Una provincia di giocatori
Il report 2018 dell’agenzia delle dogane e dei monopoli: in Ciociaria spesi oltre 695 milioni Vuol dire più di 1.600 euro a testa. Dominano le slot. Numeri alti anche per gratta e vinci e lotto
ALESSIO BROCCO Popolo di santi, poeti, navigatori e… giocatori. Il report dell’agenzia delle dogane e dei monopoli sulla ripartizione del giocato, dell’erario e delle vincite, riferito all’anno 2018, evidenzia l’importante volume esistente intorno al settore. In Italia, prendendo in considerazione awp, betting exchange, big, bingo, comma 7, concorsi pronostici sportivi, eurojackpot, giochi di abilità, ippica internazionale, ippica nazionale, lotterie istantanee, lotterie istantanee telematiche, lotterie tradizionali, lotto, playsix, scommesse ippiche in agenzia, scommesse sportive a quota fissa, scommesse virtuali, superenalotto, v7, videolottery, winforlife, sono stati giocati 75.425.437.068,53 euro. Le vincite sono state pari a 58.060.008.519,24 euro, mentre l’erario ammonta a 9.362.436.873,65 euro. Numeri importanti per il Lazio, trascinato da Roma, così come per la provincia di Frosinone. In Ciociaria sono stati giocati 695.819.509,02 euro (+11.087.002,87 euro rispetto al dato relativo al 2017). Le vincite sono state pari a 528.163.124,82 euro, mentre l’erario è di 92.033.863,39 euro. La provincia di Frosinone rappresenta lo 0,92% dell’importo giocato a livello nazionale e l’8,88% rispetto a quello regionale. In provincia di Latina, invece, sono stati giocati 871.447.222,12 euro (672.537.006,52 euro le vincite, 108.850.074,90 euro l’erario). Nel Lazio, complessivamente, sono stati giocati 7.828.729.874,99 euro, importo che, in una speciale graduatoria, piazza la regione al secondo posto in Italia. Alle spalle della Lombardia (14.654.937.754,69 euro) e davanti a Campania (7.688.190.988, 17 euro) ed Emilia Romagna (6.280.681.379,64 euro). Rapportando il dato degli euro giocati con quello relativo alla popolazione maggiorenne al 1º gennaio 2019 (415.102 persone) emerge che, mediamente, ogni ciociaro ha speso nel 2018 1.676,26 euro a testa. Somma ancora più alta se si analizza esclusivamente il rapporto maggiorenni-euro giocati per il comune capoluogo: ogni frusinate maggiorenne, mediamente, ha giocato 2.958,62 euro nel 2018 (popolazione al 1º gennaio 39.257). A Frosinone sono stati giocati lo scorso anno 116.146.899,18 euro (nel 2017 erano stati 125.979.680,16 euro). Vuol dire il 16,69% rispetto all’intero importo giocato in provincia. Frosinone (vincite per 90.598.849,32 euro) precede nella speciale graduatoria comunale del giocato gli altri grandi centri della Ciociaria. Nell’ordine Cassino (80.790.773,34 euro giocati; 61.567.230,59 euro di vincite), Sora (51.987.652,09 euro giocati; 39.216.573,87 euro di vincita) e Ferentino (36.056.801,35 euro giocati; 24.026.154,12 euro di vincita). A dominare, così a livello generale come in provincia di Frosinone, sono le awp (amusement with prizes) e le vlt (videolottery terminal). Le slot machine, per intendersi. A Frosinone città il dato per le videolottery del 2018 è di 48.718.450,42 euro. Numeri importanti, in conclusione, anche per il gioco del lotto (14.084.618,50 euro a Frosinone) e per le lotterie istantanee (11.885.337,10 euro).
