Ciociaria Editoriale Oggi – 11 aprile 2019 – pag.3
titolo: Effetto domino in Regione
sommario: Il punto Il capogruppo del Partito Democratico Mauro Buschini corre verso la presidenza del Consiglio
Reazione a catena conseguente alla candidatura alle elezioni europee di Massimiliano Smeriglio
di ALESSIO BROCCO
Effetto domino in Regione Lazio con Mauro Buschini, capogruppo del Partito Democratico, verso la presidenza del Consiglio regionale. Si tratta di una carica molto ambita che, in passato, è stata ricoperta da un altro esponente della provincia di Frosinone, seppur di un altro colore politico: Mario Abbruzzese. La catena a reazione scaturisce dalla candidatura di Massimiliano Smeriglio (vicepresidente della Regione Lazio con delega alla formazione, ricerca, scuola, università, diritto allo studio e turismo) alle elezioni per il parlamento europeo in programma il 26 maggio. Correrà nella circoscrizione Italia Centrale: Lazio, Marche, Toscana e Umbria. Per il braccio destro alla guida dell’ente del governatore Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico, la presentazione della candidatura arriverà oggi. Le liste, infatti, saranno presentate all’esame della direzione nazionale del partito. E Smeriglio, contestualmente, pur non essendo obbligato, rassegnerà le dimissioni dall’incarico. La sua candidatura è, forse, l’emblema del“c a mpo largo” teorizzato dal governatore Zingaretti nel suo concetto di lista. Questi i rumor. Smeriglio, già esponente di Sinistra ecologia e libertà e molto attivo nella campagna elettorale di Nicola Zingaretti per la segreteria dem, lascerebbe vacante un posto che, stando ancora alle indiscrezioni, sarebbe ricoperto da Daniele Leodori, attuale presidente dell’aula e con il record di voti, circa diciottomila, in occasione dell’ultima tornata elettorale regionale. Il suo nuovo incarico, inevitabilmente, lascerebbe scoperto il posto di presidente del Consiglio regionale. Ed è qui che entra in gioco Mauro Buschini, capogruppo Pd e, con oltre sedicimila preferenze, il più votato in provincia di Frosinone il 4 marzo 2018. Il suo possibile nuovo ruolo rappresenterebbe un segnale di fiducia chiaro in un effetto domino che lo porterebbe a ricoprire un incarico prestigioso e ambito. Capogruppo Pd in Regione Lazio, al suo posto, diventerebbe Marco Vincenzi, attuale presidente della commissione bilancio e che già in passato aveva ricoperto questo ruolo. Vincenzi lascerebbe la guida della commissione bilancio e, per adesso, il nome più accreditato per la successione è quello di Eugenio Patanè. La candidatura di Massimiliano Smeriglio comporterà, verosimilmente, anche una ridistribuzione delle deleghe. Il passaggio di consegne potrebbe avvenire il 17 aprile in aula.l.
