Biomedica, accordo per salvare 40 posti
«Un piano industriale dettagliato e credibile dichiara il presidente di Unindustria Frosinone Turriziani – presentato da un imprenditore coraggioso, Massimiliano Florio, che ha permesso il salvataggio della Biomedica Foscama Spa di Ferentino, azienda del settore farmaceutico. In base all’accordo siglato nella tarda serata di lunedì presso la sede di Unindustria a Frosinone, il sito verrà riattivato e verrà riassunta una parte considerevole del personale; confidiamo comunque nella prospettiva di sviluppo e crescita che la nuova proprietà potrà conseguire. Questo risultato aggiunge Turriziani – è stato possibile grazie alla volontà e determinazione del management dell’azienda acquirente e del comportamento dei sindacati». (…)
NEL CAPOLUOGO
Il viaggio di Papa Francesco vicino agli emarginati ha fatto tappa anche a Frosinone. Ieri il Pontefice ha visitato a sorpresa la Cittadella Cielo di via Tommaso Landolfi a Frosinone sede della comunità Nuovi Orizzonti fondata dalla giornalista e scrittrice Chiara Amirante.
Insieme al Papa, i cantanti Andrea Bocelli e Nek, impegnati anche loro con la fondazione I cavalieri della Luce in progetti di beneficenza a favore degli ultimi. Bocelli nel novembre del 2016 tagliò il nastro inaugurale della struttura.
Il pontefice è arrivato a bordo di una Golf blu, intorno alle 9.15. Erano in pochi a saperlo, ma nel giro di breve tempo, grazie al tam tam sui social, la notizia si è diffusa in città. In tanti si sono radunati nei pressi della struttura di accoglienza nella speranza di poter salutare il Papa.
LE STORIELa visita, pur compiuta di martedì, rientra nel viaggio pastorale I venerdì della Misericordia, iniziati durante l’anno santo straordinario. Momenti particolari, nel segno dell’ascolto e del conforto, per stare vicino agli emarginati. E ieri, nella comunità Cittadella Cielo del capoluogo, il Santo Padre ha ascoltato le storie di cinque ospiti – Mirko, Elena, Dario, Irene e Jefferson – i loro inferni personali fatti di droga, emarginazione, prostituzione e altre dipendenze, da cui hanno avuto la forza di risalire, trovando aiuto anche nella fede.
Testimonianze condivise con le altre centinaia di ospiti della comunità. Non sono mancati momenti di forte commozione. Poi Sua Santità ha celebrato la messa durante la quale ha voluto mettere in guardia i fedeli: «Attenzione alla cricca dei diavoli. La tendenza al male tutti, anch’io, nessuno si salva da questo. Però, quando abbiamo lasciato tutto, sappiamo che soltanto nel Signore c’è la speranza». E poi: «La ricostruzione di una vita è una grazia, non meritata, tutto è grazia, ma bisogna difenderla, con il lavoro e anche con la lotta, per non lasciare che i mercanti della distruzione tornino a fare di questa vita un mucchio di pietre, di rovine, di mattoni».
LA «FECONDITÀ» DEL CANTOAd accompagnare Papa Francesco i cantanti Nek e Andrea Bocelli, vicini con la loro Fondazione alle attività della comunità Nuovi Orizzonti. Bocelli ha eseguito insieme al figlio il brano Follow Me. Un’esibizione che ha emozionato il papa che ha parlato della «fecondità» di artisti come Bocelli, ricordando: «Se la vita non è feconda non ha senso».
UNA GIORNATA IN FAMIGLIA«Abbiamo toccato il cielo con un dito. È stata una sorpresa pazzesca e la gioia è stata incontenibile. La cosa più bella è stata vivere una giornata in famiglia con Papa Francesco». Lo ha detto la fondatrice della Comunità Nuovi Orizzonti, la giornalista e scrittrice Chiara Amirante, in un in un’intervista del telegiornale del canale Tv2000, che oggi, dalle 12:20, trasmetterà l’intero evento di ieri.
«Tanti ragazzi – ha proseguito Amirante – hanno consegnato al Papa l’esperienza di aver toccato con mano i nuovi inferni che spesso sono invisibili ma che sono drammatici e terribili. Ci sono state testimonianze molto forti. A tanti sono uscite lacrime di commozione perché abbiamo rivissuto insieme il miracolo di resurrezione dagli inferi operato da Dio».
Il pontefice è rimasto nella Cittadella Cielo fino alle 16. Ha voluto salutare gli ospiti della comunità uno ad uno e gettare della terra sotto una pianta di ulivo. Un gesto simbolico in segno di pace, serenità e amore. Che i tanti ospiti della comunità Nuovi Orizzonti stanno cercando di ritrovare dopo aver attraversato l’inferno.
Marina Mingarelli