Ciociaria Editoriale Oggi – 15 Aprile 2019 – Pagg. 2-3
Titolo: Addio a Ciarrapico Se ne va un pezzo di storia
Sommario: Il lutto – La morte ieri mattina nella clinica Quisisana di Roma Alla fine degli anni Ottanta ha fondato Ciociaria Oggi e Latina Oggi
di GRAZIELLA DI MAMBRO
Ieri è morto Giuseppe Ciarrapico e con lui se ne è andato un pezzo della storia di questo giornale. Sarebbe ipocrita oltre che scorretto non ricordarlo. Nostalgico del fascismo, vicino alla destra, amico personale di Giulio Andreotti, editore, proprietario per un periodo dell’Acqua Fiuggi, poi patron della Roma, imprenditore nella sanità con una serie di cliniche nella capitale, in rapporti molto cordiali con Silvio Berlusconi, che personalmente avallò la sua candidatura al Senato dove infatti venne eletto nelle liste del Pdl, grazie, si disse allora, al ruolo che ebbe nella vicenda Mondadori. Sia come sia, Ciarrapico ha solcato sessant’anni di storia italiana e lo ha fatto platealmente. Quella dei giornali locali fu un’invenzione che non a caso prese il via in provincia di Frosinone, la patria elettorale di Andreotti e il luogo dove Ciarrapico ha mosso i primi passi quasi da tipografo oltre che da editore. Il fatto di aver “respirato” l’aria della vecchia tipografia di Villa Santa Lucia, in piena zona industriale a Cassino (dove negli stessi anni si insediava Fiat Auto) era un’etichetta che Giuseppe Ciarrapico si portava addosso. Perché aveva avuto un rapporto diretto, fisico, con le lettere di piombo, con i tipografi e gli stampatori. Insomma, conosceva il “prodotto” che portava sul mercato e ne poteva manipolare i meccanismi sempre e comunque. L’avventura con Ciociaria Oggi comincia a gennaio del 1988, in un giorno in cui era stato proclamato lo sciopero di tutti i quotidiani, anche questa scelta un po’ fascista a suo modo. A ottobre dello stesso anno va in edicola il primo numero di Latina Oggi. L’impresa editoriale andò avanti bene e i conti anche, ma nel 2012 la Guardia di Finanza accertò che c’era stata una truffa sui contributi pubblici per l’editoria. Cominciò allora la grande crisi delle testate, crisi a cui quella che state leggendo ancora oggi è sopravvissuta per il sacrificio di giornalisti, grafici, collaboratori e per il sostegno di un imprenditore illuminato e lungimirante, insomma di quella squadra che aveva sempre creduto e lavorato direttamente a un piccolo oggetto cartaceo in grado di raccontare a tutto tondo un determinato territorio e di farlo al di là e al di fuori di qualunque condizionamento, perché, in definitiva, a dettare davvero la linea di un giornale sono i fatti di cronaca e i lettori. Lo sanno bene i direttori che si sono alternati in questi ultimi trent’anni. Il primo, Michele Checchi, co-fondatore di Ciociaria Oggi e Latina Oggi, fu chiamato da Paolo Brunori, amico e collaboratore di Ciarrapico; poi c’è stata l’era di Luigi Cardarelli, un cronista irriducibile per Latina, e di Umberto Celani, cultore della materia politica, per Frosinone. Tutti nutrivano una sorta di fissazione per le storie minime, che solo «nelle mani di bravi giornalisti possono diventare grandi storie», e trasferirono ai giornali quella filosofia per cui anche da un centro ciociaro di 400 abitanti puoi ricavare cronaca e personaggi ogni giorno, e il lettore cercherà Ciociaria Oggi perché solo lì potrà leggere quella storia, magari la sua storia. In fondo fu solo questo il “segreto” del Ciarra e del gruppetto che lo seguì fin dall’inizio nei giornali, a latere e all’insaputa, per moltissimi di loro, di ciò che accadeva intorno ai contributi per l’editoria. Contributi che, adesso si può finalmente dire, nessuno dei controllori addetti verificò per davvero quando era il momento. Per i trent’anni del primo quotidiano del gruppo, Ciociaria Oggi appunto, è stato ricordato il rapporto tra Giuseppe Ciarrapico e le Terme di Fiuggi dove prese il via il Premio che, al suo apice, vide tra gli assegnatari Mikhail Gorbaciov, che nell’edizione del 1990 ritirò personalmente il Premio da 500 milioni di lire attribuito dalla Fondazione omonima presieduta da Giulio Andreotti.