Ciociaria Editoriale Oggi – 11 aprile 2019 – pag.3
titolo: Fagiolo -Borrelli In casa Lega un silenzio che fa rumore
Un silenzio che fa rumore. Nessuna decisione all’interno della Lega dopo la vicenda che coinvolge il coordinatore cittadino di Frosinone Domenico Fagiolo e il consigliere di Alatri Gianluca Borrelli. (…)
Ciociaria Editoriale Oggu – 11 aprile 2019 – pag.3
titolo: Magliocchetti: «Forza Italia è in salute»
C’è chi in casa Forza Italia allontana le possibili polemiche sul caso Stefania Furtivo, consigliera comunale di Pofi eletta in Provincia nella lista Provincia Protagonista (Forza Italia+Fratelli d’Italia), dichiaratasi FdI dopo le votazioni. Dei neo consiglieri della lista, dunque, lo sbilanciamento è dalla parte di Fratelli d’Italia: 2 a 1. Oltre a lei, infatti, hanno centrato l’elezione Daniele Maura, consigliere FdI di Giuliano di Roma, e Gioacchino Ferdinandi, sindaco di Piedimonte in quota FI. Sulla questione il consigliere regionale degli azzurri Pasquale Ciacciarelli ha espresso il proprio malumore chiedendo la convocazione di un coordinamento provinciale per fare chiarezza sulla vicenda. Sul tema e, più in generale, sul voto post-provinciali è intervenuto il consigliere FI al Comune di Frosinone Danilo Magliocchetti difendendo il fatto che «Forza Italia ha dimostrato di godere di buona salute e di avere un numero importante di amministratori che fanno riferimento al partito». Sulla lista e sull’esito della votazione Magliocchetti spiega che «al momento della presentazione della lista eravamo consapevoli del fatto che, all’interno, ci fossero sensibilità diverse. E alcune delle quali non riconducibili al partito, ma è stato comunque importante presentare una lista competitiva. Il coordinamento provinciale? Ben venga. Sarà utile per fare le giuste analisi in vista della campagna elettorale per Europee e amministrative». E sulla lunga volata per il dopo Ottaviani per il ruolo di sindaco e sulla sua possibile candidatura afferma che «è presto per parlare di candidature. Per quell’occasione il partito si farà trovare pronto». Caso Furtivo? Mario Abbruzzese, vicepresidente nazionale degli enti locali, non ci sta. «Non c’è nessun caso – afferma – abbiamo fatto un’alleanza e centrato l’obiettivo prefissato».
Ciociaria Editoriale Oggi -11 Aprile 2019 – pag. 5
titolo: L’altra strada di Matteo
sommario: Parole e politica – Renzi presenta il suo ultimo libro nel salone della Provincia. Uno show nello show Attacca Salvini e Di Maio, parla di immigrazione, di lavoro. E si diverte a fare il mattatore
di ALESSIO BROCCO
“Un’altra strada. Idee per l’Italia di domani”. Matteo Renzi, a Frosinone, presenta il suo ultimo libro (edito da Marsilio). Un disegno, spiega nel volume, di ciò che vorremmo vedere realizzato tra dieci anni. Il salone di rappresentanza dell’amministrazione provinciale, intorno alle 21, si riempie. Qualcuno sfoglia il libro nello stand allestito da Ubik. Militanti, ma anche semplici curiosi all’interno di palazzo Jacobucci. Ci sono pure esponenti politici del territorio. Dagli ex senatori Francesco Scalia e Maria Spilabotte a Valentina Calcagni, renziana doc e coordinatrice del comitato “Ritorno al futuro” a Frosinone. Non mancano il consigliere comunale di Frosinone Fabrizio Cristofari, Giuseppina Bonaviri e, a fare gli onori di casa, il consigliere provinciale Germano Caperna. Non ci sono gli zingarettiani: De Angelis e Buschini su tutti. E lui, Renzi, tiene banco. Tra stoccate politiche, interventi comici e battute. È subito show. Parte con il calcio. Non potrebbe essere altrimenti. Il Frosinone, nell’ultimo turno, ha battuto la sua Fiorentina. Ed è anche la serata di Ajax-Juventus. Affonda sul governo gialloverde che «sta mettendo in ginocchio l’economia italiana». E, ancora, «rivendica il suo operato» spiegando che «non sono candidato, ma faccio battaglia». Ne ha per tutti. Di Maio, Toninelli, Conte, ma soprattutto Salvini: «Ricordate cosa pensava anni fa? È uno che cambia in base al momento». Tocca i temi del lavoro e dell’immigrazione. E spiega che «bisogna salvare chi è in mare perché siamo umani» ricordando che «una volta gli immigrati eravamo noi». Gioca con le parole come quando dice «non chiudere i porti. Aprire i musei». Interagisce con il pubblico, tra una battuta e un passaggio più serio. Esplora il libro e spinge sul suo significato: «Serve che la gente si metta in moto. È la politica contro il populismo. È la verità contro le fake news». Riserva anche un passaggio su Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico: «Ha il mio rispetto e la mia stima». Poi chiude con un’immagine, quella del famoso passaggio di borracce tra Coppi e Bartali: «Non è importante chi ha passato la borraccia a chi – c o n c l ude – Quello che fa la differenza è che due rivali, nel momento più difficile, sono capaci di umanità e fiducia».
