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Provincia – Ventitré milioni di euro per l’edilizia scolastica
Sono oltre ventitré i milioni di euro messi a disposizione della Provincia di Frosinone per interventi di riqualificazione e messa in sicurezza delle scuole superiori da parte del ministero dell’Istruzione e di quello delle Finanze. La notizia, riportata nel decreto dello scorso 6 maggio, è accolta con favore in Ciociaria. «Le risorse premiano i progetti presentati dall’amministrazione guidata dal presidente Antonio Pompeo», afferma una nota dell’ente di piazza Gramsci e riguardano l’Istituto d’istruzione superiore San Benedetto di Cassino, l’Istituto d’istruzione superiore Baronio di Sora, l’Istituto d’istruzione superiore Simoncelli di Sora, l’Istituto d’istruzione superiore Tulliano di Arpino; l’Istituto d’istruzione superiore Brunelleschi-Da Vinci di Frosinone, il Liceo Varrone di Cassino, l’Istituto d’istruzione superiore Righi di Cassino e l’Istituto comprensivo di Alvito. «Siamo soddisfatti per questi finanziamenti – ha dichiarato il Presidente Antonio Pompeo – la riqualificazione del patrimonio di edilizia scolastica deve essere sicuramente una priorità dell’genda politica nazionale. Per questo stiamo lavorando anche a livello di Unione delle Province d’Italia per ridare dignità e centralità ai nostri enti, proprio a partire dagli aspetti concreti della vita dei cittadini, come è appunto la scuola». Aggiunge il presidente della Provincia: «Le risorse che ci sono state assegnate dimostrano da una parte la validità delle proposte progettuali, dunque la qualità del personale tecnico, dall’altra la centralità delle Province che possono svolgere un ruolo fondamentale anche per il rilancio dell’economia a livello locale. Tutte tematiche che, ripeto, stiamo discutendo come Upi nel tavolo nazionale di confronto col Governo e che i fatti dimostrano essere battaglie giuste. Voglio ringraziare il consigliere Germano Caperna, che nel corso della scorsa consiliatura ha gestito molto bene la delega all’edilizia scolastica».
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Cassino – Ecco il Giro d’It a l i a Ma è caos scuole e niente notte rosa
ALBERTO SIMONE
Tutto pronto per la tappa del Giro d’Italia. Già nel pomeriggio in città inizieranno ad arrivare i primi corridori e sarà allestito il villaggio rosa. Dalle 15, difatti, su alcune strade del centro – in particolar modo Corso della Repubblica, viale Dante, piazza Diaz, piazza Labriola, piazza Diamare e piazza Nicholas Green – scatterà il divieto di sosta e lo stop al traffico veicolare per permettere ai mezzi della carovana rosa di preparare la partenza. Per la città martire si tratta di una prima assoluta: mai, prima d’ora, il centro urbanodi Cassino era stato sede di una partenza di tappa del Giro d’Italia. L’unico precedente risale al 2014 quando ci fu l’arrivo a Montecassino. Tutti gli alberghi sono sold out: non solo a Cassino ma anche nel Cassinate. Tutti esauriti i 700 posti letto a disposizione. Basti pensare, difatti, che solo i ciclisti sono 176. I commercianti hanno vestito di rosa la città e sarà una festa per tutti: parteciperanno anche gli studenti visto cheiericon appositaordinanzail commissario prefettizio Benedetto Basile ha provveduto alla chiusura delle scuole. Ma non proprio tutte. Chiuse venti scuole Alla fine la decisione tanto attesa è arrivata: in occasione della tappa di partenza del Giro d’Italia prevista per domani mattina le scuole resteranno chiuse. Ma non tutte. E non si tratta neanche di una vera e propria chiusura dei plessi ma è disposta «la sospensione delleattività didattiche»in ben venti scuole. Praticamente si farà lezione solo nelle scuole delle periferie: zona Folcara, Sant’Angelo, Colosseo e Caira. Queste, invece, le venti scuole interessate dalla sospensione dell’attività didattica il 16 maggio: asilo nido via Alfieri, asilo nido via Botticelli, scuola dell’infanzia di via Arno, scuola dell’infanzia di via Donizetti, scuola dell’infanzia di via Zamosch, scuola dell’infanzia di via Arigni, scuole primaria “Pio Di Meo”, scuola dell’infanzia “Enzo Mattei”, scuola primaria “San Silvestro”; scuola secondaria di primo grado “Diamare” sede di via Alfieri, scuola secondaria