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Quindici nuovi cavalieri della Repubblica
LA FESTA DEL 2 GIUGNO Domenica 2 giugno, alle ore 10, in piazza della Libertà di Frosinone, si celebrerà il 73° anniversario della proclamazione della Repubblica italiana. Saranno presenti le massime autorità religiose, civili e militari della provincia. In particolare è previsto lo schieramento del Reparto di Formazione a cura del Comando presidio militare 72° Stormo per la resa degli onori al prefetto Ignazio Portelli. Seguiranno la deposizione di una corona al monumento dedicato ai Martiri per la libertà della Ciociaria, la lettura del messaggio del capo dello Stato, preceduta quest’anno, dalla prolusione del presidente emerito del Consiglio di Stato, il professore Alessandro Pajno. Al termine della cerimonia il prefetto, nella sala Purificato della Prefettura, consegnerà quindici onorificenze a cittadini ciociari distintisi in modo significativo per il loro impegno professionale e sociale e resisi particolarmente benemeriti nei confronti della Repubblica. I RICONOSCIMENTI Ecco i nomi dei cittadini insigniti dell’onorificenza di cavaliere: Mauro Bottini (Alatri), Luca Cardinali (Anagni), Efisio Colantonio (Isola del Liri), Pierluigi D’Erme (Frosinone), Serafino Falconi ( Guarcino), Alessandro Gallozzi (Frosinone), Franco Maggi (Piglio), Emilio Martini (Castrocielo), Angelo Libero Massaro (Piedimonte San Germano), Gaetano Miretto (Frosinone), Mauro Molle (Pontecorvo), Luca Sabatino (Cassino), Donatella Tanzi (San Giovanni Incarico), Guido Tomassi (Ripi), Achille Pagliuca (Alatri). Quest’ultimo sarà insignito dell’onorificenza di Grande ufficiale. Una medaglia d’onore, invece, sarà conferita a Mario Anagni (Anagni), deportato e internato in un lager nazista durante la Seconda guerra mondiale.
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Pronto soccorso, accessi superiori agli ospedali romani
La straordinaria mole di lavoro che, quotidianamente, svolge il Pronto Soccorso dell’ospedale «Spaziani» di Frosinone, è testimoniata dai numeri, ufficiali, pubblicati sul sito «PREVALE 2019» , il Programma della Regione Lazio di Valutazione degli Esiti degli interventi sanitari. Ebbene, nel 2018 il Pronto Soccorso del capoluogo ha registrato 47.800 accessi che, sommati a quelli di Alatri (oltre 32.000) raggiungono il tetto-record di 79.800, con queste percentuali di triage: codice bianco 2,94% ; codice verde 52,5% ; codice giallo 35,45%; codice rosso 6,64%. Per capire, quanto complesso ed impegnativo, è stato, ed è, il lavoro del personale del Pronto soccorso di Frosinone, è opportuno confrontare i suoi dati con quelli del Lazio, che sono 1.922.703, così distribuiti: codice bianco 4,33%; codice verde 65,27%; codice giallo 27,01% ; codice rosso 3.06%. Come è facile constatare, mentre negli altri Pronti soccorso del Lazio, il personale è stato impegnato ad affrontare, nella stragrande maggioranza, casi di codice bianco e verde, a Frosinone Medici e infermieri sono stati alle prese con i casi più impegnativi, testimoniati dai codici gialli (+8.24%) e rosso (+3.58%), rispetto allamedia regionale. IL PRIMARIO «Questo perchè – spiega il primario, Fabrizio Cristofari – cominciano a funzionare i servizi territoriali che, di fatto, frenano l’accesso al Pronto Soccorso mentre gli stessi utenti hanno capito che, in ospedale, ci si va solo per le urgenze». Non solo, ma ad ulteriore riprova del grande lavoro svolto a Frosinone, anche in termini quantitativi, oltre che qualitativi, basta mettere a confronto i dati di Frosinone con quelli di Roma. Ebbene, al Pronto soccorso di Tor Vergata sono stati registrati 53.283 accessi, al Santo Spirito 36.789. «Questi dati – commenta Danilo Magliocchetti, consigliere comunale di FI a Frosinone – fanno chiaramente capire da un lato il grande lavoro, fatto di impegno, competenza e professionalità, svolto nel Pronto soccorso di Frosinone. Dall’altro, la necessità di un ulteriore vero presidio ospedaliero nell’area nord della provincia». I DATI Dunque, sommando gli accessi di Frosinone e Alatri (79.800), nel Lazio numeri maggiori li fanno solo il Policlinico di Roma, il Pertini e il San Camillo. «I dati – commenta il Presidente del Consiglio del Lazio, Mauro Buschini – confermano inoltre un netto miglioramento della qualità delle cure nella nostra Regione. Dalle operazioni tempestive per infarti e fratture al femore, passando per gli ottimi risultati negli interventi per il tumore alla mammella e sulla diminuzione di parti cesari, il trend di crescita per i servizi sanitari regionali è estremamente positivo». Per quanto concerne la Provincia di Frosinone, oltre il 67% dell’attività nel 2018 è stata valutata di buona qualità. Numeri particolarmente positivi emergono su gravidanze e parti e sui settori cardiocircolatorio, respiratorio e osteomuscolare. «Ma passi da gigante – conclude il dottor Cristofari – sono stati fatti negli interventi di natura neurovascolare e cardiologica, dove i tempi sono fondamentali per salvaguardare cuore e cervello. Ebbene, oggi i percorsi interni sono stati drasticamente abbreviati al punto che, per tempestività, siamo tra i primi nel Lazio. E questo, va detto, grazie anche all’arrivo di nuovo personale».
