

Ciociaria Editoriale Oggi 12 Aprile 2019 Pag.3
Titolo: Si rischia l’incubo rifiuti
Sommario: Discarica – Oggi al Tar in sede collegiale la trattazione del ricorso del Comune di Roccasecca contro l’ampliamento In prima battuta la sospensiva è stata concessa e poi revocata nel riesame sul ricorso d’urgenza della Regione
di RAFFAELE CALCABRINA
Sarà discussa oggi l’istanza di sospensiva alla sopraelevazione della discarica di Roccasecca. Il Tar di Roma prima sezione quater è chiamato a confermare il provvedimento assunto dal presidente del collegio che, in sede di riesame, aveva negato la sospensiva, in precedenza accordata. Si tratta di una decisione particolarmente attesa, tenuto conto di quanto rappresentato al Tar dalla Regione Lazio e dalla stessa Saf nei giorni antecedenti la trattazione del riesame al decreto cautelare adottato il 28 marzo. Soprattutto in termini di blocco della raccolta e di ricerca di un’altra discarica con costi doppi per i comuni. La questione è relativa all’ampliamento della discarica di Roccasecca, per i lotti 3 e 4 del bacino 4, accordato dal consiglio dei ministri per un’elevazione di dieci metri e per un periodo non superiore a quattordici mesi. È stato questo l’esito della conferenza dei servizi che, non essendosi chiusa con un accordo, ha determinato l’intervento del consiglio dei ministri. Tuttavia, il Comune di Roccasecca aveva proposto ricorso al Tar chiedendo la sospensiva del provvedimento autorizzativo all’ampliamento. In prima battuta, dunque, il Tar aveva accolto l’istanza cautelare con un decreto presidenziale, fissando comunque la discussione davanti al collegio per l’udienza di oggi. Ma, nelle more, la Regione aveva proposto un’istanza di riesame evidenziando i rischi di un possibile stop alla raccolta dei rifiuti. E sempre il presidente della prima sezione quater del Lazio aveva accolto l’ulteriore ricorso, ripristinando dunque il provvedimento autorizzativo, sempre in attesa della trattazione collegiale di oggi. Si ripropone il rischio che un eventuale blocco può creare problemi al ciclo dei rifiuti.
«Impedire una potenziale, catastrofica, condizione allarmante e pericolosa». Così la Regione Lazio chiedeva al Tar di rivalutare il precedente provvedimento di accoglimento della sospensiva all’ampliamento della discarica di Roccasecca e ribaltare la pronuncia in sede di riesame. Fermare l’ampliamento della discarica rischia di mandare in tilt il ciclo dei rifiuti in provincia di Frosinone, tenuto conto che l’eventuale “soccorso” di Colleferro non sarebbe sufficiente. Il presidente della sezione prima quater del Tar, in sede di riesame, ha rilevato che la Saf, con la nota inviata alla Regione Lazio, «pur ricollegando l’insorgenza di “una situazione di concreta ed effettiva emergenza, dopo il 16 aprile 2019” a un eventuale provvedimento di conferma in sede collegiale della misura cautelare monocratica concessa», ha «parimenti rilevato che l’alternativa del ricorso alla discarica di Colleferro non solo importa ulteriori costi, ma non leva la necessità di “individuare nuovi impianti di smaltimento” in quanto i quantitativi conferibili a Colleferro sarebbero comunque inferiori ai suoi fabbisogni». Davanti al Tar l’avvocato Rodolfo Murra rappresenterà la Regione, Marco Pizzutelli la Mad e Massimo Di Sotto il Comune di Roccasecca. l Lo stabilimento della Saf da dove era stato lanciato l’allarme per i rischi collegati a un’emergenza rifiuti sul caso ampliamento della discarica provincia di Frosinone, come rappresentato dalla Saf, ma anche per una parte dei rifiuti prodotti dalla capitale. Tanto che la Mad, il 2 aprile, aveva comunicato la sospensione del servizio. Era seguita una nota della Saf con la quale il presidente Lucio Migliorelli affermava: «È evidente che la sospensione dell’attività della discarica è suscettibile di generare inevitabili disservizi almeno fino al prossimo 16 aprile, giorno dell’udienza presso il Tar Lazio e una situazione di concreta, effettiva emergenza qualora il Tribunale confermasse il provvedimento adottato all’esito dell’udienza cautelare, perché verrebbe a mancare il principale sbocco per lo smaltimento dei sovvalli prodotti nell’impianto di Colfelice».
