Impianto per la differenziata Di Adamo guarda al futuro
Inaugurata la nuova struttura per la raccolta differenziata a Colle San Magno realizzata grazie al finanziamento della Provincia di Frosinone. L’amministrazione guidato dal sindaco Antonio Di Adamo, dopo aver vinto per l’ennesima volta la classifica annuale di Legambiente sui Comuni Ricicloni, fa un passo ulteriore con una nuova opportunità per i residenti non stanziali: infatti grazie al nuovo macchinario chi non risiede quotidianamente in paese potrà comunque conferire i rifiuti senza teneri in casa, utilizzando una card. «Insomma, una modalità di gestione del servizio innovativa e tecnologica», ha commentato il sindaco Di Adamo. Al taglio del nastro, oltre al sindaco e all’intera amministrazione, anche il presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo, il presidente dell’Unione Cinquecittà Libero Mazzaroppi, insieme al direttore Sergio Staci e Giuseppe Fordellone, il presidente della XV Comunità montana di Arce Gianluca Quadrini e il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco. «Una giornata bellissima per Colle San Magno – ha spiegato il sindaco Antonio Di Adamo – voglio ringraziare il presidente della Provincia Pompeo per aver permesso tutto questo e per l’attenzione costante che rivolge ai piccoli Comuni». «È sempre motivo di soddisfazione – ha aggiunto il presidente Pompeo – poter toccare con mano il lavoro portato avanti dalla Provincia di Frosinone su un tema prioritario come il potenziamento della raccolta differenziata, così come lo sforzo dei Comuni nel promuovere e salvaguardare l’ambiente. I piccoli Comuni sono una ricchezza del nostro territorio e vanno supportati nella loro azione». Oltre alla struttura per la raccolta differenziata, è stato inaugurato anche il nuovo defibrillatore posizionato proprio nei pressi del Palazzo Comunale. «Un opportunità in più – ha concluso il sindaco Di Adamo – per salvare vite umane. Un impegno che avevamo preso da tempo e che siamo riusciti a portare a conclusione»
Un impegno preciso Ecco come sarà la Città dello Sport
Uno stadio fino a 8.000 posti in grado di ospitare anche gare di serie A. Lo sport, unitamente al turismo e alla cultura, è uno dei settori su cui maggiormente punta l’amministrazione Salera. E le idee sono già in… viaggio. Per questo motivo gli assessori Tamburrini e Grossi lavorano di concerto e subito alcuni provvedimenti saranno portati nella seconda commissione – quella, appunto, che si occupa di cultura, sport e turismo,presieduta da Fabio Vizzacchero – per dar vita alle prime iniziative. L’o b i ett i vo I vari progetti andranno a incentivare la pratica sportiva come elemento aggregante e formativo, come “cambio di campo” che favorisca la conoscenza di tutte le pratiche sportive; sosterranno le associazioni sportive affinché creino contesti adatti alla pratica di sport paraolimpici; fondamentale sarà curare contesti di valorizzazione dello “sport per la terza età” eaumentarele areesportive nei plessi scolastici, anche mediante project financing e partnership con le società sportive del territorio che potranno utilizzare le strutture nelle ore go termine e di più ampio respiro. A parlare è il sindaco Enzo Salera: «L’impegno di questa amministrazione sarà evidente nel portare avanti un progetto ambizioso, ma necessario. La “città dello sport – sport in centro” nasce come polo di sviluppo e diffusione dello sport a Cassino e nel Lazio meridionale. Il complesso polifunzionale proposto è incentrato sulla pratica sportiva intesa nelle sue componenti più moderne ed evolute, con l’obiettivo di costituire un polo specializzato, ufficialmente riconosciuto nel settore delle pratiche sportive amatoriali e agonistiche assistite, in grado di rappresentare un organismo a valenza regionale. Nello spirito del progetto, il termine “Centro”, accostato alle attività sportive previste, non vuol limitarsi a indicare la collocazione del complesso delle attività sportive a ridosso del centro della città, né alla sua più ambiziosa collocazione al centro di un più vasto territorio del Lazio meridionale, ma vuole collocare l’esercizio dell’attività sportiva adeguatamente assistita e programmata al centro di una riconquistata qualità della vita. Il progetto che è scaturito da uno studio del territorio e dall’analisi delle esigenze non può prescindere dalla procedura del project financing con il quale il soggetto privato realizzerà l’intera opera per conto della pubblica amministrazione in cambio dei proventi generati dalla gestione