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Occhiello: Pr o v i n c i a – Una poltrona (strategica) per due E la rosa dei pretendenti potrebbe aumentare
Titolo: Vi ce p re s i d e n z a , Vacana si prenota Quadrini anche
CORRADO TRENTO
Quando, nel corso della seduta di insediamento, Alessandra Sardellitti (Pd), con una sorta di lapsus freudiano, ha salutato Luigi Vacana come prossimo vicepresidente della Provincia, Gianluca Quadrini ha immediatamente inviato un messaggio whatsapp. Al presidente Antonio Pompeo? Può darsi. Magari per chiedere se gli assetti siano già stati definiti oppure no. Intanto però, per non sbilanciarsi e per evitare che si diano le cose per scontate, Gianluca Quadrini si è accomodato nei banchi del centrodestra. Dietro però gli altri consiglieri. Nel linguaggio della politica vuol dire che sbaglia chiunque possa ritenere che gli accordi si faranno ad ogni costo. Fra l’altro, se anche la Provincia è ormai un ente di secondo livello dove non contano tantissimo le distinzioni tra maggioranza e opposizione, i numeri dicono che sulla carta il centrosinistra è fermo a quota 6 su 13. Con il centrodestra che in teoria è a 7. Gianluca Quadrini (Progetto Futuro) è stato il consigliere che ha raccolto il maggior numero di voti ponderati: 8.434. Ha scritto ieri: «Abbiamo lavorato tanto finora per il bene del territorio e altrettanto ci impegneremo in questo prossimo mandato in modo tale che l’ente di area vasta saprà interpretare le richieste che provengono dal cittadino e dalle comunità provinciali ed avrà la funzione fondamentale di coordinamento e supporto per i Comuni del territorio. Insedieremo le commissioni, le faremo lavorare perché è necessario restituire attenzione alle problematiche del nostro territorio: viabilità, scuole, ambiente, lavoro e altro. Senza dimenticare che anche il ruolo dei consiglieri provinciali va rafforzato. Il mio impegno sarà quello di portare in alto il nome dei Comuni della provincia di Frosinone e di chi li amministra». Un modo per far capire che intende essere tenuto in considerazione perché è il primo degli eletti. Provenendo per altro da un Comune non grandissimo, come Arpino. Il nome di Gianluca Quadrini è circolato nei giorni scorsi anche per il coordinamento dei lavori dell’aula. Una sorta di presidente del consiglio provinciale. Evidentemente però il diretto interessato guarda anche alla vicepresidenza. Ritenendo, come primo degli eletti, che la disponibilità iniziale vada chiesta a lui. Dicevamo però di Luigi Vacana (Provincia in Comune): lui è il secondo nella classifica di quelli più votati, con 7.071 voti ponderati. Arriva da Gallinaro, Comune ancora più piccolo rispetto ad Arpino. Nella scorsa consiliatura ha diretto le sedute dell’aula e si aspetta un ruolo più operativo e politico. Come quello di vicepresidente. Gianluca Quadrini e Luigi Vacana sono entrambi fondamentali per disegnare una maggioranza in aula, ma i rispettivi obiettivi potrebbero non coincidere. Peraltro, per quanto riguarda il ruolo di vicepresidente potrebbero esserci altre opzioni. A cominciare da quella di Germano Caperna, al terzo mandato consecutivo da consigliere provinciale nel Partito Democratico. Lo stesso di Pompeo però.
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Titolo: Ma intanto la fascia azzurra è della Sardellitti
Ieri mattina, alla cerimonia per la celebrazione del 25 aprile, non poteva passare inosservato il particolare che Alessandra Sardellitti, consigliere provinciale e comunale del Pd, indossasse la fascia azzurra, quella di rappresentanza della Provincia. Naturalmente su delega del presidente Antonio Pompeo. La notizia si è immediatamente diffusa, con una domanda implicita: vuoi vedere che per il ruolo di vicepresidente alla fine viene indicata una donna, anche per mandare un messaggio forte? Vale a dire proprio Alessandra Sardellitti. In realtà un’opzione del genere è complicata, soprattutto per gli equilibri all’interno dei Democrat. Intanto la Sardellitti fa parte dell’area di Antonio Pompeo. Difficile pensare che una componente possa esprimere le prime due cariche dell’Amministrazione Provinciale. Poi ci sono altresì le dinamiche riguardano i Democrat di Frosinone. Consigliere provinciale è pure Vincenzo Savo, dell’area di Francesco De Angelis. Savo è sostenuto dal capogruppo consiliare Angelo Pizzutelli, dall’ex candidato a sindaco Fabrizio Cristofari e dal segretario del circolo cittadino Andrea Palladino. Mentre con la Sardellitti è schierato Norberto Venturi. La contrapposizione tra le due “anime” del partito nel capoluogo è nota. Un fattore da tener presente nel delicato meccanismo dei pesi e dei contrappesi all’interno del Partito Democratico.