Ciociaria Editoriale Oggi 16 Aprile 2019 – Pag.4
Occhiello: Economia – A Frosinone invariate le aliquote di Imu e Tasi Ferma anche l’addizionale Irpef. Scende invece la Tari
Titolo: Tasse locali Tanti Comuni le aumentano
Dopo tre anni dal blocco degli aumenti delle aliquote delle imposte e tasse locali, da quest’anno ritorna la facoltà di manovrare di nuovo la leva fiscale a livello locale. Se sul versante delle Regioni non sono stati apportati aumenti di aliquote, diversa e variegata è la situazione per quanto riguarda le tasse comunali. Il quadro è ancora incompleto in quanto, dopo l’ulteriore proroga, c’è tempo fino al 30 aprile per l’approvazione dei Bilanci previsionali 2019, da parte dei Consigli Comunali. Ma come sta andando? Secondo una prima rilevazione del Servizio Politiche Territoriali UIL, aggiornata al 10 aprile, sulle tre maggiori imposte e tasse dei Comuni (Imu/Tasi, Irpef comunale e Tari), pur non essendo molti i Municipi che stanno rivedendo le aliquote e le tariffe, si tratta comunque sempre di ritocchi di peso. Non vi sono molti aumenti per quanto riguarda l’Imu/Tasi, si agisce di più sul versante delle addizionali comunali Irpef, mentre è più variegato il quadro che riguarda la Tari (tassa rifiuti). Oltre ai rincari si registrano anche alcune riduzioni. Per quanto riguarda le Città capoluogo, non sono molte quelle che hanno apportato modifiche, perché la stragrande maggioranza aveva già portato il livello della tassazione al massimo, prima del blocco triennale delle aliquote. Imu Alla data del 10aprile risultano essere 28 i Comuni che hanno rimodulato le aliquote al rialzo, soprattutto quelle che riguardano alcune tipologie di immobili, tra cui 4 Città capoluogo (Torino, La Spezia, Pordenone e Avellino). In particolare, ad Avellino l’aliquota per le seconde case e altri immobili sale dal 10,5 per mille al 10,6 per mille; a Torino si modificano alcune aliquote e, in particolare, l’aliquota sulle case affittate a canone concordato sale dal 5,75 per mille al 7,08 per mille, mentre, quella a canone libero,da l8,6 per mille al 9,6 per mille; a La Spezia, sempre sulle case affittate a canone concordato, l’aliquota sale dal 4,6 per mille al 6 per mille; a Pordenone sui negozi sfitti l’aliquota sale al 10,6 per mille. Di segno opposto le scelte fatte a Firenze, dove l’ali – quota per le case affittate a canone libero scende dal 7,6 per mille al 5,7 per mille; mentre a Grosseto e Pavia scende rispettivamente dall’8,6 per mille all’ 8 per mille e dal 10,6 per mille al 9,6 per mille. A Frosinone l’aliquota, dopo l’approvazione del bilancio, non è stata variata e non ha subito aumenti. Addizionale comunale Irpef Più gettonati gli aumenti delle aliquote delle Addizionali Comunali Irpef, dove esistono maggiori margini di aumento: su 2.352 Comuni, che hanno comunicato le loro scelte, 250 di essi (il 10,6% del totale) ha scelto di aumentare le aliquote e di rimodulare le esenzioni abbassandone la soglia, tra questi 5 città capoluogo di provincia (Mantova, Rimini, Barletta, Avellino, Trapani). A Barletta l’ali – quota sul primo scaglione di red dito (15.000 euro) passa dallo 0,2% allo 0,5%; quella sul secondo scaglione di reddito(fino a28.000 euro) passa dallo 0,4% allo 0,6%; quella fino a 55.000 euro di reddito passa dallo 0,6% allo 0,7%. Ad Avellino l’aliquota passa dallo 0,7% allo 0,8%, confermando la soglia di esenzione a 15.000 euro. A Trapani la soglia di esenzione viene ridotta da 13.000 euro a 10.000 euro. Mantova e Rimini hanno, invece, deciso di abbandonare l’ali – quota “piatta” per il sistema degli scaglioni progressivi di reddito. A Mantova fino allo scorso anno c’era l’aliquota dello 0,4% e da Tasse locali Tanti Comuni le aumentano Economia A Frosinone invariate le aliquote di Imu e Tasi Ferma anche l’addizionale Irpef. Scende invece la Tari quest’anno si applicheranno aliquote comprese tra lo 0,38% e lo 0,8%. A Rimini dallo 0,3% dello scorso anno si passa ad aliquote comprese tra lo 0,55% e lo 0,8%. Oltre ai rincari ci sono Comuni (75) che hanno scelto di diminuire il carico fiscale tra cui Bologna e Forlì. A Bologna la soglia di esenzione passa dai 14.000 euro dello scorso anno ai 15.000 euro di quest’anno; a Forlì la soglia è stata portata a 15.000 euro a fronte degli 8 mila dello scorso anno. Tra i Comuni che hanno scelto di non ritoccare le aliquote (perché erano già al massimo) e di non rimodulare le soglie di esenzioni ci sono Roma, Milano, Torino, Bari, Venezia. A Frosinone l’addiziona – le Irpef è rimasta invariata. Ta r i Dalla rilevazione della UIL su una famiglia con abitazione di 80 mq e quattro componenti emerge che, su 54 città capoluogo analizzate, 24 di esse hanno aumentato la Tari (tariffa Rifiuti), 18 l’hanno diminuita e 12 hanno mantenuto inalterate le tariffe. In particolare a Imperia l’aumento è del 15,7% rispetto allo scorso anno (53 euro medi); a Pisa del 8,9% (39 euro medi); a Trieste del 6,9% (21 