Ciociaria Editoriale Oggi – 15 Aprile 2019 – Pag.7
Titolo: Zicchieri: in Lega non c’è spazio per correnti
Prospettive, sfide e obiettivi futuri. Questo il titolo della prima conferenza programmatica Lega Lazio che si è svolta ieri a Roma. Presente anche il leader del Carroccio Matteo Salvini. Un appuntamento a cui hanno preso parte anche i dirigenti e gli amministratori regionali. Così come quelli della provincia di Frosinone. Si è trattato di una ricognizione in vista degli appuntamenti elettorali di maggio: tra Europee e amministrative che, in Ciociaria, riguarderanno 39 comuni. Presenti al tavolo dei relatori anche il deputato e coordinatore regionale Francesco Zicchieri che, durante l’intervento, ha sottolineato il fatto che «la Lega non ha bisogno di “contenitori”, non è questa la strada». Riferimento al sindaco leghista-moderato Nicola Ottaviani che sabato ha presentato Movimento Italia? Presente anche il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon. C’era il senatore Gianfranco Rufa e durante la discussione è intervenuto Carlo Gagliardi, consigliere di Frosinone. Per i Giovani Lega, dalla provincia di Frosinone, presente la coordinatrice Maria Veronica Rossi.
Ciociaria Editoriale Oggi – 15 Aprile 2019 – Pag. 10
Titolo: Destra, è ancora rivoluzione
Sommario: Politica- Si rimescolano di nuovo le carte. Già sul viale del tramonto la candidatura di Carlo Maria D’Alessandro. Potrebbe esserci il nome che unisce tutti: a gestire le trattative, l’onorevole Gerardi. Ore decisive per l’unità della coalizione
di ALBERTO SIMONE
La più pazza campagna elettorale di sempre. Le dimissioni di Fardelli poi ritirate e poi ridate sono state solamente l’antipasto di quelle che passeranno alla storia come le elezioni più strampalate degli ultimi anni. L’ennesimo colpo di scena si è consumato nella giornata di ieri: a 48 ore dalla presentazione del suo ritorno in campo è stato dato “l’arrivederci” a Carlo Maria D’Alessandro. Si è tentato di convincere nuovamente Claudio Lena per riunire tutto il centrodestra. A portare avanti le trattative è stata l’onorevole della Lega, Francesca Gerardi. Ma il docente universitario sembra abbia declinato l’invito a tornare dopo essere già entrato e uscito due volte di scena, quindi si prova a chiudere il cerchio su qualche altro professionista. Il candidato, in ogni caso, dovrebbe essere espressione della Lega e permetterebbe così la riunificazione di tutto il centrodestra: anche dei tanti scontenti di Forza Italia e di Fratelli d’Italia che non volevano sostenere Carlo. Non si sa ancora chi sarà il nuovo leader della coalizione, quel che è certo è che l’ex sindaco esce nuovamente di scena. L’accelerata è giunta dopo che è tramontata l’ipotesi di far approdare Mignanelli nella Lega. Una domenica delle Palme all’insegna delle trattative e delle riunioni piú o meno carbonare. In giornata si dovrebbe conoscere il nome del candidato sindaco del centrodestra e a quel punto si inizieranno a fare le liste. Si va a questo punto verso una corsa a cinque: Salera, De Sanctis, Petrarcone, Martini del M5S e infine il candidato unitario del centrodestra.
Ciociaria Editoriale Oggi – 15 Aprile 2019 – Pag. 11
Titolo: Sicurezza ferma al l’anno zero Comitato in trincea
Sommario: Il punto Studenti a rischio sulla Casilina, sale la rabbia Tre anni di battaglie, nessuna risposta. Ora il pugno duro
di CARMELA DI DOMENICO
Tre anni di battaglie, istanze, richieste alle istituzioni e alle autorità competenti. E di rassicurazioni, inutili, della politica. La fermata dell’autobus lungo la Casilina nord non è stata messa ancora in sicurezza. Per questo, il comitato Solfegna-Cantoni ha deciso di usare il pugno duro, con una raccolta firme e pensando ad azioni di protesta (pacifica) per riuscire a ottenere almeno una delle risposte sperate. «Abbiamo da tempo intrapreso un’attività di sensibilizzazione affinché il tratto in questione, dove sono assenti un’adeguata segnaletica, l’illuminazione e una pensilina che possa realmente proteggere i nostri ragazzi che attendono l’autobus, fosse sistemato. Ma dopo tre anni, nulla – hanno incalzato i membri del comitato Solfegna-Cantoni – Ci sono stati mostrati progetti interessanti rimasti, però, sulla carta. Non è più accettabile di svilire così l’incolumità dei ragazzi che vanno a scuola, bene supremo da tutelare a ogni costo, ma anche degli automobilisti: la vita di ogni persona vale più di una promessa! Avviata già una raccolta firme, in animo abbiamo anche azioni di protesta insieme a tutti i genitori: se dovesse accadere ai ragazzi qualcosa, chi si assumerà la responsabilità? Chiediamo che venga messo in sicurezza quel tratto prima di settembre. Ora basta con le chiacchiere».
