Frosinone – Parcheggio, Scalo e forno crematorio: ora si corre
Un nuovo parcheggio davanti alla stazione di Frosinone. E’ questo quanto deciso in una delle prime riunioni svolte dall’amministrazione comunale al rientro delle ferie. In piazzale Kambo, subito dietro gli ex edifici demaniali ora divenuti comunali, nell’ex area di sosta dei bus Cotral sorgerà un nuovo spazio per 100 parcheggi a disposizione dei pendolari che ogni giorno prendono il treno per motivi di lavoro o studio direzione Capitale. Una buona notizia che si va ad aggiungere all’altra area di sosta prevista nell’ex terreno Frasca dove, nell’ambito della riqualificazione dell’area Permaflex sorgerà un parcheggio di altri 300 posti auto. Una boccata d’ossigeno per la cronica carenza di parcheggi della zona dove, trovare un “buco” dove far sostare la propria auto, specie nelle ore mattutine, diventa quasi un’impresa impossibile. In attesa della riqualificazione più ampia dello Scalo prevista sia nell’ambito urbanistico con la ristrutturazione della stazione e dei due edifici ex demanio sia nella dotazione infrastrutturale (aree commerciali, piste ciclabili, nuova scuola), l’amministrazione intende quindi procedere anzitempo per migliorare la qualità di vita e la mobilità della zona. Anche se più volte si sono registrati annunci a cui poi non hanno fatto seguito gli interventi annunciati. IL BANDO Stesso discorso per un’altra opera come il Forno crematorio al cimitero. Il cimitero di Frosinone va verso la saturazione urbanistica con spazi sempre minori dove poter realizzare nuovi loculi. Così, a distanza di quasi un anno, dall’approvazione della delibera inerente l’indicazione di dar corso al completamento e affidamento della gestione del forno crematorio di Frosinone, entro il mese corrente l’amministrazione Ottaviani intende procedere alla pubblicazione del bando che prevede l’ultimazione del forno e la gestione da affidare ai privati. Chi si aggiudicherà il bando pubblico potrà gestire l’opera per massimo 30 anni e al comune andrà corrisposto una sorta di canone annuale. I lavori, in realtà, sono di completamento rispetto a quelli già avviati dalle precedenti amministrazioni (Marzi eMarini). IL PROGETTO L’impianto si sviluppa su tre livelli per 2.100 metri cubi di grandezza: al piano terra è stato collocato il forno, al secondo piano è stata allestita la sala del commiato mentre al terzo piano sono stati realizzati 2000 mini loculi dove poter inserire le urne contenenti le ceneri del defunto. Realizzato anche un ascensore interno mentre sul tetto l’amministrazione ha richiesto ed ottenuto un finanziamento per installare i pannelli fotovoltaici che contribuiranno a fornire la necessaria energia all’impianto capace di raggiungere temperature come 800 gradi centigradi. Quest’opera, oltre a ridurre il consumo di aree fabbricabili, consentirà ai cittadini di poter scegliere tra la sepoltura tradizionale (tumulazione) o la cremazione la cui domanda da parte dei cittadini è ogni anno crescente. Oggi però l’impianto di cremazione più vicino si trova a Roma con tempi di attesa e costi notevoli. In un prossimo futuro, si spera, anche Frosinone potrà beneficiare di questa tecnologia. Dopo tenta polemiche e scontri, anche in Consiglio comunale, si spera che si arrivata l’ora della svolta. Gianpaolo Russo
Cassino – Bando per museo, rocca e teatro
Il comune di Cassino non ha né soldi e né personale per gestire alcune strutture di valore culturale capaci di attrarre i visitatori. Sono il museo Historiale, il teatro romano e la Rocca Janula. Attualmente chiusi al pubblico. E c’è anche il caso della biblioteca comunale che entro un mese rimarrà senza l’unico impiegato che andrà in pensione. E allora gli assessori alla cultura Danilo Grossi e all’istruzione Maria Concetta Tamburrini d’intesa con il sindaco Enzo Salera stanno esaminando la possibilità di pubblicare un bando di gara per l’appalto unico delle tre strutture per una gestione comune. Il complesso dell’Historiale dispone di tanti locali oltre al museo digitale sulle vicende belliche del 1944. E qui oltre ad ospitare associazioni culturali e storiche si potrebbero svolgere eventi di vario genere. Attualmente si può visitarlo solo su prenotazione ma per gruppi nel fine settimana e stessa cosa per la Rocca Janula. Il teatro romano, di competenza comunale, è chiuso mentre il vicino Anfiteatro, di competenza della Soprintendenza alle Belle Arti, si può visitare, per gruppi, su richiesta al museo archeologico di via Montecassino. Insomma un’area archeologica con due antiche strutture romane, resistite ai secoli, divise nelle competenze fra due enti. “Stiamo esaminando due tipologie di bandi – dice l’assessore Grossi – uno complessivo per queste strutture ed altre che si possono aggiungere, tutte di valore culturale, ed un altro diviso per categorie. Per attrarre le aziende interessate a questo tipo di gestione probabilmente si sceglierà il bando unico, anche se richiederà più personale e più risorse finanziarie per il gestore. Con un programma di eventi da tenere tutto l’anno in queste realtà si può sviluppare un turismo culturale da unire in un percorso museale di cui dispone la città. Da unire al turismo militare per i tre cimiteri di guerra e a quello religioso per l’Abbazia di Montecassino.” L’assessore intende far partire entro l’autunno il bando in modo da poter assegnare all’inizio del nuovo anno la gestione e quindi puntare al rilancio culturale della città. E poi la biblioteca comunale da spostare dal centro della città all’interno dell’Historiale, con un risparmio annuo di 70 mila euro per l’affitto. SETTEMBRE, LE INIZIATIVE E intanto una serie di iniziative sono programmate per settembre. Domani sera alla villa comunale alle ore 20.30, a conclusione del 75° anniversario della distruzione di Cassino e di Montecassino, il concerto “Le parole e la musica della memoria” con la pianista romana Sara Matteo, ad ingresso libero. Sabato alla Rocca Janula dalle 17,30 alle 21, in collaborazione con il Conservatorio Refice di Frosinone, “Ensemble di chitarre”, un concerto con 14 giovani chitarristi. Poi il 10 settembre all’Historiale alle ore 18,30, verrà inaugurata “Memoria Viva 1939-1945 Cassino”, un’esposizione interattiva sulla seconda guerra mondiale, con particolare attenzione al primo bombardamento del 10 settembre 1943. E sabato 14 settembre “MusicaCassino”, una movida complessiva con bande musicali per tutta la città e i bar autorizzati a restare aperti oltre la mezzanotte. E poi altri eventi fino alla fine del mese.
