Vaccini, parte la campagna di prevenzione Oltre quattrocentomila dosi già consegnate
Sono oltre 404.000 le dosi di vaccino antinfluenzale consegnate ad oggi in tutto il territorio regionale. A dirlo è l’a ssessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, che sottolinea il notevole incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno passato e il successo della Campagna di Vaccinazione Antinfluenzale che ha preso il via il 15 ottobre e terminerà il 31 dicembre prossimo. «La Campagna vaccinale antinfluenzale nel Lazio sta entrando nel vivo – dichiara l’a ssessore – Voglio rivolgere un invito alla vaccinazione soprattutto per la popolazione degli over 65. È importante non aspettare l’ultimo momento o i primi freddi, ma fare il vaccino poiché l’influenza non va sottovalutata e ogni anno i sintomi influenzali mettono a rischio lo stato di salute dei cittadini soprattutto gli anziani e le persone più deboli. Un invito particolare alla vaccinazione lo rivolgo infine a tutto il personale sanitario»
Lazio Green, il nuovo bando per sensibilizzare i giovani
È stato pubblicato ieri il nuovo bando della Regione Lazio “Green”, un’opportunità da 3 milioni di euro dedicata alla promozione e alla sensibilizzazione dei più giovani al rispetto dell’ambiente. L’iniziativa si inserisce nei percorsi educativi ed è finalizzata a dare ai giovani strumenti di conoscenza utili per renderli protagonisti dei processi di sviluppo dei territori alla luce delle sfide poste dal cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale in generale. «L’avviso pubblico – si legge nella nota ufficiale diramata dalla Regione Lazio – promuove la costituzione di un “C a t alogo regionale degli interventi di accompagnamento dei giovani per il rispetto dell’a mbiente e per sostenere la sfida dei cambiamenti climatici». Al bando potranno partecipare gli Enti del Terzo settore, le associazioni ambientaliste, gli Enti di Gestione delle Aree Naturali Protette Regionali e dei Monumenti Naturali del Lazio, che dovranno però presentare progetti su uno dei seguenti temi: cambiamenti climatici; inclusione sociale, diritti e ambiente; gestione dei rifiuti; educazione alle 3R (ridurre, riusare, riciclare); progettazione dell’educazione ambientale; uso delle risorse, educare all’uso responsabile della risorsa idrica e delle risorse energetiche; tutela degli ecosistemi naturali; inquinamento. Potranno usufruire dei progetti inseriti nel Catalogo le scuole e gli organismi di formazione del Lazio. Queste iniziative, ricorda l’ente, sono parte del progetto “Lazio Green”, «le azioni concrete della Regione per far diventare il Lazio un territorio sostenibile».
La Regione Lazio a caccia di direttori sanitari
La Regione Lazio cerca direttori sanitari per le proprie aziende sanitarie e per gli enti del servizio sanitario regionale e, allo scopo, sarà formata una graduatoria di merito da cui si attingerà per procedere alle nomine. La novità è espressa in un apposito avviso che è stato pubblicato il 10 ottobre scorso al quale gli interessati potranno rispondere entro le 12 di sabato prossimo. La Regione precisa che «trattandosi della formazione di un nuovo elenco, i soggetti interessati, ivi compresi anche coloro che già ricoprono la carica di direttore generale, di direttore amministrativo, coloro che risultano iscritti in elenchi di altre regioni, devono presentare la domanda entro il termine perentorio di 15 giorni decorrenti dal giorno successivo alla pubblicazione dell’avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio nonché sul portale istituzionale www.regione.lazio.it; non verrà inviata alcuna comunicazione ai direttori attualmente in carica; l’inserimento nell’elenco non farà sorgere in capo agli interessati alcun diritto a ricevere comunicazioni personali relative all’avvio di successive procedure o in caso di mancata presentazione della domanda nei termini di volta in volta indicati; l’iscrizione nell’elenco degli idonei è condizione necessaria, ma non sufficiente ai fini della nomina, tenuto conto anche delle vigenti disposizioni in tema di inconferibilità e incompatibilità dell’incarico». I requisiti richiesti sono: laurea in medicina e chirurgia; età non superiore a 65 anni; svolgimento di qualificata attività di direzione tecnico – sanitaria, per un periodo di almeno cinque anni nell’ambito di enti o strutture sanitarie pubbliche o private di media o