Agricoltura, arrivano i nuovi investimenti Ecco gli obiettivi: promozione e sviluppo
La Regione Lazio ha approvato con una delibera di Giunta lo stanziamento di 300.000 euro a favore delle “Iniziative di promozione esviluppo delleattività multifunzionali” in agricoltura. «Vogliamo promuovere, coerentemente alle nostre linee programmatiche di sviluppo e di consolidamento del sistema agricolo regionale – ha dichiarato l’assessore Enrica Onorati – la valorizzazione e la fruizione del territorio, inteso come patrimonio inestimabile di risorse locali, della cultura e delle tradizioni rurali. A tal fine, dopo aver creato un gruppo di lavoro composto dai tecnici della direzione Agricoltura e di Arsial e aver insediato il tavolo della multifunzionalità in assessorato, stanziamo oggi 300.000 euro per sostenere tutte le iniziative di informazione, promozione e sviluppo di attività come per esempio agriturismo, agricolturasociale eturismorurale». La realizzazione degli interventi e delle iniziative di promozione e sostegno per lo sviluppo delle attività saranno affidate all’Arsial
Vertice di Forza Italia, con vista sul centrodestra
Forza Italia si riunisce domani sera ad Arpino. Un vertice al quale prenderanno parte il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone, il vicecoordinatore e consigliere provinciale Gianluca Quadrini, i tre commissari provinciali Adriano Piacentini, Daniele Natalia e Rossella Chiusaroli. Un incontro importante, peraltro alla vigilia degli stati generali del centrodestra provinciale, che si terranno la prossima settimana. Dopo un vertice tra Francesca Gerardi (deputato e coordinatore provinciale della Lega), Massimo Ruspandini (senatore e leader di Fratelli d’Italia), Gianluca Quadrini (vicecoordinatore regionale di Forza Italia) e Pasquale Ciacciarelli (consigliere regionale di Cambiamo). Adriano Piacentini, uno dei tre commissari provinciali di Forza Italia, dice: «Intanto è importante l’incontro che fare mo ad Arpino. Il nostro partito resta baricentrico negli assetti del centrodestra. Con gli alleati abbiamo sempre avuto ottimi rapporti. Sappiamo perfettamente che a livello nazionale gli equilibri sono cambiato, ma sappiamo altrettanto bene che in Ciociaria il nostro peso è più alto della media nazionale e perfino regionale. Abbiamo davanti una stagione politica ed elettorale importante e sono sicuro che riusciremo ad ottenere successi ad ogni livello. Siamo certi che l’unità sarà un valore aggiunto».
Sardellitti in pressing
Tiene la barra dritta sul profilo amministrativo, senza però perdere di vista il campo politico, che è quello del centrosinistra. E quindi dell’o p p osizione. Alessandra Sardellitti, consigliere comunale di Frosinone del Partito Democratico, negli ultimi mesi ha posto l’a ccento su diverse tematiche. Ha ottenuto risposte? «Non ancora», spiega. Con una certa ironia di chi è abituato a vedere il bicchiere mezzo pieno. Tra le problematiche sollevate, quella legata alla presenza del vincolo di edificabilità intorno all’area cimiteriale. Un tema molto importante, specialmente per Colle Cottorino. Rileva Alessandra Sardellitti: «Una problematica seria, perché l’effetto di questa situazione è che comporta che moltissimi immobili risultano abusivi e non condonabili. Nonostante siano state presentate richieste di condono edilizio nel rispetto dei termini e delle modalità di legge. Per dirla in modo più semplice e diretto: i proprietari chiedono con forza che quegli immobili vengano condonati nel rispetto delle norme e delle procedure di legge. Perché parliamo di persone che hanno l’obiettivo di vedere finalmente realizzati i sacrifici di una vita. Attraverso l’a c c oglimento delle richieste di sanatoria». Ma per quale motivo si è determinata una situazione del genere? Afferma Alessandra Sardellitti: «L’abuso nasce dalla presenza del vincolo cimiteriale. Il fatto è che la legge, per come è stata riformata, ci permetterebbe di ridurre quel vincolo a determinate condizioni. Da due anni e mezzo, cioè dal momento del mio insediamento come consigliere comunale, ho chiesto ai dirigenti del Comune che si incontrassero con i loro colleghi della Regione Lazio per trovare una soluzione definitiva che consentisse la riduzione del vincolo di inedificabilità, con conseguente rilascio dei condoni richiesti. Devo dire che l’A m m i n i s t r azione Comunale ha sempre avuto un atteggiamento propositivo sul punto, ma questo è il momento di accelerare. Colgo l’occasione per ribadire quanto ho già avuto modo di affermare. E cioè che l’a r g omento dovrebbe essere posto all’attenzione del consiglio comunale, che per la sottoscritta resta centrale nelle dinamiche tra maggioranza e opposizione. Fra l’altro la soluzione di un problema del genere determinerebbe nuove entrate nelle casse del Comune. Restituendo dignità ad un intero quartiere». Ma Alessandra Sardellitti accende i riflettori altresì sul tema della dotazione del personale all’interno della struttura comunale. Nota: «A sollevare il problema è stato, nell’ultima seduta consiliare dedicata al question time, il collega Norberto Venturi. Anche su questo ritengo che sarebbe importante fissare una discussione in consiglio comunale. So perfettamente che è stato già detto che per quanto riguarda il triennio 2019-2021 non c’è la possibilità di sostituire i dipendenti che vanno in pensione. Ma dobbiamo pure tener presente che quest’anno ci saranno una ventina di dipendenti in uscita. Compresi quelli che hanno utilizzato la finestra aperta da quota 100. Così come ci saranno altri pensionamenti nel 2020. Ci sono settori fondamentali che non possono andare in sofferenza: penso ai servizi sociali, ma pure ai lavori pubblici e all’urbanistica. Per non parlare dell’ambiente. Credo che il tema meriti una seria discussione in aula consiliare».
