Pag. 3
Titolo: Claudio Durigon: servivano risposte su lavoro e pensioni
Quota 100, reddito di cittadinanza, flat tax, provvedimenti per sbloccare gli investimenti e rimettere in moto il mercato del lavoro. Di questo e di altro ha parlato il sottosegretario di Stato al ministero del lavoro Claudio Durigon, intervenendo al convegno organizzato da ConfimpreseItalia e svoltosi presso la sala convegni della Camera di Commercio di Frosinone. Doveva intervenire anche l’imprenditore Guido Grimaldi, titolare della Grimaldi Group e presidente di Alis. Alla fine però non è stato possibile per lui partecipare. Per l’Alis (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile) c’era il direttore Marcello Di Caterina. Guido D’Amico, presidente nazionale di ConfimpreseItalia, impeccabile nelle vesti di padrone di casa. Con lui, al tavolo dei relatori, Giovanni Betta, rettore dell’Università di Cassino. In prima fila il presidente della Camera di Commercio Marcello Pigliacelli (protagonista di un saluto introduttivo fuori dagli schemi), il Questore Leonardo Biagioli, il Prefetto Ignazio Portelli. Oltre a diversi dirigenti ed esponenti delle associazioni di categoria. Ma c’era pure Mario Abbruzzese, presidente del Cosilam e candidato sindaco di Cassino. Così come si sono visti gli assessori comunali di Frosinone Riccardo Mastrangeli e Rossella Testa. Domenico Fagiolo e Carmine Tucci, rispettivamente coordinatore e vicecoordinatore cittadino della Lega, hanno atteso la fine del convegno per un confronto di natura politica con Durigon. Prima dell’inizio dei lavori il sottosegretario di Stato al ministero del Lavoro ha detto la sua su due temi importanti a livello locale. Rilevando: «Per quanto riguarda Vertenza Frosinone, credo che ormai sia una questione di giorni per la bollinatura della Corte dei Conti. Al ministero del lavoro e a quello dello sviluppo economico sono stati eseguiti entrambi gli iter. Sul versante di Fca, con riferimento all’ecotassa, dico che l’azienda avrebbe dovuto attrezzarsi prima rispetto alle innovazioni che ci sono state». Poi è iniziato il convegno vero e proprio e Claudio Durigon ha illustrato alla platea le novità più significative messe in campo dal Governo. Argomentando: «Quota 100 è un provvedimento nato al termine di un lungo e serio studio del tema. I numeri 62 e 38 non sono certo stati buttati per caso. Il primo si riferisce ad un’età inferiore di cinque anni rispetto a quella precedente. Io non voglio criticare nessuno, ma ricordiamo tutti quelle che sono state le incongruenze (è un eufemismo) della legge Fornero. Mentre 38 (riferito ai contributi) è un numero non troppo basso e comunque garantisce una pensione equa. C’è uno spiraglio di fuoriuscita per 350.000 persone. Finora le domande presentate sono state 150.000. Sono perfettamente consapevole che Quota 100 non rappresenterà certo la soluzione di tutti i problemi, ma che intanto dà alcune risposte e può rappresentare un punto di partenza per un ricambio generazionale. In tutta Europa spirano forti i venti della recessione: in Italia le stime di crescita sono state riviste al ribasso (dall’1% allo 0,3 – 0,4%), ma anche in Germania in meno di un anno sono passate dal 3,6% allo 0,8%. E peraltro con Quota 100, se anche non dovesse esserci la possibilità di un ricambio generazionale, l’azienda potrebbe comunque riorganizzarsi puntando sull’efficienza e sull’efficacia». Ha aggiunto Claudio Durigon: «Sono state dette molte cose anche sull’impegno di spesa per Quota 100: 20 miliardi di euro. Faccio presente che per quanto riguarda le clausole di salvaguardia della Fornero, sono stati spesi 13-14 miliardi. Il provvedimento garantisce diritti ed è comunque una scossa in entrata per quanto riguarda il mercato del lavoro. Parliamo di un Paese, l’Italia, dove la disoccupazione giovanile è al 33%. Ripeto: Quota 100 non è la ricetta magica per l’occupazione, ma sicuramente può dare respiro al mercato del lavoro. E quando sento i numeri sciorinati da alcuni studi, rispondo sempre alla stessa maniera: si tratta di cifre riferite a febbraio,gli effetti di Quota 100 si sentiranno e percepiranno da questo momento in poi». Ieri alla Camera di Commercio c’era pure un’esposizione di modelli di start up innovative realizzate da giovani. Ha notato Durigon: «Fra i vari provvedimenti di questo governo c’è quello di 70 milioni di