grande dimensione; posses so dell’attestato di formazione manageriale per l’area di sanità pubblica, nonché della specializzazione, preferibilmente in una delle discipline della sanità pubblica o un titolo equipollente; insussistenza delle condizioni di inconferibilità dell’incarico previste nei casi di condanna penale o procedimento penale e mancata collocazione in quiescenza. Intanto, all’Azienda sanitaria di Frosinone, dopo l’annuncio dell’arrivo di dieci medici specialisti di Chirurgia Generale, che andranno a potenziare gli organici del polo ospedaliero di Frosinone-Alatri (quattro unità), del polo ospedaliero di Sora (quattro unità) e del polo ospedaliero di Cassino (due unità),prosegue la spinta propulsiva impressa dal nuovo direttore generale dell’Asl di Frosinone, Stefano Lorusso, ad accelerare sulle nuove assunzioni, come detto in diverse occasioni anche pubbliche. Ai primi di novembre prenderanno servizio tre nefrologi. Si tratta di assunzioni a tempo indeterminato che andranno a potenziare gli organici dei servizi di dialisi degli ospedali di Frosinone e Sora. Per fine anno si attendono, poi, altri tre nefrologi. La novità principale, in realtà, riguarda la pubblicazione sul Burl di tre avvisi per assumere (per il momento a tempo determinato) complessivamente venti medici, così individuati: 10 anestesisti, 5 cardiologi e 5 internisti (medici di medicina interna). Gli avvisi scadranno il prossimo 31 ottobre, termine perentorio, e si può ragionevolmente presumere che per dicembre i venti medici possano entrare in servizio. Con le deliberazioni del 7 ottobre scorso sono stati, infatti, indetti altri due concorsi pubblici per venti anestesisti a tempo indeterminato e per cinque medici di Pronto Soccorso sempre a tempo indeterminato. Nelle prossime ore, inoltre, sarà indetto il concorso (in forma aggregata con le Asl di Latina e Viterbo) per 11 medici di Ostetricia e Ginecologia. Il che fa un totale di altri 36 medici a tempo indeterminato. Numero che lieviterà fino a 70. «Mi auguro che i nostri bandi ed i nostri avvisi –ha spiegato il direttore generale Stefano Lorusso – abbiano ampio risalto e trovino l’adesione di tanti medici anche su questo territorio ciociaro. Ciò, oltre a rendere più efficienti i nostri servizi e ad accogliere più velocemente i cittadini per le prestazioni richieste, potrà costituire anche un forte impulso occupazionale».
Caperna alla Leopolda, bufera Pd
Il “caso Caperna” scuote il Pd. La partecipazione del capogruppo provinciale del partito alla giornata conclusiva della decima edizione della Leopolda di Matteo Renzi (sostanziale atto fondativo di Italia Viva) non poteva passare inosservata. E infatti telefonini bollenti ieri mattina. Il perimetro della discussione è delimitato: Caperna è uno dei fedelissimi di Antonio Pompeo, che ha sempre fatto parte dell’area renziana. Però non ha seguito l’ex rottamatore in questa fase. Ma oggi il punto politico è diverso, perché Matteo Renzi non guida una corrente dei Dem ma un altro partito. In Pensare Democratico, la componente di Francesco De Angelis, Mauro Buschini e Sara Battisti, tutti chiedono chiarezza nelle scelte. A Pompeo naturalmente. Perché tutti allo stesso tempo pensano (e temono) che la strategia di Renzi, calata sui territori, potrebbe essere quella di una lenta emorragia. Detto in parole semplici: non si esce tutti insieme e in blocco, ma pochi alla volta. In questo modo si darebbe il senso di un logoramento del Partito Democratico. Però la parola d’ordine è “cautela”. Almeno per i prossimi dieci giorni, per capire cioè cosa potrà davvero succedere. Da un lato il segretario nazionale Nicola Zingaretti ha l’esi genza di blindare il Governo, ma dall’altro non intende lasciare spazi alle incursioni di Matteo Renzi. Ma il Pd dovrà decidere in fretta. Intanto il “caso Caperna” ha già diviso i falchi dalle colombe. I primi vorrebbero aprire ufficialmente la questione per chiedere ai livelli superiori del partito se il capogruppo provinciale può partecipare alla tre giorni di Renzi. Qualcuno ha perfino ipotizzato l’espulsione. Anche se nessuno rilascia dichiarazioni ufficiali sul tema. Fra l’altro Francesco De Angelis da settimane ha aperto la stagione del confronto con Antonio Pompeo. Evidente la volontà di tenere unito il Pd in un momento delicato. Domenica prossima però si vota in Umbria e una vittoria del centrodestra a trazione Lega aprirebbe una