di primo grado “Conte”, scuola secondaria di primo grado “Di Biasio”, istituto professionale “Righi”, liceo classico “Carducci”, Istituto magistrale “Varrone”, liceo artistico di via Marconi, scuola paritarie “Maria Lapini” (Stimmatine), scuola paritaria “San Benedetto”, scuola paritaria “Primavera” di via Lombardia e scuola paritaria Ansi di via Benedetto Croce. Le polemiche e la festa Non mancano le polemiche per la comunicazione, con sole 48 ore di anticipo, della chiusura delle scuole e per il fatto che quelle periferiche restino aperte. Il primo a polemizzare è l’ex delegato allo sport Carmine Di Mambro che evidenzia come sin dal primo giorno aveva fatto presente al commissario l’importante appuntamento del 16 maggio e la possibilità di chiudere le scuole per coinvolgere i ragazzi. La partenza della tappa è prevista alle 11.20 da Corso della Repubblica poco prima della madonnina e si procederà a passo d’uomo fino alla rotonda di Panorama, dopo di che la corsa entrerà ufficialmente nel vivo. Niente notte rosa E non mancano le lamentele anche per il fatto che non è stato dato seguito alla proposta di fare la notte rosa in attesa del giro: un’occasione che poteva aiutare il commercio e l’economia, ma a tal proposito nulla si è mosso e fuori i negozi resta una spruzzata di rosa e nulla più. Gli atleti arriveranno in città già domani sera direttamente da Terracina doveè previstol’arrivo della quinta tappa e giovedì dalle prime ore della mattinata parte la grande festa che si terrà in piazza Labriola e corso della Repubblica mentre lungo viale Dante ci saranno tutti gli autobus e le vetture dei team interessati. Già dalle 9 del mattino il centro urbano sarà out e alle 11.20 ci sarà la partenza all’altezza del bar “Civico 29”. Si procede a passod’uomo (ilcosiddetto chilometro zero) fino alla rotonda di Panorama, dopodichè i 176 corridori inizieranno a sfrecciare alla volat di San Giovanni Rotondo per un totale di ben 238 chilometri.
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Sora – Otto milioni per due istituti La D’Orazio ringrazia Pompeo
La notizia dello stanziamento di risorse economiche per alcuni istituti superiori della provincia di Frosinone ha stampato sul volto della consigliera comunale Maria Paola D’Orazio, delegata dell’Anci Lazio, un sorriso di soddisfazione. A Sora sono stati destinati 2.700.000 euro per l’istituto di istruzione superiore “Cesare Baronio” e 5.099.000 euro per il liceo classico “Vincenzo Simoncelli”. «Come ha giustamente sottolineato il presidente Pompeo, riqualificare il patrimonio edilizio scolastico provinciale deve essere un punto fondamentale e imprescindibile dell’agenda politica nazionale – ha commentato la D’Orazio – È quindi con ancora maggiore soddisfazione che voglio ringraziare il presidente Pompeo e la sua amministrazione per aver ottenuto dal ministero dell’Istruzione da quello delle Finanze circa otto milioni di euro per due istituti superiori della città. Le risorse finanziarie saranno destinate alla messa in sicurezza delle strutture secondo i progetti di fattibilità tecnico-economica ritenuti più validi. È innegabile, ancora una volta – ha concluso Maria Paola D’Orazio – l’attenzione dell’ente provinciale per la nostra città e, in questo caso specifico, per l’incolumità di studenti, insegnanti e personale».l Ec p
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Fiuggi – Il colpaccio di Fratelli d’Italia
Una combinazione magica come l’ha definita lunedì scorso Fabio Rampelli vice presidente della Camera dei Deputati o forse più semplicemente l’inevitabile destino giunto al suo naturale compimento, quello che legherà per il futuro la vice sindaco di Fiuggi ed assessore alla cultura, Marina Tucciarelli e Fratelli d’Italia, il movimento politico caro a Giorgia Meloni. Due strade nate per incontrarsi perché accomunate da identici valori e ideali politici. Questo è emerso nella conferenza stampa che si è tenuta lunedì a Montecitorio ed che ha visto tra glia altri la partecipazione dell’on. Federico Mollicone, del coordinatore provinciale Paolo Pulciani e dell’ex europarlamentare Alessandro Foglietta. «L’adesione di Marina per noi ha un significatoprofondo, per diversi ragione ed anche perché la nostra storia ha