Virus, c’è il primo morto Era in ospedale con la moglie
CASSINO
Era in attesa dell’esito del tampone, ma il virus non gli ha lasciato scampo. È un settantacinquenne di Ceprano la prima vittima del Covid-19 della provincia di Frosinone. Il decesso è avvenuto nella tarda serata di sabato nel reparto di Pneumologia dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino, dove l’anziano era ricoverato da due giorni, insieme alla moglie, anche lei positiva al Coronavirus e da sabato trasferita nel reparto di Rianimazione dello Spaziani di Frosinone.
L’anziano di Ceprano, insieme alla coniuge, era arrivato il 6 marzo scorso in ospedale a Cassino con febbre e difficoltà respiratoria. Al momento del ricovero non presentava altre complicanze, è rimasto autonomo fino al giorno precedente al ricovero. Subito era apparso come un caso sospetto e per questo era stato messo in isolamento nel reparto di Pneumologia.
Nelle ore successive è stato sottoposto al tampone del Covid-19 e nella giornata di sabato, dopo che sua moglie è risultata positiva e trasferita nel reparto di rianimazione a Frosinone, si attendevano gli esiti del tampone. Ma non c’è stato tempo: il suo cuore non ha retto alle gravi crisi respiratorie causare dalla polmonite da Covid-19.
Poco prima della mezzanotte è spirato nel reparto dov’era ricoverato e qualche ora dopo è arrivato il responso che ha dato esito positivo, anche per lui.
Immediatamente, tutte le procedure e le precauzioni sono state messe in atto secondo le disposizioni regionali e delle stessa Asl di Frosinone si sono concentrate sulla sorveglianza epidemiologica.
REPARTOI medici dell’ospedale Santa Scolastica hanno chiuso l’accesso al reparto, sanificato gli ambienti e avviato gli accertamenti ascoltando i familiari dell’uomo per capire i possibili contatti avuti con persone provenienti dalle zone rosse del Nord Italia. È stato stilato l’elenco di tutto il personale medico e sanitario venuto a contatto con la vittima, ma anche con gli altri tre contagiati.
Nessuno dei sanitari, però, è andato in isolamento domiciliare. Il decreto regionale, infatti, prevede che, fino a che non ci sono sintomi, non può esserci astensione dal lavoro.
«Il virus – ha commentato il sindaco di Ceprano, Marco Galli – non ci ha risparmiato, due persone sono risultate positive, una di queste è deceduta l’altra e ricoverata in condizioni gravi, ma era utopistico pensare di essere immuni. Il mio pensiero va ai loro familiari, provati da un evento così imprevisto e così tragico».
I NUMERIIl bilancio del coronavirus in provincia di Frosinone, quindi, ad oggi conta una vittima ed otto contagiati: la commerciante di Fiuggi e sua figlia, l’anziano molisano di 81 anni trasferito dal San Raffaele allo Spallanzani, l’operaio trentenne della cartiera Burgo di Sora, lo studente universitario (32 anni) di Acrce, domiciliato a Roma e asintomatico. Infine i tre pazienti del Santa Scolastica il 62enne ricoverato allo Spallanzani e le due ottantenni ricoverate a Frosinone, una delle quali moglie della vittima. Le loro condizioni restano stabili.
L’assessore regionale D’Amato inoltre fa sapere che in provincia di Frosinone sono 280 in sorveglianza domiciliare ed è stata attivata la consegna domiciliare dei farmaci per pazienti fragili.
L’ORIGINE DEL CONTAGIOÈ stato chiarito ma solo in parte il giallo sull’origine del contagio dei pazienti dell’ospedale della città martire. Secondo i primi accertamenti epidemiologici, prima del ricovero in ospedale, avrebbero avuto contatti con persone provenienti dalla zona rossa del Nord Italia. Si dovrà chiarire come e quando ci sono stati i contatti, ma tutte le persone risultate positive sono arrivate in ospedale già con i sintomi sospetti, per questo si è arrivati alla conclusione che il contagio è avvenuto all’esterno della struttura sanitaria. Il sessantaduenne cassinate, in particolare, (uno dei tre positivi accertati sabato al Santa Scolastica e ora ricoverato allo Spallanzani) è stato ad un festival ad Orvieto, dove si è appurato ci sia stato un uomo risultato positivo al Coronavirus.
IL PIANO PER LE EMERGENZEIl punto di riferimento per trattare i pazienti più gravi è l’ospedale di Frosinone. I pazienti affetti da altre patologie, che necessitano della Rianimazione, sono stati trasferiti ad Alatri. Sospese le prestazioni non urgenti.
Vincenzo Caramadre