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L’estate 2019 del Lazio delle Meraviglie Pubblicato l’avviso della Pisana
Al via il bando “Lazio delle Meraviglie – Estate 2019”, con cui la Regione sostiene i Comuni del Lazio con un finanziamento complessivo di 1,2 milioni di euro, per la programmazione di eventi, feste, manifestazioni e iniziative turistiche e culturali. Ciascun Comune potrà beneficiare di un contributo fino a un massimo di 7mila euro per progetti finalizzati alla promozione del territorio, al prolungamento del soggiorno dei visitatori nelle aree interne e alla sensibilizzazione ai temi della sostenibilità turistica e ambientale. «Anche quest’anno la Regione intende dare un sostegno concreto a tutti i Comuni del Lazio per programmare iniziative e manifestazioni di promozione del proprio patrimonio di cultura, tradizione e tipicità – ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo e alle Pari Opportunità Lorenza Bonaccorsi – Con la pubblicazione del bando continua il nostro impegno per il rilancio concreto del turismo nei borghi del Lazio in cui si custodiscono tesori artistici»
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Frusone – Malumori a Cinque Stelle «Puntare il dito non serve»
ALESSIO BROCCO Il voto di domenica, tra europee e amministrative, ha riconsegnato alla provincia di Frosinone un quadropolitico inevitabilmente modificato. L’asse politico in Ciociaria, vedi il risultato della Lega alle europee (40,35%) e il sorpasso compiuto da Fratelli d’Italia (8,90%) ai danni di Forza Italia (8,13%), si è spostato verso destra. Mentre il Partito Democratico è uscito con soddisfazione dalle comunali, ma con un gap importante dalle europee (16,08%). E il Movimento 5 Stelle? In casa pentastellata, dopo la chiamata al voto riservato agli iscritti sulla piattaforma Rousseau per decidere sul futuro del leader Luigi Di Maio (confermato con l’80% delle preferenze), il malumore c’è. A livello nazionale (17,07%) ha subìto il sorpasso del Pd (22,69%), mentre a livello provinciale ha tenuto come ha potuto (18,57%). E anche a livello amministrativo c’era chi si aspettava qualcosa di più. Malumore che è emerso dalle parole di alcuni esponenti territoriali. Dal consigliere comunale di Anagni Fernando Fioramonti a quelli di Frosinone Marco Mastronardi e Christian Bellincampi. Quest’ultimo, ex candidato a sindaco nel capoluogo, ha parlato anche di una mancanza di visione e proposte sul territorio, mentre anche Mastronardi ha commentato negativamente la decisione di votare sulla leadership di Di Maio. Ad analizzare il momento in casa Movimento5 Stelleè statoil deputato Luca Frusone. Ha sottolineato che «in questo momento ci sonoduemodi perreagireairisultati: uno è ragion costruttive. L’altro è puntare il dito senza apportare nulla alla discussione. Io stesso – afferma – ho portato delle proposte insieme agli altri parlamentari per la riorganizzazione territoriale. E lo stesso hanno fatto attivisti e portavoce locali». Auspica una riorganizzazione che si basi su un principio: «Sapere chi fa cosa». Sui risultatiin Ciociariaevidenzia che «in provincia, rispetto ad altri territori, abbiamo retto». Ma poi parla del risultato nel comune di Frosinone (15,84%) dove «siamo stati scavalcati dal Pd e siamo la terza forza. Un risultato che se fossimo in un partito tradizionale andrebbe preso in considerazione in un discorso di responsabilità». Sulla questione legata a Luigi Di Maio spiega che «il passaggio tramite lapiattaforma Rousseauè stato necessario». E cheil calo a livello nazionale non è derivante «dalleazioni digoverno,ma daun problema di comunicazione». Di Maio, confermato alla guida del M5S, in serata, attraverso Facebook, ha affermato che «tra qualche settimana conoscerete la nuova strutturaorganizzativa che per me deve prevedere compiti ben precisi in capo a persone individuate dal Movimento. Penso a deleghe sull’economia, i territori, le liste civiche, le imprese, il lavoro, l’ambiente, la sanità, la comunicazione, tutte questioni che sono sempre state in capo a me, vista l’assenza di una struttura interna».
