Svincolo sulla 155, cantiere fermo
Cantiere del nuovo svincolo tra la Statale 155 e l’innesto con la provinciale Fiura-Gaudo-Badia. Il 2020 si è aperto come si è chiuso il 2019. E cioè con i lavori fermi al palo e l’impresa che ha portato via i mezzi. E il disinteresse delle autorità aumenta. Tranne il consigliere di minoranza Nazzareno Costantini che molte settimane fa aveva denunciato la situazione, ma il silenzio è rimasto assordante. E nulla si sa sulla ripresa dei lavori. «Ricordo – spiega Nazzareno Costantini – che l’impresa durante i lavori ha trovato alcune difficoltà nello scavare e così si è resa necessaria una variante al progetto. Mi ero informato con gli uffici provinciali e mi avevano garantito che da gennaio fatta la variante si sarebbe proceduto all’intervento». «Una rassicurazione – prosegue – però che dopo questo mese di gennaio e inizio febbraio non ha trovato conferma. Certo sull’u ltimazione del cantiere nessun pericolo, ma questa attesa non fa bene ad un’opera attesa da oltre diciassette anni». «Voglio rassicurare i cittadini interessati da questo cantiere. Mi attiverò – tranquillizza – di nuovo presso gli uffici provinciali e chiederò ulteriori spiegazioni. Non vorrei che per fare questa variante, o magari trovare gli ulteriori fondi, passino tanti altri mesi, visto che il cantiere è fermo da molto tempo. Anche perché di vedere ultimata l’opera se lo meritano gli ex assessori Silvio Tagliaferri e Roberto Gizzi che, seppur su fronti diversi, hanno lavorato per vedere finito lo svincolo essenziale per la sicurezza». Un plauso quindi al consigliere che si sta occupando di questa vicenda. Certo questo stop che dura dallo scorso anno non ci voleva. Uno svincolo che una volta realizzato consentirà l’a ccesso alla provinciale dalla 155 in maniera più sicura e comoda, consentendo ai tanti cittadini della zona di raggiungere le proprie abitazione e attività in modo più tranquillo. Speriamo che in questo 2020 veda la luce intanto Costantini lavora per questo.
Come valorizzare l’antico cammino di San Benedetto
“La Ciociaria è stata la culla del monachesimo benedettino. I luoghi della nostra terra si fregiano delle antiche memorie legate a San Benedetto, testimoniate da abbazie, monasteri ed eremi che portano il segno profondo del connubio di religione, arte, storia, cultura e ambiente”: partendo da queste considerazioni, vari attori del territorio – personalità, professionisti, associazioni, enti locali, istituzioni di formazione e di istruzione – hanno deciso di dare vita a una nuova realtà di promozione sociale che ha assunto il nome di “Alle origini del cammino di San Benedetto”. Costituita con atto notarile nel dicembre2019 si è data due obiettivi: far conoscere, tutelare, promuovere, valorizzare, coordinare, il cammino legato all’itinerario percorso da S. Benedetto nel VI secolo e ottenere il riconoscimento del Cammino di San Benedetto come Itinerario Culturale Europeo. Nel corso dell’assemblea che lo scorso 18 gennaio ha eletto gli organi dirigenti dell’associazione, il neoeletto presidente notaio Carlo Fragomeni ha spiegato: «L’itinerario del “cammino”, come noto, parte da Norcia e arriva a Montecassino lungo un percorso ricco di luoghi e testimonianze, alcune delle quali abbiamo noi stessi contribuito a riscoprire. Tale percorso può attrarre l’interesse di tutti coloro che nell’attualità della pratica benedettina riconoscono una delle radici più profonde dell’Europa unita. L’intento è quello di coinvolgere le tante energie disponibili a partire dal nostro territorio, quello dell’Umbria ed altri paesi dell’Unione europea».