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Titolo: «No alle ammucchiate politiche»
Sommario: Verso il voto Enzo Salera chiude la porta: nessun accordo o alleanza con esponenti dell’Amministrazione uscente «Lavorerò con una squadra che condivide gli stessi ideali, non servono “contaminazioni” nate per la sete di potere»
di ALBERTO SIMONE
No alle ammucchiate. Nessun accordo o alleanza con pezzi di centrodestra ed esponenti dell’amministrazione D’Alessandro. Quella di Enzo Salera sarà una coalizione limpida di centrosinistra senza alcuna “contaminazione”. A spiegarlo è lo stesso Salera, che in tal modo toglie anche ogni alibi per i vari esponenti del Pd e della coalizione che in questi giorni si sono allontanati indispettiti per il dialogo aperto con Sebastianelli ed Evangelista. Argomenta il candidato a sindaco del centrosinistra: «La scelta giusta è lavorare con una squadra di persone che si rispettano e condividono gli stessi ideali, senza fare inutili ammucchiate che nascono solo per la sete di potere. La scelta giusta è proporsi agli elettori senza scheletri negli armadi e poteri occulti alle proprie spalle, è avere perseguito, non senza dolori ma con tanto orgoglio, una coerenza nel progetto riformista e di centrosinistra da parte di un gruppo sempre unito. La scelta giusta è stata aver partecipato al- le primarie per scegliere il candidato a sindaco di centrosinistra con una meravigliosa pagina di democrazia per la città di Cassino, ed è una scelta giusta rispettare il mandato ricevuto dagli elettori delle primarie, è quella di proporsi con decisione e forza contro un centrodestra che in questa città è stata la peggiore amministrazione della storia e che oggi ha il coraggio di riproporre gli stessi personaggi che hanno dato una immagine drammatica sia nelle esperienze comunali che da rappresentanti regionali. La scelta giusta – conclude Salera – è avere le idee chiare e un programma innovativo per portare uno sviluppo pulito alla città di Cassino. Si conferma invece un polo civico trasversale quello di Peppino Petrarcone con pezzi di centrodestra e centrosinistra che nei giorni scorsi ha inaugurato il comitato di Sambucci e Dragonetti. Con lui si è schierato anche l’ex segretario del Pd Marino Fardelli, e Peppino dice: «La scelta di Marino Fardelli di appoggiare la mia candidatura dimostra quanto sia giusto il percorso civico intrapreso insieme alla mia bella squadra composta da belle persone, libere ma unite da un comune denominatore: l’amore per Cassino. Ma ora è intervenuto il segretario regionale del Pd Bruno Astorre che ha delegato Barbara Di Rollo alla compilazione della lista, richiamando all’ordine tutti i dirigenti partendo proprio dalla componente di Fardelli e Russo fino ad arrivare a Sarah Grieco che, da accordi pre-primarie dovrebbe essere la capolista del Pd a sostegno di Enzo Salera. In giornata potrebbero esserci importanti novità.