Ciociaria Editoriale Oggi – 15 Aprile 2019 – Pag.14
Titolo: Opere incompiute La Di Pucchio accusa Quadrini: non dice il vero
Nella relazione di fine mandato 2019 pubblicata sul sito istituzionale del Comune di Isola del Liri in merito alle opere pubbliche si legge che l’amministrazione ha “dato impulso all’avvio delle nuove opere finanziate e alla conclusione di quelle iniziate”. Un’affermazione che la capogruppo di “Progetto Comune” Antonella Di Pucchio contesta apertamente: «Singolare che l’attuale amministrazione Quadrini sostenga che non vi siano opere incompiute, quando invece sarebbe la principale responsabile di quelle che stanno mortificando da anni la nostra città: come i parcheggi di piazza Trito e via Garibaldi, la stessa Galleria Pisani inaugurata pochi anni fa e sprovvista dell’accesso per i disabili. Discutibili anche altre scelte, come quella di investire 1.400.000 euro nel completamento della caserma dei carabinieri per la quale gli isolani stanno già pagando un mutuo di circa 1.600.000 euro. Di fronte a questi dati, viene spontaneo chiedersi dove siano finiti i milioni di euro che i cittadini isolani hanno pagato per accertamenti Tarsu, Tari, Imu, per i passi carrabili, eccetera. Risulta evidente che nessuna di queste maggiori entrate è stata destinata alla realizzazione di nuovi interventi, piuttosto che al miglioramento o al completamento delle opere in corso». A.P.
Ciociaria Editoriale Oggi – 15 Aprile 2019 – Pag.15
Titolo: Brivido Titanic per De Donatis
Sommario: L’ora della verità Oggi il consiglio comunale sul bilancio di previsione. La maggioranza rischia di non avere i numeri La doppia delusione delle provinciali per Vinciguerra e Mosticone potrebbe mandare ko l’amministrazione
di ENRICA CANALE PAROLA
Un lunedì decisivo quello di oggi per l’amministrazione De Donatis, comunque vada. Tutti aspettano le ultime mosse del consigliere Augusto Vinciguerra, che dopo il mancato sostegno da parte della maggioranza alle elezioni provinciali, aveva detto di essere pronto a dimettersi. Non lo ha ancora fatto. Avrà cambiato idea? Ma se invece di lasciare l’assise il medico decidesse di passare all’opposizione e se anche i “mal di pancia” del consigliere Alessandro Mosticone, silurato a due ore dalla presentazione delle liste per le provinciali, lo inducessero a non partecipare al Consiglio, oggi il sindaco Roberto De Donatis non avrebbe più i numeri per andare avanti. Si tratta infatti di votare il bilancio, l’atto fondamentale per proseguire la consiliatura. Gli oppositori, per una volta compatti, si sono attivati nelle ultime ore per tessere la tela che potrebbe portare De Donatis alla disfatta. Oggi, nella seduta convocata alle17.30, si capirà se ci saranno riusciti. Se la maggioranza non avrà i numeri per continuare ad amministrare la città, verrà decretato il fatidico “tutti a casa”, in attesa dell’arrivo del commissario prefettizio. Il quale, nel caso, resterebbe a lungo in città; infatti si tornerebbe alle urne tra un anno. L’ex piattaforma civica del gruppo di governo potrebbe affondare oggi come fece il Titanic proprio il 15 aprile di 107 anni fa. Otto i punti all’ordine del giorno: protagonista indiscusso il bilancio di previsione 2019- 2021, ma anche il programma triennale dei lavori pubblici. A sollevare perplessità il M5s che durante i lavori della commissione bilancio ha fatto presente che alcuni allegati obbligatori al bilancio di previsione sono stati consegnati tardi. Inoltre, il consigliere Pintori ha rimarcato che il bilancio consolidato del 2017, pur non essendo un documento da allegare obbligatoriamente, va ancora approvato.
