È partita da Frosinone, nel giorno di San Sebastiano, patrono della polizia locale, l’iniziativa dell’Upli (Unione Polizie locali italiane) che riunisce, in numerosi collegamenti video, i Corpi di tutta Italia, analizzando problematiche e limiti con cui la legge 56/2014 ha, di fatto, ridotto il personale di polizia in servizio presso le Province e, di conseguenza, causato la contrazione dei servizi a presidio dell’ambiente e del territorio.
Dopo la tradizionale celebrazione in chiesa, alla presenza di S.E. il Prefetto di Frosinone, Ignazio Portelli; del presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo; del comandante della polizia locale della Provincia, Pietro D’Aguanno e di altre autorità presenti, l’Upli ha organizzato una diretta social, dagli studi televisivi di Extra tv, con numerosi collegamenti delle polizie locali di tutta Italia e ospiti istituzionali, tra cui il procuratore capo di Sulmona, Giuseppe Bellelli; il caporedattore di Sky Italia Renato Coen; l’assessore alla sicurezza della Regione Lombardia, Riccardo De Corato; il gip del tribunale di Novara, la dottoressa Rossana Mongiardo e il già capo dei Ris di Parma, Luciano Garofano. Tutti ospiti della Provincia di Frosinone, con il presidente e numero uno di Upi Lazio, Antonio Pompeo che, intervistato dalla dirigente nazionale di Upli e comandante della polizia locale di Ferentino, Rosalinda Di Nunzio, ha sottolineato il grande lavoro portato avanti dall’Unione Province d’Italia per una legge di riordino delle norme in materia di ordine pubblico, sicurezza e polizia locale.
“L’emergenza Covid che da quasi un anno ha visto coinvolto l’intero Paese – ha evidenziato Pompeo – ha sottolineato ancora di più la necessità, urgente e non più rinviabile, di un intervento normativo per disciplinare in modo organico le competenze di polizia provinciale e metropolitana. Accanto all’approvazione di una legge sulla polizia locale, l’Upi ritiene essenziale riconoscere le funzioni di polizia locale come funzioni fondamentali dei Comuni, delle Province e delle Città metropolitane anche nell’ambito della revisione del testo unico degli enti locali, con una riforma complessiva della disciplina delle province che auspichiamo possa essere presentata dal Governo al più presto e possa essere approvata dal Parlamento. L’obiettivo – ha proseguito il presidente di Upi Lazio – è quello che, in una proposta organica di riforma della polizia locale, possano essere definite puntualmente le competenze e le qualifiche degli operatori di polizia locale, per rendere più funzionale l’attività dei corpi e servizi di polizie municipale, provinciale e metropolitana, coordinando gli interventi del legislatore nazionale e regionale”.
Non solo. In qualità di presidente della Provincia di Frosinone, Pompeo ha guidato una serie di interventi per potenziare il corpo della polizia locale, sia attraverso risorse in bilancio (un milione di euro per rafforzare la dotazione organica) sia attraverso un’azione di modernizzazione dei servizi, con l’istituzione di un portale telematico attraverso il quale viene organizzata, in modalità completamente informatizzata e dematerializzata, tutta la gestione del settore: dagli ordini di servizio settimanali alla modulistica, dai verbali alle circolari fino al rapporto con altri enti e istituzioni per lo scambio di informazioni.
“Il 31 dicembre scorso, infine, – ha concluso Pompeo – è stata firmata la convenzione con la Regione Lazio che riassegna al corpo di Polizia locale della Provincia le funzioni prioritarie di vigilanza ittico-venatoria, il controllo sulla raccolta e commercializzazione di tartufi, di funghi e prodotti del sottobosco. Ora è necessaria una riforma complessiva della disciplina delle Province che auspichiamo possa essere presentata dal Governo al più presto ed essere approvata dal Parlamento”.