Forza Italia da Fiuggi a Viterbo
Fino all’anno scorso a Fiuggi, adesso non più. Parliamo della convention di Antonio Tajani, “L’Italia e l’Europa che vogliamo”. In programma da domani fino a domenica 22 settembre a Viterbo, presso l’hotel Salus Terme. Evidente che la Ciociaria perde la sua centralità nel panorama “azzur – ro”. Un momento di riflessione importante per Forza Italia dopo un’estate torrida sul piano politico: dal governo Conte bis, sostenuto da Pd e Cinque Stelle, alla svolta impressa dalla scissione di Matteo Renzi, che ha dato vita a Italia Viva. Per Mara Carfagna un problema anche per Forza Italia, sul piano della rappresentanza dell’area moderata. Senza considerare il fatto che c’è pure l’offen – sivadi Cambiamodi GiovanniToti. All’appuntamento di Viterbo ci saranno anche diversi esponenti della provincia di Frosinone. A cominciare da Gianluca Quadrini, vicecoordinatore regionale del partito. Sarà presente pure il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone. Rileva Quadrini: «Lo spazio politico per Forza Italia continua ad esserci e noi dobbiamo continuare lungo la strada intrapresa: valorizzando gli amministratori locali, aprendo il partito, favorendo il rientro di chi si era allontanato. Senza perdere di vista peròquelli che sono i segnali nazionali. Una settimana fa c’è stato un incontro importante tra il nostro leader Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, capo della Lega. Si va, anzi si resta, nella direzione di una coalizione di centrodestra. Francamente non riesco a comprendere per quale motivo chi sta in Forza Italia dovrebbe preferire l’opzione di Renzi a quella di un’alleanza con Salvini. Ad ogni modonon ricordo quante volte in questi anni Forza Italia è stata dataper morta.Smentiremo i“gufi”anche stavolta»
Beni confiscati alle mafie In arrivo i fondi regionali
«Oltre un milione di euro per finanziare interventi di recupero e ristrutturazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata». Ad annunciare la notizia è il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Una buona notizia anche per la Ciociaria dove esistono 99 beni confiscati alla criminalità organizzata e potrebbero diventare di uso pubblico. Spiega Zingaretti: «La giunta regionale è da sempre impegnata nella lotta alle mafie e la restituzione alla collettività dei beni confiscati rappresenta senza dubbio la risposta più concreta. L’obiettivo è creare sinergie per sviluppare un sistema condiviso per il riutilizzo sociale dei beni confiscati. È una sfida che mette in rete gli enti locali e le realtà del terzo settoreai finidi unacondivisione degliobiettivi dilegalità e resti tuzione ai cittadini di quanto confiscato alle mafie. La Regione Lazio ha messo a disposizione negli ultimi anni quasi quattro milioni di euro, ma il nostro impegno non si ferma, perché vogliamo restituire fiducia alle nostre comunità e dimostrare che anche in questo modo si possono combattere mafia e criminalità organizzata». Il bando è stato pubblicato sul Bollettino regionale del 17 settembre e prevede lo stanziamento di 1.112.000 euro per la concessione di finanziamenti ai Comuni, ai Municipi e alle organizzazioni del Terzo Settore per interventi di ristrutturazionee recuperodeibeni confiscati. I progetti finanziabili fino a 70.000 euro devono prevedere il ripristino dell’agibilità del bene e la sua messa in sicurezza con interventi di tipo strutturale, di finitura e/o di impiantistica, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento alla normativa antincendio. Gli interventi devono essere finalizzati a garantire il riutilizzo e la funzione sociale dei beni confiscati. Le domande di finanziamento devono pervenire entro il 17 ottobre 2019. I beni confiscati trasferiti dall’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati ai Comuni del Lazio sono 793 di cui 448 in provincia di Roma, 209 in provincia di Latina, 99 in provincia di Frosinone, 30 in provincia di Viterbo e 7 in provinciadi Rieti. I Comuni assegnatari di beni confiscati sono 74. Nei prossimi mesi saranno trasferiti nel Lazio da parte dell’Agenzia Nazionale altri 1.116 beni.l.
Fca frena in Europa Duemila posti di lavoro a rischio
Alfa perde il 45% delle immatricolazioni da gennaio ad agosto La Fiom chiede alla Regione di attivarsi per salvaguardare l’i ndotto
Centinaia di aziende e migliaia di posti di lavoro a rischio. La continua cassa integrazione di Fca dovutaal calodelle vendite- chequesto mese registra un’altra contrazione anche sul mercato europeo – sta facendo sentire i suoi effetti immediati sull’indotto, che ha ormai quasi esaurito gli ammortizzatori sociali. Per questo ieri la Fiom-Cgil, riunita a Cassino con i vertici del sindacato, ha chiesto alla Regione di fare presto per intervenire. Andiamo con ordine e partiamo dalla cassa integrazione e dalle immatricolazioni. Nuova retromarcia Alfa Romeo nei primi 8 mesi dell’anno ha subito un calo del 45% nel numero delle immatricolazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sul mercato europeo havenduto un totaledi 37.206 unità facendo registrare un netto calo rispetto alle oltre 67.000 dei primi 8 mesi del 2018. Sul calo delle immatricolazioni Alfa Romeo pesa in particolare il non brillante andamento dei tre