeo. Soprattutto c’era il governatore del Lazio, Zingaretti, alla prima uscita pubblica dopo la sconfitta sancita dalle urne in Umbria. «Ci tenevomolto alla sua presenza» ha esordito De Angelis. Lui, il segretario dem, apparso un po’ riflessivo, non è voluto mancare all’appuntamento previsto «in un angolo del Lazio, che spesso traina la regione, la seconda in Italia per Pil, nel campo dell’export» ha spiegato Zingaretti. Il presidente dell’Asi è apparso soddisfatto e fiero nel giorno dell’approdo del Consorzio nel centro storico della città: «Abbiamo fatto un grande regalo al capoluogo», ha scandito De Angelis ha fatto il punto della situazione, ripercorso gli investimenti e i progetti dell’Asi, senza tralasciare l’avviato processo di reindustrializzazione dell’ex Videocon. Poi ha sottolineato: «Per la prima volta nella storia il Consorzio ha una sede di proprietà, pensata e concepita per consentire al personale, agli utenti e alle imprese di operare in un ambiente ricco di storia grazie alla completa ristrutturazione di uno dei palazzi più rappresentativi del capoluogo, ma nel contempo moderno, funzionale e accogliente. Una scelta che produce risparmi grazie alla razionalizzazione delle spese e consolida nonché incrementa il patrimonio anche immobiliare dell’ente. In questi quattro anni che sono alla guida – ha proseguito De Angelis – il lavoro è stato continuo e proficuo. Ora vogliamo andare avanti su questa strada, convinti che il progetto di riforma sui consorzi servirà a dare più forza ai territori e nuove opportunità alle imprese. Insieme ce la faremo: la nuova sede sarà funzionale per le sfide che ci attendono e per uno sviluppo sostenibile e innovativo». Poi ha preso la parola Zingaretti, complimentandosi per il modello frusinate improntato al rilancio. Un intervento di alcuni minuti per rimarcare due concetti. L’importanza e la centralità della cooperazione tra enti del territorio per raggiungere traguardi positivi («non sempre un atto deliberato produce effetti in termini di risultati se poi mancano sinergia e collaborazione» ha detto) e la piaga da arginare: «L’emergenza disoccupazione. Questa è la partita: creare lavoro». In chiusura ha risposto alle domande sul voto in Umbria, anche dopo che il leader del M5S, ieri, aveva liquidato l’alleanza con il Pd definendola «una strada impraticabile». «Di Maio vuole andare avanti da solo con l’8% quando le destre raggiungono il 48%? Gli faccio gli auguri» ha chiosato Zingaretti in maniera serafica, lanciando un messaggio al collega di governo sulla necessità di fare squadra «per essere competitivi». Stefano De Angelis
Uso di internet, la città scelta per la formazione
Per chi è rimasto fuori dalla digitalizzazione e dall’uso di internet può recuperare. E’ in arrivo un progetto di Tim Academy per insegnare a navigare in rete, comunicare e usufruire dei servizi di cittadinanza digitale. L’obiettivo è portare l’Italia nelle classifiche europee per l’utilizzo dei servizi digitali. L’ambizioso progetto è stato presentato ieri all’Ara Pacis a Roma a 107 sindaci alla presenza dell’amministratore delegato Luigi Gubitosi. Un Comune per provincia. E anche Cassino è stato scelto da Tim per l’operazione risorgimento digitale ed è l’unico Comune della provincia di Frosinone. Spiega il sindaco Enzo Salera. «Siamo orgogliosi di essere stati scelti. Si tratta di un programma di formazione guidato dalla Tim Academy che, con il lavoro e l’aiuto di 400 formatori, offrirà oltre 20mila ore di lezione entro la fine del 2020, con l’intervento di associazioni, centri di aggregazione territoriali, polisportive e centri anziani, per diffondere le competenze digitali necessarie per accedere alle grandi opportunità offerte da internet». In ogni tappa è prevista la presenza di un team di formatori per i corsi in aula e di un team di addetti alle attività di sportello digitale in piazza per spiegare al pubblico come il digitale possa migliorare concretamente la vita quotidiana con dimostrazioni pratiche su quanto concerne le attività del mondo di internet. Sempre ieri il sindaco è stato ricevuto all’ambasciata polacca a Roma dal comitato che cura i cimiterimilitari e le varie ricorrenze in Italia. E’ stato approvato dall’ambasciata il progetto di una statua al centro di Cassino dell’eroe polacco, il generale Ladislao Anders, che il 18 maggio 1944 conquistò Montecassino sconfiggendo le truppe tedesche. La statua sarà inaugurata il 18 maggio 2020. Sarà installata nel giardino di largo Dante. Da qui verrà rimossa la centralina dell’Arpa e trasferita nel giardino della vicina scuola elementare di via D’Annunzio. Ad interessarsi del progetto è stata l’ambasciatrice in Italia Anna Maria Anders, figlia del generale. Ladislao Anders, comandante del secondo corpo militare polacco, è sepolto nel cimitero di Montecassino insieme a sua moglie e ai suoi mille soldati caduti durante la Seconda guerra mondiale. Intanto stamane in sala Restagno verrà ricordato con una mostra Ludwig Wittgenstein, filosofo e ingegnere austriaco considerato uno dei massimi pensatori del XX secolo. Fu prigioniero di guerra nel campo di concentramento di Caira. Domenico Tortolano