“Quello con la sezione frusinate dell’Ente Nazionale Sordi era un impegno che personalmente avevo assunto in occasione della donazione, nei mesi scorsi, di mascherine per i non udenti. Con i fondi stanziati oggi la Provincia contribuirà all’istituzione di una nuova sede dell’Ente nella città capoluogo, che sarà punto di riferimento per gli oltre trecento associati del territorio, tra cui anche minori e disabili. Il senso dell’iniziativa ‘Provincia Solidale’ trova in queste azioni la sua naturale realizzazione, in un momento in cui l’emergenza è ancora più difficile da affrontare per chi deve già lottare quotidianamente contro limitazioni fisiche e motorie”.
È con queste parole che il presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, annuncia la nuova azione legata all’iniziativa ‘Provincia Solidale’, il fondo istituito dall’Ente di piazza Gramsci per l’emergenza Covid-19 e, in particolare, per sostenere le persone e le famiglie in difficoltà.
Questa mattina, nella sede dell’Amministrazione provinciale, il presidente ha incontrato alcuni rappresentanti dell’Ens ai quali ha illustrato il contenuto di questa iniziativa e il contributo donato dalla Provincia.
Grazie alla donazione di ulteriori risorse da parte dei dirigenti dell’Amministrazione provinciale, che hanno deciso di devolvere ad iniziative di solidarietà gli incrementi del Fondi per i Dirigenti, una cospicua parte del fondo è stata destinata al progetto dell’Ente nazionale sordi – sezione di Frosinone.
Si tratta, in particolare, di istituire una sede dell’Ens a Frosinone, anche in considerazione delle conseguenze che l’emergenza Covid sta producendo su una fascia di popolazione fragile, che vede progressivamente ridursi le occasioni di socialità, con grave rischio di emarginazione e isolamento.
Presso la nuova sede saranno attivati corsi di Lis, iniziative di sostegno ai minori e alle famiglie e un call center dedicato. Già nei mesi scorsi il presidente Pompeo aveva consegnato ai rappresentanti dell’Ente nazionale sordi di Frosinone una fornitura di mascherine dotate di una ‘finestra’ in plastica flessibile e trasparente che consente alle persone sorde di leggere e comprendere il labiale del loro interlocutore.
“Un gesto concreto – aveva sottolineato Pompeo – per testimoniare la continua attenzione nei confronti di chi, già provato da difficoltà fisiche, ha dovuto affrontare nuove criticità legate all’emergenza coronavirus che hanno accentuato gli ostacoli legati alle barriere comunicative”.