euro medi);a Padova del 6,2%(14 euro medi); a Udine del 5,9% (11 euro medi). Aumenta la TARI anche a Napoli del 3,1% (13 euro medi); a Genova dello 0,8% (3 euro medi); e a Torino dello 0,7% (2 euro medi). Diminuisce, invece, del 22,2% ad Arezzo; del 5,8% a Cesena; del 4,1% a Grosseto; del 3,1% ad Ascoli Piceno; e del 3% a Ragusa; a Venezia del 2,6%; a Firenze e Cagliari del 1,5%. A Frosinone c’è una riduzione del 15% per le utenze domestiche e del 10% per quelle non domestiche. Tra le 54 Città capoluogo a Pisa quest’anno, si pagheranno mediamente 478 euro annui; a Napoli e Cagliari 447 euro; ad Asti 434 euro; a Messina 433 euro. Resta invariata a Bari, Roma, Milano, Bologna. A Bari l’esborso medio sarà pari a 380 euro; a Genova 358 euro; a Milano 342 euro; a Venezia 342 euro; a Torino 326 euro; a Roma 308 euro; a Palermo 281 euro; a Firenze 235 euro e a Bologna 228 euro. Quanto si paga? Nel 2018 tra Imu/Tasi, Irpef comunale e Tari il gettito medio pro capite è stato di 1.340 euro annui. In particolare per l’Imu/Tasi altri immobili l’esborso è stato di 814 euro medi annui; per l’Irpef comunale si sono pagati 224 euro medi; per la Tari 302 euro medi. A Roma l’esborso medio è stato di 2.267 euro medi; a Torino di 1.952 euro; a Genova 1.923 euro; a Milano 1.888 euro; a Napoli 1.791 euro. Complessivamente, nelle casse dei Comuni nel 2018 sono entrati 34,3 miliardi di euro di cui: 21 miliardi di euro per l’Imu/Tasi; 4,6 miliardi d ieuro per l’Addizionale Comunale Irpef e 9 miliardi di euro per la Tari. «Non più tardi di ieri l’Ocse, commenta Ivana Veronese – Segretaria Confederale UIL – ha lanciato l’allarme sull’enorme carico fiscale che grava sulle buste paga comprese le tasse locali. Se il buongiorno si vede dal mattino non c’è da stare tanto allegri, continua Ivana Veronese, come dimostrano i dati del campione dei Comuni che hanno già deliberato le loro manovre fiscali. Dopo tre anni di blocco delle imposte locali vi è una ripresa ad aumentare la pressione fiscale a livello locale. Occorre dare una “scossa” alla nostra economia, rincara la dose Carmelo Barbagallo – Segretario Generale della UIL – e l’unica via è quella di ridare un po’di fiato ai salari e alle pensioni. La riforma del fisco, continua Barbagallo, di cui tanto si parla in questi giorni, deve partire da un punto chiaro e ben preciso: meno tasse, a tutti i livelli, su salari e pensioni, per rilanciare il potere d’acquisto».P. P.
Ciociaria Editoriale Oggi – 16 Aprile 2019 – Pag.6
Titolo: Edilizia Lavori in vista
Sommario: Pubblicato ieri il decreto interministeriale Oltre 50 milioni per gli istituti della provincia di Frosinone scolastica Finanziati 24 interventi
di ALESSIO BROCCO
Pubblicato il decreto interministeriale, Miur e Mef, sui Mutui Bei 2018/2020. Una ventata positiva per l’edilizia scolastica perché potranno essere finanziati circa novecento interventi in Italia. Ventiquattro riguarderanno la provincia di Frosinone. Risorse, tutte superioria 500.000 euro, distribuite per i vari progetti dal nord al sud della Ciociaria. Nel Lazio, complessivamente, gli interventi saranno cinquantuno. In virtù del decreto «le Regioni – spiegano dall’Anci, associazione nazionale Comuni italiani – sono autorizzate a stipulare mutui per un importo totale, una volta tolti gli interessi del mutuo, di circa 1.550 euro, con i quali potranno essere finanziati circa novecento interventi di nuova costruzione e/o di messa a norma antisismica di edifici scolastici destinati alle scuolestatalidi ogniordineegrado, inclusi nei piani regionali triennali di edilizia scolastica di cui alla programmazione unica nazionale. Con lo stesso decreto gli enti locali, individuati nell’elenco degli interventi, sono autorizzati all’avvio delle procedure di gara e/o alla stipula dei contratti di appalto. Tali procedure dovranno giungere alla proposta di aggiudicazione entro il termine di 180 giorni, in caso di progettazione esecutiva, e di 365 giorni, in caso di studio di fattibilità e/o progettazione definitiva, decorrenti dalla data di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale, prevista nei prossimi giorni». Gli interventi finanziati riguardano gli istituti San Benedetto (Cassino – 4.023.171,68 euro), Baronio (Sora – 2.700.000), Simoncelli (Sora – 5.099.034,40), Tulliano (Arpino – 2.969.197,63), Righi (Cassino – 1.122.897,17), Brunelleschi-Da Vinci (Frosinone – 1.715.347,57), Varrone (Cassino – 2.835.000), Omnicomprensivo (Alvito – 3.298.884,26), Omnicomprensivo (San Donato Val di Comino – 2.440.000), Quattro Strade (Patrica – 6.171.138,37), D’Alfonso (Cervaro – 2.112.112, 50), Don Bosco (Sant’Apollinare – 1.804.648,76), Scuola Materna Via Bagno (San Vittore del Lazio – 552.622,09), Capoluogo (Ausonia – 680.000), Di Mambro (Vallemaio-506.000), Santa Maria (Casalvieri – 888.957,09), Elementare Capoluogo (Castelnuovo Parano – 680.000), Materna Capoluogo (Castelnuovo Parano – 650.000), Materna Capoluogo (Ausonia – 650.000), Bottini (Piglio – 2.481.860,84), Scuola Media (Arnara- 1.290.079,23), Colasanti (Ceprano – 2.599.200), Scuola dell’infanzia località Badia (Esperia – 757.309,14) ed Evan Gorga (Broccostella – 621.105,80). Complessivamente sono 50.528.566,53 euro per 24 istituti. «Particolare rilievo – sottolinea Danilo Magliocchetti (nella foto in basso), consigliere comunale e delegato al consiglio nazionale Anci – assume per la città di Frosinone l’importo di 1.715.347,57 euro previsti per l’Istituto di istruzione Superiore “Brunelleschi-Da Vinci” con un progetto di fattibilità tecnica ed economica. Si tratta di un contributo finanziario estremamente importante per gli interventi di messa a norma antisismica per uno degli importanti istituti superiori del capoluogo che, complessivamente, consentono alla città di offrire opportunità formative di livello e qualità.
Ciociaria Editoriale Oggi – 16 Aprile 2019 – Pag.8
Titolo: Il candidato definitivo è Paola Carnevale
Sommario: I fatti – Dopo l’addio di Lena e D’Alessandro, il centrodestra punta su una donna La commercialista, in quota Lega, unisce la coalizione. Ma il Carroccio implode
di ALBERTO SIMONE
Il centrodestra verso l’unità con la candidatura ufficiale della commercialista Paola Carnevale. In una apposita conferenza stampa che si è tenuta ieri alle 18.30 all’Hotel Pavone è avvenuta la presentazione ufficiale. La triste parabola di Carlo Esce dunque di scena Carlo Maria D’Alessandro, che dice: «Fin dal primo momento ho sostenuto che fosse assoluta necessità restituire serenità al Centrodestra, per conseguire l’armonia indispensabile alla vittoria nella difficile competizione elettorale alle porte. La mia disponibilità alla candidatura a sindaco di Cassino è sempre stata subordinata all’unità della coalizione di riferimento, e mai a progetti di contrapposizione (o peggio), ai quali il sottoscritto non intende prestarsi. Poiché oggi il quadro politico del Centrodestra sembra finalmente avviato a una positiva ricomposizione, e nella convinzione che sia necessario sgombrare il campo da qualsiasi ipotesi che impedisca una positiva risoluzione dei problemi emersi, il sottoscritto ritiene assolutamente opportuno riconsegnare alle forze politiche, civiche e sociali il mandato, di altissimo onore, che mi era stato affidato». Di Mascio: serve unità A precedere Carlo Maria D’Alessandro era stato nella mattinata di ieri Giuseppe Di Mascio il quale chiedeva l’unità della coalizione di centrodestra. «Basta con le finte e le strategie. Non c’è più tempo. Il centrodestra, maggioranza in Città, sta consegnando Cassino alla sinistra. Dopo sarà inutile rinfacciarsi reciprocamente le responsabilità e trovare i colpevoli. La colpa sarà di tutti e a tutti i livelli». Ora l’unità è arrivata: alle 18.30 di ieri si è tenuta la presentazione ufficiale della Carnevale. Ma qualcuno, all’interno del circolo della Lega, potrebbe non seguire le indicazioni calate dal l’alto e abbandonare il partito. Un sindaco donna Quella di Paola Carnevale è certamente una novità: anzitutto perché riunisce tutto il centrodestra e in secondo luogo perché è una donna, l’unica in competizione. Lei, la commercialista aspirante sindaca, in conferenza dice: «Sono molto emozionata, ma anche onorata. Aver coniugato le diverse forze politiche mi dà un senso di responsabilità nei confronti di tutto il centrodestra. Mi rendo conto che è una fase turbolenta, ma sono convinta che tutti insieme possiamo raggiungere un obiettivo: al centro ci sarà il mondo della cultura e il mondo imprenditoriale. Insieme a tutti cercheremo di dare risposte concrete. Ora basta con pettegolezzi e inciuci: cerchiamo di raggiungere un obiettivo comune per il bene di tutti. Sarà mia cura nei prossimi giorni fare un programma condiviso perché dobbiamo andare a vincere tutti insieme». Poi, incalzata dai cronisti, ha detto: «È una situazione difficile. Ma io amo le sfide». Gli scontenti Ma nella Lega il malcontento è visibile. In sala non si sono di fatti visti né Palombo, né Di Muccio. La Gerardi ha provato a rassicurare sul fatto che «DiMuccio si è messo già in moto per raccogliere le firme», ma il diretto interessato giustifica invece diversamente la sua assenza: «Io ho una dignità e una coerenza». Di Muccio, insieme a Lello Valente ed altri potrebbe dunque sostenere Petrarcone. Marsella glissa sull’imbarazzo di dover marciare nella stessa coalizione con Benedetto Leone, il quale nel bel mezzo della conferenza stampa si dà alla vita bucolica. Mario Abbruzzese ci mette la faccia in prima persona e prova a chiudere la polemiche: «La Lega aveva detto mai con FI? Lo ha detto anche a livello nazionale e regionale, poi abbiamo fatti accordi e abbiamo vinto. È la politica, non c’è nulla di cui scandalizzarsi. Il Pd ha risolto la sua crisi con le primarie, noi con il compromesso. Ringraziamo D’Alessandro per essersi messo comunque a disposizione ed ora andiamo a vincere».