Ciociaria Editoriale Oggi – 11 Aprile 2019 – Pag.5
titolo: Alessia Savo saluta la Lega e aderisce a Fratelli d’It a l i a
sommario: Oggi la conferenza
Alessia Savo aderisce a Fratelli d’Italia. L’ex sindaco di Torrice saluta la Lega e passa nella formazione politica che ha come riferimento nazionale Giorgia Meloni. Savo si inserisce nella componente vicina al vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli. La presentazione ufficiale del passaggio in FdI è in programma oggi, alle 17, a Montecitorio. Una conferenza in cui l’ex primo cittadino, probabilmente, spiegherà le ragioni del suo ingresso in Fratelli d’Italia e, contestualmente, gli obiettivi futuri. Alessia Savo era stata protagonista, nella lista della Lega, in occasione delle ultime elezioni per il Consiglio regionale del Lazio. In quella circostanza era risultata, con oltre 4.000 preferenze, prima nell’elenco del Carroccio in provincia di Frosinone. Ma questo non le era bastato per entrare in Consiglio regionale. Questo in virtù di un seggio scattato a Latina, piuttosto che in Ciociaria. In occasione delle elezioni provinciali di domenica scorsa, invece, Alessia Savo ha supportato la candidatura di Stefania Furtivo, eletta consigliera provinciale nella lista Provincia Protagonista e (Forza Italia+FdI) dichiaratasi di Fratelli d’Italia.
Ciociaria Editoriale Oggi – 11 Aprile 2019 – Pag 12
Titolo: A destra salta il banco
Sommario: De Sanctis, Salera e Petrarcone le certezze. Il M5S punterebbe sull’avvocato Giuseppe Martini Dubbi sulla scelta di Lena. In tarda serata la nota della Lega: non ci sono le condizioni per continuare
di ALBERTO SIMONE
Caos in questa difficile campagna elettorale. Le certezze legate al candidato sindaco sono solo tre: Renato De Sanctis che gode anche del sostegno di Vincenzo Durante e “Sinistra Unita”; Peppino Petrarcone che sta lavorando a un polo civico ed Enzo Salera uscito vincitore dalle primarie del centrosinistra. Il quarto candidato del Movimento Cinque Stelle mentre Claudio Lena è rimasto il nome scelto dal centrodestra fino alle 22.30 di ieri. Un avvocato a Cinque Stelle I pentastellati dovrebbero schierare come candidato sindaco l’avvocato Giuseppe Martini: non ci sarà nessuna votazione online come avvenuto nel 2016 con l’indicazione di Giuseppe Marrocco perché – da quel che trapela – quella dell’avvocato sarebbe stata l’unica candidatura presentata. Ma il malcontento nelle fila dei grillini non manca: velleità aveva difatti palesato anche Alessio Carlino, si sarebbe però preferito non andare alla conta anche e soprattutto perché il tempo stringe e il Movimento deve non solo costruire la lista ma anche attendere la certificazione da parte dei vertici ufficiali per poter presentare il logo : Cassino dovrebbe essere l’unico comune, in Ciociaria, dove il M5S presenterà la propria lista. Salvo colpi di scena. La sinistra marcia unita Il centrosinistra, che per ora è l’unico schieramento ad aver già individuato il candidato sindaco, già guarda al futuro: domani dovrebbe esserci la presentazione ufficiale di Enzo Salera che in questi giorni ha incontrato Maccaro e Grieco e ora si prepara ad ultimare le liste, che dovrebbero essere sei. A destra è caos totale Nel centrodestra, invece, il caos regna totale: dopo aver indicato Claudio Lena come figura di garanzia di tutta la coalizione, ieri il suo nome è tornato a traballare sebbene lui abbia continuato a lavorare alle liste. In giornata era intervenuto anche Pasquale Moretti dell’Udc che rimarcava l’ok alla candidatura unitaria da parte di tutti, o quasi! Ma il colpo di scena è giunto alle 22.30 quando è arrivata la nota del coordinatore provinciale Carmelo Palombo: «Nel corso della riunione del 8 aprile nella quale si doveva condividere la candidatura di Claudio Lena per unire le forze di centrodestra si è registrata invece nella stessa riunione la non condivisione della candidatura proposta da parte della portavoce di FdI Angela Abbatecola la quale si era impegnata a comunicare il giorno successivo l’adesione al progetto del centrodestra unito. Non solo non è pervenuta alcuna decisione in merito