Trevi nel Lazio – Aumento di Irpef e Imu, è scontro Il sindaco: «Rincari necessari»
Scontro al consiglio comunale di Trevi nel Lazio per il piano di rientro del disavanzo da 1 milione e 800mila euro. Seduta accesa, ieri mattina, In Consiglio comunale. In aula si è scatenata la bagarre tra maggioranza e opposizione che accusa l’amministrazione comunale di voler introdurre nuove tasse. «Abbiamo contestato le soluzioni proposte dalla maggioranza – spiega il consigliere di minoranza Pietro Bianchini – perché si basano sull’istituzione dell’addizionale comunale Irpef nella misura massima e nel ritocco dell’aliquota Imu per un totale di circa 200mila nuove tasse a carico dei cittadini. Abbiamo proposto soluzioni alternative come il taglio delle spese visto che il disavanzo è stato determinato da spese eccessive, invece l’amministrazione è rimasta ferma sulla sua posizione di istituire nuove tasse anche in contrasto con la precedente deliberazione di agosto in cui si prospettava altro rispetto al ricorso alla tassazione». «Abbiamo solo previsto la possibilità di introdurre l’addizionale comunale Irpef fino alla misura massima – replica il sindaco di Trevi nel Lazio Silvio Grazioli – perché con l’istituzione del Fondo di solidarietà comunale già da tre anni lo Stato preleva dalle casse del Comune 162mila euro sul totale di 600mila euro dell’Imu. Quanto alla proposta dell’opposizione sul taglio delle spese, questa strada la stiamo già percorrendo ma purtroppo non basta a coprire le minori risorse per il fondo di solidarietà. Ci tengo, invece, a informare i cittadini che grazie al credito (che verrà incassato a fine anno) di 1.326.000 euro che il Comune ha con Acea sulla base di una convenzione stipulata nel 2008 per la realizzazione di fognature nel centro storico, potremo estinguere il mutuo trentennale con la Cassa Depositi e Prestiti fino al 2039. Il risparmio annuo di 110mila euro sarà destinato a ripianare il disavanzo di amministrazione».