«Togli quella maglietta». Aggredito
Una manifestazione ispirata all’amore per il rock e alla solidarietà in nome di un musicista e di un amico morto è finita sotto i riflettori per un episodio del tutto estraneo allo spirito dell’iniziativa. Tutta “colpa” di una maglietta, quella del “Cinema America” che l’altra sera è costata, a Frosinone, è costata l’aggressione a un ricercatore universitario. La stessa t-shirt che, lo scorso giugno, nel cuore di Trastevere, era stata all’origine del pestaggio ai danni di quattro giovani da parte di un gruppo di attivisti di estrema destra. I fatti sono avvenuti sabato sera in piazza Sandro Pertini a Frosinone dove era in corso il “Zaiet Fest 2019”, una manifestazione musicale nata nel 2013 come tributo a Matteo Fontana, un musicista scomparso prematuramente a causa di una leucemia il cui nome d’arte era appunto “Zaiet” Francesco, 33 anni, ricercatore in biofisica, da anni vive a Roma ed è un frequentatore delle arene nelle piazze della Capitale organizzate dall’associazione “I ragazzi del Cinema America”, nata nel 2012 quando alcuni ragazzi di Trastevere occuparono il cinema “America” che doveva essere demolito. Francesco, sabato sera, si era recato al concerto indossando la maglietta color amaranto dei giovani cinefili. «Io non sono dell’associazione ma frequento le loro arene – ha raccontato Francesco – La maglia l’ho indossata perché apprezzo il loro lavoro e volevo farlo conoscere. L’ho comprata dopo le aggressioni ma solo perché non l’avevo trovata prima». LA RICOSTRUZIONE Poco dopo le 22, il ricercatore è andato al bagno chimico. In fila dietro di lui c’era un uomo sulla trentina. Non indossava simboli riferibili all’estrema destra. Ad un certo punto, senza fare riferito alla politica, ha intimato a Francesco: «Togliti quella maglietta». Il ricercatore si è rifiutato e nell’intento di evitare provocazioni si è allontanato tornando verso il concerto. Pensava che la (…)