Ciociaria Editoriale Oggi – 15 Aprile 2019 – Pag.16
Titolo: Quel l’hub impossibile Buschini sotto tiro
Sommario: Sanità Zero fondi per il centro d’emergenza proposto dal consigliere Stavole lo difende e accusa i vertici Pd. L’affondo di Fioramonti
di ETTORE CESARITTI
Ospedale ed emergenze sanitarie: ormai è un tutti contro tutti. L’argomento ospedale è sicuramente prioritario, anche se per i politici anagnini sembra essere l’unico, a parte la potatura degli alberi o le strade da rattoppare. La possibilità dell’assunzione di specialisti (cardiologo e anestesista) per un eventuale centro d’emergenza, prospettata dal consigliere regionale Buschini, deve fare i conti con le coperture finanziarie. Che non ci sono. Ma Pietro Stavole non ci sta a veder impallinare il suo partito e scrive: «In questo tiro a segno contro il Pd fatto di falsità e scaricabarili, soprattutto sulla sanità locale, possibile che mai nessuno tra gli pseudo-dirigenti locali e quelli provinciali senta la necessità di chiarire, spiegare e difendere l’operato proprio e dei rappresentanti istituzionali a livello locale, provinciale e regionale?». A smarcarsi dalle accuse anche Fernando Fioramonti del M5s: «L’ho detto anche durante il consiglio comunale: Buschini è venuto a prenderci in giro con la proposta sull’hub. Perché? Perché, nonostante lui e il Pd abbiano più volte annunciato che la Regione Lazio sarebbe uscita dal commissariamento, siamo ancora commissariati. E quindi quell’enorme spesa per un hub lo sapeva benissimo che non sarebbe mai passata. Infatti in sede di Corte costituzionale (e non di Governo) è stata bocciata. Inoltre ci sono rilievi di incostituzionalità. Quindi potrebbe essere fatta con decreto del commissario ad acta Zingaretti e non con legge di bilancio. Ora la patata bollente la si vorrebbe girare sui cattivi (Fernando Fioramonti e Vittorio D’Ercole) che a detta loro non vogliono il bene degli anagnini. Non ci sto. Mi sono sempre battuto per riavere il pronto soccorso e l’ospedale associato, quindi le accuse le rivolgessero ad altri. Piuttosto faccia mea culpa chi ha dato nuovamente fiducia a Buschini, che da sei anni promette l’uscita dal commissariamento. Rimane l’amaro in bocca perché, nonostante in Regione si possa contare qualcosa, non si è fatto nulla per ridare un’assistenza emergenziale al territorio».
Ciociaria Editoriale Oggi – 15 Aprile 2019 – Pag.17
Occhiello: Politica- All ’attenzione anche la mozione dell’opposizione in merito alla vicenda giudiziaria
Titolo: Oggi in Consiglio si parla di project financing
di ALDO AFFINATI
Ferentino- Consiglio comunale stamane a Ferentino, con inizio alle 9.30. La seduta odierna è caratterizzata da due punti importanti sostanzialmente: l’approvazione del bilancio di previsione esercizi 2019-2021 e l’ampliamento del cimitero comunale da realizzarsi con la formula del project financing, disposizione dell’efficacia della variante urbanistica al Prg. Nel contesto della delicata tematica si discuterà della mozione dell’opposizione, in merito alle problematiche riguardanti la vicenda giudiziaria avente a che fare con il project del camposanto. Di sicuro dopo l’approvazione del bilancio di previsione, materia di fondamentale importanza per ogni ente che si rispetti, il dibattito si concentrerà sul project del cimitero. Sull’argomento sono puntate le attenzioni dell’intera città per ragioni diverse. A prescindere dal recente terremoto giudiziario che ha portato all’arresto del consigliere comunale Pio Riggi, decine di cittadini dopo avere versato la prima quota per la prenotazione di un loculo o di una cappella, aspettano angosciati l’inizio dei lavori che consistono nell’ampliamento necessario dell’ultima dimora ormai satura. Pare tuttavia che l’approvazione della variante urbanistica prevista oggi in assise, sia l’ultimo passaggio dell’iter prima dell’apertura del cantiere. Staremo a vedere se sarà così. Anche perché nei mesi scorsi, prima che scoppiasse il caso e l’inchiesta giudiziaria (tuttora in corso), insistenze fissavano in aprile 2019 il mese dell’apertura del cantiere. Non c’è dubbio che si tratta di un progetto milionario. Il costo totale è di oltre 9 milioni di euro (importo lavori euro 6.960.230), da realizzarsi con il project financing. Il piano di ampliamento prevede la realizzazione di 2500 nuovi loculi e oltre 100 cappelle gentilizie. Ad oggi sarebbero oltre 200 i cittadini o famiglie che hanno già versato un primo anticipo, per un totale che sfiorerebbe i 250 mila euro.