Domenico Tortolano
Ricerca mondiale sul clima: una prof di Cassino nel team
Elena Garcea è docente di Paletnologia al Dipartimento di Lettere dell’università di Cassino e del Lazio Meridionale. E’ tra i cinque studiosi italiani che hanno partecipato al progetto di ricerca internazionale ArchaeoGlobe sui cambiamenti climatici, al quale hanno contribuito 255 ricercatori in tutto il mondo. I risultati della ricerca, diffusi nei giorni scorsi, hanno indicato che la trasformazione della Terra da parte dell’uomo è iniziata molto prima di quanto si pensasse. Addirittura ha avuto il suo picco seimila anni fa circa. E’ la stessa docente ad illustrare il cuore della ricerca, coordinata da due studiosi americani. «La ricerca – rivela la professoressa Garcea – è andata avanti per diverso tempo coinvolgendo un numero impressionante di studiosi: 1.300. Gli studiosi – spiega ancora – sono stati reperiti dal Cnr americano con una tecnica simile al Crowfunding, applicata per reperire fondi. Il bando del Cnr americano si rivolgeva a studiosi di archeologia nel mondo, in grado di fornire, attraverso l’archeologia, informazioni dettagliate in merito ai cambiamenti climatici». Alla fine il lavoro è stato portato avanti da 255 ricercatori provenienti da 146 Regioni nel mondo. «Il cuore della ricerca – continua la professoressa di Paletnologia – era vedere se l’archeologia poteva offrire informazioni dettagliate in relazione ai cambiamenti climatici globali in seguito alle diverse tecniche di sfruttamento dell’uomo». Ai risultati a cui si è arrivati grazie all’archeologia non si era mai giunti attraverso altre discipline. L’archeologia ha dato risposte innovative. «L’impatto dell’uomo sull’ambiente non si verifica all’improvviso, ma inizia diecimila anni fa facendo registrare il momento caldo seimila anni fa». E’ questo il risultato della ricerca internazionale. «Con le forestazioni da parte dell’uomo per praticare l’agricoltura si verificano le prime alterazioni» dice la professoressa Garcea, la quale continua: «Il periodo considerato va da 10 mila anni fa fino al 1850. I periodi sono quelli della caccia e raccolta; inizio dell’agricoltura e l’origine del pastoralismo. E poi la fase dell’urbanizzazione e tutte le fasi più recenti fino ad arrivare al 1850». Elena Pittiglio
Alatri – Palazzo comunale, opera incompiuta
Il cantiere nato tre anni fa in piazza SantaMariaMaggiore ad Alatri per la ristrutturazione del palazzo comunale è stato smantellato ma l’opera rimane incompiuta a tempo indeterminato. In queste ore, infatti, si sta completando la pulizia dell’area riportando il decoro con la nuovissima facciata delMunicipio e la rimozione del cemento che proteggeva il basalto sottostante; magra consolazione visto che il palazzo sarà vuoto e gli uffici rimarranno per molto tempo nell’adiacente Palazzo Conti Gentili. Questa soluzione è stata adottata dal Comune dopo tante polemiche nate a seguito dell’interruzione improvvisa e senza un termine prevedibile dell’intervento di ristrutturazione e adeguamento sismico del palazzo comunale per imprevisti presentatisi durante i lavori e per la conseguente insufficienza di fondi. A fare mea culpa, con la consueta schiettezza che lo contraddistingue, è l’assessore ai Lavori Pubblici Roberto Gizzi che ripercorre le tappe di questo processo e ammette anche alcuni errori di valutazione. «Sono trascorsi tre anni dall’inizio dei lavori di adeguamento sismico del palazzo comunale. Lavori di cui la struttura aveva bisogno. Migliorie per cui si è ottenuto un finanziamento di un milione di euro. Tutto vero. I soldi non sono bastati. La politica, i tecnici, i cittadini tutti, hanno pagato per le difficili decisioni di cui abbiamo dovuto farci carico. Nessuno me ne voglia. Oggi, tutto sommato, e non vuole essere un contentino, Alatri e i sui cittadini, tornano a vivere la realtà che meritano, tornano a godere appieno di una piazza tra le più belle della ciociaria.