euro per la decontribuzione fiscale per chi assume giovani laureati con un punteggio da 108 in su». Poi Durigon si è soffermato anche sul reddito di cittadinanza, misura voluta dal Movimento Cinque Stelle ma comunque condivisa dall’intero Governo. Ha spiegato Claudio Durigon: «Anche il reddito di cittadinanza è una risposta a problematiche molto sentite dai cittadini. Teniamo presente che 467.000 persone stanno percependo l’assegno, comunque di importi variabili. Ma c’è un altro aspetto che va sottolineato e cioè che per la prima volta in Italia si è deciso di investire sui Centri per l’Impiego. Non esiste una banca dati comune, ogni regione fa per conto suo. Statisticamente i Centri per l’Impiego riescono a trovare un occupazione per una percentuale del 3%. Personalmente non sono convinto che i “navigator” possano rappresentare la soluzione a tutti i problemi. Cercherei di potenziare altre reti: penso ad un rapporto più stretto ed operativo con le Camere di Commercio e con le associazioni di categoria. Perché alla fine occorrono studi e certificazioni. Per fare un paragone calcistico, non è che tutti possono giocare in serie A: esistono pure le serie minori». Ha concluso Claudio Durigon: «Ci sono investimenti fermi per 100 miliardi di euro. Stiamo lavorando allo sblocca-cantieri e a molte altre cose». Il presidente di ConfimpreseItalia Guido D’Amico ha sottolineato che l’associazione rappresenta le micro e piccole imprese, il 96,6 del panorama totale. D’Amico ha chiesto quale strade prenderà la flat tax. Durigon ha risposto che si sta ancora lavorando su questo punto, ma che in ogni caso «l’orientamento è quello di tenere inconsiderazione il quoziente familiare».
Pag. 5
Titolo: Stirpe nel cda de Il Sole 24 Ore
Oggi Maurizio Stirpe entra a far parte del consiglio di amministrazione de Il Sole 24 Ore. Subentrerà a Luigi Abete. Una nomina importante per il vicepresidente nazionale di Confindustria e numero uno del Frosinone calcio. Confidustria, che detiene il 61,5% del capitale con diritti di voto, come presidente del gruppo edtoriale conferma Edoardo Garrone. Nella lista di maggioranza, oltre a Garrone, ci sono anche Patrizia Elvira Micucci, Elena Nembrini, Vanja Romano, Marcella Panucci, Giuseppe Cerbone, Marco Gay, Carlo Robiglio, Maurizio Stirpe, Fabio Domenico Vaccarono, Francesca Brunori. In Confindustria Maurizio Stirpe c’è da sempre ed è stato presidente di Unindustria, l’associazione territoriale che comprende le realtà di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo. Una novità anticipata e fortemente voluta da Stirpe.
Pag. 12
Titolo: Peppino inaugura la sede sulle note di Vecchioni
Una squadra compatta che ha abbracciato il “suo sindaco”. L’inaugurazione della sede elettorale di Giuseppe Golini Petrarcone è stata un successo. Tantissimi i sostenitori arrivati in viale Dante 68. Un emozionato Peppino ha fatto il suo ingresso sulle note della canzone “solo per amore” di Roberto Vecchioni. Accanto a lui, come sempre, la moglie Giovanna e i figli Mario e Letizia e poi tutti coloro che hanno deciso di mettersi in gioco puntando sul progetto Civico. Massimiliano Mignanelli, Niki Dragonetti, Rossella Chiusaroli, Armando Russo, Salvatore Fontana, Jole Falese, Gianluca Tartaglia, Ugo Sambucci. Candidati di punta che unitamente agli altri compagni di squadra cercheranno di incassare il maggior numero di preferenze. «Per amore della mia città ho deciso di candidarmi. In questi due anni ho assistito al declino di una città che era viva, pulita, con delle regole – ha spiegato l’aspirante sindaco – Oggi davanti a noi abbiamo solo sporcizia, incuria e nessuno che rispetta le regole del vivere civile. È mancata una guida scevra da schemi di partito, da interessi personali. Io e la mia squadra di gruppi civici vogliamo solo restituire a Cassino una degnità perduta». Nelle sei liste, Orgoglio Cassinate, Io Democratico, Bene Comune, Dragonetti e Sambucci per Cassino, Polo Civico e Cassino nel Cuore, sono candidate ben 144 persone. Petrarcone, di comune accordo con ogni singolo capolista, ha presentato volti nuovi e in alcuni casi anche vere eccellenze professionali ed umane per Cassino. Il programma di Petrarcone si sviluppa su cinque punti focali ed essenziali: sicurezza, ambiente e rigenerazione, manutenzione e decoro, coesione sociale e politiche giovanili, turismo e commercio.