resa dei conti micidiale nel Governo. Con ricadute inevitabili all’interno del Pd. Con Matteo Renzi sempre più in versione spina nel fianco. Il senatore Bruno Astorre, segretario regionale dei Democrat, dice: «Il Pd è la casa di tutti e il nostro compito è quello di lavorare affinché tutti si sentano a casa». Chiediamo ad Astorre: ma se qualcuno nel Pd non vuole più stare e magari intende passare con Renzi, non è meglio dirlo subito? Risponde Astorre: «Io spe ro che non se ne vada nessuno». Insomma, il Pd mantiene i nervi saldi e confida nella trattativa. Però nel partito la convinzione che l’area di Pompeo alla fine possa varcare il Rubicone è molto forte. Ieri pomeriggio all’Astor c’è stata la riunione della componente che fa riferimento al presidente della Provincia, dell’Upi Lazio e sindaco di Ferentino. Anche se allargata ad altri amministratori.Al tavolo principale, oltre a Pompeo, i consiglieri provinciali Germano Caperna e Alessandra Sardellitti, ma anche l’ex segretario provinciale e sindaco di Cervaro Simone Costanzo. E (sorpresa vera) Luigi Vacana, vicepresidente della Provincia, non iscritto al Pd. In platea, tra gli altri, Maria Paola D’Orazio, Giulio Conti, Stefania Martini, Mauro Bussiglieri, Fabio Di Fabio e diversi altri. Molti gli interventi, tutti dello stesso tono: «Il Pd deve essere la casa di tutti, non è possibile continuare a restare schiacciati su una sola componente (ndr: quella di Francesco De Angelis). Vanno valorizzati tutti gli amministratori che quotidianamente si battono per il territorio. Non vogliamo sentirci sopportati. O addirittura ospiti indesiderati». Quindi le conclusione di Antonio Pompeo. Ha detto: «Io sto nel Pd e intendo restarci. Ma le condizioni devono cambiare, vogliamo sentirci a casa. E la dirigenza nazionale deve guardare con attenzione ai territori e agli amministratori». Nessuno “strappo” quindi. Nessun annuncio di adesione a Italia Viva di Matteo Renzi. Poi però ci sono i fatti. O le coincidenze, dipende dai punti di vista. Alla Leopolda c’era Germano Caperna, capogruppo provinciale del Pd e fedelissimo di Pompeo. C’era pure Francesco Pompeo (nipote del presidente), da sempre protagonista dei “Millennials”. Presente alla Leopolda pure Claudio Pizzotti, presidente del consiglio comunale di Ferentino. E se non può esistere una proprietà transitiva, è pure vero che il messaggio che passa è quello di una possibile… avanscoperta.
Di Rollo, un successo tira l’a l t ro
Un 2019 certamente da incorniciare, dal punto di vista politico, per Barbara Di Rollo. Un successo dopo l’altro dall’inizio dell’anno ad oggi: in primis ha scommesso sulla candidatura di Enzo Salera, lo ha sostenuto alle primarie e ha vinto. Poi si èimpegnata a costruirela listadelPd ehaottenuto ilpiù alto numero di preferenze risultando essere la prima degli eletti e battendo ogni record provinciale. È stata quindi eletta presidente del Consiglio. Ora, perlei, è arrivata un altro successo politico: è stata eletta consigliera delegata al Consiglio nazionale di Anci. «Con l’elezione di Barbara si rafforza notevolmente ilruolo delComune diCassino edell’amministrazione Salera nella politica regionale, grazie sicuramente al lavoro del segretario regionale Pd Bruno Astorre e al presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini. Sono sicuro che, anche grazie a questa nomina, Barbara saprà valorizzare appieno il suo ruolo per il bene dell’amministrazione comunale e quindi per i cittadini di Cassino», commenta l’assessore Danilo Grossi. Che poi aggiunge: «Sono davvero contento della nomina a presidente di Anci Lazio di Riccardo Varone, sindaco di Mon terotondo e di Barbara di Rollo, delegata al Consiglio nazionale Anci. Nell’assemblea regionale che si è tenuta a Roma la scorsa settimana, come rappresentante del sindaco Salera e della città di Cassino, ho preso parte a una importante giornata democratica in cui abbiamo individuato i rappresentanti degli amministratori, che oggi sempre di più diventano fondamentale come cerniera tra i governi regionali e nazionali con le amministrazioni locali. Monterotondo, è stato, infatti l’unico grande comune della Regione Lazioinsieme aCassino,incui sièaffermato il centrosinistra al ballottaggio nel 2019 e, dunque, assume una valore ancora più importante lanominadel suogiovanesindaco alla guida dell’Anci regionale. Ma siamo ancora più soddisfatti per l’elezione di Barbara Di Rollo»