pluriennale dell’insediamento costruito». Uno stadio da serie A A dettagliare il progetto è sempre Salera: «Andrà a collocarsi quasi interamente all’interno dell’area di proprietà del Comune nel territorio di Cassino. Per somme linee prevede: l’adeguamento e il completamento dei manufatti esistenti ed in particolare il completamento dello stadio con tribuna fino a ospitare 8.000 posti a sedere per gare di serie A; la ristrutturazione e l’adeguamento della piscina coperta; la realizzazione di un palazzetto dello sport. E ancora, un centro medico fisioterapico e di varie strutture sportive specifiche per i vari sport e una attrezzata area cultura con anfiteatro e tre sale cinematografiche». I tempi Sarà realizzato grazie a un project financing già elaborato. Tra settembre e ottobre sarà portato all’esame delle commissioni per poi approdare in consiglio per la delibera di indirizzo da inviare all’areatecnica perlamanifestazione di interesse rivolta ai privati. La medesima procedura sarà seguirà, come priorità, per il rifacimento di piazza Labriola
Castrocielo – Maxi finanziamenti per ridare vita allo stadio
Un nuovo impianto sportivo per Castrocielo con la copertura della tribuna, un campo polivalente e tanto altro. Castrocielo figura tra i 6 comuni del Lazio ammessi a finanziamento – nell’ambito del bando “Sport e Periferie”- per il completamento e l’adeguamento dell’im – pianto sportivo di via Saude. Il progetto prevede un investimento di 700.000 euro. E il Comune ha ottenuto il contributo massimo concedibile di 500.000 euro. Per lo stadio comunale è prevista la realizzazione della copertura della tribuna e di nuovi spogliatoi; inoltre, la sistemazione esterna, le opere di urbanizzazione primaria, i percorsi pedonali, il completamento del campo di calcio, la realizzazione di un pozzo, del campo polivalente, fino alla installazione di un moderno impianto fotovoltaico. «Un moderno impianto sportivo con tutte le caratteristiche di attrazione e di confort ricercate dai giovani che si avvicinano allo sport – ha affermato Materiale – Non solo per lo sport, l’impianto sarà anche un ambìto rifugio per il tempo libero dei cittadini e non solo». Ma non solo sport. Il Comune ha ottenuto anche un altro importante finanziamento, quello relativo al dissesto idrogeologico. Nel decreto a firma del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Castrocielo figura tra i comuni ammessi a finanziamento per l’intervento di mitigazione del rischio idrogeologico,inparticolare frane,inlocalità Villa Eucheria e Mefete. L’im – porto ammesso a contributo anchequi èquello massimoconcedibile di 500.000 euro. «I cospicui finanziamenti ottenutidalComune alivellonazionale inquesti tempi dimagra premia l’intenso e assiduo lavoro di tutta l’amministrazione comunale, sempre attenta a cogliere le opportunità che le si presentano e sempre alla costante ricerca del benessere e della serenità della popolazione. Bastano questi due finanziamenti ottenuti in tempi difficili per esprimere la soddisfazione dell’intera amministrazione per la laboriosa opera messa in atto dalla maggioranza e per sentirsi soddisfatti dei risultati conseguiti».
Pontecorvo – Consiglio infuocato App rovat a la diretta streaming
I consigli comunali saranno trasmessi in streaming. È quanto deciso ieri mattina dall’assise civica che ha approvato la specifica mozione che consentirà di mandare le sedute dei consessi civici su internet. «La maggioranza ha approvato l’equilibrio al bilancio 2019 che permetterà all’amministrazione comunale di andare avanti spedita verso la fine del mandato – ha affermato il sindaco Anselmo Rotondo – In riferimento alla mozione della diretta dei consigli comunali, l’assise stessa ha deciso che sarà il Comune a farla, salvo autorizzazione alla trasmissione a strutture giornalistiche che di volta in volta ne faranno richiesta. Ritengo quindi che sia stato un consiglio positivo e propositivo». Soddisfatto per questa approvazione anche il capogruppo di minoranza Paolo Renzi che ha aggiunto: «Finalmente è stata votata la diretta streaming fortemente voluta da me, ringrazio i consiglieri di opposizione che hanno sollecitato insieme a me questa mozione e anche i consiglieri di maggioranza che l’hanno votata. Si apre oggi un’era di trasparenza». L’assise civica di ieri è stata preceduta da un vero e proprio fuoco incrociato di polemiche. Al centro del duro scontro, continuato anche dopo la seduta consiliare, l’invio della documentazione ai consiglieri. «Il consigliere Paolo Renzi a ogni pre-consiglio