Pag. 16
Titolo: Pontecorvo: Il bilancio della discordia
GIUSEPPE DEL SIGNORE
Il consiglio comunale sul bilancio continua a tenere banco. La mancanza di numeri da parte della maggioranza è il punto centrale su cui esponenti dell’opposizione, ma anche le associazioni del territorio si stanno confrontando. In particolare in molti continuano ad attendere di conoscere quale sarà la decisione di Massimiliano Folcarelli (che nell’ultimaassise èstata la “stampella” con cui l’amministrazione è riuscita ad approvare il bilancio) in merito ad un suo possibile ingresso ufficiale nella coalizione di Anselmo Rotondo. Le reazioni «Il rischio che il bilancio non venisse approvato è stato visto da buona parte della città con paura – affermano dal movimento Cambiamo Pontecorvo – Il fantasma del commissario è un evento da sempre visto, a torto, con timore. Purtroppo queste paure sono state alimentate da un clima fazioso che denota lo scarso livello politico della città, ma che non ci appartiene. L’esponentein consiglio comunale del nostro Movimento, Annalisa Paliotta, ha espresso in maniera netta un voto contrario, perché il bilancio non soddisfa le esigenze di programmazione e sviluppo di cui il paese avrebbe bisogno e sulle quali non c’è stato il minimo dialogo e confronto, arrivando anche a consumare lo strappo di alcuni componenti della maggioranza, che hanno saputo dimostrare grande responsabilità ed indipendenza di pensiero. Sarà importante ora capire se esiste ancora una maggioranza o se invece, per evitare un pericoloso stallo amministrativo, sia necessario affidarsi al commissariamento, come previsto dalla legge, per garantire i pieni poteri della giunta e del consiglio, che ad oggi sembrano notevolmente a rischio. Da questa situazione politica emerge più che mai la necessità di cambiare, di invertire la rotta, di metterci in gioco seriamente in progetti nuovi, mettendoci la faccia e con una posizione chiara. Deve essere un sentimento comune, non possiamo tenerci lontani da queste scelte, tenerci lontano da una vita politica che spesso è solo “tifo da stadio” o facili commenti sui social. Il cambiamento passa necessariamente per l’impegno e per la conoscenza, il nostro compito come “Cambiamo Pontecorvo” sarà anche quello di informare i cittadini e di mostrare cosa è davvero possibile fare e cosa in realtà può solo arrecare danno alla città. Il cambiamento non è fatto solo di volti nuovi ma di mentalità e metodi nuovi e questo percorso, che è in salita, vogliamo farlo con chiunque condivida queste logiche, senza paura e a testa alta». L’opposizione all’att acco E dalla minoranza tuona duramente il consigliere Annarita Sardelli che interviene proprio nel merito del bilancio: «Gli aumenti previsti e le incoerenze contabili ben presto si faranno sentire toccando le tasche dei contribuenti. Le promesse su differenziata, piscina, Tari, passi carrabili, pace fiscale, opere pubbliche tali rimarranno, evidenziando la recessione in atto della citta fluviale. Il nostro paese ha bisogno di una classe dirigente solida e compatta e politicamente coerente perché solo così si possono migliorare servizi e tributi». E sui due consiglieri passati in opposizione aggiungere: «Sottolineo la mia solidarietà totale ai consiglieri Gabriele Tanzi e Moira Rotondo che con grande impegno sono passati nelle file dell’opposizione manifestando dissenso verso un progetto amministrativo il cui fallimento e sotto gli occhi di tutti».
