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Titolo: Biomedica all’asta, sit-in e appello degli operai
Dopo l’asta pubblica di vendita andata a vuoto, i lavoratori della Biomedica Foscama di Ferentino ieri pomeriggio hanno organizzato un sit-in davanti ai cancelli della fabbrica. Presenti tutti i rappresentanti delle sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil ed Ugl, il consigliere comunale Maurizio Berretta guardati a vista da carabinieri, vigili urbani di Ferentin o e Digos. Molti rappresentanti politici a vari livelli del territorio, seppur invitati, hanno disertato l’incontro. «La nostra più che una protesta è una richiesta di aiuto, un appello alle istituzioni, al mondo politico ed al tribunale di Frosinone di lavorare insieme per trovare una soluzione alla vicenda e salvaguardare circa 100 posti di lavoro – hanno spiegato all’unisono i sindacati- Pensiamo che questo sito sia imprenditorialmente ancora appetibile. Il fatto che l’asta sia andata deserta ci preoccupa». I lavoratori sono in cassa integrazione che scade a novembre, ma da un momento all’altro possono arrivare i licenziamenti. «È un’ipotesi che dobbiamo scongiurare in tutti i modi tenendo operativa la fabbrica». Una fabbrica, proseguono i lavoratori, che da anni lavora nel settore farmaceutico con prodotti anche di primaria importanza. «L’azienda non può e non deve morire anche perché il territorio non può permettersi altri disoccupati -hanno dichiarato i sindacati – Di fatto qualche imprenditore interessato può ancora manifestare interesse fuori dal bando». Il sindaco di Ferentino e presidente della Provincia, Antonio Pompeo ha rilanciato l’appello al vicepremier Luigi Di Maio e al sottosegretario Claudio Durigon per trovare una soluzione positiva alla vicenda. Intanto è passato oltre un mese dalla scadenza della mobilità in deroga per 1600 ex lavoratori ciociari. L’accordo per il biennio 2019-2020 tarda ad arrivare. Secondo i disoccupati ciociari i tempi si prevedono lunghi e non c’è alcuna certezza di proroga. Mancherebbero i fondi.
Emiliano Papillo
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Titolo: Mauro Buschini è il nuovo presidente del Consiglio regionale
È Mauro Buschini il nuovo presidente della Regione Lazio. L’ex capogruppo del Pd alla Pisana prende il posto di Daniele Leodori dimessosi la settimana scorsa perché nominato vice presidente della Regione al posto di Smeriglio che sarà candidato alle elezioni europee. L’elezione di Buschini è arrivata al quarto scrutinio, con 26 voti, quando in aula erano presenti trentasei consiglieri, compreso il presidente della Regione, Nicola Zingaretti: 9 preferenze sono andate a Devid Porrello, una scheda nulla. L’ultimo presidente del Consiglio regionale proveniente dalla provincia di Frosinone era stato Mario Abbruzzese. «Sarò un presidente garante, arbitro assoluto, imparziale nell’organizzazione e nella gestione di quest’aula», ha dichiarato Buschini, visibilmente emozionato, nel suo discorso d’insediamento. Ha ringraziato il governatore Zingaretti per il percorso di cambiamento intrapreso in questi anni, che ha trasformato questa regione, e ha poi indirizzato al presidente e alla giunta l’augurio «di proseguire con questa grande collaborazione e comunità d’intenti». Il neo presidente della Pisana ha poi sottolineato il lavoro svolto dal suo predecessore e ha rilanciato il ruolo del Consiglio nella tutela «dei diritti, delle opportunità e del merito». Buschini, 41 anni, è nato e vive ad Alatri. Il suo impegno politico è iniziato presto, quando nel 1998, a vent’anni, viene eletto segretario provinciale della Sinistra giovanile. Tre anni dopo diventa segretario dei Democratici di sinistra nella provincia di Frosinone e nel 2007 è stato Segretario fondatore del Partito democratico del frusinate. Dopo la gavetta come consigliere e assessore nel Comune di Alatri, ha fatto il suo ingresso in Regione nel 2013, nel 2016 viene nominato assessore ai Rapporti con il Consiglio, Ambiente e rifiuti. Nel marzo dello scorso anno viene eletto di nuovo consigliere regionale e nominato capogruppo del Pd. Tante le congratulazioni arrivate per il nuovo incarico. Dai colleghi del Pd, dalla Federlazio, dal presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, e dal suo mentore, Francesco De Angelis, commissario dei Consorzi industriali del Lazio.