Pagg. 4 e 5
Accademia , il ministro: «La cultura come opportunità di riscatto»
ALESSIO BROCCO Coraggio, creatività e bellezza. Sono soltanto alcune delle parole chiave su cui il ministro dell’istruzione, dell’u n iversità e della ricerca Marco Bussetti ha focalizzato il suo intervento in occasione della visita all’Accademia di Belle Arti di Frosinone. Bussetti, ieri mattina, è stato l’ospite d’o n ore della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico che si è svolta a Palazzo Tiravanti, in viale Mazzini. Molte le istituzioni e autorità presenti. Assente giustificato il presidente dell’Aba Ennio De Vellis. Ha portato il suo messaggio di saluto la direttrice Loredana Rea. E poi c’erano loro, i veri protagonisti, così come sono stati definiti durante il corso dell’evento: le ragazze e i ragazzi dell’istituto culturale. Le loro istanze, i loro umori e le loro sensazioni sono state esposte da Lorenzo Spatola, presidente della Consulta degli studenti. La giornata A fare gli onori di casa è stata la direttrice dell’Accademia di Belle Arti Loredana Rea. In molti hanno preso parte alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico. Marco Bussetti, ministro dell’istruzione, alle 10, ha raggiunto Palazzo Tiravanti e, qualche minuto più tardi, ha visitato il Maca, il museo di arte contemporanea allestito proprio all’iterno della struttura. Saluti, strette di mano, qualche pacca sulla spalla ai ragazzi presenti prima dei discorsi ufficiali. Il ministro, con il suo, ha chiuso la mattinata. Durante il corso della visita Marco Bussetti ha ricevuto il volume fotografico “Ciociaria nell’anima” curato dal docente dell’Accademia delle Belle Arti Giuseppe Smerilli e un’i n c i s i one di Patrizio Di Sciullo. Anche lui professore dell’Aba. Gli interventi «Bisogna essere capaci di fare sistema affinché le attitudini di ognuno possano realizzarsi». Il ministro, durante il suo discorso, traccia la rotta e spiega l’importanza dell’istruzione e della cultura. «Qui ho visto impegno e passione – sottolinea – Partecipo a questa cerimonia con grande piacere. Questa istituzione di alta cultura rappresenta un ponte per la vita degli studenti. È fondamentale stimolare i giovani a prendere iniziative e ad assumersi delle responsabilità. Oggi – sostiene – nel mondo contemporaneo domina il pensiero tecnico-scientifico. Ed è anche per questo motivo che intraprendere percorsi artistici vuol dire fare un atto di coraggio. Ma attenzione: i due ambiti, tecnico-scientifico e artistico, non possono e non devono escludersi. Bisogna, invece, intrecciare i saperi per compiere un salto di qualità. Ed è questa la strada intrapresa e da percorrere». Parla di «nuovo umanesimo» e della necessità dell’arte che ha «un ruolo determinante». «Cultura – evidenzia il ministro – non vuol dire soltanto coltivare quello spirito critico che è sinonimo di libertà, ma anche benessere sociale ed economico. Vuol dire lavoro e, allo stesso tempo, rappresenta una grande opportunità di riscatto e rinascita. L’economia della bellezza e della creatività – spostando il discorso sui numeri – vale in Italia circa il 17% del prodotto interno lordo e genera un indotto economico di circa 250.000.000 euro l’anno. Non possiamo, dunque, permetterci di trascurare le nostre istituzioni artistiche, ma dobbiamo rafforzare la capacità di produrre ed esportare arte». Conclude con una riflessione sul ruolo degli insegnanti. Punta l’indice sul «giudizio, soprattutto in età particolari come quelle della preadolescenza e dell’adolescenza. Il voto – chiude – non giudica la persona». La direttrice Loredana Rea, in apertura, ha letto il messaggio del presidente Ennio De Vellis. Un messaggio in cui si sottolinea il fatto che «l’Accademia vuole essere faro e opportunità per la provincia. Gli studenti sono la nostra forza e la nostra ricchezza». La stessa direttrice, durante il suo intervento, invece, ha spiegato che «l’arte contemporanea in questo momento di crisi di valore e sistemico ha l’obbligo di rappresentare una diversa possibilità di interpretazione della realtà. L’arte ha, infatti, la possibilità di offrire prospettive solide e un punto di vista differente». Parla, inoltre, di «Accademia come laboratorio di ricerca». Luca Spatola, presidente della Consulta degli studenti, ha posto l’accento sull’i n t e r azione tra l’Accademia e il territorio. «L’arte, per noi studenti, vuole essere una fonte di educazione. E con l’Accademia, in questa ottica, c’è una concreta collaborazione. E per noi studenti è molto importante avere consapevolezza delle potenzialità».