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Titolo: Lega, rivoluzione in arrivo
Sommario: Claudio Durigon e Francesco Zicchieri stanno analizzando la situazione del partito in provincia Possibile il commissariamento della federazione, anche se Carmelo Palombo potrebbe dimettersi prima
CORRADO TRENTO
In politica la prospettiva è completamente diversa. E solitamente dove c’è fumo, poi si trova anche l’arrosto. Sul punto i “boatos” sono concordanti: potrebbe scattare in tempi rapidi il commissariamento del coordinamento provinciale della Lega. Anche se Carmelo Palombo sta valutando di giocare d’anticipo, presentando lui le dimissioni. Dopo che i vertici del partito hanno sconfessato la sua linea politica per quanto riguarda le comunali di Cassino. Naturalmente il sottosegretario Claudio Durigon e il deputato e coordinatore regionale Francesco Zicchieri stanno analizzando la situazione e i prossimi passi da effettuare con grande attenzione. Ma il dado è tratto. D’altronde la nomina dell’onorevole Francesca Gerardi commissario cittadino del partito a Cassino reca in calce proprio la firma di Francesco Zicchieri. E non certamente per caso. Resta da vedere chi eventualmente sarà indicato come commissario. Tra le indiscrezioni circola quella del capogruppo al Comune di Frosinone Enrico Cedrone. Il quale, se dovesse successivamente dimettersi da consigliere comunale, consentirebbe l’ingresso in aula di Domenico Fagiolo, coordinatore cittadino del Carroccio. Al momento però si tratta di ipotesi. Intanto, sempre per rimanere nel capoluogo, si registra la netta presa di posizione del sindaco Nicola Ottaviani, che fa capire di essere un esponente ed un amministratore della Lega. Anche perché la nota arriva su carta intestata di Movimento Italia. Il messaggio è evidente: non esiste alcuna contrapposizione e non esistono correnti di sorta. Scrive Ottaviani: «La presa di posizione del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sulla vicenda del decreto “Salva Roma”, appare il frutto di una ponderata riflessione sullo stato di salute dei conti pubblici dei Comuni italiani, in modo particolare di quei circa 600 Comuni che, attualmente, sono sottoposti a procedure di ripianamento finanziario, come il Comune di Frosinone o, addirittura, a vere e proprie procedure di dissesto. A differenza di quanto sostiene la Raggi, infatti, Salvini non ha negato alla Città Eterna la possibilità di rimodulare il debito che, oggi, ammonta ad oltre 12 miliardi di euro, ma ha chiarito, una volta per tutte, che non possono esistere cittadini di serie A, come quelli della Capitale, e cittadini di serie B, come quelli di Alessandria, Napoli, Catania o anche Frosinone, dove per chiudere i bilanci, malgrado la cancellazione di tutte le spese superflue, oggi si è costretti a tirare la cinghia più del dovuto, sacrificando, anche, il concetto di Stato sociale». Aggiunge: «Senza considerare che, poi, se i soldi per amministrare Roma vengono presi non dalla tassazione dei residenti nella Capitale, ma dalla tassazione generale del Paese, allora tutti gli italiani hanno il sacrosanto diritto di veder amministrate con oculatezza e con efficacia le risorse sottratte anche alle loro famiglie». Tornando invece alla dimensione provinciale della Lega, sul tavolo della discussione ci sono anche altri punti. A cominciare dalle provinciali, dove i candidati nella lista sono stati 9 invece dei 12 possibili. Nonostante siano stati molti gli amministratori passati nel Carroccio in questo ultimo anno. Un elemento che non è passato inosservato.