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Conferenza unificata dell’Up i Dibattito sullo Sblocca cantieri
«Apprezziamo l’impegno delle commissioni in Senato che hanno accolto diverse istanze presentate dalle Province, ma restano ancora alcune priorità su cui chiediamo l’attenzione del parlamento». Così il presidente dell’Upi Lazio Antonio Pompeo, presidente della Provincia di Frosinone, in occasione della conferenza unificata in cui è stato trattato il decreto “sblocca cantieri”. «Consideriamo essenziale – ha evidenziato Pompeo – che il decreto preveda la qualificazione delle Stazioni uniche appaltanti provinciali e metropolitane per favorire il ricorso a queste strutture da parte dei Comuni e degli enti locali. Una misura di semplificazione che avrebbe effetti positivi nella riduzione dei tempi e del contenzioso negli appalti pubblici. Chiediamo di rafforzare la struttura tecnica attraverso l’accelerazione delle procedure di assunzione delle 120 unità di personale tecnico qualificato. Crediamo che le Province abbiano tutte le potenzialità – ha concluso il rappresentante dell’Upi – di contribuire alla ripresa degli investimenti locali. Per questo chiediamo di potere avere gli strumenti necessari per sostenere, per la nostra parte, la crescita del Paese».
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Valle del Sacco, attenzione alta
ALESSIO BROCCO Oltre 49.000 persone hanno sottoscritto, attraverso la piattaforma online change, la petizione lanciata diversi mesi fa per sensibilizzare sulla tematica ambientale riguardante la Valle del Sacco. L’obiettivo, fissato a 50.000, è stato praticamente raggiunto. Segnale che l’argomento è, specialmente in questo momento storico, sensibile e sentito in modo particolare dalla cittadinanza. A marzo, all’interno delle prefettura di Frosinone, il ministro dell’ambiente Sergio Costa e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, alla presenza del prefetto Ignazio Portelli, proprio per il Sito d’interesse nazionale del bacino del fiume Sacco, avevano sottoscritto l’accordo di programma per un valore complessivo totale di 53.626.188,68 euro. Di questi 29.693.623,60 euro per interventi di immediata attuazione (16). L’area, nel proprio perimetro, ha porzioni di territorio ricadenti in19 comunitra provincia di Frosinone e provincia di Roma. Proprio il ministro Sergio Costa, rispondendo alla petizione online, nei giorni scorsi, ha ripercorsole tappee l’impegno profuso dal suo insediamento. Volgendo, inoltre, lo sguardo alle prossime tappe da affrontare. «Fin dai primi giorni di insediamento ero consapevoleche la questione Valle del Saccofosse tra i temi prioritari da affrontare e ho fatto in modo che il ministero si dotasse degli strumenti necessari – spiega in un passaggio – Firmato l’accordo è ora in corso l’interlocu – zione con il soggetto attuatore, la Regione, per l’avvio delle attività. Per affrontare il problema dei ripetuti sversamenti nel fiume abbiamo, inoltre, attivato Arpa, Ispra, Capitaneria di porto e gli altri soggetti competenti. Ho prestato molta attenzione affinché venissero coinvolti amministrazioni locali e portatori di interesse, prevedendo la convocazione da parte del Comitato di indirizzo e controllo di apposite sedute. Ho inoltre previsto, ai fini dell’indivi – duazione dei responsabili delle contaminazione e in attuazione del principio del “chi inquina paga”, un piano per il rafforzamento amministrativo degli enti preposti alle funzioni di controllo». Nei giorni scorsi, attraverso una lettera indirizzata al ministro al presidente della Regione Nicola Zingaretti, ai consiglieri regionali del Lazio, al presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo, al sindaco di Roma Virginia Raggi e ai sindacidei comuni della Valle del Sacco, il coordinamento interprovinciale Ambiente e Salute Valle del Sacco e Bassa Valle del Liri, ha avanzato alcune richieste. Così come si evince già dall’ogget – to: richiesta modalità di partecipazione attività bonifica Sin Bacino del fiume Sacco. Nella sostanza, attraverso il referente Alberto Valleriani, hanno chiesto al Mattm di stabilire un piano semestrale di audizioni tra ministero, associazioni e comitati e di ammettere queste ultime, come uditori, all’interno del comitato di indirizzo e controllo. E alla Regione l’istitu – zione di un ambito di partecipazione di associazioni e comitati operanti nel territorio della Valle del Sacco con il Responsabile unico dell’attuazione.