«Ora sappiamo che il Dea di secondo livello non ci sarà»
«Il nuovo Atto di autonomia aziendale della Asl di Frosinone, o meglio la bozza 2019 sottoposta all’attenzione dell’assemblea dei sindaci, un primo effetto tangibile l’ha comunque determinato, quello della totale scomparsa, nel nuovo testo, della previsione del Dea di secondo livello per Frosinone». Lo dice, anzi lo scrive Danilo Magliocchetti, consigliere comunale di Cambiamo. Rileva: «Se infatti si confrontano i due documenti, quello attualmente in vigore del 2018, con la bozza 2019, emerge chiaramente che questa previsione di un Dea superiore per il capoluogo, non è più un obiettivo e nemmeno determinato nel tempo. Contrariamente a quanto si è voluto, pervicacemente, tentare di far credere in passato. Infatti, mentre nell’Atto aziendale 2018, in vigore, a pagina 8 è scritto:“R i o rganizzazione del l’attività ospedaliera impostata sempre su base dipartimentale ma creando un unico Dipartimento ospedaliero diviso per aree al fine di semplificare le procedure assistenziali e specializzare gli interventi con l’attivazione di una Uoc di neurochirurgia e una Uosd di radiologia interventistica, in aggiunta all’Utn già in essere, avvicina l’o b i e t t ivo, almeno in termini operativi, dell’operatività di un Dea di secondo livello”. A pagina 64 della bozza del nuovo Atto 2019 è scritto semplicemente che “in particolare, per il presidio ospedaliero Frosinone-Alatri si continuerà con una intensa opera di riqualificazione e potenziamento nell’ambito delle attività del Dea”. Quindi più nessun riferimento, ripetto al documento attuale, né temporale né programmatico, ad un Dea di secondo livello per Frosinone. Si parla genericamente di riqualificazione e potenziamento. Ora lo sappiamo chiaramente».
“Brunel leschi” al freddo
Caldaia rotta e termosifoni spenti nell’istituto che ospita Ragioneria e Geometri Dopo vari solleciti domani corteo di protesta. La Provincia dovrebbe risolvere il problema a breve
Una caldaia che non funziona da mesi, termosifoni spenti, aule fredde, una situazione di disagio che stenta a risolversi nonostante segnalazioni e solleciti. Ed ora scatta la protesta con tanto di corteo per le strade della città. Sul piede di guerra sono gli studenti del “Brunelleschi – Da Vinci”, che lunedì e ieri, per protesta, non sono entrati a scuola e probabilmente anche oggi diserteranno le aule, mentre per domani mattina è stata organizzata una manifestazione di protesta con un corteo autorizzato che partirà da via Piave (dove si trova l’istituto), a partire dalle 8.30, e si snoderà lungo le strade del capoluogo, fino a piazza Gramsci, sede dell’ammi – nistrazione provinciale, che ha la competenza sugli istituti di istruzione secondaria superiore. «La situazione è diventata ormaiinsostenibile -hadetto larappresentante d’istituto Gaia Di Fede – i termosifoni dovevano essere già accesi a partire dal 15 novembre scorso, ma, ad oggi, la caldaia risulta ancora non funzionante. La temperatura nelle aule è di 11° e in queste condizioni diventa assai complicato poter svolgere per noi, che siamo 450 studenti, attività didattiche. Non chiediamo niente di particolare se non di poter frequentare ambiente idonei per la nostra istruzione. Auspichiamo che la Provincia risolva il prima possibile il problema, così come ciè statopiù voltepromesso dal funzionario preposto. Intanto, scenderemo in piazza per far sentire la nostra voce». «Il problema è stato più volte segnalato – ha confermato il dirigente scolastico Monica Fontana – ma ad oggi ancora non sappiamo quando verrà risolto. Io sono arrivata in questa scuola quest’estate, ma il mio predecessore non aveva mancato di comunicare il guasto. Io stessa a settembre ho sollecitato nuovamente l’intervento. Dei sopralluoghi sono stati effettuati anche in questi giorni e la ditta incaricata dovrebbe comunicare a breve costi e tempi della riparazione della caldaia. Speriamo che il tutto si risolva presto». Ieri c’è stato unincontro in Provincia in cui si è parlato anche di questo problema tecnico dell’im – pianto e a quanto pare per la metà della prossima settimana tutto dovrebbe tornare a posto.l