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Titolo: Tajani l’eurodeputato più influente
Sommario: Secondo la classifica redatta da Vote Watch Terzo Gualtieri
Antonio Tajani al primo posto nella classifica degli eurodeputati più influenti. È quanto emerge da una classifica redatta da Vote Watch: il portale relativo alle elezioni europee che riunisce analisti ed esperti. Come ha scritto Il Sole 24 Ore, nell’edizione di ieri, «l’a l g o r i tmo di Vote Watch Europe assegna un punteggio a ogni parlamentare europeo sulla base di ruoli e attività svolte durante il suo mandato ed è stato costruito sulle indicazioni di 234 esperti di affari europei di cui la metà interagisce quotidianamente con il Parlamento Ue». Sempre Il Sole: «Per il report di Vote Watch “influenza” è un termine neutrale: non indica in quale direzione ognuno dei 751 europarlamentari la eserciti, ma ne misura l’e f f i c acia, ovvero la capacità di interpretare il proprio ruolo incidendo sulla direzione delle politiche Ue. I punteggi sono dunque stati assegnati sulla base di tre categorie: leadership negli organi di Strasburgo; la forza della rete politica personale». Dunque Antonio Tajani (Ppe), presidente del Parlamento europeo e numero due di Forza Italia, è al primo posto: il punteggio è 93. Al secondo posto Manfred Weber, presidente del Partito Popolare Europeo, con 87. Al terzo un altro italiano: Roberto Gualtieri (Socialisti e Democratici). Esponente del Pd, è presidente della commissione per i problemi economici. Come punteggio ha 77. In totale ci sono otto italiani tra i cento europarlamentari più influenti di questa VIII legislatura. Nella classifica degli Stati, al primo posto c’è la Germania (21), poi la Francia (11) e quindi l’Italia (8). Seguono, con 7, Spagna, Olanda e Polonia la definizione dei rapporti dell’e u r oparlamento; leadership negli organi di Strasburgo; la forza della rete politica personale». Dunque Antonio Tajani (Ppe), presidente del Parlamento europeo e numero due di Forza Italia, è al primo posto: il punteggio è 93. Al secondo posto Manfred Weber, presidente del Partito Popolare Europeo, con 87. Al terzo un altro italiano: Roberto Gualtieri (Socialisti e Democratici). Esponente del Pd, è presidente della commissione per i problemi economici. Come punteggio ha 77. In totale ci sono otto italiani tra i cento europarlamentari più influenti di questa VIII legislatura. Nella classifica degli Stati, al primo posto c’è la Germania (21), poi la Francia (11) e quindi l’Italia (8). Seguono, con 7, Spagna, Olanda e Polonia
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Titolo: Elezioni, ultimi fuochi d’a r ti fi c i o
Ora si corre per davvero. A destra più che a sinistra, anche perché il “vero” candidato sindaco è stato ufficializzato da poche ore e altrettante ne mancano per presentare le candidature. Si corre per firme e accettazioni, si corre per gli aspetti burocratici e si corre pure per inglobare gli ultimi scontenti che ancora vagano tra liste e coalizioni. Chi ha iniziato a correre con anticipo e ora può avere un passo più lento, è Enzo Salera, vincitore delle primarie a sinistra. Saranno 4 e non 5 le liste al suo fianco. «Non vogliamo averne tante, non puntiamo sul numero ma sulla qualità dei candidati che rappresentano un giusto mix tra uomini esperienza politica e new entry con grande competenza e competitività». Al suo fianco ci sarà la lista del sindaco e quella del Pd, poi Demos e Cassino in comune. «Il nostro progetto è coerente con l’imposta – zione delle primarie – ha detto – ma soprattutto non vogliamo fare ammucchiate con candidati provenienti da posizioni politiche contraddittorie e questo sta generando notevole entusiasmo tra la gente. Lo stesso che percepiamo per il fatto di avere un pezzo importante della società civile e del mondo del terzo settore con la lista Demos capeggiata da Luigi Maccaro che costituisce sicuramente un elemento di forza edi attrazione come abbiamo visto all’apertura della sede». Nella lista del sindaco dovrebbero comparire Rosario Iemma capolista, l’ex assessore Riccardo Consales, l’ex consigliere Gennaro