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Il rapporto Prevale: la sanità migliora
Nel Lazio migliorano le cure, diminuiscono le diseguaglianze di accesso a livello geografico e di istruzione. Diminuisce la mortalità evitabile (circa 800 decessi in menoper infarto).Sono alcunidei dati presentati dall’assessore alla sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, dal direttore del dipartimento di Epidemiologia del Lazio,Marina Davolie daldirettore della direzione regionale salute e integrazionesocio-sanitaria, Renato Botti contenuti in Prevale 2019, il programma regionale di valutazione degli esiti degli interventi sanitari nel Lazio. Quanto a Frosinone, spiegano dalla Regione, «nel 2018 oltre il 67% dell’attività è valutata di buona e media qualità. Con particolare riferimento alle gravidanze e parti, il cardiocircolatorio, il respiratorio e osteomuscolare. Rispetto al 2017 si riscontra un miglioramento nelle fratture di femore operate entro i due giorni e dei tagli cesarei primari». Al pronto soccorso, nel 2018, a Frosinone risultano 47.825 accessi, a Cassino 41.994,a Sora 29.107 e a Alatri 28.005. Numeri più bassi per la permanenza al pronto soccorso: 35.073 a Frosinone, 28.6665 a Cassino, 20.604 a Sora e 18.588 adAlatri. Il tempomedio di permanenza è di 3,33 ore a Frosinone, 2,09 a Cassino, 2,12 a Sora e 2,11 ad Alatri. Per infarto del miocardo acuto si registrano 829 ricoveri di residenti inCiociaria, diquesti 652sono ricoverati nell’Asl frusinate (399 allo Spaziani, 159 a Sora, 91 a Cassino). Poi risultano 60 ricoveri a Tor Vergata, 21 al Parodi Delfino di Colleferro, 14 al San Giovanni Evangelis Svizzero di Formia. Per la frattura del femore risultano 747 ricoveri, di cui 670 all’Asl di Frosinone con lo Spaziani a 320, Sora a 177, Cassino a 158. Tra le altre Asl a Roma1 22 ricoveri e a Latina 21. Un’altra patologia che in Ciociaria preoccupa, in quanto legata anche all’inquinamento, è la broncopneumopatia cronico ostruttiva con 785 ricoveri, di cui 698 all’Asl di Frosinone (328 a Cassino, 175 nel capoluogo, 66 al San Raffaele, 64 a Sora). Il presidente del consiglio regionale del Lazio Mauro Buschini: «Una valutazione che premia la riorganizzazione dei servizi messa in atto con il presidente Zingaretti e grazie al lavoro dell’assesso – re D’Amato: ovviamente rimangono criticità che stiamo affrontando per un’offerta sanitaria che corrisponda, sempre più, alle reali necessità dei cittadini. C’è molto lavoro da fare, ma la strada intrapresa è giusta». Il consigliere comunale Danilo Magliocchetti aggiunge: «È di solare evidenza, da un lato, il grande lavoro, fatto di impegno, competenza e professionalità, svolto nel pronto soccorso di Frosinone, dall’altro, la necessità di un ulteriore vero presidio ospedaliero, oltre il capoluogo, nell’area Nord della provincia». R .C.