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Produzione in calo: «cassa» anche a giugno e a luglio
Anche il mese di maggio si chiude all’insegna della cassa integrazione nello stabilimento Fiat Chrysler di Cassino. Anche giugno e luglio saranno interessati da lunghi fermi produttivi. Ieri la nuova comunicazione. Dunque, la fabbrica resterà chiusa nei giorni 3, 4, 10, 14, 17 e 28 giugno. E poi nei giorni 1, 5, 8 e 12 luglio. I cancelli della fabbrica resteranno chiusi anche oggi. E poi lunedi e martedi prossimi. Quindi niente produzione dei tre modelli Giulietta, Giulia e Stelvio. Da gennaio a maggio la media lavorativa è stata di 11 giorni al mese mentre a giugno sarà di 14 giorni. Tutto a causa del crollo delle vendite perché i compratori preferiscono soprattutto i modelli ibridi o elettrici. Fca dovrebbe presentare la nuova alimentazione ibrida sui modelli prodotti a Cassino solamente nel primo trimestre del 2020. Nel frattempo sarà sempre cassa integrazione fino a dicembre con la busta paga ridotta per i lavoratori. LA FUSIONE CON RENAULT Ma sindacati e lavoratori sono in allarme anche per la fusione tra Fca e Renault. La dirigenza di Fca, comunque, ha rassicurato che nessuno stabilimento sarà chiuso o sotto dimensionato rispetto ad oggi; anzi Cassino con la gamma premium dovrebbe avere un ruolo di primo piano nell’accordo tra i due colossi mondiali dell’auto.
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Conservatorio, in 4 per la direzione
Oltre 900 studenti, 129 docenti su cattedra più 40 collaboratori. Il Conservatorio di Musica “Licinio Refice” è ormai un’istituzione consolidata e, soprattutto, apprezzata in tutta Italia per l’ottima preparazione dei ragazzi ma soprattutto della classe docente. Un risultato che nemmeno Daniele Paris, negli anni ’70 (quando lo fondò), pensava di poter raggiungere. Di strada, da allora, ne è stata fatta e, soprattutto gli ultimi 3 anni, hanno dato una forte accelerazione alle attività del Conservatorio. Basta ricordare che, proprio l’altro ieri, è iniziata la stagione concertistica che durerà fino a dicembre. Una iniziativa nata nella stagione 2017/18 e curata dal Direttore Alberto Giraldi in collaborazione con il maestro Michele Battista. Ma attenzione: se prima la stagione concertistica godeva di un importante sponsor, quest’anno è stata allestita solo con il fondo d’Istituto. «Un segno – commenta il direttore – della oculata gestione del fondo che, come noto, è destinato solo alle attività dei nostri docenti». Insomma, pur tra ristrettezze e tagli, se la musica sta prepotentemente prendendo piede in Ciociaria (a cominciare dal Festival dei Conservatori) è merito senz’altro del “Licinio Refice”. Ma quale sarà il futuro dell’Istituto? E’ l’interrogativo principale cui devono dare una risposta i docenti chiamati, il 3 giugno, ad eleggere il nuovo Direttore. Quattro sono i candidati: Giraldi (che punta alla rielezione), Di Cecca, Rossi e Gizzi. Chi di loro otterrà il 50% (più uno) dei voti validamente espressi sarà subito eletto. Altrimenti si andrà al ballottaggio (il 5 giugno) tra i due docenti più votati. «Abbiamo fatto tanto, ma molti progetti devono essere condotti in porto – spiega il Direttore uscente – e mi riferisco soprattutto alla produzione e al potenziamento della didattica; due temi cui tengo tantissimo». Dunque, il Conservatorio deve conservare il suo ruolo di “stimolatore” musicale? «Esattamente – risponde il maestro Giraldi -. Mi riferisco, ad esempio, alla produzione di Cd o Dvd, ma soprattutto di concerti. Recentemente, ad esempio, è stata allestita la “Rondine” di Puccini, un’opera che ora proporremo al Teatro di Documenti di Roma. Ecco, dobbiamo sempre più aprirci all’esterno dando fiducia al Territorio». Un altro capitolo importante è la creazione di una Orchestra stabile… «Sì, è un progetto importante che spero di poter realizzare quanto prima. Magari con il supporto di realtà locali. Oggi, per un ragazzo diplomato, si pongono due interrogativi inquietanti: che farò dopo la laurea? Potrò mai lavorare con la musica? Ebbene, una Orchestra stabile potrà essere un’interessante opportunità per 40/80 musicisti. Ricordo che, qualche tempo fa, Amedeo Minghi interpellò il Conservatorio perchè necessitava di un’orchestra: ecco, l’importante è essere pronti. Così come per la realizzazione di colonne sonore per film. Morricone e Piovani, giusto per fare un esempio, si rivolgono ad orchestre straniere. Certo, si preferiscono musicisti esteri perché costano meno, ma