Fiorentino, Antonio Ficaccio, l’ex consigliere Antonio Giannandrea, il consigliere uscente Edilio Terranova, Maria Concetta Tamburrini, Giuseppe Tortolano, Paolo Iovine. Nel Pd Barbara Di Rollo, Tommaso Marrocco, l’ex assessore Gino Ranaldi e l’ex consigliere Fausto Salera. Cinque, invece, le liste che dovrebbe consegnare Mario Abbruzzese: FI, FdI, Lega, Udc e la civica “Carmine Di Mambro”. In FI la capolista sarà Francesca Calvani, poi ci saranno Angelo Panaccione, Alessio Ranadi, Gianrico Langiano, Laura Viola, Emilia Ferraro, Oscar Grimaudo, Andrea Pagliarella più tanti giovani. Nella Lega spuntano i nomi di Michelina Bevilacqua, Maurizio Russo, Giorgio Valente, Nora Noury, Claudio Monticchio ma potrebbero esserci pure Franco Evangelista e Dana Tawinkelova. Benedetto Leone? Dovrebbe candidarsi anche lui nella civica. In FdI ci sarà indubbiamente Angela Abbatecola, ma anche l’im – prenditrice nel settore sanitari-farmaceutico Manuela Di Ruscio, l’ex consigliere Vittorio Soave e tanti altri. «Sono contento del lavoro fatto con Angela Abbatecola. La lista – ha detto ieri Gabriele Picano – è composta da professionisti e da donne che non reciteranno un ruolo marginale». «Ci metto la faccia – ha detto il candidato sindaco Mario Abbruzzese – così tutti quel che pensavano che ci fossi io dietro ora potranno dire: dietro Mario Abbruzzese c’è Mario Abbruzzese. Sono convinto che l’unita del centrodestra produrrà un effetto positivo per lavittoria». Sei, invece, le liste per Peppino Petrarcone che continua la sua marcia civica e continua pure ad aggregare. Con lui ci sarà “Orgo – glio cassinese”, Io democratico, Bene comune, Amore per Cassino (la lista di Mignanelli), “Dragonet – ti e Sambucci per Cassino” ma c’è anche il polo civico. Nelle liste dovrebbero figurare l’ex consigliere Luigi Di Marco, Luca Fardelli, Armando Russo, l’avvocato Laura Borraccio, oltre a Massimiliano Mignanelli e alla sua squadra. «Sono soddisfatto del lavoro fatto – ammette Petrarcone – un lavoro partito da lontano, e che sta sicuramente aggregando e interessando non solo i candidati ma anche gli elettori e c’è un bel fermento su questo progetto squisitamente civico». I cugini di campagna potrebbero dividersi ancora. Pare che Sebastianelli non si candidi mentre gli altri potrebbero collocarsi in gruppi diversi. In corsa anche il Movimento Cinque Stelle che lavora a una lista capeggiata da Giuseppe Martini, avvocato e da anni attivo nel movimento. In lizza, da tempo ormai, pure la squadra capeggiata da Renato De Sanctis. Concorrerà come candidato allafascia condue liste: Renato De Sanctis sindaco e Sinistra Unita per Cassino con Renato De Sanctis
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Titolo: Guasto sulle rotaie: “pendolari” i nt ra pp o l ati
Guasto a un locomotore, il treno si ferma sulle rotaie poco prima di Piedimonte e i viaggiatori restano “intrappolati” nei vagoni. Ennesima odissea, quella dei pendolari della Roma-Cassino, che ieri mattina alle 12.45 hanno preso il treno per la città martire. Stando alla tabella di marcia, l’arrivo era previsto per le 14.45. E invece, a causa di un guasto, sono rimasti nelle lamiere cocenti di un anomalo 25 aprile (con temperature record) nelle campagne cassinati. Ancora non è chiaro a cosa sia dovuta l’improvvisa rottura del locomotore. Poco prima dell’arrivo, in territorio di Piedimonte, il blocco. In prima battuta i pendolari sono rimasti con finestrini e porte serrati (nel rispetto del protocollo sulla sicurezza). Poi, come affermato dal personale, è stato possibile sbloccare qualche finestrino e si è provveduto a distribuire bottiglie d’acqua ai malcapitati. Atteso l’arrivo di un convoglio sostitutivo, i pendolari sono riusciti ad essere a casa non prima delle 16.30. E sui social è montata la polemica. Non è certo la prima volta che i pendolari cassinati debbano misurarsi con ritardi anche importanti o con caldo asfissiante in estate e carrozze gelate in inverno. «Carro bestiame ecco cosa siamo!» aveva scritto sul suo profilo Facebook solo un mese fa una viaggiatrice che fa parte di un gruppo di pendolari della Roma-Cassino: alla base della protesta, l’interruzione di un tratto di circolazione ferroviaria e disguidi importanti
