Frosinone – Servizi alla persona, avviato l’iter per l’appalto unico
Scuolabus, trasporto disabili, impianti sportivi, asili nido, museo e biblioteca ad un solo gestore per abbattere i costi
Mentre i lavoratori delle cooperative protestano per il taglio delle ore, il Comune avvia il procedimento di evidenza pubblica per affidare ad un unico soggetto i servizi di assistenza scuolabus, trasporto scolastico per disabili, asili nido, museo, biblioteca e impianti sportivi. Una sorta di “global service” dei servizi alla persona con cui l’amministrazione comunale intende abbattere i costi. Tale indicazione era emersa con un atto di indirizzo del sindaco Nicola Ottaviani nella Conferenza di servizi che si è svolta lo scorso 26 settembre. Ora l’avvio dell’iter è stato messo nero su bianco con una determina del dirigente del settore Welfare, Antonio Loreto. IL RIPENSAMENTO In realtà l’avvio dell’iter per l’appalto unico dei servizi alla persona è contenuto tra le righe perché la determina in questione ha per oggetto un’altra decisione: la revoca della determinazione dirigenziale dello scorso 25 settembre con cui era stato avviato il procedimento di evidenza pubblica per la gestione degli asili nido. L’appalto doveva essere della durata di due anni, ma nel frattempo l’amministrazione ci ha ripensato. Nell’evidenza pubblica, oltre agli asili nido, dovranno essere compresi anche tutti gli altri servizi alla persona. Quindi, nelle more del completamento di questo procedimento, per gli asili nido è stato disposto l’affidamento diretto al Consorzio “Parsifal” della durata di tremesi, fino a dicembre, per un costo presunto di 50mila euro. L’affidamento verrà rinnovato nel caso in cui l’iter dell’appalto unico non dovesse essere concluso. In questo modo l’amministrazione comunale intende mettere la parola fine a una gestione che dal 2013, dopo la messa in liquidazione della Multiservizi, si trascina tra cause di lavoro, proteste, tagli, affidamenti alle cooperative a colpi di proroghe. CASO COOP, IL PD INCALZA Attualmente sono circa un’ottantina i lavoratori impiegati nelle cooperative. A denunciare l’aggravamento delle loro condizioni economiche di lavoro nei giorni scorsi è stata la Cisl. L’amministrazione ha giustificato i tagli con i minori trasferimenti di Governo e Regione. Ma sul caso incalza il Pd. Il capogruppo del Pd, Angelo Pizzutelli, ha chiesto ed ottenuto la convocazione della commissione consiliare degli Affari generali. «Si tratta di un vergognoso ed ulteriore taglio ai lavoratori delle cooperative che gestiscono servizi culturali e legati alla gestione dell’impiantistica sportiva – scrive in una nota il consigliere di minoranza – Il Pd darà battaglia unitamente alle altre forze di opposizione per scongiurare quello che consideriamo un vero e proprio sopruso». Pierfederico Pernarella
Sin Valle del Sacco, e servizio civile, l’incontro ad Anagni
Si svolgerà presso la Sala della Ragione nel palazzo comunale di Anagni, oggi alle ore 17.00, l’incontro pubblico “I Corpi Civili di Pace, l’intervento sui conflitti in Italia”, organizzato da CESC Project, dalle associazioni Comunità Papa Giovanni XXIII e Civis, con il patrocinio del Comune di Anagni. Nel corso dell’incontro verrà presentato il progetto “Appennino Fragile”, approvato dal Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale, che vede impegnato presso l’associazione Civis un gruppo di volontari con diverse attività dedicate alle questioni ambientali nel SIN Bacino del fiume Sacco, tra cui la gestione di uno “sportello” ambientale dedicato ai cittadini ed alle famiglie, con il fine di dare loro supporto e sostegno nelle problematiche quotidiane che affrontano in rapporto al SIN.