noi dobbiamo inserirci, ed essere competitivi». Nel suo triennio va ricordata l’inaugurazione dell’Auditorium, una struttura da 400 posti… «Certo, ora la Ciociaria ha a disposizione una struttura che può ospitare eventi musicali importanti. Ovviamente resta uno spazio aperto alla didattica e alle attività concertistiche di spessore. Ma attenzione, non per questo deve essere riservato ad esibizioni di nicchia. Se vi sono occasioni importanti, come quella del maestro Beppe Vessicchio (un evento sponsorizzato dalla catena Conad) le nostre porte sono sempre aperte». E recentemente avete iniziato una stretta collaborazione con l’Accademia di Belle Arti… «E’ vero, grazie all’intesa raggiunta con la collega Prof.ssa Loredana Rea stiamo gettando le basi per uno scambio di discipline, in modo che i nostri ragazzi possano seguire alcuni loro corsi, e viceversa. Firmeremo la convenzione subito dopo l’estate. Intanto il 21 giugno organizzeremo un Concerto nella loro sede». Un triennio che, con la guida del maestro Giraldi, ha visto il Conservatorio protagonista su più fronti, sia come Istituto di Alta Formazione (sempre crescente è il numero degli studenti dei corsi di nuove tecnologie musicali, jazz, popular music, canto) che come punto di riferimento per la diffusione della musica sul territorio. Una crescita che, ora, chiama il Conservatorio a nuove, e più alte, sfide.
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Cassino – Petrarcone incontra i due sfidanti
Sarà probabilmente il candidato sconfitto al primo turno delle elezioni comunali di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone con le sue sei liste a decidere la sfida fra Mario Abbruzzese (centrodestra) ed Enzo Salera (centrosinistra). Infatti ieri sera Petrarcone ha riunito (fino a tarda ora) i candidati delle sei liste che lo hanno sostenuto per decidere su chi sostenere al turno di ballottaggio il prossimo 9 giugno. Un dibattito acceso e intenso con molte incertezze se appoggiare Salera o Abbruzzese a seconda dello schieramento. Alla fine si è deciso di formare una delegazione con a capo Petrarcone e di incontrare già da oggi, separatamente, i due candidati. Dopo gli incontri verrà presa una decisione. I due aspiranti alla fascia tricolore Abbruzzese e Salera vanno a caccia degli 8.000 voti dei tre candidati sconfitti (Petrarcone, De Sanctis e Martini) . E soprattutto vanno a caccia dei circa seimila voti di Petrarcone che aveva nelle sue liste sia esponenti del Pd e del centrosinistra e sia del centrodestra. Petrarcone non si è espresso apertamente, ancora deluso dal mancato ballottaggio per appena 262 voti. Salera ha detto di non voler fare apparentamenti con nessuno ma di parlare con tutti i coordinatori delle varie liste a cominciare da quelle di Petrarcone. Quindi con quelle del civico Renato De Sanctis e del pentastellato Giuseppe Martini, e inoltre con Massimiliano Mignanelli, Fardelli, Niki Dragonetti dello Scarpone ed altri. LA RIUNIONE Anche Salera ieri sera ha riunito i suoi gruppi per una disamina della situazione. L’intenzione è di unire le forze di centrosinistra e dei movimenti civici per vincere al ballottaggio. Petrarcone in una nota scritta prima della riunione afferma: «Pazienza, non mi piace recriminare e accetto il verdetto delle urne. Convinto di aver fatto il possibile per costruire un progetto in grado di ridare slancio a Cassino. Voglio rivolgere un in bocca al lupo ai due candidati che andranno al ballottaggio nella speranza che una sana dialettica e progetti realizzabili possano caratterizzare il dibattito in questi 15 giorni. Noi ci abbiamo messo il cuore, non è bastato». Sia Salera che Abbruzzese sono andati al secondo turno con oltre seimila voti ciascuno distanziati appena da una quarantina di preferenze. E perciò ora è battaglia all’ultimo voto. Abbruzzese sta consultando tutte le categorie professionali e sociali della città per illustrare il suo programma di sviluppo della città. Stessa cosa Salera. Lo scontro politico fra i due, però, sta diventando velenoso. Dalla mattina alla sera Mario Abbruzzese ed Enzo Salera si scambiano colpi bassi fino all’insulto con accuse reciproche sulla recente attività amministrativa. E così dai programmi il dibattito, feroce, si è spostato sull’aumento delle tasse per via del dissesto finanziario. E Abbruzzese accusa Salera di aver fatto il predissesto ed aumentate le tasse. E Salera, a sua volta, accusa Abbruzzese e l’ex sindaco D’Alessandro di aver decretato il dissesto. Domenico Tortolano