Pag. 19
Titolo: Sora, In assise con le antenne… alzate
ENRICA CANALE PAROLA Paure e dubbi sono emersi duranteil consigliocomunaleaperto di ieri in cui amministratori e cittadini si sono confrontati circa le problematiche legate all’installa – zione di due antenne telefoniche nelle vie Croce Branca e Cellaro. «I residenti delle zone interessate dai lavori sarebbero esposte alle onde 24 ore al giorno. A Sora sono presenti dieci antenne, con queste due arriviamo a dodici. Qualcosa si poteva fare e si può fare anche se la legge facilita i gestori di telefonia – ha argomentato Valter Tersigni che ha chiesto l’in – tervento in aula del dirigente Pio Porretta a cui ha detto: «Ho notatodelle irregolarità.Mancanodelle autorizzazioni importantissime. Il Comune poteva benissimo fermare i lavori». Il dirigente Porretta ha spiegato: «I tempi previsti dalla legge non sono stati rispettati. È emersa una discrasia nel sistema informatico». Il consigliere Tersigni ha così sbottato dicendosi preso in giro. «Perché su via Croce Branca non ha dato il preavviso di diniego, mentre per via Cellaro lo ha fatto tardivo, dopo sei mesi? – ed ha aggiunto – Manca un parere dell’Arpa per via Cellaro, poteva bloccare i lavori». La consigliera Petricca si è allarmata chiedendo lumi su un nuovo impianto previsto nell’area del cimitero, ma è stata rassicurata dal dirigente che ha parlato dell’ag – giornamento di un impianto già presente. Il consigliere Farina, dopo aver fatto notare che i lavori in via Cellaro stanno proseguendo anche in questi giorni, ha chiesto cosa significasse l’affermazione del dirigente “il 5 aprile 2019 è stata emessa ordinanza sospensione dei lavori”. L’architetto Porretta ha spiegato: «È stata aperta una pratica di abuso edilizio. Se il cantiere non si è fermato, domani farò porre i sigilli dai vigili». Il sindaco è intervenuto affermando: «Stiamo assistendo a un processo al dirigente, ma voglio vederci chiaro anch’io. Questa selvaggia installazione delle antenne è una realtà italiana estremamente conciliante per i privati – e ha proposto – Facciamo insieme una mozione per tutelare maggiormente la salute dei cittadini»
Pag. 20
Titolo: Fiuggi – Mancati inviti e accuse di plagio
Scontro aperto sul bilancio
TONINO RICCI
Come previsto, quello di sabato scorso è stato un consiglio comunale molto teso in cui non sono mancati momenti di grossa frizione e, se i presupposti sono questi, allora è facile prevedere una nuova stagione all’insegna di cruenti scontri sociali. Questo è emerso chiaramente dalla posizioni assunte dalla “Fiuggi Viva”di Martina Innocenzi quando ha pesantemente contestato nella sua struttura portante il bilancio di previsione 2019/2021,accusando tra l’altro la maggioranza di averlo copiato paro paro da quello elaborato della precedente amministrazione e che la stessa maggioranza aveva duramente criticato quando era tra i banchi dell’opposizione, aggiungendo tra l’altro tutta una serie di inadempimenti dei quali, a detta della “Fiuggi Viva”, si sta rendendo protagonista la maggioranza e che vanno dalla scarsa trasparenza degli atti amministrativi, in particolare al progetto di privatizzazione di Atf. A fargli pesantemente eco poco ore dopo attraverso un comunicato stampa è stato l’ex sindaco Fabrizio Martini, assente ai lavori dell’assise. «Non ho potuto partecipare ai lavori del Consiglio – ha spiegato – in quanto non ho ricevuto la convocazione», evidenziando inoltre come «i consiglieri di maggioranza si siano esposti al rischio di annullamento degli atti deliberati». Di parere diametralmente opposto la maggioranza e del sindaco Alioska Baccarini, con quest’ul – timo che invece ha fortemente sostenuto la struttura del bilancio di previsione ritenendolo assolutamente migliorativo, considerato il pesante indebitamento ereditato, e forte anche di un recente finanziamento di cinque milioni di euro ottenuto dal Comune per opere strutturali per le quali a breve dovrebbero partire le gare d’appalto. Per quanto riguarda invece Atf, il sindaco ha parlato di progetto di privatizzazione già in corso. Quindi a breve un’evidenza pubblica che non prescinderà dalla messa in gara degli asset aziendali uniti, senza spacchettamenti perché questo previsto nel programma della maggioranza sottoscritto con gli elettori e coerentemente ribadito dal sindaco Baccarini in tutte le sedi e anche con le organizzazioni sindacali, così come nel documento che l’attuale sindaco inviò al prefetto il 23 marzo 2017, quando era in minoranza, con cui motivò l’occupazione dell’aula consigliare facendo esplicito riferimento «alla assurda ipotesi di spacchettamento degli asset aziendali»