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Sardellitti e Pizzutelli: «Abbattere l’intolleranza»
ALESSIO BROCCO Il nodo da sciogliere per il Lazio Pride, in programma il 22 giugno a Frosinone, è quello riguardante il percorso. Sono tre, al momento, le possibilità in ballo: due con l’opzionezona bassa(una delle quali prevede via Aldo Moro) e un’altra che riguarda, invece, la zona alta e il passaggio in Corso della Repubblica. In questo momento si è nella fase della valutazione delle questioni legate alla sicurezza. Nei prossimi giorni la situazione dovrebbe definirsi. Dal comitato organizzatore del Pride hanno ribadito più volte la volontà di passare per le strade principali. Il 22 giugno, il capoluogo, cinquant’anni dopo i moti di Stonewall, ospiterà per la prima volta la manifestazione che si pone l’obiettivo di sensibilizzare sulle tematiche del mondo lgbt+ (lesbiche, gay, bisessuali e transgender). Ma nel frattempo, la discussionesisposta anchesuunaltro campo. Quello dei commenti attraverso i social. Purtroppo, in più di un’occasione, oltre le righe. I consiglieri comunali Alessandra Sardellitti (Pd) e Stefano Pizzutelli (Frosinone in Comune) stigmatizzano sottolineando che «la bacheca della signora che vorrebbe che il Pride si facesse al mitero ha persino una citazione di Gandhi» mentre «tanti propongono il Pride sull’asse attrezzato, probabilmente dimenticando che lì, ogni giorno, c’è la sfilata degli etero a caccia di un piacere che si traduce insfruttamento. Lalunga serie di insulti sulle discussioni sul percorso del Pride – evidenziano – convince ancora di più che la strada giusta sia il Pride a Frosinone. E la strada giusta è via Aldo Moro. Se un ragazzo o una ragazza devono nascondere le proprie scelte, la propria identità di genere e la propria vita fino a quando, finalmente, se ne andranno a vivere in un’altra città, più grande e più ospitale, vuol dire che a Frosinone c’è unmaledetto bisogno del Pride. Come amministratori bisogna fare di tutto per squarciare la cappa di silenzio e di intolleranza e bisogna creare le condizioni per consentire a tutte e tutti di poter essere sé stessi e di potersi esprimere senza paura e senza vergogna. Per il 22 giugno gli odiatori da tastiera potranno barricarsi in casa e sigillare le finestre e le porte per la paura del “contagio”. Ma possono stare tranquilli: hanno glialtri 364giorni perfar sfilarein via Aldo Moro la loro ipocrisia».
Confesercenti Bottini presidente Eletta la giunta
Nuovi vertici per la Confesercenti. L’assemblea elettiva straordinaria della Confesercenti di Frosinone, oltre ad eleggere il presidente provinciale Antonio Bottini ha eletto la presidenza provinciale. Questi i componenti: Antonio Bottini, presidente; Paolo Spaziani, vice presidente Vicario; Sergio Sampaoli, vice presidente; Carmine Lucciola, coordinatore; Francesca Bonanni (Fiuggi, AssoTurismo); Mario Papa (Cassino, Fiepet); Tiziana Iannucci (Cassino, Fiarc); Massimiliano Diamanti (Veroli, Super Mercati); Franco Mastrantoni; Antonio Toffanello (Frosinone, Articoli per Casa); Giuseppe Nardoni (Frosinone, AssoFiorista); Mimmo Mariani e Rossano Brogi (Frosinone, Fismo); Damiano Panetta (Casamari, Fiepet); Fiorino Tolassi (Patrica, Anva); Alessandro Scascitelli (Anagni, Fismo); Roberto Catenacci (Frosinone, Fismo); Giancarlo Sellari (Frosinone, Autoricambi e telefonia). La presidenza ha eletto la giunta, composta da: Bottini; Spaziani; Sampaoli; Lucciola; Panetta; Diamanti; Papa; Toffanello; Tolassi e Catenacci
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Cassino – Ballottaggio, chi sta con chi Arriva l’appello di Astorre