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Titolo: Cittadinanza onoraria al ministro Giovanni Tria
Roccasecca – Cittadinanza onoraria al ministro Giovanni Tria. La cerimonia si terrà domani alle 11 nella sala consiliare del Comune di Roccasecca. Il conferimento è stato deliberato all’unanimità dal consiglio comunale il 20 dicembre 2018 per tributare l’importante onorificenza al docente universitario con una carriera ultratrentennale, accademica e professionale, nel mondo dell’economia. Da molti anni, infatti, la città di Roccaseccasi è incrociata con il percorso di vita del professor Giovanni Tria. Da questo incontro è scaturito, nel tempo, un consolidamento dei rapporti umani, tradottisi in sentimenti di stima, sincero dialogo e fruttuosa collaborazione con l’amministrazione comunale. L’onorificenza sarà conferita, con la motivazione deliberata in consiglio, nella cerimonia solenne che si terrà alla presenza di autorità civili, militari e religiose e della cittadinanza, e nell’ambito della quale vi sarà la consegna della pergamena che attesta l’iscrizione simbolica tra la popolazione della città di Roccasecca Le più alte cariche della Guardia di Finanza, dell’Arma, dell’Esercito, dell’Aeronautica, unitamente al prefetto di Frosinone, al vescovo rappresentato dal vicario di zona monsignor Giandomenico Valente, al rettore dell’Unicas, condivideranno con il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco e l’intera amministrazione la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria: conferimento che sancisce definitivamente il legame tra la città di Roccasecca e il professor Tria al qualche si è voluto esprimere quel sentimento di profonda stima che ha ispirato l’iniziativa.
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Occhiello: L’amministrazione vende la legna degli alberi abbattuti
Tirolo: Frattaroli mette a frutto i danni della bufera
MARCO DE LUCA
Settefrati – Non tutto il mal viene per nuocere, verrebbe da dire. Almeno per quanto riguarda i danni provocati dalle intemperie che a fine ottobre 2018 e a fine febbraio scorso colpirono la Valle di Comino e in particolare l’area boschiva lungo la provinciale che conduce nella Valle di Canneto: decine di alberi di alto fusto furono abbattuti dal forte vento o scivolarono a valle trascinati dalle frane; il tutto avveniva con effetti devastanti in una zona del territorio del Comune di Settefrati. Così, una volta passata l’emergenza, il sindaco Riccardo Frattaroli ha incaricato l’u f f icio tecnico di effettuare la stima degli alberi abbattuti o caduti col duplice scopo di bonificare l’area interessata così da metterla in sicurezza quando si aprirà il pellegrinaggio alla Madonna di Canneto (la strada per Canneto sarà riaperta il primo maggio alle 5) e ricavarne legname per essere utilmente impiegato, per esempio venduto. La stima eseguita ha indica in 20.000 quintali la massa di legnatico che necessita di essere bonificata con taglio, rimozione e trasporto. Nota la quantità, Frattaroli ha pensato di mettere a rendita il legname e così si è rivolto a un agronomo che ha valutato tutto e ha indicato il prezzo a quintale: dei 20.000 quintali di legno, 8.000 saranno destinati a uso civico (valore 0,50 euro a quintale), mentre la restante parte di 12.000 quintali sarà destinato al libero commercio (valore 1,60 euro a quintale) e, in entrambi i casi, c’è da aggiungere 0,30 euro a quintale quali oneri dell’esperto stimatore. Stabiliti i prezzi, il Comune ha subito incaricato una ditta del settore alla quale affidare i lavori di taglio, rimozione e trasporto ricavandone poco meno di 28.000 euro. Resta il fatto che l’inatteso guadagno è legato a un evento del quale l’intera comunità locale avrebbe fatto volentieri a meno e che, almeno fino a mercoledì prossimo, ha messo in ginocchio i collegamenti con la basilica di Canneto: sei mesi di strada chiusa alla circolazione ed eventi religiosi saltati, rimediando addirittura con la celebrazione della messa in strada, come accaduto domenica 2 dicembre 2018.