Fratelli d’Italia, chiesta l’espulsione di Ferretti
«Espulsione immediata di Gianluigi Ferretti dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia alla Provincia». Lo hanno chiesto ieri mattina gli esponenti del gruppo consiliare di Fdi al comune di Anagni Riccardo Ambrosetti, Alessandro Cardinali e Davide Salvati, assieme all’assessore Jessica Chiarelli. La richiesta è la conseguenza di una polemica scatenatasi sabato scorso quando Ferretti ha convocato ad Anagni una conferenza stampa per illustrare l’approvazione di una delibera del consiglio provinciale che ha come obiettivo quello di favorire il «risanamento della qualità dell’aria e l’efficientamento energetico in territorio Provinciale». Durate la conferenza Ferretti, che nel Consiglio provinciale è con Fratelli d’Italia ma in comune è nel gruppo civico Anagni Terra Nostra, ed è all’opposizione di una maggioranza che ha proprio Fdi come gruppo politico di riferimento, ha attaccato la maggioranza anagnina capeggiata da Daniele Natalia. Parlando di coalizione «senza onestà intellettuale»; e rivelando le pressioni subite per farlo entrare in maggioranza, arrivate fino all’offerta di un assessorato. Durissima la replica del gruppo anagnino di Fdi; «sarebbe opportuno che Ferretti, se vuole continuare ad attaccare l’amministrazione comunale di Anagni, si dimettesse seduta stante dal gruppo consiliare di FdI a Palazzo Gramsci visto che, fino a prova contraria, FdI ad Anagni è il gruppo preponderante della maggioranza e sostiene a spada tratta il sindaco Daniele Natalia». Senza sconti anche il giudizio sulle diverse collocazioni di Ferretti: «Osi sta in FdI e si collabora o si obbedisce agli apprendisti stregoni del civismo d’interesse». Di qui la richiesta ufficiale della «espulsione immediata di Gianluigi Ferretti dal gruppo consiliare di FdI alla Provincia». Paolo Carnevale
Cassino – Tribunale al collasso, mancano i giudici
Importanti processi rischiano di partire in ritardo. Parliamo di alcune udienze che riguardano gravi e recentissimi fatti di cronaca, come l’omicidio del piccolo Gabriel Feroleto, per il quale la Procura ha chiesto il giudizio immediato e si è in attesa della fissazione della Corte d’assise; altri, dopo anni d’indagini, come il giallo di SerenaMollicone, conclusa l’udienza filtro dinanzi al Gup in programma per metà novembre, potrebbe arrivare al dibattimento. Ebbene, queste udienze rischiano di slittare proprio permancanza di giudici. Motivo? Il Tribunale di Cassino è a un passo dal corto circuito a causa della gravissima carenza di magistrati: ne mancano otto su 23. Una situazione tanto grave, quanto nota al Presidente del Tribunale, Massimo Capurso, che ha scritto una lettere al presidente della Corte d’Appello, al Consiglio Giudiziario, al CSM e al Ministro della Giustizia. Un grido di dolore per evitare il blocco delle attività. «La situazione non è più sostenibile», si legge nella lettera. «Il Tribunale vive una sorta di peccato originale rappresentato dall’ormai arcinoto e grave sottodimensionamento dello stesso di almeno 5 unita, risalente all’ampliamento del circondario avvenuto nel settembre 2013», ha aggiunto Capurso. Con la riorganizzazione della sedi giudiziarie, infatti, la sezione di Gaeta è stata accorpata a Cassino. E ciò ha comportato un aumento del 50 percento del carico di lavoro: da 120 mila residenti si è arrivati a 330 mila. «In questo momento – ha spiegato Capurso – alla rilevantissima scopertura, si aggiunge l’incredibile numero di maternità in corso con 4 colleghe del settore penale già assenti per tali ragioni e 2 del settore civile che si assenteranno non più tardi dei mesi di gennaio, febbraio 2020, se non prima in caso di gravidanza problematica. Il tutto in un organico già ampiamente insufficiente. Ed in taluni settori più gravati, come quello penale dibattimentale, assicurare in certi momenti le urgenze diventa oltremodo problematico, nonostante il continuo e sempre più massiccio ricorso alla magistratura onoraria». Ecco allora che il Presidente Capurso chiede, al Csm e al Ministero, l’immediato potenziamento dell’organico e l’invio di