ALBERTO SIMONE Meno dieci. Scatta il conto alla rovescia in vista del turno di ballottaggio del 9 giugno. Da ambienti ben informati trapela che le trattative sono già in corso, alcune già chiuse. Mario Abbruzzese, non certo un politico di primo pelo, sembra che abbia “scaricato”la rubrica telefonica già nella notte tra domenica e lunedì a spogli ancora in corsa. Non è un mistero che il candidato del centrodestra avrebbe preferito l’ex sindaco Petrarcone al ballottaggio, quindi adesso sta rivedendo tutte le sue strategie. Dal cantosuo EnzoSalera sente di avere il vento a favore dopo il sorpasso al ballottaggio nel quale nessunocredeva, pertantoèmeno attivo sul fronte delle trattative. Appare però evidente che a determinare l’esito finale della partita saranno i quasi 9.000 voti a piede libero: quasi 6.000 quelli avuti dalle liste di Peppino, poco più di 2.000 quelli ottenuti da De Sanctis e circa mille portati a casa dal Movimento Cinque Stelle. Nessuno dei tre candidati è in corsa per il secondo turno: dove andranno a finire dunque i loro voti? La posizione del M5S Il M5S a Cassino mantiene il consenso degli elettori. Numeri alla mano, domenica scorsa alle elezioni europee ha ottenuto 4389 voti rispetto ai 3285 del 2014; alle amministrative le lista M5S è stata votata da 1084 elettori contro il 1044 del 2016. «Non abbiamo intenzionedi abbandonatelanostra città – scrive Giuseppe Martini – nelle mani di coloro che l’hanno distrutta e che ancora una volta sono riusciti a spuntarla illudendoicittadini, perciòciimpegneremo sul territorio perché si crei e radichi una forte coscienza in difesa dell’ambiente,dei benicomuni, dell’acqua pubblica, della qualità della vita è della giustizia sociale». Ipentastellati nonsembranodunque intenzionati a fare apparentamenti o a sostenere apertamente il centrodestra o il centrosinistra. De Sanctis e le divisioni Renato De Sanctis, chiunque dei due vincerà, ha ottenuto il suo obiettivo: siederà in Consiglio comunale. Molti esponenti della sua lista sono vicini al centrosinistra e dunque ad Enzo Salera, ma c’è anche chi vorrebbe scegliere l’opzio – ne delnon voto:ieri unalunga riunione, in giornata si saprà se ci sarà una decisione unanime oppure ognuno si regolerà come crede. Stessa cosa dicasi sul versante di “Riscossa Popolare” di Vincenzo Durante: l’indicazione dovrebbe essere quelladel non voto,ma solo domani il gruppo scioglierà la riserva. Il variegato gruppo di Peppino Inevitabilmente tutti i riflettori sono puntati sul gruppo di Petrarcone: ieri sera c’è stata una lunga riunione per provare ad uscire con una posizione unitaria, ma appare molto difficile. Da quanto si apprende la componente di Salvatore Fontana dovrebbe sostenere Salera ma all’interno del gruppo dei petrarconiani in molti sospettano che l’imprenditore abbia già chiuso un accordo con Abbruzzese. Rossella Chiusaroli si trincera dietro un «No comment», Niki Dragonetti ha proposto una delegazione di ascolto per incontrare entrambi i candidati, più esplicita invece Roberta Mazzarella: «Io sono una donna di sinistra – dice – dunque il problema non si pone. Sul piano politico mi sembra naturale dunque sostenere Salera. Certo, non nego che sul piano umano mi farebbe piacere ricevere una telefonata da Enzo, ma in ogni caso non mi comporto come hanno fatto altri tre anni fa». Armando Russo, anche lui del Pd, è più o meno sulla stessa linea: «Ci sono colloqui in corso con tutti, non nego che siamo stati contattati anche da Mario Abbruzzese. La scelta per me è abba quanti noi». Il monito di Mignanelli Adintervenireè anchemisterpreferenze, Massimiliano Mignanelli, che dice: «Non escludo nulla a prescindere, l’ideale sarebbe prendere una decisione unitaria di tutto il gruppo delle sei liste per non disperdere il potenziale che abbiamo messo in campo. Cassino