radici solide in Fiuggi. Perché qui fu celebrato il congresso che sancì la ormai storica svolta che dal Movimento Sociale Italiano diete vita ad AlleanMarina Tucciarelli al centro della foto Il colpaccio di Fratelli d’It a l i a La novità Il vicesindaco e assessore alla cultura Marina Tucciarelli aderisce al partito di Giorgia Meloni «Scelta naturale. In FdI ritrovo tutti i miei ideali: famiglia, sovranità popolare, solidarietà sociale ed equità fiscale» za Nazionale. Sempre a Fiuggi però è stato celebrato anche il primo congresso di Fratelli d’Italia. In questa meravigliosa cittadina abbiamo iniziato a tracciare il progetto politico di cui oggi siamo espressione. Così come le linee guidada cuisviluppare unadestra europea aperta e moderna, fondata sui nostri valori e la nostra concezione del mondo». «Quella di oggi è una scelta naturale in quanto in Fratelli d’Italia ritrovo tutti i miei ideali – ha inteso precisare Marina Tucciarelli – che sono quelli della famiglia, della sovranità popolare, della solidarietà sociale, dell’equità fiscale e che soprattutto si ispirano ad una visone spirituale delle vita ancorati alla tradizione nazionale. – concetti resi ancora più chiari sulle ragioni della sua scelta politica, quando la vice sindaca ha ricordato l’invito di Papa Francesco nel ” Profonde – re il massimo impegno individuale nel realizzare una più solida amicizia sociale”». Aldilà della comunanza politica e di valori, volendola vedere in termini molto più prosaici, Fratelli d’Italia con l’ingresso di Marina Tucciarelli rinforza in maniera decisa il suo bacino elettorale nel nord Ciociaria e prepotentemente su Fiuggi, dove nelle passate elezioni comunali, la vice sindaca risultò essere la prima degli eletti con il 14,7% delle preferenze sul complessivo della sua lista. Indubbiamente un bel colpaccio quello di Giorgia Meloni e Fabio Rampelli.
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Veroli – Fondi per il “Museo diffuso”
AESSANDRA CINELLI
Fondi in arrivo per il ‘Museo Diffuso’. Una rete museale non solo cittadina ma provinciale, la città di Veroli allarga gli orizzonti verso scelte vincenti per l’econo – mia locale. Un progetto che il Comune di Veroli ha condiviso con il Comune di Frosinone, capofila di una rete museale alla quale hanno aderito anche i Comuni di Atina, Castro dei Volsci, Sora, Casalvieri e Ferentino. La proposta è risultata vincente, classificandosi al nono posto su oltre trecento partecipanti, della selezione di prima fase dell’avviso pubblico regionale del distretto tecnologico per le nuove tecnologie applicate ai beni ed alle attività culturali (un bando del valore complessivo di 23 milioni di euro). In base alla graduatoria pubblicata sul Bollettino Ufficiale del 7 maggio scorso, proprio il Comune di Frosinone è assegnatario, al momento, di una sovvenzione di circa 82.000 euro (I fase) per la progettazione esecutiva della proposta ‘M-USE-IT. Musei e Itinerari Archeologici della Provincia di Frosinone’ che prevede una sovvenzione di circa 1.200.000 euro per la realizzazione del progetto (II fase). «L’obiettivo primario – ha spiegato il sindaco Simone Cretaro – è quello dello sviluppodi un ‘museo diffuso’ che facendo perno sui musei collegati, sia in grado di fare rete per creare un’offerta culturale che trae vantaggio dalla comune forza territoriale». Solo un mese fa, l’amministrazione comunale ha inaugurato il Museo civico ‘I luoghi del tempo’ e promosso a livello locale un progetto museale di ampio respiro che unisce le principali realtà culturali e religiose del centro storico. «L’obiettivo ha spiegato il primo cittadino- è proprio quello di creare una rete incisiva tra le diverse realtà culturali territoriali in grado di captare l’attenzione di un numero sempre più ampio di turisti. Gli ultimi importanti interventi di riqualificazione riguardano al momento il museo civico, sito naturale archeologico sotterraneo, che conserva rilevanti aspetti di urbanizzazione risalenti all’epoca romana». Siglata intanto la convenzione per la rete museale cittadina, un progetto che vede impegnati il Comune, la Proloco, l’associazione La Vetta, la Diocesi di Frosinone e la cooperativa L’Airone tramite una convenzione per la gestione coordinata ed integrata.