Pag. 7
Ater, nuovi alloggi e interventi
ALESSIO BROCCO
Nuove costruzioni, manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico. Ma anche riqualificazione (sotto la lente d’ingrandimento la struttura del Casermone) e misure per i centri storici. Ieri, all’interno della sede di via Alcide De Gasperi, l’Ater (Azienda territoriale edilizia residenziale) ha presentato il programma triennale delle opere riguardanti la provincia di Frosinone. A partire dalla consegna (effettuata ieri) di 24 alloggi a Ceprano, in località Chiusa Grande per un investimento di 2.581.000 euro. Complessivamente si tratta di un piano (2019/2021), tra nuove costruzioni e manutenzione straordinaria, di 25.794.849,13 euro (risorse di carattere regionale). Ad illustrarlo, nel dibattito moderato dalla giornalista Giulia Abbruzzese, è stato il commissario straordinario Ater Sergio Cippitelli alla presenza dell’a ssessore regionale del Lazio alle politiche abitative e all’u r b a n istica Massimiliano Valeriani e del presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini. Sono intervenuti, inoltre, il consigliere regionale Sara Battisti e il presidente della Provincia Antonio Pompeo. Presenti anche diversi sindaci. Oltre agli alloggi di Ceprano, consegnati ieri da Sergio Cippitelli con Massimiliano Valeriani, Mauro Buschini e il sindaco di Ceprano Marco Galli, sono previsti l’acquisizione e il recupero di 15 alloggi nel centro storico di Sora, di cui 7 già terminati (5.456.506,13 euro) e 5 alloggi a Monte San Giovanni Campano (1.120.343 euro). Inoltre, sono previsti interventi di manutenzione straordinaria (alcuni dei quali sono già work in progress) a Ferentino (84 alloggi in via Borsellino; 3.300.000 euro); Cassino (54 alloggi in via Bonomi; 2.587.000 euro); Frosinone (63 alloggi complessivi in Corso Francia, 51 in viale Parigi e un fabbricato in via Monteverdi per un totale di 6.254.000 euro); Pico (19 alloggi in via Civita Farnese; 1.150.000 euro); Ceccano (20 alloggi nel villaggio Unrra; 900.000 euro); Pontecorvo (37 alloggi in viale Dante; 250.000 euro); Sora (34 alloggi in via Roccatani; 1.288.000 euro); Ripi (30 alloggi in via Muraglione; 908.000 euro). Gli interventi «Quella di oggi – ha affermato Sergio Cippitelli – è un’i m p o rtante testimonianza del nostro lavoro. Voglio ringraziare i dipendenti dell’Ater di Frosinone, il direttore Nicoletta Paniccia e i dirigenti che si sono adoperati per ottenere i fondi necessari». Cippitelli, contestualmente, ha anche reso noto che l’ultimo bilancio Ater è stato chiuso in pareggio. Soddisfatto Mauro Buschini che ha posto l’accento sul «diritto alla casa» aprendo poi la tematica dei centri storici definendo fondamentale il loro recupero sia in termini di spazi che per dare valenza abitativa. L’assessore Valeriani, relativamente al piano, ha parlato di «un nuovo modo di affrontare il problema della casa attraverso gli impegni formali pubblici per il triennio che illustriamo ad amministratori e cittadini» e ha lanciato la «sfida di recupero dei nuclei urbani esistenti perché oggi è finita la stagione del consumo del suolo». E, ancora, ha annunciato che «siamo riusciti a recuperare più di un milione di euro per lavori di abbattimento di barriere architettoniche sempre in Ciociaria». Mauro Buschini, durante l’incontro, ha affermato che «la fase commissariale dell’Ater sta per terminare», mentre Sergio Cippitelli sul tema riguardante la possibile riqualificazione del Casermone, sulla scia ad esempio del Corviale a Roma, ha affermato che «l’obiettivo è quello di trasformare l’area esterna e renderla piacevole. Questo per portare benefici anche sotto l’aspetto sociale». Valeriani, nello stesso contesto, ha ribadito che «la rigenerazione urbana è sfida globale. Il Casermone? Andrò a vederlo». In conclusione, sull’a r g omento riguardante i canoni morosi Cippitelli ha affermato: «Fin qui abbiamo svolto un lavoro importante, recuperando bene»