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Titolo: Un’altra fumata nera a Pasquetta Abbruzzese decide oggi
Sommario: Si è preso ancora un giorno per sciogliere la riserva Il tempo incalza, serve unità
Non ha deciso a Pasquetta. Il giorno festivo è rimasto rosso anche sul calendario della politica. Mario Abbruzzese doveva scegliere se candidarsi a sindaco oppure no nella giornata di ieri, dopo aver chiesto 48 ore di tempo agli alleati. Lo ha fatto a seguito del “passo di lato” di Paola Carnevale, la commercialista designata appena qualche giorno prima. Un colpo di scena dietro l’altro che ha portato allo stallo finale del centrodestra, senza candidato a 5 giorni dalla presentazione delle l iste. Ma i partiti sono tornati a invocare il nome di Abbruzzese attraverso una lettera. Un assaggio si ebbe anche tra un candidato sindaco e l’altro finito sul tavolo di trattative quasi impossibili. Stavolta però spunta anche la Lega tra i firmatari. E potrebbe sembrare cosa fatta. Abbruzzese ieri ha ribadito: «Scioglierò la riserva oggi ma solo a una condizione, quella dell’unità del centrodestra». E il vero nodo resta solo questo. Il centrodestra è convinto? Oppure resta indeciso a poche ore dalla chiusura della fase preparatoria per entrare nel vivo dei 30 giorni elettorali? Una cosa è certa. Il grosso delle liste, cinque in totale, è pronto. KV
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Occhiello – Approvato dalla Giunta lo stanziamento per supportare l’ambizioso progetto Export, il piano della Regione
Titolo – Le imprese al primo posto
Ammonta a 18 milioni di euro la somma che la Giunta della Regione Lazio vuole mettere a disposizione del “Piano per l’internazionalizzazione del sistema produttivo del Lazio 2019-2021”. Di questi 18 milioni totali, 15 saranno finanziati con fondi europei e saranno destinati alle imprese che vogliono proiettarsi sui mercati esteri e consolidare le esportazioni. Un Piano importante per la squadra del presidente Nicola Zingaretti, che proprio nei giorni scorsi ha presentato il documento rivolto a tutte le imprese operanti nei principali settori dell’economia regionale ed elaborato dopo un lungo processo di consultazione con gli stakeholder territoriali. «La strategia per l’internazionalizzazione prevede interventi diretti per 15 milioni di euro – si legge nella nota diramata dall’ente – Si tratta di somme attraverso le quali le imprese potranno dotarsi di competenze di management, tecniche e tecnologiche per la realizzazione di studi e progetti di mercato o partecipare ad eventi e vetrine internazionali, e interventi indiretti. Questi ultimi saranno volti a rafforzare la capacità del sistema economico regionale di operare nei mercati internazionali attraverso azioni quali la costruzione di reti di cooperazione, la ricerca di partner ed investitori zi di mercato nei paesi target». Una manovra che ha come obiettivo il rafforzamento dell’export di beni, settore per cui il Lazio è la quinta regione italiana, mentre è seconda per export di servizi. Nel 2017 il valore delle esportazioni delle imprese del Lazio ha raggiunto i 23 miliardi di euro con una crescita di oltre il 17% rispetto all’anno precedente. Nel 2017 erano quasi 11.000 le imprese laziali esportatrici, con un aumento dei oltre il 13% rispetto al 2010. «Continuiamo la nostra azione per aprire l’economia del Lazio verso nuovi mercati- ha dichiarato l’assessore Manzella – Il “Made in Lazio” ha moltissime realtà di eccellenza, che dobbiamo aiutare a farsi conoscere. Sono sicuro che una volta fatto il primo passo saranno capaci di farsi largo da sole. A questo serve il Piano approvato, che sarà subito concreto: a fine maggio è previsto infatti il primo bando, risorse europee che aiuteranno le nostre imprese ad essere più forti e competitive”.
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Titolo: Approvato il conto consuntivo
Sommario: Economia – Ok dalla giunta: dal riassunto contabile emerge la mancanza di 9 milioni di euro «facilmente individuabili» Dal Comune puntano l’indice sui Governi che «non hanno rispettato gli impegni». Mastrangeli: «Colpiti da sensibili tagli»
