Vanno a scuola, la trovano chiusa
Primo giorno di scuola accompagnato da polemiche a Sora. Tra topi all’ingresso e scuole inspiegabilmente chiuse in città i genitori salgono sulle barricate. Presso la scuola di I grado “Tuzi/Giovannone” di Carnello, appartenente all’Istituto Comprensivo “Sora 2”, gli studenti hanno avuto una sorpresa decisamente amara: plesso chiuso ed inagibile a causa dei lavori non ultimati.Ma non è tutto perché presso la scuola media Facchini di via Piemonte alcune mamme hanno fotografato un topo. (…)
Scabbia, cinque casi in una clinica Via alla profilassi
Cinque casi di scabbia in una clinica privata del Cassinate: scatta la profilassi. È quanto accaduto negli ultimi giorni, dove almeno cinque anziani, tutti ultraottantenni, sono stati portati all’ospedale di Cassino per la sintomatologia infettiva della pelle che causa prurito intenso, fino alla formazione di croste epidermiche. Immediata è stata la segnalazione da parte dei medici del Pronto soccorso per l’avvio del protocollo del servizio igiene e profilassi dell’Asl di Frosinone. Ma non è tutto, perché su quanto avvenuto stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Cassino agli ordini dal capitano Ivan Mastromanno e del tenente Massimo Di Mario. L’emergenza scabbia è scattata nell’ultimo weekend, tra venerdì sera e sabato mattina, quando al Pronto soccorso dell’ospedale di Cassino sono stati trasportati cinque anziani, tutti ultraottantenni, residenti in una casa di riposo del Cassinate. Subito è stata eseguita la diagnosi e sono stati sottoposti alle cure del caso. Il decorso di guarigione per gli anziani procede normalmente. La scabbia, come noto, è una patologia che si manifesta in coloro i quali, sopratutto anziani e malati cronici, vivono con un quadro clinico immunodepresso, costretti a stare distesi in un letto, ma la causa può essere anche la scarsa igiene. Nel caso specifico saranno gli accertamenti avviati dall’Asl in collaborazione con i carabinieri a chiarire quanto accaduto. Certo è che la scabbia è una patologia molto diffusa, per la quale non scatta la profilassi generale per chi è stato negli ambienti dove ci sono i malati, come avviene, ad esempio, per alcuni tipi di meningite. Il contagio della scabbia, che ha un periodo d’incubazione fra tre e sei settimane, avviene solo per contatto epidermico
Parcheggi e veleni, l’opposizione accusa
Torna a far discutere, ad Anagni, la vicenda del parcheggio di San Giorgetto. Più esattamente quella della chiusura del parcheggio, il più grande della città, situato a poche decine di metri dall’ex ospedale. Chiusura avvenuta qualche mese fa in seguito ad una segnalazione di alcuni cittadini, con conseguente ispezione dei vigili del fuoco. Chiusura, dovuta a problemi all’impianto antincendio, solo parziale, visto che qualche posto auto è comunque rimasto disponibile; ma che ha provocato, per la necessità di reperire in fretta qualche posto auto per evitare l’emergenza, l’apertura al parcheggio di piazza Innocenzo III, una delle più belle della città dei papi, situata proprio di fronte alla cattedrale. Una decisione che, a suo tempo, aveva provocato critiche e polemiche da parte di chi aveva parlato di scandalo e di oltraggio alla bellezza del centro storico anagnino. La vicenda è tornata d’attualità qualche giorno fa, in seguito ad una nota diffusa da Anagni cambia Anagni, il gruppo consiliare di opposizione che nel giugno del 2018 ha portato in Consiglio Nello di Giulio. Il gruppo, nella sua nota, ha ricordato, con tanto di foto, come qualche giorno fa la zona del parcheggio aperta al pubblico fosse totalmente vuota. Mentre, al contrario, la zona di piazza Innocenzo III fosse, nello stesso momento, letteralmente invasa dalle auto. Una dimostrazione di come, hanno detto non senza polemica i referenti del gruppo, ad Anagni i «quindici mesi di amministrazione del sindaco Natalia» siano finora stati caratterizzati da «tante dichiarazioni, tanti post, innumerevoli selfie», ma «ben pochi» risultati veri. Da una parte piazza Innocenzo III «stracolma di vetture»; dall’altra un parcheggio multipiano «pressoché vuoto». L’amministrazione comunale, nel pomeriggio, ha parlato di ritardi dovuti soprattutto «alle festività estive e ha garantito «sin da domani» la ripresa del normale iter per arrivare «prima possibile» alla riapertura definitiva del parcheggio di San Giorgetto. Paolo Carnevale