Cassino – Comune, mancano 50 dipendenti
Ora la soglia di guardia è stata superata: sono almeno cinquanta i dipendenti che servirebbero al Comune di Cassino per tornare a pieno regime. Tra normale raggiungimento dell’età pensionabile e quota cento – che ha causato la fuoriuscita di molte unità di personale nel corso di quest’anno – sono scesi a meno di 160 i dipendenti del Comune di Cassino: ne servirebbero circa 50 in più, ovvero 209. Per questo motivo il sindaco Enzo Salera dopo aver ricevuto il via libera dal Ministero al bilancio stabilmente riequilibrato, intende accelerare per portare il documento contabile in aula e intanto ha già avviato il piano per fare nuove assunzioni e rafforzare l’or – ganico. L’obiettivo è quello di incrementare soprattutto ilcorpo di polizia locale, ormai allo stremo. Si punta quindi a ottenere dieci unità di personale entro la fine dell’anno, di cuicinque agenti della municipale: nei prossimi giorni sarà inviato il documento contabile al Ministero. Altre assunzioni dovrebbero poi arrivare nel 2020. Intanto, con apposito ordine di servizio, è stato spostato un dipendente dall’ufficio tributi proprio nei giorni in cui l’ufficio è chiamato a svolgere una mole di lavoro importante a causa della cessazione della Andreani: il nuovo bando è in preparazione in questi giorni. E sempre nei prossimi giorni dovrebbe esserci la firma con la Publiparking per le strisce blu. Intanto ieri mattina il sindaco Enzo Salera insieme al presidente del consiglio, Barbara Di Rollo, ha partecipato ad Arezzo all’assem – blea congressuale dell’Anci: Antonio Decaro,sindaco di Bari,è stato confermato presidente dell’Asso – ciazione nazionale dei Comuni italiani. E sempre Salera annuncia: «In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulla donna l’amministrazione, tramite l’assessorato alle Pari Opportunità, ha dato il via al progetto Artemisia che sarà presentato alla stampa giovedì alle 15 in sala Restagno, nel Comune di Cassino».l
La frana aspetta il giudice
Ancora cedimenti al costone di via Nazionale. La situazione, che già all’inizio della primavera destava forti preoccupazioni a causa di una frana dovuta anche alle ingenti piogge marzoline, torna di nuovo di attualità. La questione sorta tra il Comune e un privato cittadino aspetta ancora il verdetto del tribunale di Cassino, davanti al quale le parti dovranno comparire per stabilire a chi competa la messa in sicurezza del costone e la valutazione di eventuali danni o rischi da quantificare e indennizzare al proprietario del terreno franato. Ciò in quanto, secondo quest’ultimo, lo scivolamento di terra sarebbe da attribuire “a una cattiva regimentazione delle acque di scolo del cimitero comunale”, che si erge proprio al di sopra del fondo terriero. Citazione contro la quale il Comune si è opposto, ma finché il giudice competente non si pronuncerà in merito, in occasione soprattutto di forti rovesci come quelli dei giorni scorsi, i detriti continueranno a minacciare i passanti e gli automobilisti. Spiccano di nuovo infatti, proprio sul marciapiede che costeggia l’arteria principale della città e che tra l’altro è già di per sé molto stretto, grossi pezzi di terra rocce calcaree e vegetazione che a un certo punto occupano quasi totalmente lo spazio calpestabile. Pare che il Comune, già in occasione di un precedente smottamento, si fosse impegnato con la proprietà a provvedere alla messa in sicurezza con un’opera muraria; da allora, però, nulla o quasi è stato fatto. È stata ripulita l’area e fissata una rete metallica che su una costa friabile sulla quale sussiste un movimento franoso in atto non sarebbe in grado di contenere un’eventuale emergenza più consistente. Finché il Comune non terrà fede al proprio impegno e la controversia legale non sarà definitivamente risolta, di fatto nessuno interviene. Da qui la crescente preoccupazione dei residenti soprattutto durante le stagioni molto piovose come quella che stiamo vivendo