«Il conto consuntivo 2018 approvato dalla giunta Ottaviani – ha dichiarato l’assessore al bilancio e alle finanze Riccardo Mastrangeli – illustra chiaramente le difficoltà di manovra di un ente sottoposto a un oneroso piano di rientro dal debito, oltre che colpito dai sensibili tagli operati sulle casse da Regione e Governo centrale. Tuttavia, il nostro Comune sta continuando a tenere al centro della propria azione la necessità di mantenere alto il livello qualitativo dei servizi. L’obiettivo continua a essere quello di mettere in atto tutti gli accorgimenti normativi che possano venire incontro alle esigenze dei cittadini, permettendo di procedere nel percorso di programmazione, di razionalizzazione e riduzione della spesa, mettendo così in sicurezza i conti pubblici». La giunta comunale di Frosinone, nell’ultima seduta settimanale, ha approvato il conto consuntivo 2018. Dal riassunto contabile, emerge come manchino all’appello circa 9 milioni di euro. Le cui cause, sottolineano dal Comune, sono facilmente individuabili. «Il primo punto riguarda il piano di riequilibrio approvato nel 2013: il Comune di Frosinone, infatti, è costretto a recuperare ingenti risorse ereditate dal disequilibrio dei conti dell’anno 2012 (circa 5,5 milioni di euro di disavanzo e 7 di debiti fuori bilancio ripartiti nell’arco di10 anni). A ciò deve aggiungersi il valore del mancato gettito del passaggio dall’Imu abitazione principale alla Tasi (eliminata dallo Stato nel 2014, quando già il piano di riequilibrio era stato approvato con quelle entrate), comportando una compensazione esatta solo nel primo anno di circa 2,1 milioni, mentre, a partire dal 2015, si è ridotta progressivamente per attestarsi, dal 2017, a circa 0,9 milioni con mancata entrata prevista nel piano di riequilibrio. Il valore di questi maggiori introiti che avrebbero dovuto essere trasferiti al Comune di Frosinone sono, a oggi, pari a 4,5 milioni e, proiettati al termine del piano di riequilibrio, corrispondono a circa 7,8. In buona sostanza, mentre il Comune ha rispettato gli obblighi assunti con lo Stato al momento della redazione del piano di risanamento, ciò non è avvenuto per i vari Governi che si sono succeduti fino a oggi. Il piano di risanamento – evidenziano ancora dal Comune- ha imposto una contrazione della spesa corrente (-10% sulle prestazioni di beni e servizi e -25% sulla parte di trasferimenti a carico dell’ente). L’obbligo della riduzione della spesa ha comportato una correlata riduzione dei trasferimenti dello Stato, dimenticando che detta riduzione è stata già prevista per gli enti in riequilibrio, conducendo a una riduzione a oggi pari a circa 2,4 milioni che proiettati al 2022 (anno di chiusura del piano di riequilibrio) comportano una riduzione pari a circa 3,5 milioni». La parte narrativa della deliberazione di Giunta comunale sulla questione contiene il seguente passaggio «va evidenziato come in via sostanziale è come se nella bilateralità degli impegni concordati tra amministrazione comunale e Stato nella stesura e attuazione del pi to a venir meno in via unilaterale alle proprie obbligazioni, per un impegno quantificabile a oggi in circa 6,9 milioni di euro, con una possibile proiezione fino al 2022 di complessivi 11,3 milioni di minori risorse che stanno comportando una riduzione delle spese correnti superiori a quelle concordate con il piano di riequilibrio». Restano da esaminare le variazioni nel conto consuntivo. «Una prima motivazione è data dalla variazione del Fondo crediti di dubbia esigibilità che nel 2018 ha fatto registrare un incremento di circa 5,3 milioni di maggiori accantonamenti. Detta variazione è collegata al calcolo matematico previsto dai principi contabili che obbligano l’ente ad accantonare somme corrispondenti ai mancati incassi solo in conto residui (ossia di crediti pregressi vantati per i tributi comunali). La ragione di questi mancati incassi nell’anno 2018 risiede nei vari annunci di stralcio delle cartelle inferiori ai 1.000 euro, anticipati già a metà dell’anno 2018, e culminati con l’approvazione del decreto fiscale a fine anno. Oltre ai 5,3 milioni di euro si aggiungono 2 milioni di euro di recupero del piano di riequilibrio del disavanzo ereditato nell’anno 2012. In considerazione, pertanto, di questa situazione eccezionale la Giunta ha previsto un ripiano nel periodo rimanente del piano di riequilibrio (fino al 2022), agendo da una parte, come già annunciato nel bilancio di previsione 2019/2021, attraverso una riduzione della spesa del personale quale aggregato della spesa corrente più significativo e, dall’altra parte, attraverso sia una riduzione degli accantonamenti al Fondo crediti di dubbia esigibilità nel periodo 2020/2021 essendosi ormai esauriti gli effetti del decreto fiscale, sia una ulteriore riduzione della spesa corrente».
