Un Ente con i conti in perfetto ordine nonostante il periodo di grande incertezza politica, amministrativa ed economia che il nostro Paese sta vivendo ormai da tempo. La Provincia che per otto anni ha guidato il presidente Antonio Pompeo non solo dimostra di godere di ottima salute – e questo lo dicono i numeri – ma è stata anche presa a modello tra quelle italiane per le azioni, le misure e la gestione strategica che l’ha portata, nonostante le enormi difficoltà e le forti limitazioni causate dalla legge Delrio, ad essere un’istituzione efficiente, centrale e fondamentale per l’intero territorio, in quel ruolo di ‘Casa dei Comuni’ per cui Pompeo ha lavorato intensamente nei due anni di mandato.
L’ennesima certificazione a uno stato di salute che, anche recentemente, è stato al centro dell’intervento di Pompeo nell’assemblea generale delle Province italiane a Ravenna, arriva anche dalla seduta del consiglio provinciale di questa mattina, in cui è stata votata la verifica dello stato di attuazione dei programmi e certificata la salvaguardia degli equilibri di bilancio 2022-2024. Questo si traduce concretamente in una gestione oculata, responsabile ma anche ‘futurista’ che il presidente Pompeo, con immutato impegno e un lavoro quotidiano di condivisione e collaborazione con tutte le forze politiche presenti in Consiglio, ha inteso adottare in questi otto anni di mandato, lasciando una Provincia rinnovata non soltanto negli strumenti ma anche in un modello istituzionale che, di fatto, sarà sancito dalla riforma del Tuel, tanto attesa e arrivata a un passo dall’adozione, poco prima della crisi di Governo.
Non solo. Nei giorni scorsi il presidente Pompeo ha approvato un decreto fondamentale per il futuro della Provincia: è quello relativo al Documento Unico di Programmazione (Dup) 2023-2025, che traccia la rotta attraverso linee guida strategiche e fondamentali nei settori centrali in cui opera l’ente, dalla programmazione delle opere pubbliche al programma biennale di acquisto di beni e servizi, dalla valorizzazione del patrimonio alla programmazione del fabbisogno del personale.
“In questi anni di intenso lavoro alla presidenza della Provincia – sono le parole di Pompeo – non ho mai voluto accettare il ruolo di commissario liquidatore che la legge 56 aveva, di fatto, assegnato a noi presidenti. Al contrario: insieme a una squadra che ringrazio per l’impegno, la collaborazione e la stima dimostratemi, abbiamo sempre voluto gettare il cuore al di là dell’ostacolo, non fermandoci mai all’ordinario ma guardando oltre e puntando allo straordinario. Oggi, con orgoglio e soddisfazione, possiamo affermare di esserci riusciti. Ci sarà ancora un po’ di tempo per raccontare come è cresciuta la nostra Provincia in questi anni: – conclude Pompeo – oggi ci basti dire che è un ente con i conti in perfetto ordine, che programma e progetta per il futuro di un intero territorio e di tutte le realtà comunali che la fanno grande e autorevole nel panorama istituzionale”.