Importantissima data quella odierna per le Province d’Italia. Il Ministro Roberto Calderoli, al termine dell’incontro con il presidente dell’Unione delle Provincia Italiane, ha affermato la priorità della restituzione alle Province della loro dignità costituzionale con il ritorno all’elezione diretta del Presidente e del Consiglio Provinciale, come pure riguardo alle competenze degli Enti.
Così il Ministro Calderoli: “Oggi ho avuto un incontro positivo con l’Upi, un incontro in cui abbiamo riscontrato una totale convergenza sulla restituzione dell’identità alle Province, che si può realizzare soltanto attraverso un’elezione diretta del presidente della Provincia e del Consiglio provinciale. È idea condivisa sia dal ministro che dall’Upi che alla luce di questo obiettivo si debba procedere ad un aggiornamento delle funzioni delle Province stesse e dei relativi finanziamenti. Ho poi riscontrato un atteggiamento positivo da parte delle Province sull’autonomia differenziata, rispettosa dell’unitarietà giuridica ed economica del Paese, con la previsione che le ulteriori competenze, fra cui quelle amministrative acquisite attraverso l’autonomia differenziata, possano a loro volta essere devolute a Comuni, Città Metropolitane e Province”.
Anche il presidente di UPI, Michele De Pascale, ha diramato una nota a stretto giro: “Il Ministro Calderoli ci ha confermato di considerare la revisione della legge sulle Province tra le sue priorità e ci ha garantito il suo impegno ad intervenire per restituire dignità istituzionale a questi enti, con la piena legittimazione democratica, l’ampliamento delle funzioni e la garanzia delle risorse necessarie. Ci auguriamo che il Governo riesca a portare a termine questo percorso, che riteniamo essenziale anche per una corretta attuazione dell’autonomia differenziata, valorizzando il ruolo fondamentale degli enti locali come realtà più capillare e prossima ai cittadini. Al Ministro – conclude de Pascale – abbiamo consegnato un documento con le nostre prime riflessioni sull’autonomia differenziata, sottolineando che le Province non hanno alcun pregiudizio negativo, ma è per noi essenziale che l’attuazione assicuri i valori di solidarietà e unità della Repubblica e, punto per noi fondamentale, che a una rafforzata funzione legislativa delle regioni corrisponda un’altrettanto forte devoluzione di funzioni amministrative a Comuni, Province e Città Metropolitane”.