Ciociaria Editoriale Oggi – 16 Aprile 2019 – Pag. 9
Titolo: Salera aggrega ancora C’è “Italia in Comune”
Sommario: Intesa con la formazione di Pizzarotti. Si dialoga anche con Trotta Petrarcone diventa la calamita degli “scontenti”. Incognita Fardelli e Russo
Enzo Salera continua ad aggregare. Al momento sono sei le liste pronte a sostenere l’ex assessore al bilancio. Oltre al Pd, i socialisti, i partiti alla sinistra del Pd e una serie di civiche, ora arriva il sostegno anche di “I t alia in Comune” che potrebbe fare un’altra lista denominata “Cassino in Comune”. Ma, soprattutto, sono costanti anche i rapporti con l’area di Claudio Trotta – già candidato nel 2016 in una delle liste a sostegno di Francesco Mosillo – che potrebbe portare in dote alcune importanti figure politiche del mondo santangelese e non solo. Al momento si tratta solo di colloqui e non c’è nulla di certo. La giornata di ieri è stata invece determinante per mandare in porto l’intesa con “Italia in Comune”. Il sostegno di Pizzarotti A Cassino scende in campo anche “Italia in Comune”, il movimento politico fondato da Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, e composto dai primi cittadini di diverse città italiane ha deciso di sostenere, in vista delle prossime elezioni amministrative che si terranno il 26 maggio, il candidato del centrosinistra Enzo Salera. L’ufficialità si è avuta nel pomeriggio di ieri in seguito all’incontro cui hanno preso parte il candidato a sindaco del centrosinistra Enzo Salera ed Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri e coordinatore nazionale di “Italia in Comune”. «È per me un grande onore – ha dichiarato Salera – ricevere il sostegno di un movimento politico, “Italia in Comune”, formato da chi, i sindaci appunto, ogni giorno è in prima linea per affrontare i problemi quotidiani dei propri cittadini. Sono felice per l’incontro che ho avuto oggi con il coordinatore nazionale, Alessio Pascucci, al quale ho avuto modo di spiegare il nostro progetto ed il percorso intrapreso con tutto il centrosinistra per restituire credibilità ad una città importante come Cassino che negli ultimi 3 anni è stata mortificata dal malgoverno di centrodestra. Sono entusiasta soprattutto dell’entusiasmo con cui un movimento importante come “Italia in Comune” ha aderito al nostro progetto nella convinzione che possa fornire un valido contributo nel percorso che come centrosinistra abbiamo avviato». Intanto, però, sul fronte del centrosinistra la situazione non Uomini, sorprese e speranze Salera aggrega ancora C’è “Italia in Comune” Il punto Intesa con la formazione di Pizzarotti. Si dialoga anche con Trotta Petrarcone diventa la calamita degli “scontenti”. Incognita Fardelli e Russo è affatto facile. Non è ben chiaro, difatti, se l’ex segretario del Pd Marino Fardelli e il suo vice Armando Russo stiano facendo campagna elettorale per il candidato ufficiale del Pd o per Peppino Petrarcone. Venerdì scorso hanno presenziato alla conferenza stampa di Petrarcone, ma tanto sulla piazza virtuale dei social, tanto si quella reale, Fardelli e Russo sembrano più vicini a Peppino. Ambienti petrarconiani di solito ben informati danno difatti per scontato il sostegno di Fardelli e Russo. La fortuna di Peppino L’ex sindaco si conferma essere un uomo fortunato: è partito praticamente quasi da solo – con il sostegno del solo Niki Dragonetti – ma pian piano sta riempiendo il suo contenitore. Senza che lui faccia quasi nulla: sono gli altri che lavorano per lui. Tutti gli scontenti di destra e sinistra trovano difatti nel polo civico dell’ex sindaco la giusta collocazione: dall’area di Salvatore Fontana che non ha ben digerito la vittoria di Salera alle primarie, passando per Mignanelli che non ha più chiuso l’a ccordo con la Lega, imbarcando gli ex dissidenti di Forza Italia fino ad arrivare ad alcuni leghisti assenti ieri alla conferenza di stampa di presentazione della Carnevale in quanto dissenzienti rispetto alla scelta fatta. In tutto ciò il M5S attende l’ok dai vertici nazionali per utilizzare il logo: Martini sembra avere quasi pronta la lista. In campo anche De Sanctis: sarà una corsa a cinque. Al. Sim
Ciociaria Editoriale Oggi – 16 Aprile 2019 – Pag.14
Titolo: Quadrini parte in quarta
Sommario: Il candidato sindaco lancia la sua corsa concedendosi un bagno di folla Presenti tanti sostenitori e la lista al completo. Nel programma progetti innovativi