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Titolo: L’Europa si fa più vicina: in dirittura d’arrivo lo sportello
Sommario: Il nuovo ufficio verrà collocato al piano terra di palazzo Venezia
Lo Sportello Europa a breve sarà una realtà: passi in avanti per l’apertura dello sportello al centro di Sora e nuove opportunità in arrivo per start up, aspiranti imprenditori e aziende già attive sul territorio cittadino, intenzionate a intercettare i finanziamenti dell’Ue. L’ufficio verrà collocato nelle stanze del palazzo Venezia al piano terra. «Lo sportello – ha spiegato il consigliere delegato Alessandro Mosticone – rivestirà un ruolo fondamentale sul territorio perché informerà e seguirà tutti coloro che sono interessati alla fruizione dei fondi europei. Il personale fornirà consulenze e informazioni relative ai finanziamenti concessi sia direttamente sia indirettamente dall’Unione Europea, anche tramite la Regione Lazio. Si sta lavorando nella direzione di uno sportello intercomunale e interregionale: una grande e imperdibile opportunità per Sora e il territorio». Il consigliere Mosticone anticipa che è sua volontà e dell’amministrazione puntare ancora più alto. «In una seconda fase – dice il consigliere di maggioranza – Il Comune intende offrire alle start up del territorio la possibilità di entrare in un incubatore». Per permettere quest’inaugurazione la sede dell’Associazione nazionale carabinieri da oggi si trasferirà al palazzo Cesare Baronio di via Napoli. «Ringrazio il consigliere Mosticone per l’impegno. È un passaggio del nostro programma che stiamo portando a termine. Adesso siamo nelle condizioni per farlo partire, grazie anche alla delibera di giunta comunale numero 22 del 22 febbraio – ha commentato il sindaco – Ringrazio anche ilpresidente Galante, alla cui associazione abbiamo destinato un posto più consono alle loro attività». E. C. P.
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Sora – “Tentazione” L ega E Vitale ribadisce la linea Politica In molti guardano con interesse al partito di Salvini E il coordinatore cittadino sottolinea: restiamo all’opposizione
ENRICA CANALE PAROLA
Le prossime settimane sembrano essere decisive per capire chi da Sora salirà sul Carroccio. Grande il movimento nella città volsca, e non solo, di chi guarda al partito della Lega. Non pochi sembrerebbero gli intenzionati ad avvicinarsi al partito di Salvini, ma Antonio Vitale, coordinatore cittadino, ribadisce la sua linea: la Lega resta all’oppo – sizione. Chi rappresenta la Lega a Sora? «Francesco Zicchieri, nella conferenza stampasorana delprimo d’aprile ha dichiarato che la Lega è rappresentata da Luca Di Stefano, quale consigliere comunale e da me coordinatore locale. Ricordo che ho delega scritta a firma di Carmelo Palombo». Il suo ruolo e peso territoriale? «Coordino l’attività politica sul territorio di Sora indirizzando le azioni in linea con le direttive del partito». La Lega è seguita a Sora? Quanti i tesserati? «Riceviamo continue attestazioni di fiducia dai cittadini sorani nel nostro operato. Il tesseramento 2019 non è ancora iniziato. Nel 2018 abbiamo consegnato tutte le tessere messe a disposizione dal coordinamento provinciale». Si era paventato l’ingresso del presidente del consiglio comunale Antonio Lecce e della consigliera Simona Castagna… «Per quanto mi riguarda non mi hanno espresso alcuna proposta di avvicinarsi alla Lega. Per Lecce e Castagna valuterò le decisioni del partito. Le dichiarazioni dell’onorevole Zicchieri furono chiare: se vogliono entrare nel partito devono passare all’opposi – zione». Quanto accaduto al consigliere Alessandro Mosticone ha frenato questo passaggio? «Il caso del consigliere Mosticoneha avutouna genesiindipendente, che non ha attinenza con la precedente ed è stata risolta direttamente da Zicchieri». Ci sono altri consiglieri pronti a tesserarsi con la Lega? «Per quanto ne so, nessuno, ma rispettando quanto da me detto in precedenti occasioni, possono contattarmi liberamente».l