Si è tenuto a Villetta Barrea, nella sala conferenze del Centro servizi del Parco, il primo tavolo per le celebrazioni del Centenario del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, che prenderanno il via dal prossimo anno.
Al gran completo la Comunità dell’Ente, che ha visto la partecipazione, oltre che dei Comuni interessati, delle Province di Frosinone, Isernia e L’Aquila. Con loro i vertici del Parco, a iniziare dal Presidente, il professor Giovanni Cannata, dal Direttore Luciano Sammarone e da Antonio Di Santo, che guida la Comunità.
Una storia antichissima, quella del Pnalm, che dal prossimo anno, per il triennio 2021-2023, sarà celebrata nelle tre regioni interessate. Una data che coincide con la prima donazione di 500 ettari, da parte del Comune di Opi, avvenuta nell’ottobre 1921. Dunque l’istituzione in forma privata a Pescasseroli, l’anno successivo, nel settembre 1922. Poco più tardi lo Stato italiano, con Decreto Legge dell’11 gennaio 1923, ne riconosceva ufficialmente la nascita.
“Per i comuni del versante Laziale, come per l’intero territorio – hanno commentato il presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo e il vicepresidente delegato alla Cultura, Luigi Vacana – rappresenta un’occasione insostituibile di crescita. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è tra i parchi più antichi d’Italia, capace di richiamare flussi turistici determinanti per l’economia di molti territori. La forma più sana di economia per queste aree, – hanno proseguito – divenute luoghi simbolo della salvaguardia ambientale e del rispetto per la natura. Un turismo che dobbiamo essere capaci di intercettare anche nelle aree del Parco ricadenti nel nostro versante, come avverrà con i festeggiamenti del centenario che interesseranno parte del nostro territorio e che la Provincia vivrà da protagonista”.
Proprio di questo si è parlato ieri, mettendo nero su bianco le prime idee e tracciando le linee guida per i festeggiamenti dei 100 anni del Parco. Eventi, promozione integrata dei territori, ma anche workshop e momenti di approfondimento che non riguarderanno solo l’Italia. Al centro ovviamente la natura, lo sviluppo sostenibile, ma anche la ricerca e il turismo. Quella mission che il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise porta avanti da 100 anni.