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Titolo: “Fiuggi Viva” chiede le dimissioni della Ludovici La minoranza riapre la vicenda del Calatrava
Fiuggi – A finire sotto il fuoco incrociato di una sempre più incalzante “Fiuggi Viva” questa volta è l’assessore al bilancio Rachele Ludovici. «Il Palacongressi Calatrava non è stato più costruito, gli espropri sono stati eseguiti, le indennità ai proprietari delle terre sono state versate, perché il comune di Fiuggi ha contratto un mutuo per pagare. Oggi questa situazione è molto nebulosa, perché i proprietari si sono reimpossessati di quelle terre, queste le pesanti accuse mosse dall’assessore al bilancio Rachele Ludovici, durante l’iniziativa “Un caffè con l’assessore” del 26 gennaio scorso, parlando degli espropri dei terreni nelle aree dove doveva sorgere il centro congressuale Calatrava – spiega il gruppo di minoranza – Accuse verso alcune famiglie fiuggine, che si sarebbero reimpossessate di aree che erano state espropriate dal Comune pur avendo percepito la dovuta indennità». Di fronte alla gravità di tali affermazioni il gruppo consiliare “Fiuggi Viva” ha chiesto alla polizia locale e all’ufficio tecnico di dare avvio a tutte le verifiche e gli accertamenti del caso. Tutto ci saremmo aspettati, tranne che la relazione redatta dalla polizia locale certificasse la non veridicità delle esternazioni dell’assessore. «Da quanto accertato l’iter degli espropri non si è mai perfezionato” si legge nella nota di riscontro a noi trasmessa. ”Di fatto la procedura espropriativa si è così interrotta e i proprietari dei terreni, che agli atti non risultano mai essere stati indennizzati sono rimasti a tutti gli effetti proprietari e possessori dei beni immobili”. «Dunque nel 1999 nessuno si è appropriato indebitamente di circa 800 milioni di vecchie lire. Nessuno ha occupato o sottratto terreni di proprietà pubblica – l’affondo della Fiuggi Viva –come minimo ci aspettiamo dall’assessore al bilancio Rachele Ludovici, una rettifica con scuse pubbliche alla città per le dichiarazioni che hanno leso l’onorabilità dei nostri concittadini. Un comportamento inaccettabile da parte di chi ricopre un ruolo istituzionale, che richiederebbe la responsabilità di verificare prima di parlare; una pratica non nota all’assessore che in questi mesi ha collezionato una serie di “successi”. Quindi per evitare ulteriori danni alla città la sola strada da percorrere è quella delle sue immediate dimissioni». t .r
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Titolo: Giovanni Vincenzi si ricandida e punta al bis
Strangolagalli – Giovanni Vincenzi, sindaco uscente, ci riprova. Al suo fianco buona parte della squadra che cinque anni fa lo portò alla vittoria. Nel gruppo anche Dino Belli, già assessore tecnico ai lavori pubblici. Per le elezioni amministrative che si terranno il prossimo 26 maggio, il sindaco Giovanni Vincenzi punta al secondo mandato consecutivo, lasciando invariati lista e molto probabilmente anche il simbolo. Pensionato, 68 anni, ex dipendente comunale, ha vinto le elezioni cinque anni fa con la lista “Progetto Comune”. «La decisione di ricandidarmi –ha dichiarato – è nata dal desiderio di portare avanti il lavoro intrapreso, sperando di continuare a innovare e migliorare il paese. Cinque elementi della vecchia squadra saranno mantenuti, con l’aggiunta di altre persone che amano questo territorio». Tra i principali obiettivi del sindaco Vincenzi il miglioramento della qualità della vita, con attenzioni all’ambiente e l’aria;lalotta aglisprechi,efficientamento energetico degli edifici pubblici e illuminazione pubblica con lampade a led e fotovoltaico. Ma anche la riduzione della tariffa dei rifiuti (Tari), grazie alla “tarif – fa puntuale” e l’abbassamento aliquote Imu con l’eliminazione sulle aree fabbricabili non utilizzabili per l’edificazione. Più attenzione alle famigliecon disagie problemi di salute. La scuola (moderna, sicura ed efficace). L’urbanistica e l’assetto del territorio. Variante al Prg (consumo del suolo, rigenerazione del Centro Storico, arredo urbano, Piani diSviluppo Rurale). Ancora, la riqualificazione degli impianti sportivi, il miglioramento e la sicurezza della viabilità. Infine servizi al cittadino a chilometro zero. Un programma ambizioso. a l e.c i n e l l i