Valle del Sacco, al via la bonifica
La riqualificazione entra nel vivo: ieri il ministro Costa e il presidente della Regione Zingaretti a Colleferro Hanno visitato il cantiere Arpa 2. Il sito rientra nell’accordo di programma sottoscritto sette mesi fa a Frosinone
Entra nel vivo la riqualificazione ambientale della Valle del Sacco. Ieri il ministero dell’ambiente Sergio Costa e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti hanno visitato in mattinata, a Colleferro, il cantiere di bonifica dell’area Arpa 2. Al via la bonifica, dunque. Si tratta di un intervento che interessa il comprensorio industriale del comune in provincia di Roma e rientra tra quelli contenuti nell’accordo di programma sottoscritto lo scorso 7 marzo, nella prefettura di Frosinone, tra lo stesso ministro dell’ambiente e il governatore regionale. Entrambi, ieri, hanno espresso grande soddisfazione definendo la giornata come storica. L’obiettivo è la bonifica e la messa in sicurezza del territorio e dei siti rientranti nel bacino, appunto, del fiume Sacco. Quella dell’inquinamento della Valle del Sacco è una storia che parte da lontano. Ne ripercorriamo le tappe. Hanno commentato il via alla bonifica anche il presidente Unindustria Giovanni Turriziani, il presidente della Provincia Antonio Pompeo e il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna. (…)
Giovanni Turriziani: «Molto bene l’av vi o Ora sbloccare gli iter»
«Va decisamente nella giusta direzione l’avvio dei lavori di bonifica permanente della Valle del Sacco, in modo particolare dell’area Arpa 2, del comprensorio industriale di Colleferro. Si tratta di un progetto di riqualificazione ambientale importante e auspichiamo, adesso, che questo sia il prologo di un’altra serie di provvedimenti che possano rappresentare una svolta per l’intera area». Giovanni Turriziani, presidente Unindustria Frosinone, si riferisce «alle ripercussioni della riperimetrazione, decretata a fine 2016, del Sito di interesse nazionale “B a c ino del Fiume Sacco” e delle relative procedure operative e autorizzative, tutte di carattere ordinario, che di fatto risultano bloccate da tempo». Turriziani sottolinea che «molte aziende appartenenti ad Unindustria, ubicate all’interno del Sin, denunciano la situazione di stallo che stanno vivendo». Chiede «misure tese ad accelerare gli iter autorizzativi avviati che andranno a favorire sviluppo e nuovi investimenti sostenibili». Interviene sull’apertura del cantiere a Colleferro anche il presidente della Provincia Antonio Pompeo. Soddisfatto definisce la giornata di ieri «una tappa storica e attesa da anni, nell’azione di riqualificazione ambientale della Valle del Sacco. È questa – evidenzia – l’occasione per ribadire, come già fatto in altre sedi e, da ultimo, in occasione dell’accordo di programma firmato nel marzo scorso in prefettura, la precisa volontà della Provincia di far parte, insieme agli altri enti coinvolti, della cabina di regia nell’impellente azione di recupero della Valle del Sacco».
Astorre: «Il Pd ha molte frecce»
«Le parole di Antonio Pompeo? Ho letto l’intervista rilasciata a Ciociaria Oggi: ha ragione. La posizione espressa da Francesco De Angelis? Condivisibile. Quale la possibile sintesi? Non c’è bisogno di sintesi, sta tutto nel Pd». Il senatore Bruno Astorre, segretario regionale del Partito Democratico, ha la mediazione nel sangue. Gli deriva probabilmente dal “dna” democristiano. Questo è il momento dei nervi saldi, perché in realtà Matteo Renzi sta accelerando. E la decima edizione della Leopolda (che si apre domani a Firenze) sarà l’occasione per capire fin dove vuole arrivare l’ex segretario dei Democrat. Ma intanto la sensazione è che il Pd abbia alzato la soglia di attenzione. Non soltanto nei confronti di Italia Viva, ma pure verso il Movimento Cinque Stelle. Spiega Bruno Astorre: «Unità nel pluralismo: la stella polare è questa. Non bisogna mai smettere di lavorare affinché ci siano le condizioni per far sentire tutti a casa». È una risposta alle richieste di Antonio Pompeo. Il presidente della Provincia e dell’Upi Lazio ha lanciato proprio questo messaggio a Zingaretti. Affermando: «Il segretario Zingaretti deve fare in modo che tutti possano sentirsi parte del tutto e che tutti abbiano nuovamente la sensazione di essere a casa loro». In Ciociaria si sta per aprire la stagione congressuale. L’a ppuntamento molto probabilmente ci sarà a febbraio. Rileva Astorre: «Prima la politica e poi i nomi. Credo che sia fondamentale determinare una piattaforma politica e programmatica sulla quale ragionare e confrontarsi. Soltanto dopo si individueranno i possibili candidati alla segreteria. È chiaro che il nome dovrà essere condiviso, non può esserci alternativa». Argomenta ancora Astorre: «Francesco De Angelis ha ragione quando sottolinea che sicuramente Renzi non può essere considerato un avversario, ma che comunque ha preso la sua strada, che è diversa dalla nostra. E ha ancora ragione quando evidenzia che non può esserci nessuna alternativa alla Destra sovranista a trazione leghista che non veda protagonista il Partito Democratico. Siamo centrali». Conclude Astorre: «In provincia di Frosinone il Pd ha tante risorse, molte frecce nel proprio arco. Vorrei ricordare che alle amministrative ha vinto nella stragrande maggioranza dei Comuni e che esprime la classe dirigente di enti intermedi importanti come la Saf e il Consorzio industriale. Sul piano nazionale abbiamo deciso di tornare al governo del Paese per senso di responsabilità nei confronti dell’Italia. Se avessimo ragionato guardando ai sondaggi avremmo scelto le elezioni anticipate. Noi abbiamo obiettivi e convinzioni differenti e non scappiamo mai davanti alle responsabilità. Siamo convinti che alla fine questo rappresenterà un valore aggiunto».l
