La Provincia di Frosinone protagonista di una nuova stagione di sviluppo e di crescita che vede coinvolti tutti i comuni del territorio, attraverso l’implementazione del PNRR come strumento di crescita e sviluppo per colmare le disuguaglianze territoriali sia a livello di servizi offerti ai cittadini che di infrastrutture.
Con questo obiettivo e consapevole che una quota cospicua delle linee di investimento vedrà un coinvolgimento diretto degli enti locali, chiamati non soltanto a presentare proposte ma assumere un ruolo di primo piano nella realizzazione delle opere pubbliche, la Provincia di Frosinone non si è fatta trovare impreparata: su input del presidente Antonio Pompeo, infatti, ha deciso di istituire una task force, il ‘Team Frosinone Recovery Plan’, presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa.
La struttura di governance strategica è composta, oltre che dallo stesso presidente della Provincia, da Daniela Bianchi, già consigliera regionale e attualmente Policy Advisor, Public&Government Affairs; Giovanni Betta, già rettore dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale e professore ordinario di Misure elettriche ed elettroniche e Massimiliano Ricci, responsabile politiche industriali e direttore progetti ed attività per le imprese di Unindustria.
Il team, che avrà durata di 36 mesi ad eccezione del presidente, avrà il compito di definire linee guida strategiche e di sistema in stretto accordo con gli Enti locali nella delicata fase delle proposte progettuali, considerando che la stima delle risorse del Pnrr che saranno gestite dagli enti locali si aggira tra il 34,7% e il 36,9% dei fondi totali, vale a dire tra i 66 e i 71 miliardi di euro.
Tre gli obiettivi su cui si fonda il lavoro della task force che sono stati evidenziati nel corso dell’intervento dal presidente Pompeo:
- integrare e supportare il modello di governance nella realizzazione degli interventi previsti dal PNRR finalizzati al rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale;
- fare da aggregatore e acceleratore tra tutte le componenti territoriali, per l’individuazione di piani strategici al fine di orientare gli interventi a favore dello sviluppo del Pnrr su proposte progettuali di sistema:
- razionalizzare e semplificare le procedure di attuazione del Piano, oltre a migliorare le capacità di investimento per le azioni di competenza provinciale, tenendo conto delle sei ‘mission’ del Pnrr: digitalizzazione, cultura e turismo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture; istruzione e ricerca; inclusione e coesione sociale; salute.
“Voglio innanzitutto ringraziare – ha detto il presidente della Provincia, Antonio Pompeo – i tre professionisti che hanno accettato il mio invito a far parte di questo gruppo: persone di elevata professionalità, competenza e concretezza con cui lavoreremo per tradurre le risorse del PNRR in reale sviluppo, crescita, inclusione sociale e abbattimento del divario territoriale. Un team che ha il preciso obiettivo di supportare il territorio in tutto l’iter a cominciare dalle proposte progettuali, che devono avere precisi requisiti e rispettare le tempistiche che non sono poi così dilatate. Per questo abbiamo pensato di dotare il nostro territorio di una struttura altamente qualificata che possa accompagnare i comuni in questa corsa all’innovazione dalla quale abbiamo tutto da guadagnare.
Dobbiamo essere rapidi: tutti i progetti legati al piano dovranno tassativamente concludersi entro il 31 marzo del 2026 ed entro quella data saranno stati circa 60 i miliardi annui da investire nel nostro Paese. Per questo – ha continuato Pompeo – la primissima azione sarà quella di riunire tutti i sindaci del territorio per informarli adeguatamente delle possibilità ma anche delle modalità legate alla presentazione dei progetti. Ma dobbiamo anche e soprattutto essere bravi, perché dall’adeguatezza delle strutture amministrative e tecniche dei livelli sub-nazionali e, prima ancora, dalla capacità delle amministrazioni centrali di orientare l’allocazione delle risorse in modo coerente con gli obiettivi del Pnrr, dipenderà l’effettiva riuscita di quella che, a tutti gli effetti, è una vera e propria ‘operazione salvezza’ per il futuro dei nostri territori. Da qui l’idea di essere, ancora una volta, protagonisti nel nostro ruolo di ‘Casa dei Comuni’, anche attraverso l’importante occasione dei patti territoriali, per i quali venerdì 26 novembre sarà pubblicato in Gazzetta il bando di ricerca dei professionisti. Ma soprattutto – ha concluso Pompeo – vogliamo cabina di regia effettiva, efficace e di qualità per un treno in corsa che la nostra provincia non può permettersi di perdere”.
Di “eccezionale intuizione per una forma di presidio e governance che sul territorio era assolutamente auspicabile” ha parlato Daniela Bianchi, sottolineando come “i sei titoli in cui si articolano le direttrici del PNRR disegnano una gigantesca azione infrastrutturale per il nostro Paese che va nelle due direzioni dell’inclusione sociale e della coesione territoriale. Ma a mio avviso, questa è soprattutto una sfida culturale perché significa dover pensare a progetti che, attraverso l’aggregazione dei comuni, possano attirare sul territorio quella linfa vitale che occorre a migliorare la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini di Frosinone. È una sfida non facile ma appassionante per la quale saremo subito operativi”.
“Questa del PNRR – ha detto subito dopo Giovanni Betta – è una partita che non si gioca da soli. Risorse e modalità di assegnazione dei finanziamenti non consentono iniziative singole ma presuppongono la necessità di fare massa critica. E l’idea del presidente Pompeo di attivare una cabina di regia che possa supportare i progetti da presentare è assolutamente pregevole oltre che estremamente strategica. Quello che è importante capire è che non possiamo correre dietro ciascuna delle opportunità che il PNRR mette in campo: dobbiamo, invece, concentrarci su quelle in cui siamo o più forti o più bisognosi. Soltanto così saremo in grado di essere efficienti e centrare l’obiettivo”.
Massimiliano Ricci, ha puntato l’attenzione sul nuovo approccio di gestione dei fondi: “Ogni progetto del PNRR va pensato ed ideato con un approccio diverso e nuovo rispetto a quanto fatto finora: la provincia di Frosinone, prima nel Lazio e nel centro Italia ad attivare una struttura come il Team Recovery Plan, ha i numeri per partecipare alla grande operazione di rilancio e di sviluppo legata alle opportunità del Next Generation Eu. Che non si ferma al 2026 ma che deve essere un nuovo modo di agire attraverso una progettualità sistemica che guardi anche oltre, ad esempio ai fondi Por 2021-2027, mettendo a fattor comune tutte le possibilità che ci arrivano dal Governo centrale e dall’Europa, non ultima la chance legata ai Patti Territoriali che la provincia di Frosinone ha già dimostrato di voler cogliere”.