ma dai quotidiani di questa mattina si è appreso invece che la stessa ha partecipato a una riunione con altre forze civiche e politiche sostenendo di creare un cartello anti Lena. A questo si aggiunge il logorio da parte di alcune forze politiche che hanno lavorato per non determinare un centrodestra unito. La Lega che non ha voluto esprimere un proprio candidato ma ha individuato in Lena la persona che poteva rappresentare la garanzia per la tenuta del progetto politico prende atto con rammarico e pro- “ Il Partito d e m o c rat i c o non ci ha chiamati e abbiamo dialogato con Peppino Salvatore Fontana La città di Cassino andrà alle urne il 26 maggio insieme con le elezioni Europee. L’eventuale turno di ballottaggio è previsto per il 9 di giugno “Ne prendiamo atto con rammarico e con profonda amarezza Carmelo Palombo fonda amarezza che non ci sono le condizioni per poter continuare». Dunque, ognuno per la sua strada. Si rimescola tutto Fabio Marino e Angela Abbatecola fino a ieri sera hanno partecipato a riunioni su riunione per creare un nuovo polo civico che sarebbe potuto andare da Mignanelli agli ex dissidenti di FI, passando per FdI fino ad arrivare a Fontana e D’Ambrosio. Da questo gruppo sarebbe potuta nascere la sesta candidatura. L’imprenditore Fontana ha ammesso: «Non si tratta di un polo anti-Lena, la logica dell’anti non ci appartiene. Visto che finora il Pd non ci ha chiamato siamo andati a parlare con Peppino». Ma ora si rimescola tutto. Ancora una volta.
Ciociaria Editoriale Oggi – 11 Aprile 2019 – Pag 19
Titolo: Provinciali flop, De Donatis trema
Sommario: Venti di crisi Numeri in bilico per la maggioranza dopo il caso Mosticone e la corsa solitaria di Vinciguerra. Il medico è pronto a dimettersi da consigliere e incontra i suoi. A rischio i voti per l’assise di lunedì sul bilancio
di ENRICA CANALE PAROLA
In città è sempre più incalzante il brusio sul “game over” che incombe sulla maggioranza in vista del consiglio comunale di lunedì prossimo, una seduta importante con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio. E alla luce di quanto accaduto per le elezioni provinciali di domenica, le acque per la compagine del sindaco Roberto De Donatis si annunciano alquanto agitate. A creare indignazione fra i componenti dell’ex piattaforma civica del primo cittadino è stata l’inatteso siluramento del consigliere Alessandro Mosticone dalla corsa elettorale a poche ore dalla presentazione delle liste. La Lega non lo ha voluto più come candidato per l’assise provinciale provocando così l’ira di Mosticone che, a caldo, ha dato vita a un “uno contro tutti”, deluso e irritato per la mancata approvazione della sua candidatura a Palazzo Iacobucci, alla quale stava lavorando da due anni. Il sindaco e la maggioranza erano con lui. Diversamente da quanto avvenuto per l’altro candidato “dell’ultimo momento”, il consigliere Augusto Vinciguerra, che con la sua corsa solitaria ha raccolto un risultato irrilevante. Gli amministratori sorani non lo hanno votato e neanche quelli del comprensorio. Da qui il suo annuncio: «Basta. Me ne vado». Anche se non ha ancora protocollato le sue dimissioni. Vinciguerra, dopo aver riflettuto e sentito più voci, qualcosa farà. E lo farà prima del consiglio comunale di lunedì. Intanto per questa sera ha fissato una riunione con i suoi sostenitori della lista in cui venne eletto nel 2016 “Insieme si può”. Qualcuno non ha digerito le sue dichiarazioni non condivise prima con il gruppo. Sarà l’occasione per chiarirsi. Peraltro il medico sorano, prima di lasciare il suo scranno consiliare, potrebbe passare tra i banchi della minoranza per dare il suo benservito alla squadra di De Donatis. Insomma, lunedi pomeriggio si scoprirà se il sindaco avrà i numeri per continuare a governare o se, proprio all’inizio della Settimana Santa, dovrà porre fine al suo mandato a quasi tre anni dall’insediamento. In quest’ultimo caso il Comune sarebbe commissariato a lungo e la città andrebbe al voto il prossimo anno. Ma in politica tutto è possibile, e non sarebbe la prima amministrazione a reggersi in piedi per un solo voto.