annuncia esposti al prefetto per presunte mancanze sulla documentazioni ai punti emessi all’ordine del giorno – ha affermato Rotondo – Stando alle risposte date dal presidente del consiglio, della segreteria generale e da tutti gli altri uffici comunali risulta assolutamente non vero. Ribadiamo quindi che Renzi bene avrebbe fatto a tacere e a fare qualche proposta seria per la città». Ma la replica non si è fatta certo attendere. Renzi ha annunciato ancor più rigore: «In merito alla documentazione del consiglio, vorrei ricordare a Rotondo che da 4 anni porta avanti questo percorso amministrativo con grande superficialità. Da oggi in poi sarò ancora più rigoroso e, ogni qual volta ci sarà una convocazione del consiglio comunale pretendo che la documentazione sia disponibile nei tempi previsti»
Pontecorvo –
Troppo lavoro e poche unità L’appel lo del sindacato
Corrispondenza che arriva in ritardo, lamentele da parte dell’utenza e molti problemi anche per gli stessi dipendenti. Ad accendere i riflettori su quanto sta accadendo è il segretario provinciale Confsal comunicazione Franco De Bellis che ha aevidenziato una carenza di unità lanciando un appello a Poste Italiane affinché intervenga per potenziare e rilanciare il servizio. «Solo una unità la mattina e una il pomeriggio a dover preparare i carichi di posta, a firma e non, per oltre 50 portalettere dislocati in tutti i territori di utenza» spiega Franco De Bellis, segretario provinciale Confsal comunicazione. Ma non finisce qui «Non fosse altro che Poste Italiane ha anche mandato obbligatoriamente in regime di trasferta straordinaria per sovrannumero di addetti interni – aggiunge Franco De Bellis – personale che era in attesa di visita collegiale medica e temporaneamente collocata alle lavorazioni interne stesse». Il segretario provinciale Confsal comunicazione lancia poi l’appello: «È ora che Poste torni a fare il servizio che ha sempre fatto da una vita con più professionalità e responsabilità, viste le carenze di personale con i tagli zona effettuati a discapito e degli utenti e dei loro addetti che non sanno più dove parare. Se il suo obiettivo è vendere questo settore a qualcun’altra azienda e continuare solo con BancoPosta, poste vita, pacchi Amazon e quant’altro dove il guadagno è più immediato, che lo facesse subito ma non portasse a morire questo lavoro che è sempre stato la figura più familiare tra stato e cittadini: il postino». Un appello accorato che evidenzia criticità e disagi sia degli utenti che dei lavoratori, ma anche una richiesta di maggior chiarezza.
Comuni in ordine sparso
Non si placail fermentocreato dalle cartelle inviate dal Consorziodi bonificaValle delLiri aiproprietari di immobili e abitazioni finora escluse dal pagamento. Tra icomuni che datempo sono sul piede di guerra c’è Atina, mentre altri proseguono in ordine sparso aspettando gli eventi. L’amministrazione di San Biagio Saracinisco, come già successo qualche settimana fa, ripete domani, alle 10, l’appuntamento in municipio con un funzionario del consorzio. La speranza è che da incontri del genere si arrivi a chiarire come stanno le cose, altrimenti, è la sensazione di qualcuno, sarebbe il classico buco nell’acqua. Sul fronte Atina, invece, l’am – ministrazione è decisa a spingere perché il consorzio riveda il capitolo impositivo e si torni all’anti – co: «La nostra battaglia è incentrata a far rimettere le cose come erano prima e cioè il centro storico e la contrada di Ponte Melfa devonoritornareadavere lecaseele abitazioni esonerate dal pagamento dell’imposta», dicono da palazzo Ducale. Altro bersaglio dell’amministrazione atinate è la Regione Lazio, chiamata in causa perché «non vuole risolvere il problema», rimarcando che «il neo consorzio Lazio Sud Est non è stato ancora istituito» e che «il nuovo statuto del nascente consorzio ela nuovaperimetrazionedevono passare prima al vaglio dei comuni che lo compongono anche per definire quelli che rientrano nel perimetro di contribuenza rispetto a quello territoriale». E viene citatoil casodeicomuni diTerelle e Casalattico che fanno parte del perimetro territoriale del consorzio ma non di quello di contribuenza perché «quando fu rifatto lo statuto del consorzio nel 1998, i sindaci di quei comuni si tirarono fuori dal perimetro di contribuenza», spiegano. Ma le singolarità non si fermano quie perchiarire unpo’tutta la questione delle cartelle in arrivo l’amministrazione atinate sta pensando di riunire i cittadini per informarli sulle strategie che si intendono seguire.