Ha già fatto il pieno. Non ancora di voti ma di sostenitori sì. Ne ha tanti Massimiliano Quadrini nella sua corsa alla fascia tricolore, quel passaggio dal sapore un po’ dinastico col padre Vincenzo a cui punta con decisione. Lo ha dimostrato l’altra sera riempendo le sale del ristorante “Lefebvre” per il lancio ufficiale della sua candidatura a sindaco. Folla delle grandi occasioni, dunque, con Quadrini junior e i candidati della sua lista “Per Isola del Liri” a snocciolare rendiconti, programmi e progetti per il prossimo futuro. Come se la partita del 26 maggio prossimo fosse già vinta. Con lui c’erano tutti gli aspiranti consiglieri: Francesco Romano, Annapaola Faticoni, Massimo D’Orazio, Pierluigi Romano, Mauro Bartolomucci, Stefano Josè D’Amore, Erika Gabriele, Ilaria Pantano, Stefano Vitale, Elio Rotondi, Monica Mancini, Gianluca Venditti, Sara D’Ambrosio, Tania Rea, Giampaolo Tomaselli e Giorgio Trombetta. Ciascuno è intervenuto per spiegare le motivazioni della propria candidatura al fianco del riconfermato (a suon di voti “pesati”, 4.161) consigliere provinciale. E lo ha fatto anche lui parlando di «una scelta ponderata, meditata a lungo e fortemente voluta». Con una strategia precisa, sul filo tra continuità e rinnovamento. «La nostra è una lista civica aperta al rinnovamento – ha rimarcato Quadrini – Abbiamo raccolto nuove idee e allo stesso tempo abbiamo ascoltato i problemi di tutti, in particolare delle persone più deboli, dei giovani e degli anziani. La lista è formata da persone con esperienze e culture diverse, cariche di entusiasmo e di voglia di fare per realizzare una nuova Isola del Liri». Senza per questo rinnegare «il percorso della passata amministrazione che secondo me ha lavorato bene, nonostante le tante difficoltà, avviando un percorso ormai vicino alla reale riconversione della città da industriale a turistica e della cultura». Progetti a bizzeffe nel programma: dal marketing urbano al piano di distretto, dalla valorizzazione della cascata al piano parcheggi, da i grandi eventi all’albergo diffuso fino alla mobilità elettrica. Ce n’è per tutti. P. R.
Ciociaria Editoriale Oggi – 16 Aprile 2019 – Pag.15
Titolo: Vinciguerra va all’opposizione
Sommario: Sora – I veleni dopo le elezioni provinciali decretano il divorzio dalla maggioranza. Scontro in assise Il consigliere non si dimette dalla carica. Dura reazione del sindaco De Donatis: «Hai sbagliato tutto»
di ENRICA CANALE PAROLA
La maggioranza De Donatis perde un altro pezzo. Il consigliere Augusto Vinciguerra, dopo aver letto in aula le ragioni del suo strappo, si è seduto tra i banchi dell’opposizione. Spiegando così il suo clamoroso gesto: «L’unico candidato dell’amministrazione sorana non viene votato da nessuno dei consiglieri comunali. Prendo atto di questa azione politica contro i cittadini di Sora e mi allontano da queste persone che se conviene loro, per un’ esigenza territoriale, candidano Mosticone; se invece il candidato è Vinciguerra allora si torna nel gregge dei partiti e quindi “niet Vinciguerra”. Va spiegato ai sorani che questi sono gli stessi personaggi che oggi si vanno riaccasando nei partiti da dove erano fuoriusciti per dare vita alla piattaforma civica di De Donatis, che di fatto ora non regge più». Il salto dall’altra parte della trincea è compiuto. Niente dimissioni da consigliere, dunque, come lo stesso Vinciguerra aveva paventato. «Il suggerimento di farmi dimettere è frutto delle idee contorte di chi pensa che ora dovranno scattare azioni di rivalsa, ma la mia correttezza intellettuale nei confronti dei cittadini mi induce a restare in Consiglio e, senza pregiudizi, lavorare per Sora». «Hai sbagliato umanamente tutto – ha ribattuto a muso duro il sindaco Roberto De Donatis – La politica è una cosa seria come le candidature. Il terreno era pronto. Nel teatrino della politica tu hai avuto un ruolo inconsapevole perché hai sfiduciato la scelta dell’intera maggioranza (la candidatura sfumata di Alessandro Mosticone, ndr). Non c’era alcuna chiamata alla armi per la tua candidatura dal Pd», ha concluso il primo cittadino esprimendo «amarezza» nel vedere Vinciguerra tra i banchi della minoranza. Ben altro clima all’opposizione, dove l’ex sindaco Tersigni ha salutato l’arrivo del medico. «Benvenuto anche se in ritardo, perché sono mesi che cercavo di farti capire determinate situazioni. Sindaco, sei stato bravissimo con le parole. Mosticone è fatto fuori dal fuoco amico. Vinciguerra è stato determinate per la vostra vittoria alle comunali e voi non gli siete stati riconoscenti. Questa maggioranza politicamente non esiste più. Ora governate in nove contro otto. Se qualcuno vorrà passare con noi vi accoglieremo, così torneremo a votare». Caschera non si è stupito della scelta di Vinciguerra, che si è smarcato più volte dalla maggioranza, e il consigliere Massimiliano Bruni ha sottolineato di non aver tradito gli elettori. Anche Valter Tersigni ha detto la sua a favore del medico sottolineando: «L’amico Augusto Vinciguerra ha alzato la mano nelle votazioni consentendovi di andare avanti quasi tre anni». Scettico il consigliere Luca Di Stefano: «Non so se essere contento. Vinciguerra ha fallito come amministratore, troppe le sue assenze. E oggi poteva fare bella figura dimettendosi per lasciare il suo posto in Consiglio a un giovane». Maria Paola D’Orazio ha ripercorso le ultime scelte politiche del medico sorano mentre Natalino Coletta, rimarcando l’estrema chiarezza del sindaco, ha detto che in Vinciguerra è prevalso un discorso personale rispetto all’interesse della città. Pintori ha concluso: «Questo è gossip. La politica cieca parla delle candidature, una politica più matura pensa a dare risposte ai cittadini».