è una città in ginocchio, bisogna agire subito per la riapertura dell’Historiale, della Rocca Janula, delle strisce blu, decoro urbano, sicurezza e il problema del cimitero. Stiamo valutando l’affidabilità e la serietà dei due competitors prima di schierarci ufficialmente con l’uno o con l’altro come gruppo o singolarmente». L’appello di Astorre Interpellato sul caso intervienestanza scontata, non restituiamo pan per focaccia a chi ha tradito nel 2016, ma ora sta ad Enzo Salera trovare un modo per coinvolgere per tutti anche il senatore Bruno Astorre, segretario regionale del Pd. Alla vigilia del primo turno aveva consigliato «agli amici del Pd candidati con Petrarcone di afre il voto disgiunto a favore di Salera», e in tanti hanno accolto il suo invito. Adesso Astorre rivolge un doppio appello: uno ad Enzo Salera, l’al – tro agli scissionisti. Argomenta il senatore: «Anzitutto voglio complimentarmi per l’ottimo risultato ottenuto dal Pd, primo partito per numero di voti. Sono molto soddisfatto. Adesso mi auguro che Salera faccia tutto il possibile per riunificare tutto il centrosinistra e i vari Fardelli, Russo e Petrarcone capiscano che l’avversario è nel centrodestra e non è in casa nostra, non commettendo dunque l’errore che è stato commesso nel 2016 e che ha portato alla sconfitta del centrosinistra».
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Pontecorvo – Tolte le deleghe a Tanzi Arriva l’atto ufficiale
GIUSEPPE DEL SIGNORE L’atto di revoca è stato ufficializzato. Ieri mattina il sindaco Anselmo Rotondo ha firmato il decreto con cui ha revocato le deleghe a Gabriele Tanzi. Un provvedimento assunto dopo che il consigliere, nel corso dell’ultima assise, si è collocato all’opposizione. Già a margine di quella seduta del consesso civico era stato annunciato dal primo cittadino la revoca della delega allo sport e ai servizisociali.Atto cheèstatoufficializzato proprio nella giornata di ieri. «L’atteggiamento tenuto dal consigliere Tanzi nell’ambito delle decisioni adottate dall’ammini – strazione ha fatto venire meno quella fiducia che il sottoscritto aveva posto nei confronti, tanto da conferirgli deleghe proprie del sindaco – ha affermato Anselmo Rotondo – È venuto meno quindi quello spirito di collaborazione e di fiducia senz’altro substrato indispensabile per lacontinuità dell’esercizio degli incarichi conferiti. Ieri mattina ho provveduto a firmare il decreto di revoca degli incarichi qualedelegato allosport estrutturesportive eservizisociali del Comune di Pontecorvo. Tutte le realtà sportive che intendono colloquiale e confrontarsi con l’amministrazione comunale devono, da questo momento, fare riferimento in maniera esclusiva al sottoscritto. A breve porterò in consiglio comunale anche la revoca di Tanzi, quale rappresentante della magg commissione elettorale». Intanto il primo cittadino interviene anche sulla querelle che in questi giorni ha visto contrapporsi la minoranza e l’onorevole Francesca Gerardi sulla presenza in assise per la votazione del consuntivo e del bilancio di previsione. «Una parte della minoranza ha galvanizzato il ruolo dell’ono – revole Gerardi fin quando è stata utile a criticare l’amministrazione comunale, nel momento in cui ha dimostrato autonomia e pieno rispetto del mandato ricevuto dagli elettori: rappresentare il territorio in Parlamento, è finita nel tritacarne – ha affermato Rotondo – L’onorevole Gerardi è stata molto dura con l’amministrazione, con lei c’è stato confronto, anche serrato, ma ho sempre avuto massimo rispetto nei suoi confronti. Ora si renderà conto della pasta di cui è fatta certa minoranza: sempre critiche, denunce e polemiche sterili, come il paventato aumento della Tari che non c’è stato”.