Ciociaria Editoriale Oggi – 15 Aprile 2019 – Pag.20
Titolo: Un tratto di regionale passa al Comune
Sommario: Viabilità L’Astral dice sì: previste opere per la sicurezza Cambia l’ente manutentore di un chilometro della 637 Dir
di LUANA COMPAGNONE
Ceccano- Un tratto di strada viene dato in concessione al Comune di Ceccano dalla Regione Lazio. Parliamo di quello della regionale 637 Dir. di “Frosinone e di Gaeta” che va dal chilometro 2+200 al chilometro 3+300. Ciò comporta un ampliamento del centro abitato con una popolazione residente di circa 554 unità in più rispetto alla popolazione di 7800 compresa nell’attuale delimitazione, arrivando complessivamente a 8354 unità. La concessione dell’Astral comporterà l’assunzione da parte di Palazzo Antonelli, fermo restando l’appartenenza del tratto alla rete delle strade regionali, della gestione e della manutenzione delle opere di urbanizzazione esistenti e di nuova realizzazione nonché dei servizi di carattere urbano come la raccolta dei rifiuti, l’innaffiamento del verde, l’illuminazione stradale, la regolazione del traffico e la posa di eventuali semafori. E proprio un impianto semaforico bifacciale verrà posizionato nel tratto che va dal “Bar Gigi” fino al ponte della Tav. «Nell’ottica di rendere più sicure le nostre strade abbiamo chiesto, con delibera di giunta comunale del 19 febbraio, e ottenuto dall’Astral che il tratto in questione entrasse a fare parte del centro abitato della nostra città. Su tale segmento verrà ora installato un nuovo impianto semaforico identico a quello che abbiamo posizionato in via per Frosinone davanti alla chiesa di San Pietro – spiega il sindaco Roberto Caligiore – Verranno posizionate anche le strisce bicolore per l’attraversamento pedonale. La velocità che si sviluppa in certi tratti stradali presenti sul nostro territorio, contravvenendo palesemente ai limiti imposti per legge, impone che vengano adottate misure come questa. I nuovi impianti semaforici, come quelli in questione, sono necessari per fare in modo che alcuni cittadini ricordino che le nostre strade non sono delle piste da corsa. La dirigenza della scuola presente sulla strada e molti dei residenti della zona hanno da sempre evidenziato problemi di sicurezza dovuti all’alta velocità delle auto che transitano. Abbiamo compiuto un passo decisivo per rendere il tratto di strada più sicuro e vivibile a tutte le ore del giorno e della notte – conclude il primo cittadino – Anche questa volta abbiamo dimostrato di essere l’amministrazione che opera esclusivamente per il bene comune, con fatti concreti»
Ciociaria Editoriale Oggi – 15 Aprile 2019 – Pag.21
Titolo: I Cinque stelle scelgono il candidato sindaco È Giampiero Ottaviani
Sommario: Il movimento annuncia il quinto pretendente alla fascia tricolore
Giampiero Ottaviani è il candidato a sindaco del Movimento 5 stelle che scende in campo a Ceprano per le elezioni comunali del 26 maggio. Marco Colucci, Marco Galli, Mauro Ranelli, Paolo Castaldi e ora anche Giampiero Ottaviani: potrebbe essere questa la rosa definitiva dei capolista delle cinque proposte per le prossime amministrative. In attesa delle decisioni di Luigi Sorge del Partito comunista. I Cinque stelle si presentano “agguerriti”, con le idee chiare e pronti politicamente a dar battaglia agli avversari presenti e passati. «Mentre gli altri schieramenti dibattono su chi debba essere il candidato sindaco idoneo, con il solito teatrino da pupi siciliani, infischiandosene di qualsiasi accenno a fatti e a programmi che siano di interesse per la cittadinanza, dimostrando interesse solo per la poltrona e null’altro, noi non perdiamo tempo -annunciano i pentastellati in una nota – Abbiamo la nostra lista, il nostro programma nonché il candidato sindaco. Vogliamo affrontare la campagna elettorale illustrando e discutendo i temi rappresentati