veicoli prodotti a Cassino, per questo la cassa integrazione nei primi nove mesi dell’anno è di ben 85 giorni. I numeri parlano da soli: primo semestre dell’anno il Suv Stelvio – quello che va meglio di tutti – è stato capace di immatricolare 14.291 unità in Europa con un calo del 16,6% rispetto ai dati raccolti nello stesso periodo dello scorso anno. Infatti nel primo semestre del 2018 le vendite di Stelviofurono oltre17.000. Veniamoa Giulia: ha venduto un totale di 5.979 unità e ha visto diminuire le proprie immatricolazioni del 42%: lo scorso anno infatti le consegne della berlina del Biscione furono oltre 10.000. Ancora peggio le cose sono andate per Alfa Romeo Giulietta. La berlina compatta infatti ha raggiunto quota 9.108 unità vendute in Europa contro le oltre 16.000 dello scorso anno con un calo del 45,4% per cento rispetto al primo semestre del 2018. De Palma: avevamo ragione noi Numeri da brividi, analizzati ieri nel corso di una riunione della Fiom-Cgil che con il leader nazionaledel sindacatoMichele DePalma ha spiegato: «Spero che ora a fronte di tale situazione anche le altre organizzazioni sindacali si rendino conto della realtà, in quanto le assunzioni promesse non cisono e lapiena occupazione nemmeno. Noi – dice De Palma della Fiom – riteniamo indispensabile avere un confronto con il presidente del Consiglio». E poi prosegue: «Noi oggi qui a Cassino illustriamo la piattaformaperil rinnovodelcontrattonazionale di Federmeccanica che riguarda tutti i metalmeccanici ad eccezione di quelli di Fca che applica un proprio contratto. Anche su questo a distanza di tempo possiamo dire che avevamo ragione noiinquanto venivadettochecon il contratto specifico aumentava il lavoro invece è diminuito sia il lavoro che i salari. Da questo Governo ci aspettiamo il coraggio che è mancato a tutti i governi precedenti. Molto importante anche il ruolo della Regione e delle istituzioni locali perchè abbiamo bisogno di costruire un elemento di solidarietà nei confronti dei lavoratori che stanno pagando un prezzo per gli ammortizzatori sociali». Diversificare le offerte Sul punto gli fa eco il segretario provinciale Donato Gatti, che spiega: «Molto importante è il ruolo della Regione. All’interno delle circa cento aziende che stanno in Fca stanno finendo gli ammortizzatori sociali, urge dunque un tavolo in Regione. Bisogna salvare circa 2.000 posti di lavoro». E il leader regionale Fabrizio Podetti conclude: «Ora che il quadro del nuovo Governo è chiaro ridaremo continuità a tutto quello cheabbiamo fattoconi sindacidel territorio prima dell’estate per la crisi dell’indotto. Servono sicuramente gli ammortizzatori sociali ma – spiega FabrizioPodetti – bisogna anche aiutare le aziende del territorio a modificare le proprie attività e a librarsi da un unico fornitore, perchè quando Fca va giù, crolla tutto l’indotto. Il Conte bis? Noi guardiamo con scetticismo tutti i governi quando nascono, lo valuteremo dai primi provvedimenti che farà. Certo, questa operazione di Renzi non aiuta perchè sposta la barra a destra, e si dovesse proseguire con politiche come il jobsact nonsiaiutanodi certoilavoratori»
Ferentino – Oltre due milioni di euro per le opere pubbliche
Il Comune di Ferentino accelera per la sistemazione delle vecchie e la realizzazione di nuove opere pubbliche sul territorio. Gli uffici preposti hanno inoltrato regolare richiesta di finanziamento, entro i termini previsti, al Ministero dell’interno per interventi da realizzare nel 2020 relativi a opere pubbliche e di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, nell’ambito del programma triennale delle opere pubbliche 2019-2021 annualità 2020. Il totale dei contributi richiesti dal Comune corrisponde a 2.481.931,75 euro. L’attenzione dell’ente locale è proiettata verso alcune opere in particolare, a cominciare dall’i n t e rvento di messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti: costo complessivo dell’intervento è di 440.000 euro, la richiesta di contributo è pari a 440.000 euro. A seguire le altre richieste riguardanti la sistemazione idraulica all’incrocio ingresso nord (Casilina nord) laddove dovrà nascere la nuova rotatoria (tipologia d’intervento messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico); il costo complessivo dell’i n t e rvento è di 1.786.911,13 euro, quota parte finanziata 545.000 euro, richiesta contributo 1.241.911,13 euro. Allargamento strada in via Bagni Roana e via Bagnatore per migliorare la viabilità e la sicurezza stradale, evidentemente in vista della realizzazione dell’isola ecologica; costo complessivo intervento 299.975 euro, richiesta contributo 299.975 euro. Realizzazione di marciapiedi sul territorio comunale, costo complessivo intervento 200.000 euro, richiesta contributo 200.000 euro. Per quanto riguarda i lavori cavia in via Stazione, zona Giardino, il costo complessivo dell’intervento equivale a 300.045,62 euro, richiesta contributo 300.045,62 euro. Il limite complessivo dei contributi è di 150 milioni di euro per l’anno 2018, 300 milioni di euro per il 2019 e 400 milioni di euro per l’anno 2020. Il Comune ferentinate dovrebbe avere tutte le carte in regola per vedersi assegnare i contributi richiesti, come anticipato, pari a euro 2.481.931,75.