Ciociaria Editoriale Oggi – 16 Aprile 2019 . Pag. 16
Titolo: «Palacongressi: patti mantenuti»
Sommario: La Regione Lazio replica duramente alle accuse mosse con un manifesto dalla giunta guidata da Baccarini «Saldati 3.700.000 euro, l’80% del finanziamento. I restanti 800.000 a fine lavori». Chiarimento su Lazio Ambiente
Fiuggi – «Sul Palacongressi la Regione Lazio mantiene in patti», questa in sintesi la risposta da parte dell’ente alle critiche mosse, tramite manifesti, dalla giunta del sindaco Baccarini. «Il manifesto pubblicato dall’amministrazione Baccarini – sottolineano dalla regione – in cui si accusano “Zingaretti e il Pd” di “essere dei fantasmi”, è profondamente offensivo, oltre che falso e finalizzato al mero propagandismo. Nicola Zingaretti nell’adempimento delle proprie funzioni non rappresenta il Pd, ma la Regione e gli indirizzi della giunta che egli presiede». I numeri del finanziamento. «Sono già stati saldati al comune di Fiuggi ben 3.700.000 euro, pari all’80% del finanziamento complessivo: un investimento molto importante che sottolinea l’impegno verso Fiuggi e la chiara volontà di terminare un’opera ritenuta di fondamentale rilevanza strategica per tutto il comprensorio in termini non solo congressuali, ma anche turistici, logistici e occupazionali». «Nell’audizione dello scorso 8 novembre, su richiesta del consigliere Sara Battisti, l’as – sessore al bilancio, Lorenza Sartore, ha chiarito al sindaco di Fiuggi che la Regione Lazio salderà i restanti 800mila euro a rendicontazione dei lavori». Il chiarimento su Lazio Ambiente. «Poi dove si accusa la Regione di aver dirottato il finanziamento per tenere in vita “Lazio Ambiente”, riservandosi di adire le opportune vie legali, occorre chiarire che tale importo è stato utilizzato per compensare i debiti del comune di Fiuggi verso un fornitore di quest’ultimo, debiti che avrebbero impedito di erogare un servizio di fondamentale importanza. Come risulta evidente anche dalla determina R.G. 873/2018 dello stesso comune, infatti, tale compensazione non è stata proposta dalla regione per salvare “Lazio Ambiente”, ma è stata proposta dall’amministra – zione comunale. L’accoglimento della richiesta di compensare parte della somma dovuta per il finanziamento del Palacongressi con i debiti verso Lazio Ambiente, è stato fatto, pertanto, nell’esclusivo interesse dei cittadini fiuggini. La Regione è in attesa di conoscere gli sviluppi in merito ai lavori del Palacongressi, che nella missiva prot. 15039/2018 da parte del sindaco, si prospettavano in conclusione già per i primi mesi del 2019 ma che, all’attuale stato dell’arte, risultano ben lungi dall’essere completati nonostante il finanziamento ingente già erogato». lm. p.