dalle nostre stelle: acqua, ambiente, trasporti, sviluppo ed energia-connettività. Possiamo affermare, senza ombra di dubbio e senza poter essere smentiti, che lo abbiamo sempre fatto nel corso di questi anni. Con cuore e impegno personale. A differenza di tanti, troppi personaggi che hanno preferito eclissarsi piuttosto che battersi per il proprio territorio, pronti però a scendere in campo per “un posto al sole”. Quel “posto” che poi nei consigli comunali, quando c’è stato da battersi, è rimasto desolatamente vuoto. Noi ci siamo perché prima che attivisti o candidati siamo cittadini. Quelli che pagano e hanno pagato e provato sulla loro pelle le decisioni scellerate in materia di inquinamento ambientale, di bilanci in predissesto e mutui a pioggia che impediscono perfino la spesa per installare qualche luminaria natalizia». S.Scirè
Ciociaria Editoriale Oggi – 15 Aprile 2019 – Pag.25
Titolo: Una “Ballata” per il fiume Sacco
Sommario: L’i niziativa Il noto gruppo musicale Brigallè di Morolo ha realizzato una clip che parla di sentimento per la terra «Vi presentiamo il video sperando che le bellezze della Ciociaria possano tornare allo splendore di una volta»
di NICOLETTA FINI
Il “grido” che da anni si eleva per la Valle del Sacco inquinata, è stato trasformato in parole, testi, immagini, suoni, musica e riflessioni, in una clip che proprio sabato scorso, mentre a Frosinone si teneva una nuova marcia per l’ambiente, hanno presentato e postato sui social il noto gruppo musicale di Morolo, I Brigallè. Ed è stato subito un tripudio di condivisioni, post, commenti, ringraziamenti per aver realizzato un lavoro che con il giusto ritmo, scuote le coscienze e fa riflettere. Si apre e si chiude con una immagine bellissima, un anziano e un bambino e una barchetta di carta che attraversa il fiume. Un modo per presentare la Valle del Sacco in tutte le sue sfaccettature, dai monti circostanti, dal sole che splende, il cielo azzurro, il ballo, il canto che emozionano e incantano, ma anche quanto da anni, ormai troppi, accade in questa terra. Devastata, inquinata. Ed ecco che si racconta e si canta di pascoli spariti, malattie, raccolti diminuiti, promesse e parole al vento. Un video da ascoltare e da vedere. La regia è di Elio Di Magno. Per i Brigallè al tamburello Giulia Mengozzi, all’organetto Diego Pistolesi, alla fisarmonica Stefano Bauco, alla chitarra Luciano Moriconi, all’organetto Andrea De Castro, voce di Tommaso Bauco. I figuranti: protagonista Angelo Moriconi, bimbo Alessio Cara, contadino Alfredo Bauco, pastore Salvatore Santia, ballerina Marica Pacifici. Realizzato dall’associazione “Gente Allegra” testo del brano d Tommaso Bauco, musiche Luciano Moriconi. «Eccoci di ritorno da una nuova esperienza che non vedevamo l’ora di condividere con voi – il post dei Brigallè sulla loro pagina Facebook – Non ci siamo allontanati molto, siamo rimasti nel nostro territorio: la Ciociaria! Più precisamente nella Valle del Sacco. Abbiamo realizzato una clip che parla di sentimento per la terra. Sul brano “La Ballata del Sacco” (Testo di Tommaso Bauco e musica di Luciano Moriconi ), più volte proposta nei nostri spettacoli, avevamo in mente l’idea di voler realizzare un video musicale difficile a venir fuori per svariati motivi. Parlare di inquinamento e di angoscia per un territorio deturpato non è facile perchè può sembrare retorico e noioso per chi non vive direttamente il dramma. Molte domande ci siamo poste prima di uscire con questo video, prima su tutte “quali immagini mettere su un video del genere?”. Noi abbiamo fatto l’indispensabile, abbiamo pensato a una storia umile e propositiva che non trascende e che siamo sicuri lascerà in voi l’emozione giusta. Sperando che le bellezze della nostra terra Ciociara possano ritornare allo splendore di una volta, vi presentiamo “La Ballata del Sacco”».