Il fattore Carroccio nel centrodestra
Il conto alla rovescia per la manifestazione della Lega a piazza San Giovanni a Roma è cominciato. L’appuntamento è per sabato ed è annunciata la partecipazione dell’intero centrodestra. Una prova muscolare, un messaggio politico che la coalizione intende lanciare al Governo presieduto da Giuseppe Conte. Per quanto riguarda il Carroccio, ci sarà una forte partecipazione dalla Ciociaria. L’onorevole Francesca Gerardi, coordinatore provinciale del partito, spiega: «Partiranno 9 pullman da 52 posti ognuno, Senza considerare tutti quelli che andranno in treno oppure in macchina. È un appuntamento importante, fondamentale. Bisognerà esserci per far capire al Governo giallorosso che in realtà i cittadini stanno con noi. Ed è esattamente per questo che hanno voluto evitare le elezioni a tutti i costi». Il paradosso è che il centrodestra si ritroverà unito in piazza a Roma, mentre in provincia di Frosinone le distanze continuano ad esserci. Non soltanto per la contrapposizione che si è creata tra Forza Italia e Cambiamo, culminata con le dimissioni di massa che hanno poi costretto Mario Abbruzzese al passo indietro come presidente del Cosilam. Ricordiamo che il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli (Cambiamo) ha detto che «in provincia di Frosinone gli “azzurri” governano con il Pd, ad ogni livello». Citando proprio la vicenda della presidenza del Cosilam. Il vicecoordinatore regionale di Forza Italia Gianluca Quadrini ha risposto in modo durissimo. Derby tra Forza Italia e Cambiamo a parte, neppure sotto altri punti di vista si vede un orizzonte unitario. Da diverso tempo non c’è una riunione della coalizione. La Lega è stata di gran lunga il primo partito alle europee, dove si è registrato pure il sorpasso di Fratelli d’Italia agli “azzurri” in Ciociaria. Fra i tre partiti però il feeling politico non c’è. Nonostante alle provinciali FdI e Forza Italia hanno presentato una lista unitaria. E anche se a votare sono stati gli amministratori, il peso politico di quell’appuntamento è stato notevole. Ma il giorno dopo c’è stato un sostanziale “rompete le righe”. Adesso si guarda alle comunali della primavera 2020. Si tornerà alle urne, per esempio, a Ceccano e Pontecorvo. Nessuno però prende l’iniziativa. Può anche darsi però che dopo la manifestazione nazionale di sabato a piazza San Giovanni a Roma possa esserci una spinta destinata ad arrivare anche a livello provinciale
Assise di fuoco, tutti contro tutti
Primo Consiglio comunale dopo la lunga pausaestiva. La massima assise civica è tornata a riunirsi ieri sera mentre in Comune ancora risuonava l’eco delle pesanti accuse dell’opposizione in conferenza stampa, i toni sono stati dunque tutt’altro che pacati. E le opposizioni, soprattutto con Salvatore Fontana e Massimiliano Mignanelli, hanno aggiunto benzina sul fuoco del focoloaio delle polemiche. Nel mirino tutto l’ese – cutivo soprattutto il sindaco Salera: il suo atteggiamento, prim’an – cora che i suoi provvedimenti. «Le ricordo che è il sindaco di tutti, il Comune non è casa sua», ha messo in guardia Mignanelli annunciando che valuterà una commissione di indagine per quanto ha scritto l’ex segretaria Rita Riccio nella lettera in cui ha salutato i consiglieri. Fontana ha ribadito: «Attendiamo da tre mesi che vengano discusse le nostre interrogazioni, altro che confronto». Ma Ranaldi ha messo in guardia: «Il Consiglio nonè un luogodove fare spot, ci sono le commissioni per lavorare». Alla fine il sindaco, grazie all’ampia maggioranza che ha a disposizione in Consiglio riesce però ad ottenere l’ok al bilancio consolidato e alla rinegoziazione dei mutui: ora si attende quello stabilmente riequilibrato post-dissesto. Mozioni ed interrogazioni saranno invece discusse nel Consiglio in calendario per mer coledì 23 ottobre. Al bilancio ha votato favorevolmente anche Evangelista della Lega che ha sancito ufficialmente la sua spaccatura con la Bevilacqua. Cosa cambia per il Comune con l’ok alla rinegoziazione dei mutui? Secondo una recente disposizione del ministero delle Finanze i Comuni possono aderirea questapropostaper lariduzione degli interessi dagli attuali 4,80% a meno dell’1%. In tal modo l’Ente potrà risparmiare circa una cifra considerevole ogni anno. Possono rientrare in questa norma sei mutui per un totale di oltre 2 milioni di euro con scadenza il 31 dicembre. L’assise su proposta di Marrocco si è aperta con una nota di solidarietà al popolo curdo e poi si è ufficialmente presentata la segretaria Sanzone