Secondo quanto stabilito dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), ogni 4 anni è necessario procedere ad aggiornare la pianificazione tariffaria che, ogni 2 anni, deve essere oggetto di adeguamento. La Sto ha elaborato la proposta per il quadriennio 2020-2023: un adeguamento della tariffa del 4,2% per il 2020 (a fronte del 7,7% applicato dal gestore per il 2020); del 3,7% per il 2021 (a fronte del 7,7% applicato dal gestore per il 2021) e le proiezioni del 3,3% per il 2022 e dello 0,98% per il 2023.
La proposta elaborata dalla Sto è scaturita da un attento esame dei dati e dei numeri, così come disposto da provvedimenti e atti adottati da Arera, al quale hanno lavorato anche due esperti dell’ANEA (Associazione nazionale enti d’ambito).
A fronte dei costi presentati dal gestore che, per l’anno 2020, ammontano a 85.315.552 euro (come da piano tariffario), i costi risultati ammissibili per l’Ato 5 ammontano a 79.586.506 euro. E questo senza minimamente incidere sui lavori e sugli investimenti programmati dal gestore.
Una proposta, quella della Sto, che non soltanto rientra nel range tariffario delle gestioni degli altri Ato, ma tiene conto di tre obiettivi principali da garantire:
- ESIGENZE DEL TERRITORIO (ambiente e infrastrutture con un’azione di forte recupero sulla depurazione sull’intero territorio provinciale)
- EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO DELLA GESTIONE
- CONTENIMENTO DELL’IMPATTO TARIFFARIO SULL’UTENZA
“Un risultato importante quello di oggi – è il commento del presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo – perché la proposta della Sto centrare due obiettivi: da un lato quello di evitare conguagli a carico degli utenti e dall’altro quello di scongiurare rincari sulle bollette relative all’anno in corso. Il tutto nell’esclusivo interesse dei cittadini-utenti che, alle prese con le tante difficoltà legate all’emergenza sanitaria, devono essere aiutati e sostenuti con ogni mezzo dalle istituzioni chiamate a governarle. Ringrazio, dunque, i colleghi sindaci per un’azione condivisa e responsabile che evita pesanti ripercussioni sulle tasche e sui bilanci delle famiglie della nostra provincia”.