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Titolo: La Lega: «Contrari alla moschea», ma il sindaco blocca tutti
Si allarga il fronte del «no» alla Moschea in via America Latina, nella parte alta del capoluogo. Con qualche giorno di ritardo rispetto a Fratelli D’Italia, Forza Nuova e Casapound, anche la Lega di Frosinone si schiera contro la ventilata ipotesi di realizzare il secondo centro di culto musulmano più grande del Lazio dopo quello di Roma.
Ad intervenire è il coordinatore cittadino, il leghista Domenico Fagiolo: «Il silenzio non mi appartiene scrive in una nota – e non appartiene né al partito e né tantomeno al gruppo consiliare della Lega di Frosinone. E’ arrivato il momento di precisare che la Lega è contraria alla realizzazione della Moschea in via America Latina. Dopo aver avuto un confronto con il coordinatore regionale Zicchieri ed il sottosegretario Durigon abbiamo deciso di esternare con forza la nostra contrarietà alla realizzazione di questo edificio. Nessuno di noi è contro la libertà di culto ma certamente siamo contrari al cambio di destinazione urbanistica del Prg, alterando così il quieto vivere degli abitanti della zona».
La Lega quindi già si proietta a quando la pratica della moschea arriverà sui banchi del consiglio comunale: «Invitiamo continua – a votare contro tale pratica e per primo il sindaco Nicola Ottaviani; invitiamo la comunità islamica e soprattutto i tecnici che hanno redatto il progetto ad individuare un sito idoneo indicato a servizi dal Prg, ad acquistarlo e a ripresentare il progetto in quanto in viale America Latina – senza se e senza ma – il Gruppo Lega di Frosinone non darà mai il proprio benestare. Saremo presenti, come al solito, in Consiglio Comunale ma, questa volta, annoteremo per bene i nomi ed i cognomi (riferimento al consigliere leghista Fabrizi?) di coloro che voteranno favorevolmente al cambio di destinazione d’uso del Prg».
LA REPLICA
Il sindaco Nicola Ottaviani che da poco ha aderito anche lui alla Lega di Salvini, non accoglie l’invito anzi, seccato da tante polemiche, dichiara: «Il cambio di destinazione d’uso su un’area privata da utilizzare come edificio di culto riferisce il sindaco – è, e rimane, una questione di natura strettamente amministrativa. Quando i privati e gli uffici comunali avranno terminato i progetti e l’istruttoria urbanistica, allora avrà un senso confrontarsi serenamente sull’argomento, al netto di pregiudizi ideologici che riportano indietro le lancette della storia all’oscurantismo culturale e religioso medievale. Tutto il resto appare solo come inutile strumentalizzazione e ignoranza di procedure amministrative. Basta, dunque, con polemiche sterili su pratiche che devono essere ancora completate ed esaminate, soprattutto in periodi di propaganda come quello legato alle elezioni europee».
I NUMERI IN CONSIGLIO
Il sindaco quindi rinvia la discussione a dopo il voto e quando la pratica arriverà in consiglio. La Lega che conta cinque consiglieri (Gagliardi, Bruni, Cedrone, Guglielmi e Fabrizi) anche con l’appoggio di Fratelli D’Italia (Ferarra) può contare su cinque/sei voti sicuri (da vedere Fabrizi, fedelissimo del sindaco, come voterebbe).
Se il resto della maggioranza di centro-destra si spacca il sindaco potrebbe ottenere comunque la maggioranza magari ricorrendo a qualche voto e all’aiuto dell’opposizione di sinistra che concettualmente non è contraria al progetto. Il sindaco porterebbe a casa il risultato ma si aprirebbe un caso politico clamoroso. Se ne riparlerà dopo le Europee.
Gianpaolo Russo
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Titolo: Cassino – Sindaco, ammesse 16 liste: parte la sfida sui programmi
Presentazioni dei candidati e primi comizi in vista delle Comunali del 26 maggio a Cassino. Intanto ieri la commissione elettorale circondariale ha ammesso tutte le liste. Rimane fuori solamente la lista Sinistra Unita di Vincenzo Durante per non aver rispettato le quote rosa. Durante non farà ricorso. E quindi saranno 16 liste per un totale di 370 candidati per 24 posti da consigliere comunale. Allo schieramento che vincerà spetteranno 15 consiglieri e i restanti 9 alle liste sconfitte. Sono cinque i candidati a sindaco. Domenica mattina ha fatto la sua uscita pubblica Enzo Salera del centrosinistra con il vicepresidente del Parlamento europeo David Sassoli, mentre ieri sera ha inaugurato la sede elettorale Giuseppe Golini Petrarcone del polo civico. Per il centrodestra Mario Abbruzzese terrà il suo primo comizio sabato alle 19 in piazza Diamare. Gli altri due candidati, l’indipendente Renato De Sanctis e Giuseppe Martini, M5S, spiegheranno i loro programmi agli elettori nei prossimi giorni. Abruzzese ha definito il suo programma elettorale «piano industriale per Cassino» e per prima cosa punta a rivitalizzare il centro urbano dal punto di vista commerciale. Nei loro programmi che stanno elaborando anche Salera e Petrarcone puntano a progetti per far rivivere il centro cittadino da tempo in sofferenza con piazza Labriola fatiscente. Non sarà, almeno per ora, una campagna elettorale velenosa, ma all’insegna del fair play politico. «No agli insulti, ma illustrazione del programma» ha avvisato Abbruzzese. Dello stesso tenore anche Salera. Intanto il commissario, il prefetto Benedetto Basile, che resterà in carica fino all’elezione del nuovo sindaco (il 26 maggio o al ballottaggio del 9 giugno), dopo aver approvato il bilancio va avanti nella pubblicazione delle delibere sugli aumenti delle imposte. Continua a fare scalpore, con relative proteste, l’incremento del 900 per cento la tumulazione delle bare nel cimitero di via San Bartolomeo a causa del dissesto. Tariffe che sono lievitate più di dieci volte. La tumulazione ordinaria a parete passa da 51,50 euro a 460 euro, quella a fornetto da 37 euro a 340, quella a terra da 37 a 540 euro. I candidati a sindaco intendono chiedere una revisione delle tariffe almeno per le fasce più deboli. Meno pesante, invece, risulta l’introduzione della tassa di soggiorno che riguarda gli alberghi. Cassino è stato riconosciuto con delibera regionale del 2002 comune turistico e città d’arte e quindi si può applicare la tassa. Le tariffe a carico dell’attività ricettiva e quindi del cliente sono un euro al giorno per stanze dal prezzo tra 40 e 69 euro a notte, 1,50 euro per camere da 70 a 139 a notte e 2 euro per prezzo superiore a 140 a notte. Inoltre una delibera stabilisce anche i prezzi d’ingresso al museo Historiale che risulta chiuso. I prezzi in vigore fino a dicembre sono: 5 euro biglietto intero; 3,50 per gruppi di 4 persone; 1 euro per gruppi scolastici, 2,50 per studenti universitari (con tesserino). Gratis per disabili, ultrasettantenni e bambini fino a 8 anni.
Domenico Tortolano