Ciociaria Editoriale Oggi – 11 Aprile 2019 – Pag.21
Titolo : Daniele Tasca lascia, entra Necci
Sommario: L’avvicendamento – Il consigliere d’opposizione si è dimesso ieri mattina. Gli subentra in assise il noto medico – La rinuncia dell’esponente di “Anagni Terra Nostra” sarebbe legata alla vittoria di Ferretti alle provinciali
di ETTORE CESARITTI
Il consigliere Daniele Tasca si è dimesso, gli subentrerà il dottor Antonio Necci. Tasca, Necci, Ferretti: tre nomi che, curiosamente, ricorrono nella geografia politica della città dei papi. La prima esperienza politica di Necci, durata poche settimane (con il sindaco Bassetta), fu resa possibile dalla rinuncia di Gianluigi Ferretti, neo eletto alle provinciali di domenica scorsa e familiare acquisito di Tasca. Il consigliere di Anagni Terra Nostra, Daniele Tasca, candidato a sindaco contro Daniele Natalia, si è dunque dimesso. La decisione, indirizzata al sindaco e consegnata al protocollo dell’ente nelle prime ore di ieri mattina, si è riverberata immediatamente sul web, in un modo tale da renderne poco credibile la casualità o addirittura la riservatezza. C’è chi accredita (o addebita) a Domenico Mimmo Beccidelli, l’i mprenditore vicino ad Alfredo Pallone e fautore della vittoriosa candidatura di Ferretti alle provinciali, la decisione di Daniele Tasca. Secondo molti il “Dirigente dell’Area di Coordinamento Territoriale di Frosinone – Direzione Politiche Sociali, autonomie, sicurezza e sport”in forza alla Regione Lazio, sarebbe stato fin dall’inizio in odore di incompatibilità, ma nessuno aveva sollevato il problema nelle sedi opportune. Gli stessi avversari politici, non sembravano infastiditi dalla sua presenza tra gli scranni di Palazzo d’Iseo. Mentre ieri mattina gongolavano, i componenti della maggioranza, come a dare il benvenuto a Necci, che potrebbe subentrare in occasione dell’imminente seduta consiliare da convocare per dibattere sul bilancio. Di fatto Daniele Tasca non è stato un irriducibile per il gruppo di Daniele Natalia; il suo atteggiamento non era quello di un oppositore duro ed estremo; addirittura, il suo intento appariva spesso propositivo. Mentre Antonio Necci, medico di famiglia e agguerrito componente dell’a s s o c i a z i one Medici di Famiglia per l’Ambiente, ha sempre dimostrato di essere autonomo e mal disposto ad allinearsi con i desiderata del timoniere di turno. C’è chi tra i sostenitori di Tasca, il quale nonostante una campagna elettorale sottotono aveva dato filo da torcere al potente avversario, lamenta la mancata condivisione di una scelta che, effettuata all’indomani delle provinciali, rischia di apparire una sorta di favore alla maggioranza; la conferma all’atmosfera da volemose bene che dura fin dall’inizio dell’era Natalia.