Ciociaria Editoriale Oggi – 16 Aprile 2019 – Pag. 17
Titolo: Amazon, il sogno si avvicina
Sommario: L’area logistica di Colleferro scelta come una delle quattro dove aprire un nuovo stabilimento per la distribuzione Il sindaco Sanna e il segretario della Cisl Lazio Coppotelli rompono il silenzio. Subito duecento posti che diverranno duemila
di MASSIMILIANO PISTILLI
Da una semplice voce a una quasi realtà. Il colosso Amazon, dopo Passo Corese, è pronto ad aprire a Colleferro. Duecento gli assunti iniziali per poi arrivare a un numero vicino ai duemila. Il polo logistico, poco distante dall’uscita autostradale e posto lungo la Casilina in direzione di Valmontone, sarà la sua nuova casa. Dopo le anticipazioni ad occuparsi del gruppo leader mondiale delle vendite on-line è anche il quotidiano economico Sole 24 Ore. Un ulteriore tassello che certifica dell’operazione. Amazon entro il 2020 vuole realizzare altri quattro poli logistici. Il più grande sarà quello di Colleferro che si svilupperà su una superficie di 60 ettari mentre quella coperta, secondo il permesso di costruire rilasciato alla società Vailog, legata al gruppo americano, sarà di almeno 115mila metri quadri. Il prossimo mese forse la posa della prima pietra. Le reazioni Il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna ha sempre mostrato cautela sulla notizia, ma ora qualcosa lascia intuire. Anche se non pronuncia mai la parola Amazon. «Auspico che sia come dice il Sole 24 Ore. Trapochi giorni poseremo la prima pietra assieme a Vailog. Spero – conclude – che la struttura possa ospitare un soggetto così importante». Sulla possibilità interviene anche il segretario generale della Cisl del Lazio Enrico Coppotelli. «Come sindacato non possiamo non essere favorevoli a questo insediamento sia dal punto di vista occupazionale, visto che si parla di 200 assunzioni iniziali fino a 2000 a regime, che per lo sviluppo del territorio. Se è vero che si tratta di Amazon – conclude il segretario regionale della Cisl Lazio – non può che essere una buona notizia e la conferma come l’area a sud di Roma e a nord della Provincia sta mutando da area industriale in quella logistica.Si veda anche quanto sta accadendo all’ex Vdc di Anagni. Un cambiamento che va nella giusta direzione e che come sindacato ci vede favorevoli». Non resta quindi che aspettare la posa della prima pietra. Sperando che il sogno Amazon, visti i numeri occupazionali, diventi presto realtà.
Ciociaria Editoriale Oggi – 16 Aprile 2019 – Pag. 19
Titolo: Project: approvata la variante
Sommario: Dopo l’ok della maggioranza sul rendiconto è divampato lo scontro sul progetto di finanza del cimitero Un dibattito durato ore. Il sindaco Pompeo tira dritto: «Non ci sono contestazioni sul percorso amministrativo»
di ALDO AFFINATI
Via libera del consiglio di Ferentino al bilancio di previsione e al Dup 2019-2021. Il rendiconto è stato approvato con i soli voti della maggioranza. Dopo l’analisi del documento contabile, l’assise si è soffermata sul project del cimitero approvando, dopo ampia discussione, la variante urbanistica al Prg, anche in questo caso con l’alzata di mano della maggioranza. È stata esaminata anche la mozione dell’opposizione sul project del cimitero, votata invece dalla sola minoranza e quindi respinta. I consiglieri di opposizione hanno dato battaglia confermando il proprio sostegno ai circa 450 cittadini preoccupati per avere, già da alcuni mesi, sborsato i primi soldi per i loculi, mentre il cantiere è ancora fermo al palo. «Che fine hanno fatto i soldi dei 450 cittadini? – ha chiesto il consigliere Collalti -. Dei lavori non c’è traccia. E se venissero truffati? L’amministrazione deve verificare attentamente alcuni particolari. Chi è l’imprenditore che fisicamente non conosciamo? E la ditta “Scamo”? Io sono favorevole ai lavori, ma vanno fatte attente verifiche sull’impresa. Se il cantiere non dovesse partire verranno risarciti i tanti cittadini?». «Il project ha il suo iter e va avanti, gli uffici stanno lavorando – ha replicato Fiorletta – Oggi votiamo la variante e si dovrà procedere spediti. L’ufficio tecnico e la segreteria dovranno attivare controlli celeri per raggiungere la fine dell’iter in tempi rapidi e per trasmettere sicurezza ai cittadini». È stata poila volta del sindaco Antonio Pompeo: «Quella odierna è la più chiara risposta alla cittadinanza sul project (l’approvazione della variante urbanistica, ndr). È un messaggio importante. Non si faccia confusione e allarmismo, l’aspetto penale con quello amministrativo sono ben distinti. Non ci sono contestazioni sul percorso amministrativo del project. Un’apposita commissione ne ha attestato i requisiti. I cittadini possono stare tranquilli. Inoltre ci sono 3 polizze fideiussorie, tre garanzie stipulate dalla ditta proponente e agli atti del Comune». Sulle polizze assicurative però l’opposizione non ci vede chiaro. Due di esse sarebbero pari a un milione e mezzo circa e a 334mila euro e una terza a 20mila euro. Berretta nutre dubbi in particolare su una delle 3 compagnie assicurative e sollecita riscontri urgenti: «Da qui è nata la nostra mozione. Il Comune garantisca i soldi dei cittadini versati 8 mesi fa». Gli ha fatto eco Collalti: «Su una delle polizze, anch’io nutro perplessità e riserve». Anche Zaccari e Virgili si sono associati ai colleghi di minoranza: «Se così fosse sarebbe fatto grave. È possibile accertare la terza compagnia fideiussoria? Bisogna tutelare i cittadini».